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sabato 27 giugno 2015

27 giugno 1943 Nozze di guerra

Lei aveva 16 anni e Lui 19, quando si innamorarono.
Si vedevano ogni giorno, perché Lui lavorava per la famiglia di Lei. Mangiavano alla stessa tavola, dormivano sotto lo stesso tetto, lavoravano nei campi fianco a fianco e sognavano impazienti il momento in cui si sarebbero finalmente sposati.
Ma scoppiò la guerra e Lui partì soldato.
Il loro amore si alimentò a distanza di lettere e cartoline col timbro “visto per censura”.
Nelle buste, insieme alle loro ingenue parole d’amore, viaggiavano fotografie di Lui in divisa, che cercava di ostentare un aspetto marziale, o di Lei con il vestito della festa e i capelli in ordine, che voleva apparirgli sempre più bella.
Da Messina, dove era di stanza in attesa dell’imbarco per l’Africa Orientale, Lui le scrisse: “vai dal prete a preparare le carte che torno a sposarti”.
Quando tornò era il tempo del raccolto e prima di sposarsi Lui lavorò tutto il giorno sull'aia, insieme ai fratelli di Lei, per terminare il “barco” dei covoni di grano, un lavoro di grande fatica.
Poi si sposarono alla presenza della sola famiglia, nella vetusta chiesetta del paese. Era una domenica, il 27 giugno 1943. Lei aveva 20 anni e Lui 23.
Non era così che Lei aveva sognato il suo matrimonio, senza il velo bianco, senza invitati e senza il pranzo di nozze, ma si era in tempo di guerra e ciò che contava era avere accanto il suo unico grande amore. Ebbero però un breve viaggio di nozze: 3 giorni a Rimini che raggiunsero in bicicletta, ospiti di una sorella di Lui.

Poi la guerra lo riacciuffò nelle sue spire, non in Africa, che al termine della licenza matrimoniale il suo contingente era già partito, ma in Albania e poi in Grecia.
Un provvidenziale attacco di appendicite, operato d’urgenza sotto una tenda da campo, (e in assenza di anestesia un pugno per stordirlo), lo fece ritornare in Italia, in convalescenza. Provvidenziale davvero quella appendicectomia, perché l’armistizio dell’8 settembre lo colse al Convalescenziario di Cervia, ad appena una quarantina di km. da casa, dove riuscì a tornare con mezzi di fortuna.
Forse dalla Grecia non sarebbe mai più tornato.

Per il resto del tempo che durò la guerra i due sposini continuarono a vivere e a lavorare con la grande famiglia di Lei, alla mercè di due eserciti contrapposti, riparandosi nel rifugio che era stato ricavato all'interno di un pagliaio, per sfuggire ai feroci rastrellamenti dei nazi-fascisti e ai bombardamenti degli alleati.

La loro prima e unica figlia nacque a guerra finita, tre anni dopo le loro nozze.

Vissero insieme, in buona armonia, per 52 anni condividendo duro lavoro e tanti sacrifici, e se ne andarono a tre anni di distanza l’una dall’altro.
Quei tre anni di vedovanza Lei, che non voleva più vivere, li trascorse con il solo desiderio di potersi finalmente ricongiungere all'uomo che era stato l' unico grande amore della sua vita.

Oggi, a 72 anni da quelle lontane nozze di guerra, io sono qui a celebrare nel ricordo, con grande tenerezza e riconoscenza, quei due giovani sposi, che furono i miei adorati genitori.

20 commenti:

  1. A volte le nostre storie personali affascinano (noi stessi e chi ci sta ad ascoltare) come quelle romanzate, baste saperle vivere e raccontare nel modo giusto! Un brindisi virtuale per festeggiare con te, cin cin!

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  2. Con grande commozione, e con la stessa ostinata speranza nel futuro.

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  3. Narrata in modo sublime, una meravigliosa storia d'Amore.
    Una fiaba dell'altro ieri.
    Grazie, Krilù...

    Mary

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  4. Cara Krilù, sono entrato in questa storia che è stata per tanti in quei periodi, una mia sorella aveva il fidanzato in Albania e l'8 settembre ritornò a piedi camminando solo di notte e nascondendosi di giorno.
    La tua narrazione mi ha veramente commosso, sicuramente questi ricordi sono chiusi in uno scrigno e li avrai sempre conte!!!
    Ciao e buona domenica e grazie di avere tutto questo condiviso.
    Tomaso

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  5. Questa storia mi ha commosso quando ormai pensavo, per l'eta', di avere un cuore non piu' sensibile.

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  6. Meraviglia delle meraviglie , dolce , amorosa storia, quando l'amore vero non riesce neppure a separarti, vai oltre oltre il confine per riunirti..
    Grazie di questa meravigliosa storia adorata amica...
    Un bacio grande e lo mando anche lassù ai tuoi genitori , chissà che non chiaccherino con il mio compagno....

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  7. Grazie per questa bellissima storia scritta in modo eccellente.Non so se oggigiorno esistano amori come questo.Buona domenica Krilù.

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  8. Ciao
    mi ha emozionato questa storia vera.

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  9. Una bellissima storia di vero amore !

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  10. Mi hai fatto piangere... Bellissima storia, l'amore vero...
    Tanti auguri...

    Maira

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  11. Mi sono commossa, anche perché mi ricorda molto la storia d'amore dei miei genitori....anche tra loro c'erano tre anni di differenza e iniziarono giovanissimi ad amarsi. Poi la guerra , i patimenti vari e ...anche loro sposarono nel mese di giugno. Mamma, come la tua, non desiderava altro che ricongiungersi con il mio babbo...ti saluto augurandoti di stare bene, per come è possibile.
    P.S.
    Avevo ricevuto un tuo messaggio su FB, ma non lo trovo più...

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  12. Guardando la foto di lei ho "rivisto" la mia mamma giovane, stessa pettinatura. Questa storia credo che accomuni i ricordi di molti lettori i cui genitori hanno vissuto la guerra.
    Felice settimana ti abbraccio
    enrico

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  13. Amore puro e immenso che commuove, Kry.

    Abbraccio.

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  14. http://haylin-robbyroby.blogspot.it/2015/07/top-of-post-29-giugno-2015.html uno dei post migliori visti la scorsa settimana, ciao.

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  15. Bel articulo anniverso ,Lovely, greeting from Mons in Belgium,

    http://louisette.eklablog.com/

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  16. Mi ha percorso un brivido leggendo il finale della storia, di lei che voleva solo ricongiungersi con lui...un grande amore, una storia che hai saputo raccontare con affetto e delicatezza, grazie per avercene fatto partecipi, Krilù. L'episodio del viaggio di nozze a Rimini in bicicletta mi ha fatto molta tenerezza (ma bastava quel poco allora per essere felici) e quello dell'intervento senza anestesia (provvidenziale però) mi ha fatto pensare che certe cose le ho viste solo nei film. E' stato bello conoscere i tuoi splendidi genitori attraverso le foto e tue parole!

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  17. Grazie Carla per questa bella testimonianza di vita! Sono commossa,ti abbraccio!

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Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.