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lunedì 29 dicembre 2014

Bilancio di fine anno


Inevitabile al termine di ogni anno dare uno sguardo a ciò che ci siamo lasciati dietro le spalle nel corso dell' anno che sta esaurendo le sue ultime ore.
Anch'io mi soffermo oggi a valutare il mio personale bilancio di fine d'anno chiedendomi se devo considerarlo chiuso in attivo o in passivo.

Nel campo della salute non posso certo affermare che per me sia stato un anno positivo, ma poiché ho vissuto anche situazioni molto peggiori non me ne lamento.
Ho vissuto comunque un altro anno della mia vita e la vita, si sa, non va sempre a gonfie vele. Continuo a combattere la mia battaglia quotidiana contro il Lupus anche se non posso illudermi di uscirne vincente e sono ben consapevole che prima o poi sarà lui ad avere il sopravvento.

Ma nella vita reale sono circondata dall'affetto e dalle premure di coloro che mi amano e che mi rendono più accettabili le inevitabili sofferenze fisiche.

Ho tanti simpatici amici virtuali, su Blogger e Facebook, che mi fanno compagnia e coi quali, quando la salute me lo consente, posso stare in contatto.
Purtroppo quest'anno, nonostante tutti i miei buoni propositi ho alquanto trascurato il mio blog (solo 45 post in un anno hanno notevolmente abbassato la mia media di blogger). Buoni propositi che spero di riuscire a rispettare nel 2015.

Tutto ciò considerato credo di poter chiudere a pareggio il bilancio di questo 2014 e ritengo doveroso ringraziare tutti coloro che, in modo reale o virtuale, restandomi vicini me lo hanno reso più gradevole.


Nella vita le cose non vanno sempre come desideriamo.
A volte si vince, a volte si perde.
Nonostante una sconfitta momentanea, è
importante non sentirsi perdenti.
Qualunque sia la situazione in cui ti trovi,
finché continui a sfidare le tue debolezze,
sarai un vincitore nella vita.

(Daisaku Ikeda)



domenica 21 dicembre 2014

L'nverno fra arte e poesia



Alfred Sisley
"La neve a Louveciennes"



INVERNO

Fior di collina,
son cadute le foglie ad una ad una
e l’erba è inargentata dalla brina.
Fior di tristezza,
i rami son stecchiti e l’erba vizza,
par fuggita dal mondo ogni bellezza.
Fior freddolino,
potessimo vedere un ciel sereno
e un raggio d’oro splender nel turchino.
Fior di speranza,
sotto la neve c’è la Provvidenza
che lavora per noi, c’è l’abbondanza.

(Diego Valeri)





Carl Larsson
"The Cottage In Snow"



ORME SULLA NEVE

Sull'alba è intatta al suolo
la grande nevicata
che fioccò tutta notte;

Poi sul bianco lenzuolo
appar qualche pedata:
pié grandi e scarpe rotte.

Soffre la vita o dorme:
ai bimbi il verno è crudo,
come all'età cadente.

Veggo, fra l'altro, l'orme
d'un picciol piede ignudo
che m'attrista la mente.

Ahi, ahi, chi vi ristora,
o tremanti piedini
di fanciullo errabondo?

E vi son dunque ancora
dei poveri bambini
che van scalzi pe'l mondo?

(Enrico Panzacchi)





Paul Gauguin
"Snow in the Rue Carcel"



INVERNO

Fili neri di pioppi-
fili neri di nubi
sul cielo rosso-
e questa prima erba
libera dalla neve
chiara
che fa pensare alla primavera
e guardare
se ad una svolta
nascono le primule.
Ma il ghiaccio inazzurra i sentieri-
la nebbia addormenta i fossati-
un lento pallore devasta
i dolori del cielo.
Scende la notte-
nessun fiore è nato-
è inverno-anima-
è inverno.

(Antonia Pozzi)





Bruegel il Vecchio
"Cacciatori nella neve"



CAMPAGNA D'INVERNO

Inverno...
Giardini lontani fra nebbie
Nella pianura che sfuma
In mezzo alle luci dell'alba...
Cacciatori che attraversano un ruscello
Mentre uno stormo d'uccelli s'alza a volo
Laggiu quella casa
Che ospitale appare
Coperta di bianco
In un silenzio di fiaba
E attraverso i vetri
Si vede la fiamma
Nel caminetto vacillare.
I treni arrivano,
E' domenica, è Natale?
Piu non scende lieve
Sulla terra la neve.

(Attilio Bertolucci)




Camille Pissarro
"Neve a Louveciennes"



L'ODORE DELL'INVERNO

Il tempo dapprincipio fu bello,
calmo. Schiamazzavano i
tordi, e nelle paludi qualcosa di vivo
faceva un brusio, come se
soffiasse in una bottiglia vuota.
Passò a volo una beccaccia e
nell'aria con allegri rimbombi.
Ma quando nel bosco si fece
buio e soffiò da oriente un vento
freddo e penetrante, tutto tacque.
Sulle pozzanghere si allungarono
degli aghetti di ghiaccio.
Il bosco divenne squallido, solitario.
Si senti l'odore. dell'inverno.

(Anton Cechov)


Tutte le immagini presenti in questo post sono state reperite nel Web.