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giovedì 26 gennaio 2012

27 Gennaio: Giornata della memoria



Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria, istituita dal Parlamento italiano con la Legge 20 luglio 2000, n. 211, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000.
Come recita la legge, questa data è stata scelta, in quanto corrisponde alla data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, per ricordare la tragedia della Shoàh e per assicurare che le nuove generazioni, sempre più lontane cronologicamente dagli eventi storici, non ne perdano la memoria e l'insegnamento che ne scaturisce.

La stessa ricorrenza viene commemorata in molti altri paesi dell'Unione Europea ed è divenuta anche una data di rilevanza mondiale, in seguito alla risoluzione approvata dall'ONU il 1° novembre 2005, accogliendo un'iniziativa di Israele.


Non voglio aggiungere commenti. L'orrore per le nefandezze a cui cosiddetti "esseri umani" hanno sottoposto altri esseri umani, pur dopo tutti questi anni è ancora troppo intenso, così come l'indignazione verso chi, nonostante le inconfutabili prove e testimonianze, ha la spudoratezza di volerle negare.

Per celebrare la Giornata della Memoria mi affiderò invece alle parole della poetessa Joyce Lussu che, con questi intensi versi ci fa rabbrividire d'orrore e di pietà, nel ricordo di tutte le piccole vittime della follia nazista.




SCARPETTE ROSSE

C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
"Schulze Monaco"
c'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c'è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald

servivano a far coperte per soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c'è un paio di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald

erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l'eternità
perchè i piedini dei bambini morti non crescono

c'è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.

(Joyce Lussu)

24 commenti:

  1. Cara Krilù è una giornata che tutti debbono ricordare, sperando che certe catastrofe non succedano più.grazie cara amica di questo post.
    Tomaso

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  2. Grazie a te, caro Tomaso, per il tuo gradito commento, che condivido.

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  3. Grazie per la poetessa che mi hai fatto conoscere.
    Ha espresso molto bene la drammaticità della persecuzione, resa ancora più evidente della follia criminale rivolta contro i bambini, le prime vittime innocenti.
    Mai dimenticare!

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  4. Ciao Krilù sono passati tanti anni ma sono ancora vive in noi le cose orrende che ci ha lasciato come ricordo quella guerra,
    questa comovente poesia ci ricorda come quelle menti folli tratasero dei poveri bambini
    buona serata.

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  5. Ciaoooo KRILU...sempre da denunciare per non "CADERCI" MAI PIU'.
    UN abbraccione

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  6. bellissima e toccante poesia che rispecchia tutta l'atroce verità.
    Baci
    Lu

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  7. una poesia che mi ha fatto rabbrividire,non ho altre parole,ti abbraccio

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  8. Ogni volta che rileggo quei versi mi si stringe il cuore! Ma bisogna ricordare perché l'uomo deve essere ancora ammonito contro la sua sempre possibile intenzione di compiere azioni atroci!

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  9. ciao..è vero ..rileggere questi versi fa stringere il cuore... ed è vero che bisogna ricordare...
    ciao...luigina

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  10. Orrore e pietà...ma proprio la "pìetas" di latina memoria. E anche tata rabbia per i rigurgiti di negazionismo. E tanta determinazione a RESISTERE.
    Ciao Krilù, buona domenica.

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  11. Leggendo le parole della poesia è raggelante pensare che tutto questo sia successo per davvero.
    Purtroppo, nonostante gli errori passati, tante atrocità e genocidi avvengono anche oggi, a volte nel più grande silenzio.
    Un grande abbraccio, a presto!

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  12. Anche se sono in ritardo mi unisco a questo tuo pensiero per non dimenticare!Bacioni tua Thelma!

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  13. @ Sirio
    Lieta di averti fatto conoscere Joyce Lussu che, in realtà, non si riteneva né scrittrice né poetessa. Di sé diceva:" la scrittura è per me il semplice veicolo per raccontare cose a un pubblico più vasto. A me piace molto parlare, e credo di riuscirci abbastanza bene. Ecco, il mio scrivere è un parlare a un po’ più di gente."
    E mi sembra che ci riuscisse benissimo!

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  14. @ Tiziano
    Coloro che sono stati testimoni di quelle atrocità devono passare la loro eredità di testimonianza ai giovani, perché la loro voce non si spenga mai.

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  15. Ciao Carla.
    Noi perseveriamo nel ricordare, per noi e per chi ricordare non sa o non vuole.

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  16. Ciao Lu.
    Una poesia che sembra parlare di un solo bambino ma che ricorda tutti i bambini trucidati insieme a lui.

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  17. Vero Graziella, una poesia che nella crudezza della realtà che descrive fa rabbrividire.
    Ti abbraccio anch'io.

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  18. Ciao Simo.
    Non si può e soprattutto NON SI DEVE dimenticare.

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  19. Ciao Adriano.
    Una poesia davvero intensa con cui Joyce Lussu, partendo da un semplice paio di scarpette rosse ha descritto una immane tragedia.

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  20. Ciao Luigina. Condivido il tuo pensiero.

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  21. Ciao Sandra.
    Anch'io provo una grande indignazione verso chi si ostina a negare l'evidenza di tante prove e drammatiche testimonianze sugli orrori perpetrati nei confronti di vittime inermi.

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  22. Raggelante davvero. Hai perfettamente ragione, cara Giada.
    La storia lo dimostra che l'umanità non sa imparare dai propri errori.

    Ti abbraccio.

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  23. Ciao Thelma.
    Ieri sera avevo risposto anche a te, ma ora vedo che la risposta è sparita, forse per una mia mossa sbagliata. Allora ripeto all'incirca quanto avevo scritto: Grazie, perché non è mai troppo tardi per esprimere la propria condivisione di pensiero, specialmente su un argomento che sarebbe da ricordare ogni giorno dell'anno e non solo nel Giorno della Memoria.

    Bacioni a profusione dalla tua Louise.

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Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.