Continua, mese dopo mese, lo scorrere del tempo che, nella campagna della mia infanzia, era scandito dalla saggezza popolare dei proverbi.
E poiché giugno, primo mese dell'estate, è anche il mese della mietitura, non è certo strano che la loro massima attenzione fosse incentrata sul raccolto di uno dei più importanti prodotti agricoli.
E poiché giugno, primo mese dell'estate, è anche il mese della mietitura, non è certo strano che la loro massima attenzione fosse incentrata sul raccolto di uno dei più importanti prodotti agricoli.
✿ Zogn da la fêlza int e' pogn.
Giugno dalla falce in pugno.
In giugno iniziava la mietitura che, prima dell'avvento della mietitrebbia veniva effettuata manualmente con la falce.
✿ L'instê sfiuré e l'inveran stuvé.
D'estate arieggiàti e d'inverno stufàti.
D'estate si deve stare vestiti leggeri e d'inverno vicino alla stufa, al caldo.
✿ Par Sân Barnabë e' grân l'a fat e' pë.
Il giorno di San Barnaba il grano ha fatto il piede.
✿ Par Sân Barnabë e' grân e' perd e' pë.
Il giorno di San Barnaba il grano perde il piede
Per San Barnaba (11 giugno) il grano ha ormai raggiunto il suo pieno sviluppo e lo stelo smette di crescere.
✿ Dop la not d' Sân Barnabë e' grân u s' seca piò la not che e' dé.
Dopo la notte di San Barnaba il grano si secca più di notte che di giorno.
La temperatura da questo periodo in poi è ormai elevata, tanto che anche di notte il grano continua a imbiondire.
✿ Par Sân Zvân d'istê i dé i cmânza a calê.
Per San Giovanni d'estate i giorni cominciano a calare.
Siamo nel periodo del solstizio d'estate, e le giornate cominciano ad accorciarsi.
San Giovanni Battista (24 giugno) veniva denominato "d'estate" per distinguerlo da San Giovanni Apostolo ed Evangelista (27 dicembre) che si celebra invece in inverno.
✿ L'e pr al guaz d' Sân Zvân ch'u s taja e' grân.
E' per le guazze di San Giovanni che si taglia il grano.
✿ Cvând che e' grân l'a avù la guaza, cjapa int na fêlza e va a tajê.
Quando il grano ha avuto la guazza prendi una falce e va a tagliare.
Alla rugiada (guazza) di San Giovanni veniva attribuito un effetto magico. Comunque è questo il periodo in cui il grano è maturo e pronto per la mietitura.
✿ Par Sân Pir i figh int e' panìr.
Per San Pietro i fighi nel paniere.
Per San Pietro (29 giugno) è il momento in cui si raccolgono i fioroni, cioè i primi fichi.
✿ Sân Pir , la stëla pr e' zil.
San Pietro la stella per il cielo.
In questo periodo dell'anno il tempo è generalmente bello e ben visibile è il cielo stellato.
Giugno dalla falce in pugno.
In giugno iniziava la mietitura che, prima dell'avvento della mietitrebbia veniva effettuata manualmente con la falce.
✿ L'instê sfiuré e l'inveran stuvé.
D'estate arieggiàti e d'inverno stufàti.
D'estate si deve stare vestiti leggeri e d'inverno vicino alla stufa, al caldo.
✿ Par Sân Barnabë e' grân l'a fat e' pë.
Il giorno di San Barnaba il grano ha fatto il piede.
✿ Par Sân Barnabë e' grân e' perd e' pë.
Il giorno di San Barnaba il grano perde il piede
Per San Barnaba (11 giugno) il grano ha ormai raggiunto il suo pieno sviluppo e lo stelo smette di crescere.
✿ Dop la not d' Sân Barnabë e' grân u s' seca piò la not che e' dé.
Dopo la notte di San Barnaba il grano si secca più di notte che di giorno.
La temperatura da questo periodo in poi è ormai elevata, tanto che anche di notte il grano continua a imbiondire.
✿ Par Sân Zvân d'istê i dé i cmânza a calê.
Per San Giovanni d'estate i giorni cominciano a calare.
Siamo nel periodo del solstizio d'estate, e le giornate cominciano ad accorciarsi.
San Giovanni Battista (24 giugno) veniva denominato "d'estate" per distinguerlo da San Giovanni Apostolo ed Evangelista (27 dicembre) che si celebra invece in inverno.
✿ L'e pr al guaz d' Sân Zvân ch'u s taja e' grân.
E' per le guazze di San Giovanni che si taglia il grano.
✿ Cvând che e' grân l'a avù la guaza, cjapa int na fêlza e va a tajê.
Quando il grano ha avuto la guazza prendi una falce e va a tagliare.
Alla rugiada (guazza) di San Giovanni veniva attribuito un effetto magico. Comunque è questo il periodo in cui il grano è maturo e pronto per la mietitura.
✿ Par Sân Pir i figh int e' panìr.
Per San Pietro i fighi nel paniere.
Per San Pietro (29 giugno) è il momento in cui si raccolgono i fioroni, cioè i primi fichi.
✿ Sân Pir , la stëla pr e' zil.
San Pietro la stella per il cielo.
In questo periodo dell'anno il tempo è generalmente bello e ben visibile è il cielo stellato.
Grazie di queste perle .Serena domenica a presto
RispondiEliminaLi aspettavo, Krilù! Mi piace tanto questo appuntamento qui da te. Io sono stata una bimba di città ma la mia "famosa" nonna ( ne parlo sempre!) mi ha allevata immersa nella colonna sonora di questi detti dialettali legati alla campagna e alla vita contadina. Giugno, mese del grano: mi impressionò tantissimo a 5 anni la "màchina da bàter" , la macchina per battere: la mietitrebbia, con il suo poderoso frastuono. La vidi solo quella volta a casa di parenti e non l'ho più dimenticata. Un po' come una famosa scena nel film "Novecento".
RispondiEliminaCaio Krilù..ma come scorrono i mesi...siamo già, e di nuovo, a metà anno!!!
...chissà perchè, digitando, mi viene quasi sempre scritto cAio anziché CIAO !!...
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQui da me la festa di san Pietro è molto sentita, per la presenza di una basilica benedettina a lui dedicata che sorge su un colle alto circa 600 metri da cui si gode una vista mozzafiato sulle montagne circostanti e sul lago al di sotto...
RispondiEliminaIl 29 giugno il colle si trasforma per questa grande festa che poi ci consegna nel pieno dell'estate...
Grazie per i bellissimi ricordi che mi hai fatto riaffiorare partendo dai tuoi!
Un abbraccio!
Dony
Mi sono sempre piaciuti i proverbi e i detti contadini perché si riferiscono alle stagioni e alla campagna, anche se io sono nata e vissuta in città. Per questo mi piace molto passare da te al cambio del mese.
RispondiEliminaMolto bello questo appuntamento mensile con i proverbi della tua terra!
RispondiEliminaCiao,un abbraccio e buona serata!!
Ciao Krilù, quanto mi piacciono questi post con i proverbi in romagnolo. Meno male che c'è ancora qualcuno che fa in modo che questa "cultura" non sparisca. Un abbraccio.
RispondiEliminaSono perle preziose questi proverbi, cara Krilu.
RispondiEliminaEssendo bolognese, li capisco quasi tutti senza bisogno della traduzione :)
Grazie!!!
Ciao,
Lara
ciao...sono bellissimi questi proverbi...ciao..luigina
RispondiEliminaChe bella immagine, quella di un campo di grano dorato, accompagna i tuoi proverbi di giugno! Il primo lo conoscevo anch'io, ma gli altri per me "di città" son nuovi. Il giorno di San Zvan per noi è molto importante, visto che è il nostro patrono e si festeggia, peccato però che poi le giornate si accorciano, proprio quando si entra nell'estate...Ciao, Krilù.
RispondiEliminaSenza traduzione, non avrei capito niente, Krilù.
RispondiEliminaBellissimi come sempre.. Grazie!!
RispondiEliminaUn bacio!
La tua ricerca e poi proposta di questa raccolta è sempre molto levodole ed interessante.
RispondiEliminaciaooooo Kri
mi piacciono i proverbi ,legati alla cultura contadina,grazie Krilù,buonanotte
RispondiEliminaNon ripetendo quello che sui proverbi mi sembra di aver già detto altre volte, vado a sottolineare che mi sembrano - ed e' l'effetto del dialetto - intrisi di serena musicalità
RispondiEliminaBelli i proverbi. Lo sai che non sapevo che dal 24 giugno le giornate cominciano ad accorciarsi?
RispondiEliminaBuona nuova settimana.
Mi piace leggere questi proverbi che mese per mese ci offri perché, anche se per capirli del tutto devo leggere la traduzione, mi riportano all'infanzia, quando sentivo parlare questo dialetto dalla mia nonna.. d'estate, quando venivano a trovarla i parenti di Sassuolo o di Saltino sulla Secchia, a lei piaceva poter parlare il suo dialetto, e mi divertiva sentire il mio nonno (romagnolo) che la brontolava,bonariamente dicendo"Ecco che lei parla francese e gli altri non ci capiscono niente!!" Tempi passati che sembrano tanto lontani anche se, nel cuore, sono sempre molto vicini.
RispondiEliminaTi saluto cara Krilù, lasciandoti il mio "Buongiorno".
Belle quelle pratoline, e molto bella l'immagine col campo di grano
Cara Krilù quanta saggezza popolare, bisogna non scordarla mai,mi sono piaciuti questi proverbi.Ti auguro una settimana meravigliosa!
RispondiEliminaSono sempre simpatici i detti in dialetto. Di questi conoscevo solo il primo! Ciao Krilù e buona giornata!
RispondiEliminaspetta che arrivo anch'io!!!
RispondiEliminaLa rusàà ad San Giuvan la fa varìi tucc i mangàgn.
(la rugiada di San Giovanni fa guarire tutti i malanni:era ritenuta miracolosa, ma il detto sta anche ad indicare che l'abbondante lavoro da svolgere nelle più lunghe giornate dell'anno non consentiva scuse per sottrarsi a malattie più o meno finte)
Per San Giuvan cata la camamila per tutt l'an
(La camomilla era coltivata in molti nostri orti e veniva raccolta in questo periodo, possibilmente a San Giovanni, giorno propizio).
p.s. tutti i proverbi con le spiegazioni sono tratte dal saggio di C. Rossi e F. Arcesi sul libro sulla storia religiosa di Cureggio.
Ciao a presto!!
che musica il dialetto !
RispondiEliminaAmo il dialetto come espressione delle nostre radici ed i proverbi così carichi di saggezza e anche cultura popolare.
RispondiEliminaPer condividere, te ne offro uno barese:
"A San Geuanne, pigghie chelumme e ammine nganne"
TRADUZIONE: A S. Giovanni, prendi fioroni e mangiali subito"
I fioroni, sono il primo frutto dell'albero dei fichi, albero molto comune in Puglia. Sono più grandi e saporiti dei fichi che si raccoglieranno dallo stesso albero più tardi. I fioroni raggiungono la loro maturazione normalmente nel periodo di San Giovanni e conviene approfittarne e mangiarli subito altrimenti finiscono e poi ci son solo i fichi!!
Insomma della serie: "non perdere l'occasione", " cogli l'attimo"!!!
ciao
bellissimi e saggi questi proverbi
RispondiEliminabuona serata
Michele pianetatempolibero
Krilù, vieni ad ascoltare la poesia declamata dall'autore.
RispondiEliminauna cornice poetica e un'immagine che lascia senza fiato
RispondiEliminaarrivederci a presto e grazie ancora della visita
@ Cavaliere oscuro, Sandra, Dony, Ambra, Franz, Tito, Lara, Luigina, Ninfa, Gianna, Sara, Carla, Graziella, Adriano, Erika, Paola, Mirta, Alessandra, Giada, Giardigno, Rita, Michele, Simo:
RispondiEliminaa tutti voi un grazie riconoscente perché, con i vostri interessanti commenti, mi incoraggiate a continuare con queste pillole di saggezza contadina della mia terra che io - imperterrita - continuo a "propinarvi". :)))
Che malinconia e dolcezza, rileggerli. Abbracci Krilù.
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