Anche i proverbi del mese di febbraio, nella cultura contadina romagnola, sono strettamente legati al ritmo dei lavori agricoli e alla meteorologia, ma anche alle celebrazioni di calendario e alle feste, di cui la più eclatante in questo mese è il Carnevale.
✿ Fabrer fabraret, mes curt e maladet.
Febbraio febbraietto, mese corto e maledetto.
✿ Fabrarôl da la curta vôlta, ch' e' fasé brusê e' pêl dla pôrta.
Febbraiolo dal corto giro, che fece bruciare il palo della porta.
Febbraio è il mese più corto dell'anno, ma può essere peggiore degli altri mesi invernali sotto l'aspetto climatico, tanto da dover bruciare, per scaldarsi, perfino il palo che chiude l'accesso all'aia.
✿ Chi ch' vô la bela ajêda, par San Sfir la seja nêda.
Chi vuole un bell'agliaio, per San Severo (1 febbraio) deve essere nato.
Questo proverbio suggerisce, per avere un bel raccolto, di piantare presto l'aglio così che all'inizio di febbraio sia già nato.
✿ Se e' piov par la Zariola quarânta dè l'inveran u's arnôva.
Se piove il giorno della Candelora (2 febbraio) per quaranta giorni l'inverno si rinnova.
✿ Madóna Candilòra, che néva o che piòva, da l’inverno semo fòra; e se sta e’ suladël, u n gn' è incora un misarël”.
Madonna Candelora, che nevichi o che piova, dall'inverno siamo fuori; e se sta il solicello ce n'è ancora un mesetto.
Ancora due proverbi (che in questo caso sono in contrapposizione fra di loro) in base ai quali si facevano previsioni metereologiche.
✿ Par Sânta Pulogna u' s' piânta l'aj e la scalogna.
Per Santa Apollonia (9 febbraio) si pianta l'aglio e lo scalogno.
Invece questo proverbio contraddicendo quello precedente, consiglia di piantare aglio e scalogno per Santa Apollonia.
✿ Quând che e' ven Sân Valintén, la premavira l'e' avsén.
Quando viene San Valentino (14 febbraio) la primavera è vicina.
Nella cultura contadina, attenta soprattutto alle condizioni climatiche da cui dipendeva il buon esito dei raccolti la consumistica festa degli innamorati era ancora sconosciuta.
✿ Se e' piov i dè luv, u j è de' gran e di marzul.
Se piove i giorni grassi ci sono grano e marzatelli.
Se piove negli ultimi giorni di Carnevale sarà favorita la crescita di grano e marzatelli.
✿ Par Carnivêl ogni scherz e' vêl.
Per Carnevale ogni scherzo vale.
A Carnevale burle e scherzi anche pesanti erano leciti e guai ad aversene a male.
✿ Chi 'n bala a Carnivêl o ch' l' e' môrt o che sta mêl.
Chi non balla a Carnevale o è morto o sta male.
Poiché le feste da ballo erano concentrate soprattutto nel periodo carnevalesco, nessuno a meno che stesse proprio male, voleva perdere quest'occasione per poter fare festa.
✿ La galena ad Carnivêl, se la n' s' mâgna, la va da mêl.
La gallina del Carnevale, se non si mangia, va a male.
✿ La galena de mert lov, che se la n' s' mâgna, la va in malor.
La gallina del martedì grasso, che se non si mangia, va in malora.
La tradizione prevedeva che il martedì grasso si uccidesse e si servisse in tavola la gallina più vecchia del pollaio.
✿ Sân Grugnon u n' e' po avde anson.
San Grugnone è detestato da tutti.
Il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, viene chiamato in Romagna "il giorno di San Grugnone", santo inventato giocando sul significato della parola "grugno" (muso, broncio) riferito alla tristezza della lunga Quaresima. E' ovvio quindi che "San Grugnone" sia antipatico a tutti.
Febbraio febbraietto, mese corto e maledetto.
✿ Fabrarôl da la curta vôlta, ch' e' fasé brusê e' pêl dla pôrta.
Febbraiolo dal corto giro, che fece bruciare il palo della porta.
Febbraio è il mese più corto dell'anno, ma può essere peggiore degli altri mesi invernali sotto l'aspetto climatico, tanto da dover bruciare, per scaldarsi, perfino il palo che chiude l'accesso all'aia.
✿ Chi ch' vô la bela ajêda, par San Sfir la seja nêda.
Chi vuole un bell'agliaio, per San Severo (1 febbraio) deve essere nato.
Questo proverbio suggerisce, per avere un bel raccolto, di piantare presto l'aglio così che all'inizio di febbraio sia già nato.
✿ Se e' piov par la Zariola quarânta dè l'inveran u's arnôva.
Se piove il giorno della Candelora (2 febbraio) per quaranta giorni l'inverno si rinnova.
✿ Madóna Candilòra, che néva o che piòva, da l’inverno semo fòra; e se sta e’ suladël, u n gn' è incora un misarël”.
Madonna Candelora, che nevichi o che piova, dall'inverno siamo fuori; e se sta il solicello ce n'è ancora un mesetto.
Ancora due proverbi (che in questo caso sono in contrapposizione fra di loro) in base ai quali si facevano previsioni metereologiche.
✿ Par Sânta Pulogna u' s' piânta l'aj e la scalogna.
Per Santa Apollonia (9 febbraio) si pianta l'aglio e lo scalogno.
Invece questo proverbio contraddicendo quello precedente, consiglia di piantare aglio e scalogno per Santa Apollonia.
✿ Quând che e' ven Sân Valintén, la premavira l'e' avsén.
Quando viene San Valentino (14 febbraio) la primavera è vicina.
Nella cultura contadina, attenta soprattutto alle condizioni climatiche da cui dipendeva il buon esito dei raccolti la consumistica festa degli innamorati era ancora sconosciuta.
✿ Se e' piov i dè luv, u j è de' gran e di marzul.
Se piove i giorni grassi ci sono grano e marzatelli.
Se piove negli ultimi giorni di Carnevale sarà favorita la crescita di grano e marzatelli.
✿ Par Carnivêl ogni scherz e' vêl.
Per Carnevale ogni scherzo vale.
A Carnevale burle e scherzi anche pesanti erano leciti e guai ad aversene a male.
✿ Chi 'n bala a Carnivêl o ch' l' e' môrt o che sta mêl.
Chi non balla a Carnevale o è morto o sta male.
Poiché le feste da ballo erano concentrate soprattutto nel periodo carnevalesco, nessuno a meno che stesse proprio male, voleva perdere quest'occasione per poter fare festa.
✿ La galena ad Carnivêl, se la n' s' mâgna, la va da mêl.
La gallina del Carnevale, se non si mangia, va a male.
✿ La galena de mert lov, che se la n' s' mâgna, la va in malor.
La gallina del martedì grasso, che se non si mangia, va in malora.
La tradizione prevedeva che il martedì grasso si uccidesse e si servisse in tavola la gallina più vecchia del pollaio.
✿ Sân Grugnon u n' e' po avde anson.
San Grugnone è detestato da tutti.
Il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, viene chiamato in Romagna "il giorno di San Grugnone", santo inventato giocando sul significato della parola "grugno" (muso, broncio) riferito alla tristezza della lunga Quaresima. E' ovvio quindi che "San Grugnone" sia antipatico a tutti.
Che bello sentire i proverbi!
RispondiEliminaI nostri vecchi se ne sono andati, e hanno lasciato tante belle cose, i proverbi ci insegnano molte cose.
Buon pomeriggio cara Krilù.
Tomaso
E ci tramandano frammenti di civiltà materiale ...
RispondiEliminaTi scrivo la versione nel mio dialetto:
RispondiEliminaSciriòlӓ veent e òra quӓrӓntӓ dì pӧj sumӓ fora: Sciriòlӓ piòvӓ e veent, ӓncùu për quӓrӓntӓ dì i sumӓ dent.
(se il giorno della Candelora è sereno e ventoso entro quaranta giorni finirà l'inverno, ma se ci sarà pioggia e vento, per altri quaranta giorni sarà inclemente)
mi piace sempre leggere i proverbi dialettali nei tuoi post!
baci a presto...
Ma che bello conoscere questi proverbi nel tuo dialetto!!!^_^
RispondiEliminaSempre molto interessanti i proverbi. Pillole di saggezza .ciaooo Kri
RispondiEliminaLa Romagna è splendida in tutto, anche nei proverbi.
RispondiEliminaBentornata, Krilù!
RispondiEliminaInteressante San Grugnone...
Li ho letti ad alta voce perchè trovo stupenda la parlata romagnola ed è per me sempre un piacere conoscere o solo rispolverare i proverbi.
RispondiEliminaBuon fine settimana.
Bellissimi Krilù!I proverbi sono splendidi,poi riportarli nel proprio dialetto è ancora più bello perchè è come se le definizioni prendessero corpo,il corpo della terra a cui si appartiene.Fantastico!Un bacione enormissimo Krilù,buona Domenica!
RispondiEliminaCaspita Krilù !!! Davvero tanti !!Hai fatto bene a mettere la traduzione..eh,eh,eh...sono felice di rileggerti !! Ti abbraccio,Liza.
RispondiEliminaE' sempre interessante leggere i proverbi dialettali del mese. Anche se sono romagnola, come al solito sono pochi quelli che conosco, anzi pochissimi...solo: "Per carnevale ogni scherzo vale". Apprezzo molto il fatto che tu continui a tramandare questi bei detti popolari, anche se l'abbandono del lavoro dei campi fa sì che vengano pian piano dimenticati! Ciao e buona domenica, Krilù!
RispondiEliminaciao ...che bello leggere i proverbi...grazie per averli inseriti...ciao..luigina
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