Dei capanni da pesca che caratterizzano il paesaggio costiero romagnolo, della loro origine e della loro ragione d'essere, vi ho già parlato in questo post, ma forse non vi avevo detto che proprio un capanno da pesca sul fiume, a pochi chilometri dalla città, costituisce, da molti lustri, il mio "buen retiro".
Questi nostri fiumi ormai sono assai poco pescosi e rare sono le volte in cui si riesce a tirare su un po' di pesci, ma in fondo la pesca non è altro che un alibi...
lo scopo vero è quello di avere un luogo dove passare, di tanto in tanto, una giornata all'aria aperta in pieno relax; un luogo magico dove il silenzio è rotto solo dallo stormire delle canne al vento, dal rauco grido di un gabbiano e dal cigolio della grande rete che sale o affonda nell'acqua.
Unico neo le zanzare, che in queste zone sono nel loro regno, e allora vai di lozioni repellenti, zampironi, candele alla citronella, paletta ammazzamosche, lampade friggi-insetti, anche se loro, le maledette, non si arrendono facilmente.
Qui vivo giorni in cui assaporare il silenzio e la solitudine del luogo, con un buon libro fra le mani e gli occhi persi fra i colori di una natura rigogliosa, oppure facendo un po' di giardinaggio.
E poi ci sono i giorni in cui è piacevole godere della compagnia di amici in allegre tavolate, fra scoppi di risa, bicchieri colmi di vino rosso e l' invitante profumo di succulente grigliate.
Durante l'estate i nostri momenti conviviali si svolgono all'aperto, con il lungo tavolo apparecchiato all'ombra di un fico e il grande barbecue da cui emanano invitanti effluvi di carni arrostite.
Quando invece fa freddo o fa brutto tempo le operazioni si trasferiscono all'interno del capanno dove un capiente salone accoglie i commensali attorno a una lunga tavolata e nel grande camino trova spazio la graticola per la "braciolata".
Indifferentemente, che sia d'estate o d'inverno, dopo l' abbuffata arriva l'inevitabile momento di relax, e c'è chi si rilassa con un po' di chiacchiere sul pontile,
con una partita di briscola o di mah-jong, oppure con una pennichella o una passeggiata in riva al fiume.
Rilassante post per occhi, anima e palato!!!
RispondiEliminaOttimo reportage Krilu, complimenti
RispondiEliminaCara Krilù grazie del reportage di un giorno che ognuno vorrebbe esserci, ciao con un abbraccio cara amica.
RispondiEliminaTomaso
Carissima Carla, mi hai fatto ricordare una gita sul delta del Po di qualche anno fa: anche allora c'erano quasi tutti gli ingredienti da te sapientemente descritti, comprese le voracissime zanzare, nonostante fossimo ad ottobre inoltrato!!!
RispondiEliminaGrazie di tutto e a presto
Per le zanzare, io non amo il fiume, Kry.
RispondiEliminaChe buone quelle triglie fresche che friggono !
Bacio
Ciao Krilù che meraviglia!!! la parte che amo di più di questo post è assaporare il silenzio con un buon libro ...
RispondiEliminati abbraccio ... alla prossima ...
Se il fiume è il Po, allora mi vengono in mente Guareschi e Zavattini, scrittori forse discussi, ma che sono stati amati per le loro opere e che hanno avuto sempre il coraggio delle proprie azioni e dei propri convincimenti.
RispondiEliminaCara Krilù,una bellissima vacanza rilassante, che ti invidio ,con tutti i confort e bella compagnia. Ciao un abbraccio
RispondiEliminaChe meraviglia! Ripenso alle mie vacanze estive o invernali in Sardegna, alla mia casetta spersa in mezzo alla campagna dove assaporo il silenzio interrotto dal latrato dei cani o dal belato degli agnelli. Pace, tanta pace in mezzo alla natura e fra cari amici...bel post!
RispondiEliminaDavvero un ottimo buen retiro! Ciao, Arianna
RispondiEliminaChe meraviglia, Carla! Possiedi un tesoro: tientelo ben stretto!
RispondiEliminaBellissimo. I momenti conviviali danno serenità, benessere, sono vita per lo spirito. Se poi si svolgono nel tuo "buen retiro", allora non c'è nulla di più bello.
RispondiEliminaSì, mi ricordo quando, all'incontro blogger di Bologna, tu e tuo marito ci avevate parlato del capanno. Sono veramente luoghi magici, impossibile non esserne attratti. Qui come tu sai ci sono quelli sul canale di Cesenatico, ma conosco anche i capanni della tua zona. Mi fa piacere però scoprire qualcosa di più della vita che ci gira intorno...e guardando le tue foto, leggendo il tuo racconto, mi ci sono immersa. Che pace ed allegria traspare dai tuoi scatti, sono momenti pieni di intensità. Bellissime le grigliate, le tavolate in compagnia e le partite...il mah-jong ce l'ho anch'io, comprato proprio a Ravenna. L'unica scocciatura le zanzare...eh, me le immagino proprio come saranno grosse quelle fluviali...Buona domenica, Krilù!
RispondiEliminabellissimo questo post!!!! Noto che giocate a Mah Jong.... piace molto anche a me!!! Ciao, buona settimana!!!
RispondiEliminaNon sapevo che un capanno fosse così grande ed accogliente. Ne avevo visti mentre viaggiavamo tanti anni fa in macchina per raggiungere il Veneto, patria di mio marito. Anche lui quando abitava da quelle parti usava pescare con la bilancia rete. Un caro saluto , Krilù, e mi dispiace che non ci vedremo al prossimo incontro blogger. Abbraccio
RispondiEliminaCome sempre per la buona riuscita di queste giornate l'elemento indispensabile sono i buoni amici, il resto passa in secondo piano.
RispondiEliminabuona giornata un abbraccio
enrico
Sono giornate importanti che contribuiscono a consolidare i rapporti tra amici. Il fiume ha poi un suo particolare fascino.
RispondiEliminaBentrovata.
Un sorriso per la giornata.
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Caspita che posticino!
RispondiEliminaChe invitanti momenti Krilù e materialmente che grigliate invitanti..
RispondiEliminaCi hai fatto passare virtualmente una giornata fantastica , amica mia e te ne sono infinitamente grata!
Un bacio speciale!
Momenti rilassanti.
RispondiEliminaSereno week end
Ciao Krilù, tanta serenità traspare da questo tuo post.
RispondiEliminada ciò che ho visto sarà un posto incantevole,amo tanto immergermi nel silenzio della natura.
Un abbraccio e buon fine settimana
Rakel
Un sorriso di passaggio.
RispondiElimina^__^
Un sorriso per la nuova settimana.
RispondiElimina^___^
Che fortuna avere un luogo così speciale! Tutti dovremmo trovare almeno un angolo di mondo dove passare momenti rigeneranti.
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