A conclusione di questo excursus sulla rosa, non si può certo ignorare che anche il mondo musicale ha doviziosamente reso omaggio alla regina dei fiori, e molti sono stati i parolieri che hanno infarcito i loro testi di rose e ... di spine.
Ricorderò qui alcune canzoni: gli stili musicali nel tempo sono cambiati, ma il profumo delle rose resta sempre intenso e inebriante.
Ricorderò qui alcune canzoni: gli stili musicali nel tempo sono cambiati, ma il profumo delle rose resta sempre intenso e inebriante.
LE ROSE ROSSE
(di E.A.Mario, 1919)
Tutte le rose di tutti i roseti
Vorrebbe il cuore soltanto per sé,
Tutte le rose dei giorni più lieti
Forse ogni cuore, più triste non è.
E si fan tenere, le bocche baciano,
Baciano e fremono tra i prati in fior.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder
So d’un giardino che fu devastato
Poiché la guerra feroce vi entrò
Tutto il terreno di sangue arrossato
Sangue che tutte le rose macchiò
E rosseggiarono corolle e petali
In fronte al tiepido bacio del sol.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder
Torni il bel maggio e il ricordo cancelli
D’un tempo tristo che alfine passò
Tutti i colori più vaghi e più belli
Vegga fiorir chi sofferse d’amor
Ma non ritornino le rosse immagini
Che ci ricordano tanto dolor.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder!
˜ ° ˜
(di E.A.Mario, 1919)
Tutte le rose di tutti i roseti
Vorrebbe il cuore soltanto per sé,
Tutte le rose dei giorni più lieti
Forse ogni cuore, più triste non è.
E si fan tenere, le bocche baciano,
Baciano e fremono tra i prati in fior.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder
So d’un giardino che fu devastato
Poiché la guerra feroce vi entrò
Tutto il terreno di sangue arrossato
Sangue che tutte le rose macchiò
E rosseggiarono corolle e petali
In fronte al tiepido bacio del sol.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder
Torni il bel maggio e il ricordo cancelli
D’un tempo tristo che alfine passò
Tutti i colori più vaghi e più belli
Vegga fiorir chi sofferse d’amor
Ma non ritornino le rosse immagini
Che ci ricordano tanto dolor.
Cuore so che vuoi goder
So che vuoi per te
Rose d’ogni colore
Ma, le rose rosse no!
Non le voglio veder
Non le voglio veder!
˜ ° ˜
LA ROSA BIANCA
(Testo e musica di Sergio Endrigo
Versione italiana di una poesia di José Martí, 1963)
Coltivo una rosa bianca
In luglio come in gennaio
Per l’amico sincero
Che mi dà la sua mano franca
Per chi mi vuol male e mi stanca
Questo cuore con cui vivo
Cardi nè ortiche coltivo
Coltivo una rosa bianca
Cultivo la rosa blanca
En julio como en enero
Para el amigo sincero
Que me da su mano franca
Y para el cruel que me arranca
El corazòn con que vivo
Cardos ni ortigas cultivo
Cultivo la rosa blanca
˜ ° ˜
(Testo e musica di Sergio Endrigo
Versione italiana di una poesia di José Martí, 1963)
Coltivo una rosa bianca
In luglio come in gennaio
Per l’amico sincero
Che mi dà la sua mano franca
Per chi mi vuol male e mi stanca
Questo cuore con cui vivo
Cardi nè ortiche coltivo
Coltivo una rosa bianca
Cultivo la rosa blanca
En julio como en enero
Para el amigo sincero
Que me da su mano franca
Y para el cruel que me arranca
El corazòn con que vivo
Cardos ni ortigas cultivo
Cultivo la rosa blanca
˜ ° ˜
ROSE ROSSE
(di E. Polito - G. Bigazzi, 1969)
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te
D'amore non si muore
e non mi so spiegare
perche' muoio per te
da quando ti ho lasciato
sarà perché ho sbagliato
ma io vivo di te
e ormai non c'e' piu' strada
che non mi porti indietro
amore sai perché
nel cuore del mio cuore
non ho altro che te
Forse in amore le rose
non si usano più
ma questi fiori sapranno
parlarti di me
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te
D'amore non si muore
ma chi si sente solo
non sa vivere piu'
con l'ultima speranza
stasera ho comprato
rose rosse per te
la strada dei ricordi
e' sempre la piu' lunga
amore sai perche'
nel cuore del mio cuore
non ho altro che te
Forse in amore le rose
non si usano piu'
ma questi fiori sapranno
parlarti di me
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te.
˜ ° ˜
(di E. Polito - G. Bigazzi, 1969)
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te
D'amore non si muore
e non mi so spiegare
perche' muoio per te
da quando ti ho lasciato
sarà perché ho sbagliato
ma io vivo di te
e ormai non c'e' piu' strada
che non mi porti indietro
amore sai perché
nel cuore del mio cuore
non ho altro che te
Forse in amore le rose
non si usano più
ma questi fiori sapranno
parlarti di me
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te
D'amore non si muore
ma chi si sente solo
non sa vivere piu'
con l'ultima speranza
stasera ho comprato
rose rosse per te
la strada dei ricordi
e' sempre la piu' lunga
amore sai perche'
nel cuore del mio cuore
non ho altro che te
Forse in amore le rose
non si usano piu'
ma questi fiori sapranno
parlarti di me
Rose rosse per te
ho comprato stasera
e il tuo cuore lo sa
cosa voglio da te.
˜ ° ˜
UNA ROSA BLU
(di Michele Zarrillo, 1982)
Una rosa blu sulla pelle tua
mi ricordi Londra snob e bionda con un filo di follia
dicono di te… pare che ci stai
che ti scaldi presto che poi tutto il resto e non ti leghi mai
ma se fossi mia io ti legherei
con un laccio al cuore che ti faccia male quando te ne vai.
Io sulla pelle io te lo scriverei
che mi piaci perché sei come sei
col tatuaggio con quella rosa blu
che è il tuo coraggio e la tua risorsa in più.
E ti racconto di me di lei ma chi se ne frega
ma si doveva andare andare così
e non mi accorgo nemmeno che vuol dire ti amo
che si è aperta di più la rosa sul tuo seno.
Una rosa blu che non va più via
dolce e un po' perversa come un po' diversa è la tua fantasia
una rosa blu come non ce n'è
ma una cosa rara sono io stasera che la chiedo a te.
Io sulla pelle io me lo scriverei
l'amore in macchina no non c'è magia
un tatuaggio perché va dove vai
al mare o dove si può purché scappare via.
E mi racconto di te di lei ma chi se ne frega
ma si doveva andare andare così
e non mi accorgo nemmeno che ti ho detto ti amo
quando si apre sul seno la tua rosa blu.
Se fossi mia ti legherei… ma un laccio al cuore non ci sei
al mare o dove c'eri tu mi punge la tua rosa blu
dolce e un po' perversa è la tua fantasia.
Ma una rosa blu sulla pelle mia
me ne accorgo adesso, passo dopo passo
che non va più via.
˜ ° ˜
(di Michele Zarrillo, 1982)
Una rosa blu sulla pelle tua
mi ricordi Londra snob e bionda con un filo di follia
dicono di te… pare che ci stai
che ti scaldi presto che poi tutto il resto e non ti leghi mai
ma se fossi mia io ti legherei
con un laccio al cuore che ti faccia male quando te ne vai.
Io sulla pelle io te lo scriverei
che mi piaci perché sei come sei
col tatuaggio con quella rosa blu
che è il tuo coraggio e la tua risorsa in più.
E ti racconto di me di lei ma chi se ne frega
ma si doveva andare andare così
e non mi accorgo nemmeno che vuol dire ti amo
che si è aperta di più la rosa sul tuo seno.
Una rosa blu che non va più via
dolce e un po' perversa come un po' diversa è la tua fantasia
una rosa blu come non ce n'è
ma una cosa rara sono io stasera che la chiedo a te.
Io sulla pelle io me lo scriverei
l'amore in macchina no non c'è magia
un tatuaggio perché va dove vai
al mare o dove si può purché scappare via.
E mi racconto di te di lei ma chi se ne frega
ma si doveva andare andare così
e non mi accorgo nemmeno che ti ho detto ti amo
quando si apre sul seno la tua rosa blu.
Se fossi mia ti legherei… ma un laccio al cuore non ci sei
al mare o dove c'eri tu mi punge la tua rosa blu
dolce e un po' perversa è la tua fantasia.
Ma una rosa blu sulla pelle mia
me ne accorgo adesso, passo dopo passo
che non va più via.
˜ ° ˜
TI REGALERO' UNA ROSA
(di Simone Cristicchi, 2007)
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita sono vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.
˜ ° ˜
(di Simone Cristicchi, 2007)
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita sono vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.
˜ ° ˜
ciao...bello il tuo blog...delicato e gentile..e interessante..ciao... Luigina
RispondiEliminaGrazie per la tua visita e per il commento, Luigina. Spero di rivederti ancora anche qui. Ciao.
RispondiEliminaOttimo!!!
RispondiEliminastupendo con canzoni!!
Anche quì si fà più bello ...e come va?
Non mi hai ancora detto se ciò che ti avevo inviato ti è piaciuto...o se lo hai fatto non ho trovato risposta..se ti va usa pure la mail per comunicarmelo!!
Ciao Simpatia!!
Si Bruna, ti avevo già risposto in calce al post di "Le rose nell'arte", ma ti confermo anche qui che ho molto gradito ciò che mi hai inviato.
RispondiEliminaCiao.