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venerdì 4 gennaio 2019

IL MIO ALBERO DI NATALE



Era una gelida mattina di inizio dicembre e il mio babbo pedalava di buona lena, sia per combattere il freddo che per coprire più in fretta il lungo tratto di strada tra la nostra casa e la pineta.
Missione albero di Natale. Non essendoci abeti nella nostra campagna, in pineta avrebbe certamente trovato quanto di più simile. Individuata una pianta di ginepro non troppo grande e non troppo piccola l’aveva prelevata e dopo averla fissata alla bicicletta era ripartito alla volta di casa, attento a non incappare nel guardiano della pineta che oltre a sequestrargli la pianta gli avrebbe comminato una salata multa.
Arrivato a casa era la mamma che aveva il compito di addobbare l’albero, operazione non troppo impegnativa perché pochi erano gli addobbi a disposizione: qualche pallina di vetro colorato, una cascata di fili luccicanti e il bel puntale di vetro da fissarsi con grande cautela in cima all’albero. Era un albero senza pretese, ben lontano da quelli di oggi, traboccanti di luci, lustrini e colori, ma rallegrava la nostra casa di povera gente col suo fresco profumo di resina ed era quanto bastava a rendermi felice.
Nel tempo intercorrente all’arrivo del Natale l’alberello si arricchiva di altri addobbi “mangerecci”: caramelle, torroncini e cioccolatini avvolti in cartine colorate, boeri di cioccolata col cuore di liquore e di ciliegia nel loro tipico incarto rosso luccicante, arance e mandarini; contributo del babbo che la sera andava al circolo a giocare a carte e rinunciava al suo caffè in favore dei dolcetti per l’albero di Natale. Forte era la tentazione (a cui qualche volta cedevo) di prelevarne uno ma, chissà perché, la mamma era un cerbero che se ne accorgeva sempre. Solo il giorno di Natale mi era permesso di mangiare qualche dolcetto prelevato dall'albero.


La mattina del 6 gennaio l’albero era misteriosamente scomparso lasciando tutto il suo contenuto commestibile dentro la calza della Befana.
Ma questa è un'altra storia ...

giovedì 3 gennaio 2019

BUON ANNO NUOVO


Care amiche e amici blogger ci siamo lasciati a Ferragosto con i miei migliori propositi di una presenza più costante sul blog e invece, fra un ricovero ospedaliero e l'altro, ho fatto un unico lungo balzo da Ferragosto a Capodanno.

Ora eccomi di nuovo qui, ma non posso garantirvi che sia cosa duratura, anche se farò del mio meglio. 

Spero che abbiate trascorso delle serene festività, secondo i vostri desideri. Io sono uscita dall'ospedale l'antivigilia di Natale, giusto in tempo per trascorrerlo con i miei familiari.

Ringrazio tutti gli amici che non mi hanno scordata, con l'augurio   che questo nuovo anno porti  a tutti salute, soldi, serenità.


martedì 14 agosto 2018

Buon Ferragosto


Nonostante i miei ricorrenti buoni propositi e la ferma intenzione di riprendere a scrivere in pianta stabile sul blog, ancora una volta mi sono trovata impelagata per mesi nei miei soliti problemi di salute e  in ricoveri ospedalieri. Perciò non farò più promesse, ma farò comunque del mio meglio per essere più presente.
Intanto voglio ringraziare tutti gli amici blogger che non mi hanno dimenticata.


E poichè domani sarà Ferragosto voglio cogliere l'occasione per augurarvi anche una felicissima e divertente giornata, in qualunque luogo e con chiunque decidiate di trascorrerla.

E non facciamoci mancare una bella, fresca e dissetante fetta di anguria. 




domenica 13 maggio 2018

Festa della Mamma

 A TUTTE LE MAMME DEL MONDO

BUONA FESTA DELLA MAMMA



Mia dolce Mammi', in questo giorno dedicato alla Festa della Mamma ti avrei regalato fiori e ti avrei abbracciata stringendoti forte a me. Ma tu non ci sei più.
Perciò non mi resta che donarti il mio cuore, colmo d'amore e di ricordi e questi versi, che scrissi per te quando mi lasciasti.