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sabato 1 dicembre 2012

Hanno detto: sull'alpinismo


Qualcuno li ha definiti "I conquistatori dell'inutile" coloro che mettono a repentaglio la loro vita per raggiungere una vetta. Quella vetta che appare irraggiungibile, là dove il silenzio più profondo unisce la montagna al cielo.

Gente visceralmente innamorata della montagna, che vive la montagna fino all'ultimo spasimo, con determinazione, con fatica, con sofferenza, con grande pericolo.
Ma per conquistare cosa? Il niente? Oppure loro stessi?

Certuni, anzi certamente molti, liquidano la notizia di un incidente alpinistico con un "ma chi glielo ha fatto fare?!"
Molto tempo addietro anch'io ero fra quelli, ora non più.
Avendo vissuto da vicino le esperienze alpinistiche di persone che mi sono care, ho compreso quanto l'interazione con la montagna abbia dato loro la percezione del meglio di sé stessi.
E adesso comprendo la passione viscerale che li spinge a rischiare la vita per la "conquista dell'inutile".

Herman Buhl alle Cinque Torri
parete sud-est della Torre Grande


Così hanno espresso il loro sentire questi famosi alpinisti:

✿ Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.
(Emilio Comici)

✿ La montagna è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte
(Guido Rey)

✿ La montagna ha il valore dell’uomo che vi si misura, altrimenti, di per sè, essa non sarebbe che un grosso mucchio di pietre.
(Walter Bonatti)

✿ Anche gli esperti muoiono sotto le valanghe, perché le valanghe non sanno che sei esperto.
(André Roch)

✿ L'alpinismo porta con sé dei rischi, ma anche tutta la bellezza che si nasconde nell’avventura dell’affrontare l’impossibile.
(Reinhold Messner)

✿ Che senso ha scalare una montagna? Ciò che conta è sapere di aver compiuto qualcosa.
Bisogna essere convinti di poter resistere fino alla fine. Sappiamo anche che non esistono sogni che non valgano la pena di essere sognati.
(George Herbert Leigh Mallory)

✿ Chi ha dato tanto alla montagna, chi per la montagna ha rischiato con tanto accanimento la vita, a questo amore resterà legato per sempre.
(Dino Buzzati)

✿ Prima si arrampica con la testa, poi con i piedi e alla fine con le mani.
(Bruno Detassis)

✿ Non basta essere all’altezza delle difficoltà che si affrontano, bisogna essere superiori ad esse.
(Paul Preuss)

✿ Se mi fosse dato di vivere senza la possibilità di sognare e di lottare per un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito.
(Giusto Gervasutti)





35 commenti:

  1. La passione per la montagna è come quella per il mare. Io ho sempre ammirato chi ha tanto coraggio da sfidare la natura....l'uomo così piccolo..la natura così grande.
    Io purtroppo non sono tra quelli...ma quando vedo, per esempio qualcuno che vola col deltaplano, o che si arrampica o che fa le traversate impossibili...li invidio un pò perchè loro provano emozioni che io non conoscerò mai.

    Buona domenica Krilù Rita

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  2. Cara Krilù capisco chiaramente questo tuo post, gli amanti delle grande vette è difficile dare una ragione, posso solo pensare che è una sfida per dimostrare a se stessi i loro limiti che purtroppo non esistono perché si cerca l'impossibile, tutte quelle domande! il perché lo fanno , e rischiano la vita. I primati che molti cercano continuamente è la stessa cosa! Cioè dimostrazioni de essere i più bravi.
    Ciao e buon fine settimana, amica.
    Tomaso

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  3. Cara Kry, la montagna affascina, ma incute anche soggezione.
    Se non l'aggredisci, essa ti rispetta e ti ripaga.

    Buona domenica e un bacione.

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  4. Appartengo alla schiera dei "chi te l'ha fatto fare?", non amo molto la montagna e ovviamente non mi azzarderei mai a scalarne una, mi limito a passeggiare sui sentieri semplici. Andare per mare invece mi piace...ma per pura gita, senza sfide. Buona domenica, Arianna!

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  5. Non mi sentirei mai di definirli conquistatori dell'inutile...che brutto modo, mi sembra profondamente ingiusto.
    Mi sento molto in sintonia con il grande Bonatti.

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  6. Avevo ub cugino frate che amava l'alpinismo ed il rischio ad esso connesso.
    Trovava, in cima alle vette armonia con la natura ed una particolare vicinanza con quel Dio in cui credeva fermamente.
    Ed ha scritto al riguardo un libro.
    Io però amo la montagna, ma diffido dei rischi delle scalate.
    Mille molte volte le più serene e tranquille passeggiate in montagna.
    Con un sogno, guardare il Gran Paradiso ( già visto da Cogne) dal
    versante piemontese.

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  7. Non ci possiamo porre dei perchè che riguardano altri :ogni persona ha dentro di sè un mondo complesso e sconosciuto .Buona domenica

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  8. L'alpinismo è una bella ma pericolosa passione. Un abbraccio Carla!

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  9. Krilu, io in questi giorni di domande a questo proposito me ne sto ponendo una marea, perche' una persona che conosco insieme ad altre due con cui condivideva questa grande passione per la montagna è dispersa sulle cime dei Pirenei innevati da una settimana e le probabilita' di ritrovarli vivi ormai sono praticamente nulle.
    Lui è un uomo di 41 anni, con una moglie e due bambini piccoli.
    Gia' sei mesi fa' aveva rischiato grosso e per miracolo l'avevano estratto indenne da una slavina che l'aveva sepolto.
    Evidentemente uno spavento non è bastato.
    Io credo che ci sia un tempo per ogni cosa, e trattandosi di una passione che comporta pericoli seri per la propria vita forse prima bisognerebbe pensare un po' anche alle persone di cui dobbiamo prenderci cura, e compiere delle rinunce.
    Mi dispiace ma io sono per il " ma chi gliel'ha fatto fare?"

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  10. Ammiro tutti coloro che sfidano se stessi. Detto questo, penso non sia giusto che altri mettano a repentaglio la loro vita per salvare coloro che, magari imprudentemente, hanno preteso troppo dalle loro capacità.
    Buona domenica, un abbraccio
    enrico

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  11. Per 15 anni ho arrampicato su tante pareti e tante montagne. L'alpinismo e il free climbing sono stati una passione e uno stile di vita. Ho rischiato spesso, perché l'avventura lo richiede....e non è solo l'esperienza che ti riporta a casa quando capita un imprevisto.Ho sempre avuto più paura in tangenziale, sfiorata da camion e suv prepotenti, ogni giorno mentre mi recavo al lavoro! Ma in dolomiti è sempre stato respiro e amore .... e vita.A volte sfida con se stessi per decidere di preferire salire, danzando sulla roccia, piuttosto che spiccare il volo verso il vuoto!
    Francy
































































































































































































































































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  12. sono daccordo con Dony.
    Sarà anche bello affrontare il pericolo,l'incertezza,l'altezza,il vento o la tempesta,essere a contatto con la pietra della montagna,ma se a casa hai una famiglia che ti aspetta...mi metterei nei panni dell'altro...vorrei rimanere da solo,magari con un figlio da accudire?
    Buona domenica

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  13. Confesso di aver pensato spesso, superficialmente, quello che tu annoti nel post; poi però mi sono sforzata di capire (grazie anche ad un amico alpinista) e di motivare. L'amore per la montagna è come l'amore per il mare, per i viaggi avventurosi, per gli animali, per la musica...insomma, per la vita.

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  14. Ciao Krilù come ti capisco per uno che ama la montagna lei e come una calamita che ti attrae a se, non ho mai praticato l'alpinismo estremo ma oltre i tremia ci somo arrivato parrecchie volte e adesso mi riguardo le veccie foto e qualche spezzone di filmato e vedo i rischi che ho corso facendo degli sbagli senza rendermene conto.

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  15. Penso che ci siano persone che per sentirsi davvero "vive" devono provare emozioni forti, sfidare se stessi. In questo caso però c'è anche lo stretto contatto con la natura, con la forza della natura. Non definirei "conquistatori dell'inutile" gli alpinisti, perchè imprese come scalare le vette, attraversare l'Oceano su una barca o elevarsi in cielo su un deltaplano, hanno su di me un grande fascino: è l'uomo che cerca di scavalcare i propri limiti umani. Cose però che io non farei...il mio massimo sono state, molti anni fa, brevi tratti di facili ferrate. Ciao, Krilù.

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  16. Capisco le passioni viscerali e non mi stupisco che la montagna possa essere tanto amata, al punto di affrontarne anche il pericolo. Credo proprio che da lassù in cima si possa "toccare il cielo con un dito"!

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  17. Ciao Rita. Ci sono persone che hanno tanto coraggio, e sicuramente le emozioni che vivono loro, a noi gente tranquilla sono precluse.

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  18. Ciao Tomaso. Forse solo loro possono conoscere i motivi di queste sfide con sé stessi e con la montagna.

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  19. Gianna cara, tu sai quanto io sia innamorata della montagna, ma nemmeno da giovane ho mai osato provarci.

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  20. Come ho scritto nel post, anch'io la pensavo come te Arianna, finché non ho "respirato" da vicino la passione che alimenta questi coraggiosi.

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  21. Adoravo Bonatti. Ho scoperto solo alla sua morte di come gli avessero scippato il merito della conquista del K2!

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  22. Nemmeno io cara Sandra credo che ciò che conquistano, a prezzo di fatica e sacrificio e pericoli sia davvero "l'inutile", perché come ho avuto modo di constatare da vicino, la loro prima conquista è la conquista di "sé stessi". E non è certo cosa da poco!

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  23. Costantino,a suo tempo avevo letto il tuo bel post dedicato al tuo congiunto, frate e alpinista. Una lettura che mi aveva molto coinvolta perché, pur non praticandola, comprendo benissimo chi è preso da questa passione.
    Anch'io, come te sono (o meglio ero) dedita al trekking oppure, come mio rischio estremo, alle ferrate.
    Ti auguro di realizzare il tuo sogno di poter vedere il Gran Paradiso dal lato opposto.

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  24. Una riflessione molto sensata la tua, cara Cettina. Ognuno di noi ha i suoi sogni e le sue aspirazioni e le vive secondo il suo sentire.

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  25. E' davvero così cara Simo, una passione esaltante ma molto rischiosa. Ma credimi, chi la pratica è ben consapevole dei rischi che corre.

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  26. Ciao dolce Dony! innanzitutto lasciati dire quanto mi fa piacere rivederti qui nel mio blog. Quanto al tuo commento posso dirti che è una rabbia che comprendo e giustifico perché anch'io ho vissuto analoghi episodi, per fortuna non fra le mie conoscenze reali, ma per alcuni amici virtuali conosciuti in forum di alpinismo che frequento. Come in questo caso.

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  27. Per quanto riguarda il rischio che corrono i soccorritori a causa di persone incoscienti o incompetenti, mi trovi d'accordo con te, Enrico. Ma questi rischi di riflesso, sulla montagna sono causati in massima parte da sciatori senza cervello o da alpinisti improvvisati, più che da alpinisti esperti.

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  28. Ti ringrazio molto Francy, per questa tua testimonianza vista "dall'altra parte", dalla parte cioè di chi questa passione l'ha vissuta (o ancora la vive?) con tutte le emozioni e i rischi che essa comporta.

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  29. Da questo punto di vista non posso che darti ragione Lu. Anche l'alpinista che ho citato poco fa nella risposta a Dony, ha lasciato soli la moglie e due figli adolescenti, eppure era una persona a detta di tutti molto assennata e prudente. Ma la montagna è imprevedibile e lui lo sapeva bene, ma osava ugualmente perché ... come "al cuor non si comanda" nemmeno alla passione si può comandare.

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  30. Lella, l'amore per ciò che ci appassiona è ben difficile da estirpare, anche se comporta pericoli e sacrifici.

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  31. Tiziano, ciò che importa è che anche se hai fatto degli sbagli non hai dovuto pagarli a caro prezzo.
    E sono certa che nonostante la fatica le mete che hai potuto raggiungere ti hanno ricompensato ampiamente donandoti forti emozioni.

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  32. Anch'io Ninfa sono stata un' "alpinista" al tuo livello, ovvero non più di facili ferrate, ma che straordinaria emozione, una volta raggiunta una meta, poter ammirare il mondo da lassù.

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  33. Lo credo anch'io Alessandra, anzi ne sono certa, perché ne ho avuto prova dalle parole e dal modo d'agire di persone a me vicine che questa passione l'hanno vissuta e tuttora la vivono.

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  34. Adriano, anche per me Walter Bonatti rappresenta un vero mito dell'alpinismo italiano e sono felice che almeno prima di morire abbia visto riconosciuto il merito che gli spettava, nella controversa vicenda della conquista del K2.

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  35. l'amore per la montagna ha soggerito dei bellissimi aforismi. mi piacerebbe andarci in questo periodo ;-)

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Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.