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giovedì 2 giugno 2011

Un poeta da ricordare: Eugenio Montale



Un poeta da ricordare:

Eugenio Montale
(Genova 12 ottobre 1896 - Milano 12 settembre 1981)



Una poesia da non dimenticare:

Dora Markus


I parte (1926)

Fu dove il ponte di legno
mette a porto Corsini sul mare alto
e rari uomini, quasi immoti, affondano
o salpano le reti. Con un segno
della mano additavi all’altra sponda
invisibile la tua patria vera.
Poi seguimmo il canale fino alla darsena
della città, lucida di fuliggine,
nella bassura dove s’affondava
una primavera inerte,senza memoria.

E qui dove un’antica vita
si screzia in una dolce
ansietà d’Oriente,
le tue parole iridavano come le scaglie
della triglia moribonda.

La tua irrequietudine mi fa pensare
agli uccelli di passo che urtano ai fari
nelle sere tempestose:
è una tempesta anche la tua dolcezza,
turbina e non appare,
e i suoi riposi sono anche più rari.
Non so come stremata tu resisti
in questo lago
d’indifferenza ch’è il tuo cuore; forse
ti salva un amuleto che tu tieni
vicino alla matita delle labbra,
al piumino, alla lima: un topo bianco,
d’avorio; e così esisti!




II parte (1939)

Ormai nella tua Carinzia
di mirti fioriti e di stagni,
china sul bordo sorvegli

la carpa che timida abbocca
o segui sui tigli, tra gl’irti
pinnacoli le accensioni
del vespro e nell’acque un avvampo
di tende da scali e pensioni.

La sera che si protende
su l’umida conca non porta
col palpito dei motori
che gemiti d’oche e un interno
di nivee maioliche dice
allo specchio annerito che ti vide
diversa una storia di errori
imperturbati e la incide
dove la spugna non giunge.

La tua leggenda, Dora!
Ma è scritta già in quegli sguardi
di uomini che hanno fedine
altere e deboli in grandi
ritratti d’oro e ritorna
ad ogni accordo che esprime
l’armonica guasta nell’ora
che abbuia, sempre più tardi.

È scritta là. Il sempreverde
alloro per la cucina
resiste, la voce non muta,
Ravenna è lontana, distilla
veleno una fede feroce.
Che vuole da te? Non si cede
voce, leggenda o destino...
Ma è tardi, sempre più tardi.


Tamara De Lempicka
"Ragazza con i guanti" - 1930

18 commenti:

  1. Tamara De Lempicka, di cui ho visto alcuni anni fa una mostra
    forse non completa ma sicuramente significativa a Milano,Palazzo Reale,conferma in questo ritratto
    la sua eccelsa capacità artistica.
    Montale è molto più che iun poeta,
    è un onore per l'Italia.
    Grazie per averceli proposti.

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  2. Mi piace molto il lavoro della Lempicka che ci hai proposto.Splendido il gioco di luci ed ombre ed il drappeggio dell'abito.
    E grazie anche per le due poesie del grande Montale.
    Un caro saluto.

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  3. Montale non solo un grande poeta, ma anche un egregio tessitore della memoria di momenti topici della nostra recente storia. La De Lempicka si inserisce armoniosamente in tale contesto.

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  4. Una scelta opportuna la tua tra immagine e le due poesie di Montale, un poeta come dici tu, da ricordare e rileggere con vero piacere. Ma sai che lo conobbi tramite una professoressa di italiano che non sopportavo tanto era sgradevole ... e non riuscii ad apprezzarlo. Poi, più tardi l'ho scoperto, da sola, e ho saputo amarlo. Un caro saluto.

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  5. I versi del Grande Eugenio Montale ed il dipinto di Tamara De Lempicka sono un conubbio perfetto di poesia e pittura.
    Ottima scelta Krilù.

    Un caro saluto

    Gabriella

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  6. Ciao cara!

    Come sempre sai regalarci "chicche".

    Questo connubio arte pittorica ed arte poetica è uno splendido matrimonio!

    Un abbraccio...kisses. NI

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  7. Questa è varamente la poesia da non dimenticare e comunque da far conoscere.
    Tamara...beh ..è unica nel suo genere.
    Una pagina come spessosuccede qui da te di altissima "ARTE".
    ciaoo Krilu'

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  8. Sono arrivata qui attirata dal dipinto di Tamara de Lempicka (tanti anni fa feci una riproduzione del suo "Adamo ed Eva" a matita),
    Montale lo ho sempre apprezzato, specialmente ho letto tanto di lui negli anni universitari. Una delle mie preferite è "Ho sceso, dandoti il braccio..."
    ciao Krilù buon fine settimana e un bacione

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  9. Ho studiato Montale solo al tempi della scuola...e purtroppo per amare una materia e farla propria è determinante la figura dell'Insegnante...a me non è successo!
    Un caro saluto, buona serata.

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  10. Di Montale ho vecchi ricordi scolastici, mi piaceva anche a quei tempi. Ed anche rileggendolo ora lo trovo così moderno con le sue originali, imprevedibili metafore e quelle parole inventate...Anche la pittura della Lempicka è davvero affascinante e si sposa bene con il suo ritratto di donna. Ciao Krilù, buon sabato!

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  11. Ciao Krilu, Montale è uno dei miei poeti preferiti ed è molto bello l'accostamento che hai fatto con il dipinto di Tamara De Lempicka.
    Grazie!!!
    Lara

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  12. Il connubio Tamara de Lempicka ed Eugenio Montale è perfetto. Con espressioni artistiche diverse sono espressioni del loro tempo valide ancora oggi e in eterno.

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  13. "..è una tempesta anche la tua dolcezza,
    turbina e non appare.."
    Bellissimi questi versi, questi contrasti.. che grande poeta Montale!!!
    Concordo con te e con gli altri commentatori sulla perfetta scelta di un quadro della regina del moderno da associarvi.
    Ciao
    a presto
    Rita

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  14. Quanto mi piace questa pittrice!!!
    E Montale mi affascinava anche quando lo dovevo commentare a scuola.
    Sandra

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  15. Tamara è la mia artista preferita...ormai lo ripeto sempre;-)
    queste poesie di Montale sono stupende e rievocano tante immagini emozionanti!!!!
    leggerle mi ha arricchito!!!!grazie!

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  16. Amo Montale e il dipinto è affascinante, Krilù.

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  17. Grazie e scusate il ritardo con cui vi rispondo, Costantino, Erika, Adriano, Paola, Gabriella, Ni, Carla, Giada, Sirio, Ninfa, Lara, Ambra, Rita, Sandra, Marina, Lu, Gianna.

    Ho molto gradito questi vostri commenti e l'apprezzamento che avete condiviso con me verso questi due grandi artisti che hanno dato lustro alla pittura e alla poesia.

    Anch'io, come molti di voi, adoro l'arte di Tamara de Lempicka e questo dipinto mi è sembrato molto adatto ad essere abbinato a "Dora Markus" una figura di donna che Montale in realtà non aveva mai vista e che tratteggia mirabilmente in bilico tra realtà e sogno, in questa insolita poesia scritta in due parti a distanza d'anni l'una dall'altra.

    RispondiElimina

Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.