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venerdì 26 marzo 2010

Violette: fiori di primavera

Umile, tenera, deliziosa, profumatissima, la viola mammola è fra i primi fiori a segnalarci l'arrivo della primavera.
Quanti mazzolini di violette, raccolti lungo le prode dei fossi, quand'ero bambina !!!
Ancora ne risento il profumo...
Ma quanti tipi di viole spontanee esistono? Davvero tante!

Iniziamo col dire che le viole appartengono alla Famiglia delle Violacee e al Genere Viola, quanto alle Specie, potrei riportarne almeno un centinaio, senza contare gli ibridi (incroci), comunque le differenze di specie sono irrilevanti all'occhio del profano e di solito per la gente esistono solo due tipi di violetta: quella profumata e quella inodore.



Viola mammola (nome botanico: Viola odorata)

E' la specie più riconoscibile fra tutte le viole spontanee perchè è l'unica viola che ha i fiori intensamente profumati.
E' una specie diffusa in tutta l'Italia e cresce sotto le siepi e nei prati.

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Viola canina (nome botanico: Viola riviniana)

Questa viola assomiglia molto anche alla Viola reichenbachiana, pure lei popolarmente nota come Viola canina).
Anche questa specie è diffusa in tutta Italia, particolarmente nei boschi collinari e montani.
Il nome botanico Viola canina, invece designa oggi una specie diversa che cresce nei boschi montani.

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Viola del pensiero (nome botanico: Viola tricolor)

Il termine latino tricolor riferito alla specie, allude al fatto che questi fiori possono essere gialli, blu-viola o, più raramente, rosa. Molto spesso queste combinazioni di colore compaiono nello stesso fiore.
Le grandi viole del pensiero da giardino, sono nate ibridando le specie spontanee.
E' una specie diffusa in tutta Italia, ai margini delle strade, dei boschi e dei campi.

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Viola campestre: (nome botanico Viola arvensis)

E' simile alla Viola tricolor, però con fiori più piccoli, per lo più bianchi o crema.

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La viola nel linguaggio dei fiori

Probabilmente il linguaggio dei fiori è sempre esistito ma raggiunse il massimo del suo successo in Inghilterra, in epoca vittoriana.
Infatti a quel periodo risalgono quasi tutti i manuali che riportano il significato dei fiori, guide indispensabili per l'invio di veri e propri messaggi pieni di malizia e di sottintesi.

Viola del pensiero: Riflessività e Ricordo d'amore

Viola mammola: Pudore e Modestia

Volete dire a una persona: "Il tuo ricordo mi sarà sempre prezioso." ?
Regalatele un mazzo composto con questi tre fiori:
Camelia ( talento modesto)
Viola del Pensiero (ricordo)
Viola Mammola ( modestia, prudenza)

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Le violette in profumeria


Maria Luisa d'Austria, seconda moglie di Napoleone Buonaparte e Imperatrice dei francesi dal 1810 al 1814, e poi Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1815 al 1847, amava molto le violette.
Ed è proprio al suo amore per questo fiore che si deve l'esistenza del profumo "Violetta di Parma".
Infatti fu lei ad incoraggiare e a sostenere le ricerche dei frati del Convento dell'Annunciata che, dopo un lungo e paziente lavoro, riuscirono ad ottenere un'essenza del tutto uguale a quella del fiore, destinata unicamente all'uso personale della Duchessa Maria Luigia.

Fu verso il 1870 che, ottenuta dai frati la formula segreta, Ludovico Borsari ebbe l'idea di produrre questo profumo per un più vasto pubblico, dando vita alla prima grande industria italiana di profumi, che divenne nota in tutto il mondo.

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Le violette in erboristeria

Anche le violette fanno parte della vasta gamma di piante dotate di proprietà curative.


Campi di applicazione della viola mammola (Viola odorata):
pelle, vie respiratorie, stomaco, reni, articolazioni.
Uso esterno: una miscela formata con fiori di viola mammola , e foglie di rosmarino e di rosa, il tutto posto a nacerare in acquavite di grano, prima di aggiungervi alcune gocce di essenza di lavanda, viene utilizzata con notevole successo per impacchi e soluzioni per lavaggi o risciacqui in caso di lussazioni, slogature, contusioni, dolori dovuti a reumatismi o a gotta.
Uso interno: l'infuso ottenuto con i fiori e le foglie agisce come valido rimedio espettorante: viene quindi somministrato come bevanda per combattere tosse, raffreddore e catarro brionchiale.
L'infuso preparato solo con i fiori della viola mammola viene spesso consigliato come leggero diuretico.
Il rizoma da solo, invece, un tempo veniva utilizzato come emetico.


Campi di applicazione della viola del pensiero (Viola tricolor):
pelle, vie respiratorie, vescica.
Uso esterno: L'estratto pressato della viola viene utilizzato in caso di eruzioni cutanee e crosta lattea.
Uso interno: il succo dell'erba viene utilizzato, grazie alle sue proprietà espettoranti, per curare le varie malattie delle vie respiratorie.
Le sue caratteristiche diuretiche e sudorifere engono sfruttate in caso di malattie alla vescica.
E' inoltre uno dei componenti principali di molti infusi per purificare il sangue.


Paracelso, alla domanda su quale farmaco fosse da preferire affermò : "Tutti i campi e i prati, tutte le montagne e le colline, sono famacie".
Meglio però non cedere alla tentazione di diagnosticare e curare da sè i propri mali e ricorrere all'esperienza del medico e dell'erborista.

3 commenti:

  1. Bellissima ricerca sulla violetta...ho appena terminato un acquarellino moderno (sulla violetta)...Che dici te lo mando, così arricchisci ( o no ?) la pagina?
    ciaoo Kri.

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  2. Siiii!!! te ne prego Carletta. Un pensiero davvero tanto carino, che merita un abbraccio speciale.

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Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.