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mercoledì 27 gennaio 2016

Giornata della memoria

Nel giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria, mi sembra doveroso ricordare fra le innumerevoli vittime immolate dalla follia umana, i tanti bambini che conobbero l'orrore e la morte nei campi di concentramento e sterminio.

Tratto da "I bambini di Terezin": ""... Fra i prigionieri del ghetto di Terezin ci furono all’incirca 15.000 bambini, compresi i neonati. Erano in prevalenza bambini degli ebrei cechi, deportati a Terezin insieme ai genitori, in un flusso continuo di trasporti fin dagli inizi dell’esistenza del ghetto. A maggior parte di essi morì nel corso del 1944 nelle camere a gas di Auschwitz....""



LA FARFALLA

L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.

(Pavel Friedman)
Praga 1921 – Auschwitz 1944)


Ma purtroppo la coscienza degli uomini non si alimenta delle lezioni della storia...

martedì 19 gennaio 2016

Scale e gradini


Nell'edilizia le scale hanno sempre rappresentato un elemento architettonico di grande importanza, sia dal punto di vista funzionale che estetico.
Scale interne o esterne, ampie scalinate,  imponenti scaloni di signorili palazzi, anguste scalette, scale a chiocciola, ripide scale, scale artistiche pensate come elemento d'arredo, scale di legno, scale di pietra, scale di marmo...

Castello di Poppi (AR)
scala esterna

Musei Vaticani - Scala a doppia spirale elicoidale






Ma vi siete mai soffermati a riflettere su quanto scale e gradini facciano parte della nostra vita quotidiana? e quale difficoltà insormontabile possa rappresentare talvolta una scala? o anche solo un semplice gradino come il cordolo del marciapiede o il gradino sulla soglia di un portone o di un negozio, o un gradone per movimentare un pavimento? e le rustiche scalette che rendono tanto pittoresco un giardino?

Scalinata di Trinità dei Monti

Scalinata della Chiesa di San Francesco a  Bevagna (PG)

Potremmo mai calcolare quanti gradini ci troviamo a salire e scendere nel corso di una vita?
Come dice Montale in una sua celebre poesia: "Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale ...".
Ma forse di più.


Gradini in giardino

Scala rustica di un casolare

Io non avevo mai preso in considerazione questo stato di cose, finché mi sono trovata ad affrontare quelli che per una persona invalida sono veri e propri impedimenti. Barriere architettoniche che, in assenza di mezzi idonei ad affrontarle (ascensori, montascale, rampe facilitate), inibiscono la possibilità di vivere la città e di accedere a monumenti storici, parchi o giardini.


Isola Bella Lago Maggiore
Parco di Villa Borromeo




Ravenna - Mausoleo di Teodorico

Oppure, come sta succedendo ora a me, dover rinunciare alla mia adorata casa, dove entrai novella sposa oltre 45 anni fa, per cercare una abitazione più idonea alle mie attuali condizioni di disabilità.

sabato 16 gennaio 2016

6° compleanno del blog


Cosa potrei dire che già non abbia detto in occasione dei precedenti compleanni di questo blog, che oggi raggiunge il suo sesto anno di vita?
La recente pubblicazione da parte di Ambra sul suo blog Tra sogni e realtà, di un simpatico post intitolato Facce da Blogger, (che vi suggerisco di leggere), mi ha indotto a chiedermi a che tipo di "faccia da blogger" appartengo e mi ha dato lo spunto per celebrare questo compleanno raccontandovi che tipo di blogger, secondo me, sono stata in questi 6 anni, seguendo la falsariga dei tipi individuati dall'amica Ambra.

Blogger frenetica?
No, non è il mio caso. Finora non mi è mai accaduto di pubblicare 3-4 post in un solo giorno. E' già così difficile trovare argomenti interessanti per pubblicare un post ogni tanto...!

Blogger diurna ovvero abitudinaria?
Durante il primo anno di vita del mio blog, travolta dall'entusiasmo degli esordienti, anch'io ho pubblicato i miei post con una discreta frequenza, anche se non proprio quotidianamente.
I 105 post del 2010 stanno a testimoniare di una discreta assiduità, con una media di 2 post a settimana.

Blogger monotematica?
Sicuramente no, perché questo blog ha spaziato nel tempo fra molti argomenti: arte, poesia, montagna, piante, libri, cucina, fotografia, costume, ricamo e uncinetto, citazioni e proverbi.
Dite che è troppo dispersivo? Bè, la mia intenzione nel creare il blog era appunto quella di dedicarlo ai miei tanti hobby. Cosa posso farci se i miei interessi sono così numerosi?

Blogger narcisista o memorialista?
Non credo proprio di potermi definire tale, vista la molteplicità degli argomenti che tratto nel blog, che solo in pochi casi ha toccato argomenti strettamente personali o a carattere diaristico.

Blogger litigiosa?
Anche questo non è, nè è mai stato il mio caso. Dolcezza e carattere mite mi sono sempre stati riconosciuti da tutti sia nel mondo Web che nel mio mondo reale.
Un'unica volta sono stata coinvolta mio malgrado da un blogger litigioso ed estremamente maleducato in una spiacevole diatriba che ho voluto cancellare dalla memoria, insieme a quello squallido personaggio.

Blogger affaticata?
Questo si. Dal secondo anno, causa gravi problemi di salute, la mia presenza nella blogsfera si è diradata, con intervalli anche notevoli fra un post e l'altro.
Ne sono la palese dimostrazione i 91 post del 2011, risaliti a 109 nel 2012, e di nuovo scesi in picchiata con 78 post nel 2013, 45 nel 2014, 26 nel 2015.
Ma nonostante le difficoltà non ho mai pensato di abbandonare definitivamente il blog e ad ogni ritorno sempre mi sono ripromessa un maggiore impegno, purtroppo difficile per me da sostenere.

Blogger intrusiva?
Anche questo tipo di blogger non mi compete. Non penso di essere invadente, anzi vorrei almeno riuscire a commentare tutti i blog dei miei amici e rispondere ai commenti che mi lasciano i visitatori, ma spesso mi costa notevole fatica applicarmi in questo esercizio. Cercherò di fare del mio meglio in futuro.

Blogger asserragliata?
Questo mio blog è sempre stato accessibile a tutti. Del resto il blog è per sua natura uno strumento pubblico, quindi perché renderlo blindato? Ogni visita e ogni commento che ricevo mi rende felice, dunque perché sbattere la porta in faccia a chi desidera entrare?


Blogger indifferente?
Forse a qualcuno potrei anche apparire indifferente, perché i miei post ora escono quando ho il tempo e la forza di volontà per scriverli, e perché non partecipo assiduamente alla vita sociale degli altri blogger, quella che ti spinge a visitare o a ricambiare la visita di un altro blogger, lasciando un commento come traccia del proprio passaggio. Comportamento che è poi quello che ti fa conservare o aumentare i lettori fissi.
A dire il vero io non sono mai andata a caccia di followers, sia utilizzando lo strumento dei Giveaway con obbligo di iscrizione che tramite commenti finalizzati esclusivamente allo scambio di visite (do ut des.)
Soffermandomi ora a valutare il numero dei miei lettori fissi noto che ad oggi sono 204, un numero non certo eclatante, considerando i 6 anni di vita del blog. E penso anche che una gran parte di loro non mi segua più, perché quando per qualsiasi motivo si rallenta il ritmo della presenza sul proprio blog o sui blog amici, spesso si viene "mollati". E poi c'è da considerare anche che un notevole numero di bloggers ha abbandonato la blogsfera per passare in forza ai social network.



Ma poiché giudicare sé stessi con la bilancia dell'imparzialità è sempre difficoltoso, credo proprio che il giudizio finale spetti a voi, miei cari lettori.
Concludo, ringraziando chi nel tempo mi ha sempre seguito, ma anche chi, per motivi suoi, mi ha "mollato" strada facendo e chi ha iniziato a seguirmi negli ultimi tempi ed invito tutti ad unirvi al mio brindisi per una ancor lunga vita di questo blog.

Un grazie particolare alla cara Ambra
dalla quale ho attinto questa idea delle
'facce da blogger'.

venerdì 8 gennaio 2016

La stanza chiusa (dedicata a mia madre)

Angoscianti sono passati gli anni, in silenziosa, inesorabile processione di giorni. Avvenne la sera dell'8 gennaio 1999, diciassette 17 anni fa, e proprio non mi pare possibile che sia già passato tutto questo tempo da che te ne sei andata.
Ancora così vivo è il tuo ricordo... così cocente il rimpianto.





LA STANZA CHIUSA
(dedicata a mia madre)

Oggi ho riaperto le imposte della stanza
dove prigioniera ho tenuto la tua anima
e prigioniera io, fra le tue cose
nel chiuso grembo del tuo materno odore.

Indifferenti stagioni sono passate
sulle imposte sbarrate.
Nella stanza
fiorivano rose d’ombra alle pareti
e lento si smarriva il tuo profumo
di borotalco e viole.

Oggi ho riaperto al sole la tua stanza
e un raggio indugia sulla coltre antica
in tiepida carezza senza peso.

Oggi ho riaperto la tua stanza
Madre, devo lasciarti andare
oggi su stanche ali
riproverò a volare.


© (Carla Castellani)

martedì 5 gennaio 2016

"L'anno nuovo" di Gianni Rodari

Qgni nuovo anno giunge carico di aspettative che, come già accaduto per gli anni precedenti, finiranno con l'essere in gran parte disattese dalla realtà.
E noi ne siamo ben consapevoli ma continuiamo a crederci, perché in fondo è la speranza quella che ci aiuta ad andare avanti.

E' proprio questo il periodo in cui indovini, maghi e cultori di astrologia più o meno noti, in televisione e sulle riviste si sbizzarriscono a trarre auspici e fare previsioni su come sarà l'anno che ci apprestiamo ad affrontare e su quali saranno i segni zodiacali più fortunati.

Ma c'è stato un astrologo del tutto speciale, che voglio qui presentarvi, che sicuramente non ha sbagliato le sue previsioni: si chiamava Gianni Rodari.




L'ANNO NUOVO


Indovinami indovino, 

tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?

"Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
avrà sempre un martedì.

Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.


(Gianni Rodari)
Da: "Filastrocche in cielo e in terra"

sabato 2 gennaio 2016

Buon anno


Il primo post dell'anno nuovo non può che essere dedicato agli auguri di Buon Anno,
perciò auguro a tutti gli amici blogger
un 2016 ricco di
salute, prosperità, pace, serenità, abbondanza, amore, gioia, fortuna, allegria,
e di tutto ciò che di bello e di buono
si possa desiderare.