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venerdì 29 luglio 2011

Pragser Wildsee

Lago di Braies / Pragser Wildsee (BZ)


Grandi sono le opere del Signore,
le contemplino coloro che le amano.


(Salmo 111,2)

giovedì 28 luglio 2011

Blog Candy di Milù

Quando Milù del blog Milù, di tutto e di più! ha annunciato che ero risultata prima estratta fra coloro che avevano aderito al Blog Candy da lei indetto in occasione del 3° anniversario del suo blog, quasi non potevo crederci.

Per me è stata davvero una lieta sorpresa perché nella vita mi è capitato ben poche volte di essere favorita dalla sorte in un'estrazione e ne sono stata felicissima. E poiché il premio era a sorpresa, potete immaginare con che curiosità ho atteso l'arrivo del pacchetto.



Ma di che pacchetto sto mai parlando? si trattava invece di una grossa scatola, che all'apertura ha rivelato grande dovizia di cose belle e buone:


3 diverse qualità di squisiti biscotti di Popiglio, confetture di mirtillo nero, lamponi, more, ribes nero e miele di acacia in vasetti graziosamente rifiniti da copritappo all'uncinetto e, sempre all'uncinetto, un portachiavi, un segnalibro, una presina, un portacandela e un centro rettangolare a filet. Il tutto accompagnato da una letterina, che ho molto gradito, scritta con una bellissima ed elegante grafia.



Cara Milù, ti ringrazio infinitamente. Mai mi sarei aspettata un premio così ricco. Sei stata davvero generosa, oltre che molto brava nell'esecuzione dei lavori all'uncinetto.

lunedì 25 luglio 2011

Un regalo con dedica da Carla Colombo

Vi sono delicatezze e moti del cuore per i quali le parole sono spesso superflue.

Come nel caso di questa dedica della pittrice Carla Colombo, a cui mi lega una ormai consolidata amicizia, fatta di anni di frequentazione, stima e rispetto.


Il cielo è vicino/Dolomiti
di Carla Colombo


Carla che, meglio di altri, conosce il mio reale e difficile stato di salute e sa quanto mi pesi la mia attuale difficoltà a trasferirmi per le vacanze in Dolomiti, nella cui frescura di solito trovo maggior sollievo ai dolori, per confortarmi mi ha dedicato questa sua splendida opera, che al solo guardarla mi ispira pace e serenità e mi apre il cuore alla speranza.

Un'altra coincidenza fra le tante che ci legano, visto che, come lei stessa afferma, finora non aveva mai dipinto montagne d'alta quota.

sabato 16 luglio 2011

Voglia di montagna

Sicuramente non sono fra coloro che bramano l'arrivo del caldo e dell'estate, forse perché il caldo io lo soffro in maniera davvero abnorme, tanto più dopo aver riscontrato, negli ultimi anni, che l'eccessivo calore accentua in maniera pesante anche la patologia di cui soffro.

Non è un caso quindi se fin dai primi anni '70 ho sempre indirizzato le mie ferie estive verso la frescura e la maestosità dei panorami dolomitici.
E così avrebbe dovuto essere anche quest'anno, con partenza programmata già un anno per l'altro, per metà luglio.
Ma, si sa, l'uomo propone e Dio dispone ... e per il momento non sono in grado di affrontare un faticoso viaggio, sia pure verso una meta per me così allettante, quando vi sono giornate in cui non sono in grado di affrontare nemmeno il tragitto verso il PC.

Così per il momento, e con l'auspicio che il mio soggiorno in Dolomiti debba essere solo posticipato e non annullato, mi consolo immergendomi col ricordo nell'aria fina di questi ameni paesaggi alpini, raccolti durante le mie vacanze della scorsa estate.
Posso invitarvi ad accompagnarmi in questa fresca escursione?



Le Tre Cime di Lavaredo viste dal Lago di Misurina (BL)




Mucche al pascolo a Misurina (BL)



Vecchio fienile a Valgrande (BL)



Il laghetto di Antorno (BL)




I Cadini di Misurina visti dal laghetto di Antorno (BL)



Un tabià (fienile) in Comelico Superiore (BL)

giovedì 14 luglio 2011

Tempo bello stabile

Fine anni ‘70. Solite vacanze estive in Alto Adige.
I figli sono ancora piccoli perciò limitiamo i nostri movimenti a lunghe passeggiate nei boschi dei dintorni. Le escursioni più lontane vengono effettuate solo in funivia o in seggiovia.
Un giorno Elisabeth, la nostra amica altoatesina, ci propone una camminata fino alla Brixner Hütte (Rifugio Bressanone), «escursione poco impegnativa e non troppo faticosa», ci rassicura.
Le previsioni del tempo dicono: bello stabile, perciò decidiamo di affrontare la nostra prima escursione.
La nostra attrezzatura è limitata a scarpe da ginnastica, jeans e K-Way.
Partiamo all’alba, io, due figli, un marito, un cognato, con Elisabeth come guida che, da buona montanara, è invece attrezzata di tutto punto.
In auto raggiungiamo e superiamo il paese di Vals (Valles) e ci inerpichiamo per una stradina dove bisogna augurarsi di non incrociare un altro veicolo e che, in pochi chilometri, con ripidissimi tornanti raggiunge uno spiazzo dove si lasciano gli automezzi.
La giornata è veramente splendida, il cielo di un azzurro smagliante, senza una bava di nuvola. Baldanzosi affrontiamo il sentiero che inizialmente si snoda fra verdissimi pascoli. Poco lontano attraversiamo un pittoresco agglomerato di casette di legno dai tetti a scandole raggruppate attorno ad una minuscola chiesa. Si tratta di Fane Alm (Malghe di Fana), attorno alle quali si aggira un branco di maiali, mucche ed alcuni cavalli. Al ritorno ci fermeremo certamente per gustare un bicchiere di latte fresco e una fetta di strudel.



Dopo aver lasciato alle nostre spalle il “paese di legno”, ci inoltriamo nella gola scavata nella montagna dal Valler Bach (Rio di Valles) per uno stretto sentiero di roccia. Alla nostra destra, alcuni metri più sotto, rumoreggia impetuoso il torrente, a sinistra la roccia, dove un cavo di acciaio ci aiuta a superare i tratti più stretti. Sono un po' preoccupata per l’incolumità dei bambini che invece sembrano divertirsi moltissimo. Infisse nella roccia un paio di targhe commemorative ricordano altrettanti incidenti mortali causati dal fulmine. Per fortuna è una bellissima giornata e quindi i fulmini non ci preoccupano più di tanto.
Guadato il torrente su una traballante passerella il sentiero prosegue con continui saliscendi fra verdi prati costellati da ogni sorta di fiori alpini fra cui spicca il giallo intenso dell’arnica.




Mentre i bambini tengono allegramente il passo io, nonostante parecchi chili e parecchi anni meno di adesso, arranco ansimante dietro la nostra guida che, da brava montanara, avanza con passo misurato ma inesorabile, senza concedere tregua. Solo quando mi vede paonazza e rantolante ci permette una breve sosta «senza sedersi!» intima con teutonica autorevolezza «perché poi non riuscireste a ripartire».
Finalmente se Dio vuole avvistiamo il rifugio, una costruzione di legno in cima ad un poggio, con una assolata terrazza fornita di tavoli e panche. Un ultimo sforzo e siamo finalmente seduti attorno ad un tavolo, dove ordiniamo il pranzo.
Il sole a picco, in un cielo di cobalto, batte in maniera insopportabile e, sprovvisti di copricapo, siamo costretti a ripararci la testa con le magliette che ci siamo tolti per il gran caldo.
Improvvisamente Elisabeth comincia ad agitarsi e ci esorta a finire in fretta la nostra Würstelsuppe perché dobbiamo avviarci per raggiungere le auto prima che ci sorprenda il temporale. La guardiamo esterrefatti: come può temere un temporale in una giornata come questa? Ma poiché sembra sinceramente preoccupata ci affrettiamo e lasciamo il rifugio in breve tempo. Purtroppo la sua esperienza di montanara non l’aveva ingannata perché ben presto grossi nuvoloni gonfi di pioggia ci sovrastano mentre il tuono comincia a rumoreggiare. Affrettiamo il passo nella vana speranza di metterci al riparo prima dello scoppio del temporale che ci coglie quando siamo ancora lontani dalla meta.
L’acqua scende a catinelle e ci inzuppa fino alle ossa e i tuoni rimbombano dentro la cassa toracica mentre lampi continui saettano intorno a noi. Affrontiamo la parte più difficile; sulla roccia dello stretto sentiero, resa viscida dalla pioggia, le nostre scarpe da ginnastica non fanno presa e rischiamo più volte di volare nel torrente sottostante.
Il maschietto sta aggrappato alla mano di suo padre, io cerco di sorreggere alla meglio mia figlia, ma ho grosse difficoltà a mantenermi in piedi. Mentre mio cognato ai primi lampi ha ingranato la quarta e con le sue lunghe gambe è ben presto scomparso dalla nostra vista, Elisabeth, accortasi che sono in difficoltà, afferra saldamente la manina di mia figlia, lasciandomi così la sola incombenza di reggere in piedi me stessa.
Mentre i lampi continuano a serpeggiare intorno a noi con boati come non avevo mai sentito prima, mi tornano in mente le targhe commemorative che avevo notato all’andata e giuro a me stessa che se riusciremo a raggiungere l’auto sani e salvi non metterò mai più a repentaglio la vita dei miei figli per una stupida escursione.


Naturalmente non ho mantenuto la promessa e negli anni a venire di rifugi ne abbiamo raggiunti tanti altri, molto più difficili e faticosi della Brixner Hütte e mia figlia, a mettere in pericolo la sua vita, provvede da sola giacché non più contenta di semplici escursioni o vie ferrate è passata all’arrampicata su roccia e all'alpinismo.
Però da quella prima disastrosa escursione ho tratto qualche insegnamento: innanzitutto che non si affronta la montagna senza una adeguata preparazione e una idonea attrezzatura, poi ho imparato a fidarmi delle intuizioni della gente del luogo per quanto riguarda le previsioni del tempo che, talvolta, possono essere assai più affidabili di quelle dell’allora in auge Colonnello Bernacca.



° ° ✿° 。✿ ✿ჱܓ
°

Questo racconto è stato pubblicato su:
GAM Gruppo Amici della Montagna


Le immagini che illustrano questo post sono state reperite sul Web e sono di proprietà dei loro autori

martedì 12 luglio 2011

Il mio blog è CO2 neutral



Mi sono sempre considerata una persona attenta al rispetto e alla salvaguardia dell'ambiente, ma confesso che fino ad oggi proprio non ci avevo mai pensato! e chi poteva immaginarlo che perfino con la gestione di un blog o di un sito Web si contribuisce all’inquinamento del nostro pianeta?

Infatti secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Assumendo 15.000 pagine visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg di CO2 l’anno. Questa produzione di anidride carbonica è legata soprattutto al funzionamento dei server. La Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) calcola che un albero assorba ogni anno in media circa 10 kg di CO2. Viene considerato prudentemente 5 kg l’anno per ogni albero.
Avendo quindi l'obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica è opportuno sapere che un albero neutralizza le emissioni di CO2 di un blog per 50 anni!


Come mostra il conto sopra indicato, un blog produce almeno 3,6 kg di CO2 l’anno, un albero ne elimina 5 kg e vive in media 50 anni!
Aiutando a piantarne uno, insomma, si può continuare a scrivere sul proprio blog o sito per il prossimo mezzo secolo!

Dopo aver appreso queste informazioni, seguendo l'esempio di tante amiche e tanti amici blogger, ho deciso di aderire anch'io a "Il mio blog è CO2 neutral", l'iniziativa sostenuta da Doveconviene.it, che si impegna a piantare un albero per ogni blog aderente, compensando così l'emissione di CO2 provocata dal blog stesso.


Dove vengono piantati gli alberi?
Doveconviene.it pianta con te e il tuo blog degli alberi in partnership con www.iplantatree.org, iniziativa ecologica tedesca che ha già realizzato opere di riforestazione in diverse aree. Al momento, il progetto di riforestazione attivo è dislocato a Göritz e gli alberi che si stanno piantando sono delle bellissime querce.
Si tratta di un piccolo villaggio tedesco, presso Coswig (regione di Saxony-Anhalt), dove è in corso un progetto abbastanza importante, che prevede la piantagione di 27,000 alberi su 3,4 ettari. L'area è un terreno soggetto a forestazione per la prima volta e si trova sulla strada B107, appena prima di arrivare appunto al piccolo villaggio di Göritz.

Chi è e di cosa si occupa Doveconviene.it?
Doveconviene.it si occupa di raccogliere i volantini della catene commerciali (Mediaworld, Unieuro, Ikea solo per citarne alcune), in modo che gli utenti possano sfogliare i volantini e confrontare le offerte in un unico luogo prima di fare acquisti. Qualche esempio:
http://www.doveconviene.it/catena/euronics - Volantino Euronics
http://www.doveconviene.it/catena/lidl - Volantino Lidl
http://www.doveconviene.it/catena/unieuro - Volantino Unieuro
http://www.doveconviene.it/catena/ikea - Catalogo Ikea

I volantini digitali, oltre a consentire di risparmiare tempo e denaro facendo acquisti, sono anche un’alternativa ecologica, pulita e trasparente di informazione verso i consumatori rispetto al volantinaggio cartaceo, che è una delle maggiori fonti di spreco di carta (ogni anno 500.000 tonnellate di carta vengono impiegate per stamparli, pari a 3 milioni di alberi).
Grazie ad internet ed ai volantini digitali è possibile quindi salvaguardare anche il nostro pianeta. Vantaggi per il consumatore, per le aziende e e anche per l’ambiente.
Oltre a far risparmiare carta e quindi a salvare alberi, da oggi Doveconviene.it vuole anche a piantarne di nuovi con l'iniziativa "il tuo blog ad impatto zero", che permette a chiunque sceglie di aderire gratuitamente di abbattere l'impatto ambientale del proprio sito o blog
Per maggiori dettagli sul progetto, la scelta delle piante e l'ecosistema in cui si inserisce, visita
http://www.iplantatree.org/project/7



E tu hai già aderito piantando il tuo albero?
qui trovi info e istruzioni.


Offerte Doveconviene.it amiche dell'ambienteQuesto è il bottone che ho scelto di esporre nella barra laterale del mio blog


e questo è per la home page del mio sito Offerte Doveconviene.it amiche dell'ambiente

mercoledì 6 luglio 2011

Foto d'autore: William Eugene Smith

"A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?"
Questa frase che, a parer mio, ben identifica la natura del personaggio, è attribuita a quel grande e controverso genio della fotografia che è stato William Eugene Smith (Wichita, Kansas, 30 dicembre 1918 – Tucson, Arizona, 15 ottobre 1978).
Documentarista, corrispondente di guerra nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale, fotogiornalista di fama internazionale, Eugene Smith con la drammaticità delle sue immagini in bianco e nero, resa talora ancora più marcata da un sapiente lavoro in camera oscura, ha documentato e a suo modo interpretato, alcuni dei fatti più salienti del secolo scorso.




Frontline Soldier with Canteen
Saipan
1944




The walk to paradise garden
1946




Dal saggio: Country Doctor
1948




Dal saggio: Spanish Village
1950




Dal saggio: Nurse Midwife
1951




Dal saggio: A man of mercy
1954




Dal saggio: Pittsburgh
1955




Thelonious Monk at Town Hall in New York
1959




Dal saggio: Minamata
1972



Tutte le immagini presenti in questo post sono state reperite sul Web.

lunedì 4 luglio 2011

Hanno detto: sui gatti

Venerato come animale sacro nell'Antico Egitto, vilipeso e perseguitato perché ritenuto creatura demoniaca al tempo della "Santa Inquisizione", il gatto è una meravigliosa creatura, affascinante e misteriosa, che per la sua andatura armonica e sinuosa, per il suo passo felpato, per la sua indipendenza, per la sua eleganza e morbidezza, ha incantato nei secoli molti personaggi illustri che così ne hanno tessuto le lodi:



✿ Non c'è alcuna necessità di sculture in una casa in cui vive un gatto.
(Wesley Bates)

✿ Il gatto permette che l’uomo lo aiuti ma, a differenza del cane, non lecca la sua mano.
(Vance Packard)

✿ Non si possiede mai un gatto. Semmai si è ammessi alla sua vita, il che è senz’altro un privilegio.
(Beryl Reid)

✿ Se fosse possibile incrociare l' uomo con il gatto, la cosa migliorerebbe l'uomo, ma di certo peggiorerebbe il gatto.
(Mark Twain)

✿ I gatti sono infinitamente più amichevoli dei cani. Avete mai visto un cartello "Attenti al gatto"?
(Leonard Grainger)

✿ Non conta il colore del gatto, conta che acchiappi il topo.
(Confucio)

✿ I gatti, come categoria, non hanno mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto che, nell'antico Egitto, erano adorati come dèi.
(Pelham Grenville Wodehouse)

✿ Ho studiato molti filosofi e molti gatti: la saggezza dei gatti è infinitamente superiore.
(Hippolyte Taine)

✿ Amo i gatti perché amo la mia casa. Ed a poco a poco essi ne diventano l'anima invisibile.
(Jean Cocteau)

✿ Non è facile conquistare l'amicizia di un gatto. Vi concederà la sua amicizia se mostrerete di meritarne l'onore, ma non sarà mai il vostro schiavo.
(Théophile Gautier)

venerdì 1 luglio 2011

Proverbi di luglio in dialetto romagnolo

Siamo nel pieno dell'estate e nella campagna romagnola continua, sotto il sole battente, il duro lavoro dei contadini, in questo periodo massimamente impegnati nel raccolto dei cereali e nella fienagione.
Naturalmente tenendo come sempre un occhio al calendario e un occhio al cielo, perché la situazione meteorologica, durante tutto l'anno, ha una determinante influenza sui risultati delle loro fatiche.






D' loj u s' med e u s' coj.
Di luglio si miete e si raccoglie.

Poiché la mietitura, che iniziava per San Giovanni, veniva fatta tutta manualmente richiedeva tempi piuttosto lunghi e spesso si protraeva anche nel mese di luglio.



Loj lujet, s' u n' piov, e' fen l'è sech.
Luglio luglietto, se non piove, il fieno è secco.

A luglio, sempre che non piova, il fieno è secco e pronto per essere ammucchiato nel fienile.



D' loj piò t'in sèman e mânch t' n' arcoj.
Di luglio più ne semini e meno ne raccogli.

Significa che luglio non è proprio un mese adatto per seminare.



Par Sânta Maria Madalëna u s' méd l' avëna.
Per Santa Maria Maddalena si miete l'avena.

Per Santa Maria Maddalena (22 luglio) l'avena, che veniva usata come biada per gli animali, era matura per essere mietuta.



La not d' Sânt Apulinêra u s' aveja i rundòn.
La notte di Sant'Apollinare se ne vanno i rondoni.

La notte di Sant'Apollinare (23 luglio) i rondoni iniziano a migrare.



Par Sânt Apulinêra l'uva la s' invêra.
Per Sant' Apollinare l'uva si colora.

E' questo il periodo in cui l'uva inizia a prendere colore per avviarsi a maturazione.



L'acva d' Sânt' Âna l'e mej d' la mâna.
L'acqua di Sant'Anna è meglio della manna.

S' e' piòv e' de d' Sânt' Âna, e' piòv un mes e una stmâna.
Se piove il giorno di Sant'Anna piove un mese e una settimana.

Anche nel pieno dell'estate (Sant'Anna cade il 26 luglio) per la campagna sarebbe auspicabile un po' di pioggia.