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mercoledì 16 giugno 2010

Il mercante di lana

Sarà che mi affascina il romanzo storico, quello che con il pretesto di raccontare una vicenda romanzata, mi conduce in un altro tempo, in un altro mondo, in un altro modo di vivere. E' importante però che il contesto in cui si svolge il racconto sia frutto di una accurata ricerca storica volta a comporre un affresco il più possibile rispondente all'epoca di riferimento.
Forse per questo mi ha tanto avvinto la lettura di questo romanzo, un grosso volume di 460 pagine, che ho iniziato e terminato nel giro un giorno e mezzo.



Titolo:
Il mercante di lana

Autore:
Valeria Montaldi

Editore: Piemme

Anno: 2001






Trama:
Un lungo e faticoso viaggio attende frate Matthew che, dal suo convento nella lontana Inghilterra, porta attraverso l'Europa del XIII secolo una sinistra profezia per il villaggio di Felik: "...dovrai annunciare agli abitanti che, se non muteranno la loro durezza di cuore in carità, il loro egoismo in misericordia, la loro avarizia in liberalità, un grande, inaspettato castigo divino li annienterà. Il soffice velo del cielo li seppellirà, dopo aver pianto su di loro rosse lacrime di sangue. ..."
Nel suo lungo e periglioso cammino frate Matthew incontrerà briganti e prostitute, godrà dell'ospitalità di nobili castellani e di poveri villici, sino a giungere alla valle che oggi è chiamata di Gressoney. Lì, nel villaggio di Felik, abbarbicato ai piedi delle montagne di ghiaccio, fiorente insediamento di coloni di etnia Walser, vive una piccola comunità, il cui cuore pare essersi inaridito.
Ma gli abitanti non credono alla profezia ed irridono il monaco. Intanto sul villaggio inizia a cadere una fitta neve che sembra tingersi di rosso ...


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E' questo il primo romanzo di Valeria Montaldi, ambientato nella prima metà del 1200, fra le scoscese montagne della Val d'Aosta, ed ispirato alla leggenda della perduta Città di Felik, che è una delle più antiche leggende della Valle di Gressoney.
Frutto di una accurata documentazione storica, che ha indagato fra geografia del tempo, antiche usanze della vallata di Gressoney e cultura delle popolazioni Walser che fra queste montagne si insediarono all'inizio del XIII secolo, il romanzo traccia un riuscitissimo affresco di un mondo medievale fatto di nobili castellani, ambiziosi vassalli, mercanti più o meno onesti, rappresentanti della Chiesa più o meno degni, pellegrini, armigeri, villici e prostitute, in una narrazione dove si intrecciano amore e avventura, intrighi e passioni.


Il Castello di Cly


Il volume è corredato da una interessante cartina geografica con l'indicazione di tutte le località, citate nel romanzo col loro toponimo medievale.
Al lettore è così data la possibilità di seguire le tappe del faticoso viaggio di Frate Matthew ed individuare le località col nome con cui sono attualmente note, poichè alcune nel corso dei secoli hanno modificato il loro toponimo:
Mont Joux = Passo del Gran San Bernardo
Augusta = Aosta
San Vincenzo = Saint Vincent
Canton des Allemands = St. Jacques ( frazione di Ayas)
Ussima = Issime
Verretio = Verrès
Colle di Bätt =Colle della Bettaforca
Praborno = Zermatt
Geneva = Ginevra




6 commenti:

  1. ciao... dev'essere interessnte questo libro..una trama coinvolgente... ciao..luigina

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  2. Si Luigina, a me è piaciuto molto. Ciao.

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  3. buon suggerimento,lo farò cercare.notte krilù un bacio

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  4. Ciao Graziella, ora che sei quasi costretta all'ozio dal tuo ingombrante gesso, un buon libro può essere una piacevole compagnia.
    Bacio ricambiato con l'augurio di una buona giornata.

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  5. ..credo che per me sia troppo "imegnativo"...è un periodo di cose leggere e non troppo metodiche...sarà perchè piove...e piove..e piove...ed anche ora qui sta piovendo.
    ciaoo Kri notte

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  6. @ Carla - In effetti, anche per me, si è rivelato un libro piuttosto impegnativo, sia per il consistente numero delle pagine, sia perchè non sono riuscita a "mollarlo" finchè non sono giunta all'ultima pagina.
    Ho poi scoperto che questa autrice ha successivamente scritto altri tre romanzi storici che hanno come filo conduttore lo stesso Frate Matthew e ... non vedo l'ora di leggermeli tutti.
    Ciao Carletta. Un bacio.

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Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.