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sabato 29 settembre 2012

Opere autunnali

Mentre vi ricordo che sto approntando il post con le opere degli artisti blogger che finora hanno aderito al mio invito (eventuali ritardatari hanno tempo fino a tutto domani per l'invio del materiale), vi presento un mio tentativo di grafica, con cui tempo fa avevo partecipato ad un contest a tema.

Be' io ci avevo provato ... ma tranquilli, ormai alla grafica ci ho rinunciato da un pezzo.


mercoledì 26 settembre 2012

Puliamo il mondo

"PULIAMO IL MONDO", meglio conosciuta a livello internazionale come "CLEAN UP THE WORLD" , è una delle maggiori campagne di volontariato ambientale a livello mondiale, che mediante questa iniziativa libera dai rifiuti e dall'incuria i parchi, i giardini, le strade, le piazze, i fiumi e le spiagge di molte città del mondo.

Anche in Italia, il 28 - 29 - 30 settembre 2012 , si attiva questa annuale iniziativa di cura e di pulizia, giunta alla sua diciannovesima edizione. Un' azione allo stesso tempo concreta e simbolica, per chiedere spazi più puliti e vivibili.

Coordinati da Legambiente, che organizza le operazioni a livello locale, in collaborazione con associazioni, scuole, aziende, comitati ed amministrazioni cittadine, nugoli di volontari, riconoscibili per la pettorina e il cappellino gialli di Legambiente, muniti di guanti, rastrelli e sacchi da immondizie, si ritroveranno in ogni parte d'Italia per ripulire gli spazi pubblici dai rifiuti abbandonati.
Parchi, strade e piazze delle nostre città sono come le nostre case, ci appartengono, dipende solo da noi mantenerle vivibili o trasformarle in angoli pieni di spazzatura.



Anche quest'anno, per problemi di salute, purtroppo non mi sarà possibile partecipare a questa lodevole iniziativa. Ma per molti anni anch'io ho dato il mio volontario contributo, armata di guanti da lavoro, sacco nero delle immondizie e spiedo per infilzare i rifiuti, a ripulire le zone dunali, alle spalle della spiaggia ravennate.
E non potete immaginare quello che si trova oltre ai soliti "normali" rifiuti, quali bottiglie di plastica o di vetro, stoviglie usa e getta, sacchetti contenenti immondizie residuate dei pic-nic, che l'italiano medio non riesce a trasportare nemmeno per qualche metro fino al più vicino cassonetto o al portabagagli della sua auto.

Dalle siringhe alle batterie d'automobile esauste, dai pneumatici agli elettrodomestici, dai divani ai computer, dai materassi ai rottami d'auto, dai sanitari alle lastre d'eternit, tutto viene "smaltito" en-plein-air, da incivili cittadini poco rispettosi dell'ambiente, deturpando con ogni genere di brutture il nostro comune patrimonio naturalistico.


giovedì 20 settembre 2012

Autunno fra arte e poesia


"Autunno in Toscana"
Carlo Carrà






SETTEMBRE

Chiaro cielo di settembre
illuminato e paziente
sugli alberi frondosi
sulle tegole rosse

fresca erba
su cui volano farfalle
come i pensieri d’amore
nei tuoi occhi

giorno che scorri
senza nostalgie
canoro giorno di settembre
che ti specchi nel mio calmo cuore.

(Attilio Bertolucci)






"Foglie d'autunno"
John Buxton Knight





BOSCO D'AUTUNNO

Ha messo chiome il bosco d'autunno.
Vi dominano buio, sogno e quiete.
né scoiattoli, né civette o picchi
lo destano dal sogno.
E il sole pei sentieri dell'autunno
entrando dentro quando cala il giorno
si guarda intorno bieco con timore
cercando in esso trappole nascoste.

(Boris Pasternak)





"Un giorno di tardi autunno"
Theodor Philipsen





SERA D'AUTUNNO

La sera
si vestì di freddo.
Dietro i vetri appannati
tutti i bambini
vedono tramutarsi in uccelli
un albero giallo.
La sera è distesa
lungo il fiume.
Un rossore di mela
trema sui tetti.

(Federico Garcia Lorca)







"Paesaggio d'autunno"
Vincent Van Gogh





CANZONE D'AUTUNNO

I singhiozzi lunghi
dei violini d'autunno

mi feriscono il cuore
con languore
monotono.

Ansimante
e smorto, quando

l'ora rintocca,
io mi ricordo

dei giorni antichi
e piango;

e me ne vado
nel vento ostile

che mi trascina
di qua e di là

come la foglia
morta.

(Paul Verlaine)







"Mattino autunnale"
  Grigoriy Myasoedov




SETTEMBRE

Triste il giardino: fresca
scende ai fiori la pioggia.
Silenziosa trema
l'estate, declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d'oro
giù dalla grande acacia.
Ride attonita e smorta
l'estate dentro il suo morente sogno.
S'attarda fra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude
i grandi occhi pesanti di stanchezza.

(Hermann Hesse)








"Autunno in Argenteuil"
Claude Monet 





ARIETTA SETTEMBRINA

Ritornerà sul mare
la dolcezza dei venti
a schiuder le acque chiare
nel verde delle correnti.

AI porto, sul veliero
di carrubbe l’estate
imbruna, resta nero
il cane delle sassate.

S’addorme la campagna
di limoni e d’arena
nel canto che si lagna
monotono di pena.

Così prossima al mondo
dei gracili segni,
tu riposi nel fondo
della dolcezza che spegni.

(Alfonso Gatto)







"Pioggia autunnale"
Julian Alden Weir





Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.

(Giuseppe Ungaretti)







"Autunno"
Giuseppe Arcimboldi (o Arcimboldo)





PROFUMO DI LEGNA

Tardi, con le stelle
aperte nel freddo
aprii la porta.
Il mare galoppava
nella notte.

Come una mano
dalla casa oscura
uscì l'aroma
intenso
della legna custodita.

L'aroma era visibile
come se l'albero
fosse vivo.
Come se ancora palpitasse.
Visibile come una veste.
Visibile come un ramo spezzato

(Pablo Neruda)







"La foresta in autunno"
Gustave Courbet








AUTUNNO

Autunno. Già lo sentimmo venire

nel vento d'agosto,

nelle piogge di settembre

torrenziali e piangenti,

e un brivido percorse la terra

che ora, nuda e triste,

accoglie un sole smarrito.

Ora passa e declina,

in questo autunno che incede

con lentezza indicibile,

il miglior tempo della nostra vita

e lungamente ci dice addio.

(Vincenzo Cardarelli)








"I pioppi"
Claude Monet






AUTUNNO

Il cielo ride un suo riso turchino
benchè senta l'inverno ormai vicino.
Il bosco scherza con le foglie gialle
benchè l'inverno senta ormai alle spalle.
Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,
benchè senta nell'onda il primo gelo.
è sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo
un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo.

(Marino Moretti)




========== §§§ ==========


Poiché ho avuto modo di conoscere ed ammirare l'arte e la creatività di molti blogger, desidero rivolgere un invito a tutti coloro che leggeranno questo post:

Se vi fa piacere essere inseriti nel post che prossimamente andrò a dedicare ai blogger che hanno interpretato la magia dell'autunno attraverso la loro arte
(pittura, poesia, fotografia, grafica)
vi prego di comunicarmi la vostra adesione
entro e non oltre il 30 settembre.
Potrete farlo nei commenti
sotto questo post oppure scrivendomi alla e-mail:
kriluforum@gmail.com



========== §§§ ==========

mercoledì 19 settembre 2012

E tu quanti ne hai letti?



Hai letto più di 6 di questi libri?
La BBC afferma che la maggior parte delle persone ha letto solo 6 dei 100 libri presenti nella sottostante lista.

Tempo fa Daniela, un'utente del mio forum, mi aveva presentato questo test che adesso mi è ricapitato sott'occhio.
In realtà non si tratta di un vero e proprio test ma semplicemente di una curiosa verifica cui ho voluto sottopormi e che ho pensato di condividere con i miei lettori.


Se questa cosa ha incuriosito anche te, puoi ricopiare questo elenco in un post sul tuo blog indicando in neretto i libri che hai letto interamente e in corsivo quelli iniziati e mai finiti o, molto più semplicemente, riassumere il frutto della tua ricerca nei commenti.

Solo sei? A me sembra impossibile! Sarà interessante condividere e confrontare i nostri risultati.

Questo è quanto emerso dalla mia personale verifica:

1) Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen
2) Il Signore degli Anelli – JRR Tolkien
3) Il Profeta - Kahlil Gibran
4) Harry Potter – JK Rowling
5) Se questo è un uomo - Primo Levi
6) La Bibbia
7) Cime Tempestose– Emily Bronte
8) 1984– George Orwell
9) I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni
10) La Divina Commedia – Dante Alighieri
11) Piccole Donne – Louisa M. Alcott
12) Lessico Familiare – Natalia Ginzburg

13) Comma22 – Joseph Heller
14) L'opera completa di Shakespeare
15) Il Giardino dei Finzi Contini - Giorgio Bassani
16) Lo Hobbit – JRR Tolkien
17) Il Nome della Rosa - Umberto Eco
18) Il Gattopardo - Tommasi di Lampedusa
19) Il Processo –Franz Kafka
20) Le Affinità Elettive - Goethe
21) Via col Vento – Margaret Mitchell

22) Il Grande Gatsby – F Scott Fitzgerald
23) Bleak House – Charles Dickens
24) Guerra e Pace – Lev Tolstoj
25) Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adam
26) Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
27) Delitto e Castigo– Fyodor Dostoyevsky
28) Odissea - Omero
29) Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
30) L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera
31) Anna Karenina – Leo Tolstoj
32) David Copperfield – Charles Dickens

33) Le Cronache di Narnia – CS Lewis
34) Emma – Jane Austen
35) Cuore – Edmondo de Amicis
36) La Coscienza di Zeno – Italo Svevo
37) Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini
38) Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
39) Memorie di una Geisha – Arthur Golden
40) Winnie the Pooh – AA Milne
41) La Fattoria degli Animali – George Orwell
42) Il Codice da Vinci – Dan Brown
43) Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez
44) Il Barone Rampante – Italo Calvino
45) Gli Indifferenti – Alberto Moravia
46) Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
47) I Malavoglia - Giovanni Verga

48) Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello
49) Il Signore delle Mosche – William Golding
50) Cristo si è fermato ad Eboli - Carlo Levi
51) Life of Pi – Yann Martel
52) Il Vecchio e il Mare - Ernest Hemingway
53) Don Chisciotte della Mancia – Cervantes
54) I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe
55) Le Avventure di Pinocchio –Collodi
56) L'Ombra del Vento – Carlos Ruiz Zafon
57) Siddharta - Hermann Hesse

58) Brave New World – Aldous Huxley
59) Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
60) L'Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
61) Of Mice and Men – John Steinbeck
62) Lolita – Vladimir Nabokov
63) Il Commissario Maigret – George Simenon
64) The Lovely Bones – Alice Sebold
65) Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas
66) Sulla Strada – Jack Kerouac
67) La luna e i Falò - Cesare Pavese
68) Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding
69) Midnight’s Children – Salman Rushdie
70) Moby Dick – Herman Melville
71) Oliver Twist – Charles Dickens

72) Dracula – Bram Stoker
73) Tre Uomini in Barca - Jerome K. Jerome
74) Notes From A Small Island – Bill Bryson
75) Ulysses – James Joyce
76) I Buddenbroock – Thomas Mann
77) Il buio oltre la siepe - Harper Lee
78) Germinal – Emile Zola
79) Vanity Fair – William Makepeace Thackeray
80) Possession – AS Byatt
81) A Christmas Carol – Charles Dickens
82) Il Ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde
83) Il Colore Viola – Alice Walker

84) The Remains of the Day – Kazuo Ishiguro
85) Madame Bovary – Gustave Flaubert
86) A Fine Balance – Rohinton Mistry
87) Charlotte’s Web – EB White
88) Il Rosso e il Nero - Stendhal
89) Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle

90) The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
91) Cuore di tenebra – Joseph Conrad
92) Il Piccolo Principe– Antoine De Saint-Exupery
93) The Wasp Factory – Iain Banks
94) Niente di nuovo sul fronte occidentale - Remarque
95) Un Uomo - Oriana Fallaci
96) Il Giovane Holden - Salinger
97) I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas
98) Amleto– William Shakespeare
99) Charlie and the Chocolate Factory – Roald Dahl
100)I Miserabili - Victor Hugo



Tirando le somme, risulta che dei 100 libri presenti in questo elenco quelli che ho letto sono 50, mentre quelli letti parzialmente sono 2, perché ne leggo solo qualche pagina in ordine sparso, di quando in quando.

Ma di libri, che non sono presenti in questa lista, ne ho letti a iosa.

lunedì 17 settembre 2012

Infilar perline

Dopo una torrida estate in compagnia di Nerone, Caronte, Minosse, Lucifero, Caligola e quant'altro, finalmente la temperatura sembra tornata a livelli normali. E poiché siamo già a metà settembre e l'equinozio d'autunno è alle porte, c'è da augurarsi che almeno per quest'anno il grande caldo sia definitivamente passato.

Per me, anche se non drammatica come quella dell'anno scorso, è stata comunque un'estate molto pesante, tanto più che, tranne per la breve parentesi in Appennino di cui vi ho già raccontato, ho passato questi mesi estivi in città, impegnata a combattere contro il mio ex-lupetto ormai ribattezzato lupaccio feroce, tentando di tenerlo a freno con una terapia alquanto impegnativa.
Dolori diffusi e una grande astenia dovuta un po' al caldo e un po' al Lupus mi hanno fatto compagnia, quindi voglia zero di fare qualunque cosa richiedesse un sia pur minimo dispendio di energie. Oltretutto anche il computer ha fatto i capricci impedendomi troppo spesso la connessione e relegandomi così in una bolla di soffocante isolamento.
Abbandonandomi ad un'apatia quasi totale al di là delle incombenze domestiche strettamente indispensabili, ho racimolato i rari momenti di energia per leggere (solo libri di scarso impegno mentale ed emotivo, dei quali nemmeno vi parlo), per giocare qualche volta a carte con mio marito e per infilar perline, un hobby questo che avevo accantonato ormai da diverso tempo. Chissà perché mi è venuta voglia di riprovarci?

Confidando nella vostra benevola indulgenza vi mostro alcuni dei miei lavoretti, pur consapevole che non sono certo all'altezza delle pregevoli creazioni che compaiono nei blog di alcune bravissime creative.













giovedì 13 settembre 2012

Bagno di Romagna, fra terme, storia e natura

Incastonato in un ambiente incontaminato, che racchiude foreste e boschi, pascoli, torrenti e laghetti, piccole valli abbandonate e montagne, il Comune di Bagno di Romagna, con i suoi 23.344 ettari è tra i più estesi della Provincia di Forlì-Cesena.

La natura è così ben conservata in quest'angolo di Appennino. che una consistente parte del territorio (5.503 ettari) la più pregiata ed incontaminata (la Foresta della Lama, la Riserva naturale integrale di Sassofratino, le Valli di Pietrapazza e di Ridracoli) rientra nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Fra acque termali e natura, fra storia ed arte, fra religiosità e folklore, in questo territorio appenninico, si incontrano e si fondono le tradizioni culturali e gastronomiche della Romagna e della Toscana.

Importante centro termale e turistico, ubicato sulla strada per Roma, in una felice posizione geografica tra l'Alta Valle del Savio e l'Alta Valle del Bidente, delimitato dal crinale dell'Appennino che segna il confine con la Toscana, Bagno di Romagna (492 mt s.l.m.) è ormai facilmente raggiungibile grazie alla superstrada E45 che, tagliando le curve e addolcendo le salite della tortuosa Strada Statale 71, collega il Nord Italia alla Capitale.

La storia

Da sempre questa è stata terra di passaggio di eserciti, pellegrini e mercanti, ma anche terra di scambio e d'incontro tra popoli e culture, ove si sono susseguiti Umbri, Romani, Feudatari, Monaci, Granduchi.

I primi stanziamenti umani nel territorio dell'Alta Valle del Savio risalgono all'età del bronzo, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti in varie località del territorio.

Intorno al VI secolo. a. C. nella media ed alta valle s'insedia una popolazione di origine umbra, dedita all'agricoltura ed alla pastorizia, gli Umbri Sapinates, il cui ricordo è tuttora tramandato dal nome del fiume Savio (Sapis).

I Romani conquistarono il territorio nel 266 a.C. e Balneum, posto lungo la strada che da Cesena risale il Savio diretta in val Tevere e a Roma, divenne un frequentato luogo di sosta in prossimità dei valichi, dotato di un santuario dedicato ad una ninfa ed un vasto ed articolato impianto termale, le cui acque, secondo Marziale, non hanno nulla da invidiare a quelle della più celebre Baia nel golfo di Napoli.

Le terme furono frequentate fino alla caduta dell'Impero Romano, quando i Goti nel 542 d. C. distrussero Bagno.
Le invasione barbariche portarono alla disgregazizone dell'unità territoriale e culturale della valle e alla sua frantumazione in tanti ambiti giurisdizionali.

Mancano testimonianze del primo Medioevo ma nella seconda metà del Xl secolo compaiono a Bagno i conti Guidi, che per tre secoli rappresenteranno il potere civile nell'Alta Valle del Savio.


Tra Trecento e Quattrocento, Firenze si proietta oltre lo spartiacque appenninico strappando territori ai vari feudatari romagnoli, e formando una lunga fascia pedemontana che da Marradi giunge a Verghereto: la cosiddetta "Romagna toscana", resa omogenea dalla plurisecolare dominazione fiorentina.
E così, fin dal 1404, prevalendo sulla potenza dei Conti Guidi di Bagno, Firenze instaura il proprio dominio anche su questo territorio, dato dapprima in accomandigia alla famiglia Gambacorti di Pisa, e solo nel 1454 organizzato nel "Capitanato della Val di Bagno", dotato di Statuti autonomi ma soggetto direttamente a Firenze.

Tra '700 e '800 sotto il Granducato di Toscana Bagno riceve nuovo impulso turistico diventando un frequentato luogo di cura, anche se l'economia è sempre in massima parte delegata all'agricoltura, all'allevamento e alla lavorazione del legno grazie alle circostanti foreste.

Con l'Unità d'Italia il territorio rimane parte integrante della Provincia di Firenze e sarà solo nel 1923, primo anno dell'era fascista, che con Regio Decreto il Comune di Bagno verrà trasferito dalla Provincia di Firenze a quella di Forlì (ora Forlì-Cesena).


Le terme

Conosciute fin dal tempo dei Romani, le acque termali di Bagno trovarono sviluppo nel Rinascimento quando i grandi personaggi dell'epoca, da Cellini ai Medici usufruendo dei loro benefici effetti contribuirono a dar loro lustro, consolidandosi poi all'inizio del '900 con la realizzazione di nuove strutture turistiche di accoglienza.
Anche il Granduca di Toscana Leopoldo II e prima di lui suo padre Pietro Leopoldo, nel '700-'800 contribuirono con fondi e donazioni a favorirne lo sviluppo.
Nel 1828 si creò per le terme un'azienda autonoma che divenne Opera Pia nel 1890.

Le sue acque sulfuree e bicarbonato-alcaline fluiscono da una sorgente nella roccia ad una profondità di 8 metri e ad una temperatura di 45°. I geologi affermano
che sono piovute 700 anni fa ed è la permanenza nelle falde sotterranee ad aver dato loro le caratteristiche magiche che le hanno rese famose.
Tre sono gli stabilimenti termali a Bagno: Terme di Sant'Agnese che è lo stabilimento più antico ed è anche il proprietario delle acque termali, Euroterme e Terme Roseo.

Cantate e lodate da Marziale in epoca romana le "acque calidae" di Balneum erano poste sotto la protezione della ninfa Regina ma il Cristianesimo, per cancellarne la memoria pagana, legò invece il loro nome a quello di Santa Maria, cui aveva già dedicato la Basilica.
Tra 1500 e 1600 la dizione Bagni di Santa Maria venne sostituita da Bagni di Sant'Agnese e da allora la figura della Santa è il simbolo delle Terme di Bagno di Romagna.


Così un Medico Condotto, in un documento datato 18 agosto 1740, racconta la leggenda del ritrovamento delle acque termali:
"Per quanto riguarda la di loro origine, per tradizione e per memoria degno di non poca credenza si ha, che i detti Bagni fossero anticamente ritrovati, e scoperti da Sant'Agnese, figlia di un Nobile di Sarsina (il cui corpo si venera nel castello di Pereto) quale dopo essere stata scacciata dal suo Genitore, per non avere essa voluto aderire ed acconsentire ad un Maritaggio, ritirossi, in questi luoghi, vestiti e ricoperti allora di folte, ed orride boscaglie colla sola compagnia di un suo fedel cagnolino, quale arrivato al sito, sotto di cui stavano nascose l' Acque Termali, cominciando, a razzolar co' suoi piedi in breve tempo ne scaturirono (effetti tutti della Provvidenza Divina) le mentovate acque cotanto efficaci, e salubri, nelle quali interamente lavatosi la detta santa, rimase perfettamente sanata, e liberata da un fiera lebbra, che tutto il suo gentil corpo ricopriva, ed affligeva."


Il centro storico


La Via Fiorentina è la strada principale di Bagno, interdetta al traffico veicolare. Un tempo era racchiusa tra la Porta Fiorentina e la Porta Romana: la prima fu abbattuta nel 1871 l'altra nel 1888. Su di essa si affacciano diversi palazzi antichi fra cui il settecentesco Palazzo Salvetti, il sei-settecentesco Palazzo Malvisi, il Palazzo del Capitano già Palazzo dei Conti Guidi.
La parte opposta della strada è tutta occupata dallo stabilimento termale Hotel Terme Sant'Agnese che, ingranditosi nel corso dei secoli, ha finito per occupare l'intero isolato, inglobando il settecentesco Teatro dei Ravviati, la Cancelleria, e il seicentesco palazzo Grisolini.


La chiesa di Santa Maria Assunta è stata per secoli il fulcro della vita sociale, religiosa e culturale dell' Alta Valle del Savio. Lo storico camaldolese Fortunio ne fa risalire la fondazione all'anno 860 d.C. ma la prima testimonianza storica risale ad una bolla di Papa Adriano II diretta a Giovanni Vescovo di Arezzo e datata 13 novembre 872 d.C.

La fonte battesimale risale all'anno Mille.

Accanto alla secolare Basilica romanica si erge un campanile austero e compatto alto 32 metri, costruito in tre fasi distinte. Si presume che nel periodo feudale facesse parte dei sistemi difensivi del "castrum" di Bagno, con funzioni di torre.
All'interno della Basilica numerose e pregevolissime opere d'arte di ambito toscano. Tra i vari dipinti ci sono: una Madonna col Bambino (1400-1405) attribuita al Maestro di Sant’Ivo; un trittico di Neri di Bicci (1467); una Madonna col Bambino e Santi (1560) attribuito a Michele Tosini.
Anche le sculture ivi conservate sono di artisti illustri: un rilievo in stucco policromo della Madonna col Bambino attribuito alla scuola di Donatello (secondo decennio XV sec.); una straordinaria terracotta invetriata, policroma, alta 135 cm., raffigurante Sant’Agnese, opera di Andrea di Marco della Robbia (fine XV sec.).



Il Palazzo del Capitano è uno degli edifici più antichi e significativi di Bagno di Romagna.
Costruito in stile tipicamente toscano, in posizione privilegiata lungo la via Fiorentina, è stato sede del potere politico fin dal Medioevo. Dapprima residenza dei Conti Guidi di Bagno, feudatari del luogo, fu poi sede del Capitanato della Val Bagno; da qui il Capitano esercitava il potere di Firenze e la sua austera facciata rappresenta una pagina di storia, attraverso i 74 stemmi lapidei con la data del loro mandato, lasciati dai Capitani succedutisi dal 1404 al 1775 nel governo del territorio.



Nell’antico palazzo dei Conti Biozzi, situato nella piazza principale di Bagno di Romagna e fin dal Cinquecento residenza della famiglia Biozzi, ha sede oggi il Grand Hotel Terme Roseo.
Il palazzo, che si accrebbe soprattutto nel Seicento, inglobando e modificando precedenti ed attigue costruzioni ed anche parti delle mura castellane, ha assunto la forma definitiva nel 1888 quando fu abbattuta la porta medievale, detta arco Biozzi, che correva tra il palazzo e la Basilica di Santa Maria Assunta. Nel 1890 vi fu costruito l'elegante balcone e, attorno ad esso, vennero collocati gli stemmi lapidei che ornavano l'esterno della porta.


Le passeggiate

Sorgente del Chiardovo - Piacevole e comoda passeggiata che inizia appena oltre l'abitato di Bagno di Romagna e conduce alla Fonte del Chiardovo dove sgorga una fresca acqua sulfureo-bicarbonata, oligominerale, dal caratteristico sgradevole odore di uovo ma dai salutari benefici.
Il bel viale, ombreggiato da tigli e ad intervalli fornito di panchine su cui riposare, è stato realizzato nel 1936. Asfaltato e interdetto al traffico di autoveicoli, si snoda per circa un chilometro con un leggero dislivello, in un ameno paesaggio tra campi coltivati e orti.



Sentiero degli Gnomi - Da qualche anno è tornata d'attualità un'antica credenza bagnese secondo la quale il bosco dell'Arminia, vicinissimo al centro storico, sarebbe abitato dai fantastici Gnomi, qui emigrati dalle foreste del Nord Europa.
Per iniziativa della Pro-Loco che ha cavalcato questa fantasiosa leggenda, è stato realizzato il Sentiero degli Gnomi che, partendo dai giardini pubblici della cittadina dopo aver attraversato un ponte sul fiume Savio si inoltra nel bosco tra scogli e massi, costeggiando il torrente Arminia. Il sentiero, arredato a misura di bambino con cartelli colorati, sculture di pietra e sagome di animali, è agevole, sicuro e di facile percorrenza. E' lungo circa un chilometro e mezzo ed è frequentato da persone di ogni età anche se ovviamente i bambini sono i più entusiasti di questa immersione nel mondo delle favole e della fantasia.



La gastronomia

Qui la ricca gastronomia romagnola (lasagne, tortellini, passatelli, tagliatelle, ravioli) si incontra e si sposa con quella più sobria della tradizione toscana.
Una cucina strettamente legata alle stagioni e ai prodotti del territorio e alla base di molti piatti ci sono prodotti locali di grande qualità: porcini, tartufi, castagne, insaccati e prosciutti, cacciagione, formaggi freschi o stagionati.


Fra i prodotti tipici della zona troviamo:
- le carni di razza bovina Romagnola;
- la Focaccia dolce, caratterizzata dalla mancanza di lieviti e tramandata da oltre 200 anni; ha forma cilindrica di 15/18 cm. di altezza, crosta croccante e sottile con interno soffice e spugnoso.
- la Salsiccia Matta o Sambudello, che è una sorta di salume che si produce con un impasto assai simile a quello della salsiccia, ma composto prevalentemente da carni suine ricavate dalle parti meno pregiate, quali lingua, ritagli della gota e della testa, cuore, orecchie e altre frattaglie, che si consuma fresco cotto sulla griglia.
- il Raviggiolo, che è un formaggio crudo acidulo e leggero, bianco e morbido da gustare fresco, che si produce fra ottobre e marzo, con latte intero di mucca o pecora e poi messo a scolare su foglie di felce.

Altri piatti tipici:
- i Tortelli alla lastra, pasta imbottita con un ripieno "povero" di patate lessate unite a un battuto di lardo e aglio e cotti su una lastra ben calda ma a seconda delle stagioni come ripieno si può usare la zucca, oppure erbe di campo o spinaci insaporiti con pancetta o lardo e uniti a ricotta o raviggiolo.
- la minestra di castagne, fagioli e patate è una gustosa minestra, che va servita fumante in una terrina, e che viene ottenuta aggiungendo ad un soffritto di cipolla, erbe aromatiche e pancetta, dei fagioli lessati, delle castagne secche e delle patate e facendo poi bollire il tutto per un'ora.
- i basotti, per i quali le ossa del maiale vengono usate per ricavarne un brodo in cui scottare dei tagliolini disposti in una teglia su un fondo di pangrattato; spolverati con parmigiano e bagnati ancora col brodo vengono poi gratinati in forno e serviti croccanti, tagliati a quadrettoni.

In queste zone il pane è quello tipico toscano, confezionato in grosse pagnotte e completamente privo di sale.



Alcune delle immagini di questo post sono state reperite nel Web.

mercoledì 12 settembre 2012

Ancora 2 award per il mio blog



Desidero ringraziare la carissima Marina del blog Unica come te che molto carinamente mi ha assegnato l'Award "Blog Affidabile".
Se già non la conoscete, dovete sapere che Marina Spada è una bravissima creativa dalle mani d'oro e dalle idee geniali, e il suo blog, che vi esorto a visitare, è una vetrina delle sue originali creazioni.

Qui sotto riporto le regole del Premio che ho ricopiato pari pari da questa pagina :

Come si distingue un Blog Affidabile? Per alcuni semplici ma importanti regole:

1) E' aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non è infarcito di troppa pubblicità

Cosa deve fare chi riceve il Premio?

Ecco come procedere:

A) Se ricevi il premio, scrivi un post sul tuo blog ringraziando il sito/blog che ti ha nominato con un link ed inserisci dove preferisci sul tuo sito/blog il distintivo de "Il Blog Affidabile" che trovi in questa pagina. Spiega inoltre brevemente quando e perché hai deciso di aprire il tuo blog.

B) Nello stesso post segnala altri 5 siti/blog che a tuo giudizio sono meritevoli di menzione. Ricordarti di far precedere l'elenco dei blog che hai scelto da questa dichiarazione solenne:
"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio".
Se conosci più di 5 blog meritevoli di ricevere il distintivo del blog affidabile consigliaceli e li terremo in considerazione per il premio.

C) Fai sapere ai blog/siti che hai scelto che sono stati premiati.



Non sono proprio sicura di essere in possesso di tutti i requisiti previsti perché, sia pure per problemi non dipendenti dalla mia volontà, ultimamente sono stata un po' discontinua nella pubblicazione.
Quel che è certo è che il mio non è un blog infarcito di pubblicità, visto che non ce n'è nemmeno mezza riga.

Comunque ora passo ad ottemperare a quanto richiesto:

PUNTO A)
- La cara Marina l'ho già ringraziata e linkata;
- Il distintivo di "Blog Affidabile" vado ad esporlo nel blogroll laterale qui a destra;
- Due parole per dire che l'apertura del mio blog (16/1/2010) è stata del tutto casuale. Non era infatti mia intenzione aprire né gestire un blog, volevo semplicemente vedere se, seguendo le istruzioni, riuscivo a crearlo (e ci sono riuscita). Poi, una volta approntato il contenitore, ho dovuto decidere cosa metterci dentro ed ho optato per tutti gli argomenti che fanno parte del mio mondo, certa di trovare nella blogsfera molti altri con i miei stessi interessi.

PUNTO B)
Eccomi giunta alla assegnazione del premio a cinque blog che considero affidabili al 100%. Quasi sempre scelgo di lasciare il premio a disposizione di chi vuole prelevarlo, perché so che non tutti apprezzano questa specie di “catena di Sant’Antonio”. Ma stavolta, proprio per la peculiarità del premio, mi sento in obbligo di assegnarlo nominalmente, anche se ritengo che i blogg4er citati non debbano sentirsi obbligati a continuarla solo perché sono stato menzionati. Mi auguro, però, che accolgano la nomination come un gesto di stima e affetto da parte mia.

"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio".


1) Adriano Maini

2) Estate incantata

3) Mostre libri luoghi

4) Olistica e dintorni

5) Web sul blog


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Con un imperdonabile ritardo, eccomi finalmente a ringraziare anche la gentilissima Maria del blog L'angolo di Maria per avermi assegnato il "Versatile Blogger" Award.
Vi invito caldamente a visitare questo blog, assicurandovi che ne vale la pena perché ci troverete un ricco assortimento di ricette, ben spiegate, che vi permetteranno di realizzare squisiti dolci.

Queste le regole del Premio:

1) Ringraziare chi ha assegnato il premio e mettere il link del suo blog
2) Condividere 7 informazioni su sè stessi
3) Assegnare il premio ad altri 15 blog linkandoli


Regola N.1 = Farlo non è solo un dovere ma anche un piacere.

Regola N.2 = Ormai mi sono raccontata così tante volte che rischierò certamente di essere ripetitiva, comunque eccomi:
1) Amo la montagna: poter vivere fra i monti sarebbe il mio sogno più grande.
2) Adoro i libri: toccarli, annusarli, sfogliarli, leggerli, guardarli, possederli.
3) Uno dei miei passatempi preferiti è l'enigmistica; sono convinta che anche la mente ha bisogno di allenamento.
4) Mi piace molto cucinare. Il mio cavallo di battaglia? soprattutto antipasti e dolci.
5) I valori per me più importanti sono l'amore per la famiglia, l'amicizia e l'onestà.
6) Amo la buona tavola e sono così golosa che più golosa non si può.
7) Adoro la musica di Puccini e le canzoni di Roberto Vecchioni.

Regola N. 3 = Come sempre, quando si tratta di passare un premio ad altri blog, mi trovo in imbarazzo perciò anche stavolta mi defilo e scelgo di assegnarlo a tutti i bloggers che capiteranno su questa pagina: ritenetevi quindi tutti nominati e prelevate il premio, sempre che vi faccia piacere.



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lunedì 10 settembre 2012

Hanno detto: sul mare

Ormai anche i sassi sanno della mia particolare predilezione per le montagne, ma dopo aver dedicato un post ad una raccolta di citazioni relative alla montagna, per par-condicio mi sembra giusto riportare anche una serie di citazioni di chi ha invece rivolto al mare la sua attenzione.



✿ La musica del vento e il canto del mare sono un inno alla gioia di esistere.
(Blake Thomas)

✿ Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare.
(Jorges Louis Borges)

✿ Uomo libero, amerai sempre il mare! Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi infinito dell'onda che rotola e il tuo spirito è un abisso altrettanto amaro.
(Charles Baudelaire)

✿ Solo sul mare si è davvero liberi!
(Eugene O' Neill)

✿ Il mare è l'immagine dell'inafferrabile fantasma della vita.
(Hermann Melville)

✿ La lingua non è sufficiente a dire e la mano a scrivere tutte le meraviglie del mare.
(Cristoforo Colombo)

✿ E' necessario navigare sul grande oceano per capire la sua immensità.
(Charles Darwin)

✿ Quando un uomo trascorre la propria vita sul mare, dopo non riesce più ad adattarsi alla vita sulla terra.
(Samuel Jhonson)

✿ Sulla riva del mare bisogna sempre saper guardare lontano.
(Gustave Flaubert)

✿ I pescatori sanno che il mare è pericoloso e le tempeste terribili, ma non hanno mai considerato quei pericoli ragioni sufficienti per rimanere a terra
(Vincent Van Gogh)


giovedì 6 settembre 2012

Il giardino sul muro

Cosa dovrebbe fare una persona appassionata di giardinaggio, trovandosi sprovvista non solo di un giardino, ma anche di una terrazza o di un semplice balcone?
Direi proprio che dovrebbe aguzzare l'ingegno e ... trovare il modo di arrangiarsi!
Ed è proprio quello che ho fatto io che, abitando in pieno centro cittadino in una casa cinta fra due strade, ma incapace di rinunciare ad occuparmi di piante e fiori, mi sono creata un giardino ... sul muro.




Sui davanzali delle finestre esposte a sud-est, e quindi soleggiate per quasi tutta la giornata, ho posizionato le cactacee e le succulente.






Sul lato esposto a nord-ovest e quindi con un mix di sole e ombra, utilizzando lo zoccolo che corre lungo il muro esterno della mia casa, lo scivolo del passo carraio, i davanzali delle finestre, balconette appese alle inferriate, portavasi infissi nel muro e nel portone, attenta comunque a non invadere il suolo pubblico, ho creato sulla strada una parete-giardino che incuriosisce i passanti.







Talvolta mi capita di vedere turisti di passaggio intenti a fotografare la mia curiosa parete verde che anche se non è proprio un giardino è sicuramente originale.






Naturalmente lo scenario cambia di anno in anno, a seconda delle essenze di cui dispongo.




Allora, che ne dite del mio pollice verde?






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Aggiornamento del
19 ottobre 2012


Con questo post partecipo al
Link Party/Giveaway # 32
by Topogina
Sono Fatti Miei!!



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lunedì 3 settembre 2012

Link Party "Un dialetto per capello"

Per la prima volta ho partecipato ad un Linky Party come concorrente e non solo come votante.
Si tratta del Link Party n. 24 by Topogina dal titolo "Un dialetto per capello".

Avendo trovato molto interessante l'argomento proposto, ho partecipato con piacere, presentando due vecchi post che hanno come comune denominatore il mio dialetto: una poesia e una serie di proverbi della Romagna.
I miei link sono il N.10 e il N.11 e se volete potete andare a vederli (o rivederli) qui.
Se poi vi piacciono, volendo potrete anche votarli, cliccando sulla stellina gialla "vote" che troverete accanto ad ogni miniatura.
Naturalmente ci sono anche altri interessanti post in gara, a cui potrete eventualmente dare la vostra preferenza.
Ricordo che sarà possibile votare solo dal 4 al 6 settembre.

Fin d'ora un riconoscente grazie a chi mi regalerà un click.

domenica 2 settembre 2012

Un poeta da ricordare: Cesare Pavese


Un poeta da ricordare:

Cesare Pavese
(Santo Stefano Belbo (CN), 9 settembre 1908
Torino, 27 agosto 1950)



Una poesia da non dimenticare:

Anche tu sei collina

Anche tu sei collina
e sentiero di sassi
e gioco nei canneti,
e conosci la vigna
che di notte tace.
Tu non dici parole.

C'è una terra che tace
e non è terra tua.
C'è un silenzio che dura
sulle piante e sui colli.
Ci son acque e campagne.
Sei un chiuso silenzio
che non cede, sei labbra
e occhi bui. Sei la vigna.

E' una terra che attende
e non dice parola.
Sono passati giorni
sotto cieli ardenti.
Tu hai giocato alle nubi.
E' una terra cattiva -
la tua fronte lo sa.
Anche questo è la vigna.

Ritroverai le nubi
e il canneto, e le voci
come un'ombra di luna.
Ritroverai parole
oltre la vita breve
e notturna dei giochi,
oltre l'infanzia accesa.
Sarà dolce tacere.
Sei la terra e la vigna.
Un acceso silenzio
brucerà la campagna
come i falò la sera.




"Ricordi d'autunno"
di