Da quando, 15 anni fa, le nostre strade si sono incrociate, è diventato il mio costante e scomodo compagno di viaggio.
Un incontro che avrei evitato molto volentieri, visto che la nostra convivenza è di quelle destinate a durare "finché morte non vi separi".
Un compagno di percorso invadente ed esigente, che nel corso degli anni mi ha gradualmente costretta a rinunciare a gran parte delle mie passioni e dei miei hobby, ovvero a tutto ciò che richiede l'uso di buone gambe e di mani agili.
In tutti questi anni il "mio lupetto" (così l'ho sempre scherzosamente chiamato, forse per esorcizzare la consapevolezza ed il timore dei gravi danni che avrebbe potuto procurarmi qualora avesse aggredito anche gli organi interni), pur condizionando pesantemente la mia vita si è limitato ad affondare in suoi denti aguzzi in muscoli e articolazioni, tenuto abbastanza sotto controllo da farmaci immunosoppressori e da cortisone.
Purtroppo invece, nel corso di questo ultimo anno, si è improvvisamente trasformato in un famelico lupo feroce che ha affondato le sue zanne molto più in profondità.
Credo proprio che da ora in poi non sia più il caso di chiamarlo "il mio lupetto", che potrebbe suonare perfino amichevole, ma di usare il suo nome ufficiale: L.E.S. ovvero Lupus Eritematoso Sistemico.
Dopo un ricovero in ospedale nello scorso settembre, che non aveva prodotto alcun miglioramento nelle mie condizioni di salute, sono appena rientrata da un ulteriore ricovero di tre settimane in un Ospedale Universitario della mia Regione dove, tramite innumerevoli esami strumentali e di laboratorio, sono state indagate tutte le possibili cause di questa repentina riacutizzazione della malattia.
Mi auguro che le terapie impostate dagli specialisti diano buoni risultati e mi permettano ancora di tirare avanti per un po' in condizioni di vita accettabili.
Perché vi racconto tutto questo? Non perché ami essere commiserata, ma perché mi è sembrato giusto spiegare a tutti coloro che con affetto e partecipazione seguono questo mio blog, la ragione delle innumerevoli defezioni che lungo l'arco di quest'anno, in più riprese, mi hanno tenuta lontana dal mondo Blogger.
Un incontro che avrei evitato molto volentieri, visto che la nostra convivenza è di quelle destinate a durare "finché morte non vi separi".
Un compagno di percorso invadente ed esigente, che nel corso degli anni mi ha gradualmente costretta a rinunciare a gran parte delle mie passioni e dei miei hobby, ovvero a tutto ciò che richiede l'uso di buone gambe e di mani agili.
In tutti questi anni il "mio lupetto" (così l'ho sempre scherzosamente chiamato, forse per esorcizzare la consapevolezza ed il timore dei gravi danni che avrebbe potuto procurarmi qualora avesse aggredito anche gli organi interni), pur condizionando pesantemente la mia vita si è limitato ad affondare in suoi denti aguzzi in muscoli e articolazioni, tenuto abbastanza sotto controllo da farmaci immunosoppressori e da cortisone.
Purtroppo invece, nel corso di questo ultimo anno, si è improvvisamente trasformato in un famelico lupo feroce che ha affondato le sue zanne molto più in profondità.
Credo proprio che da ora in poi non sia più il caso di chiamarlo "il mio lupetto", che potrebbe suonare perfino amichevole, ma di usare il suo nome ufficiale: L.E.S. ovvero Lupus Eritematoso Sistemico.
Dopo un ricovero in ospedale nello scorso settembre, che non aveva prodotto alcun miglioramento nelle mie condizioni di salute, sono appena rientrata da un ulteriore ricovero di tre settimane in un Ospedale Universitario della mia Regione dove, tramite innumerevoli esami strumentali e di laboratorio, sono state indagate tutte le possibili cause di questa repentina riacutizzazione della malattia.
Mi auguro che le terapie impostate dagli specialisti diano buoni risultati e mi permettano ancora di tirare avanti per un po' in condizioni di vita accettabili.
Perché vi racconto tutto questo? Non perché ami essere commiserata, ma perché mi è sembrato giusto spiegare a tutti coloro che con affetto e partecipazione seguono questo mio blog, la ragione delle innumerevoli defezioni che lungo l'arco di quest'anno, in più riprese, mi hanno tenuta lontana dal mondo Blogger.
Krilù,un elogio grande così per come affronti(e mitighi)le avversità,un saluto denso di amicizia (virtuale ma autentica),e una grande ammirazione per la tua capacità e determinazione nel convivere con i momenti bui e dolorosi.
RispondiEliminaE' poco,sicuramente poco, ma è detto di cuore.
Cara Krilù proprio ieri ho pensato a te, lo sai? Mi dispiace che tu abbia fatto questo cattivo incontro. Mi auguro che la terapia prescritta funzioni e che ti dia la possibilità di trascorrere una vita più serena e più tempo con tutti noi. Un abbraccio forte, un bacio e tanti Auguri per la tua salute.
RispondiEliminaErika
Finalmente Krilù, sono felicissima che tu ti sia potuta riaffacciare dal tuo blog! Pensa che proprio in questo momento stavo preparando un post dedicato a te...sì, lo so, in certi casi sono un pò invadente, ma la tua assenza prolungata mi aveva preoccupato e avevo bisogno di comunicarlo. In effetti avevo proprio temuto che potesse esser causata da un altro tuo ricovero, come è avvenuto in realtà. Mi auguro anch'io con tutto il cuore che le terapie che stai seguendo siano più efficaci per tenere a bada il tuo "lupetto". Sei davvero coraggiosa ad affrontare così questa malattia, ti sono vicina con affetto. Ciao!
RispondiEliminaCiao dolce Krìlu !! ...felce di rileggerti e spero come tutti che la nuova terapia tenga a bada il "lupetto" , come tu lo chiami. ....sai mi ero chiesta spesso perchè non ti leggevo...ora sò..... ti sono accanto con vera amicizia e ti abbraccio forte!! :)
RispondiEliminaSe vuoi sfogarti scrivi pure ne sarò onorata!! :)
Baciotti by Pixia!! :)
Bentornata Krilù!
RispondiEliminaSono contentissima di risentirti...buon segno.
Un abbraccio infinito!
Ho Crilù quanto mi manchi, sei fantastica nel sopportare le mie stramberie. Speriamo che le nuove terapie facciano andare -a cuccia-
RispondiEliminaquel lupetto cattivo.
TI ABBRACCIAMO io e Chiara con tanto affetto.
coraggio e tenacia...ti leggo forte e carica di speranza...un abbraccio ed una preghiera laica o cristiana come tu vuoi che sia!
RispondiEliminaLeggo finalmente che l'ospedale di cui mi parlavi ti hanno prescritto una nuova terapia.
RispondiEliminaSpero che ti possa veramente essere di aiuto.
Non chiamarlo più lupetto, hai ragione,ti ha davvero fatto soffrire, quindi riconosci in lui quella brutta bestia che è.
Se potessi....vah beh...
Sei molto coraggiosa e determinata ma sono certa che la tua risposta sarebbe: "devo farlo" ed avresti ragione.
Ti sono vicina...ti siamo tutti vicini, le parole sono poca cosa, ma vengono dal cuore.
Ciao Kri..stai serena. Un abbraccione.
ciao.... speriamo che le nuove terapie possano portare giovamento .... con tanto affetto... un abbraccio..luigina
RispondiEliminaSon contenta di leggerti di nuovo, manchi davvero tanto, sai?! E avevo capito che il motivo doveva essere grave. Spero che le nuove cure possano giovarti e che tu possa stare presto bene. Un abbraccio grande grande.
RispondiEliminaSandra
Mia cara Krilù, appena ho visto nel mio blog groll il tuo nuovo post, mi sono precipitata a venirti a trovare... pensavo tu mancassi da luglio e invece mi sono accorta che a settembre eri tornata: è accaduto nel periodo in cui anch'io , per motivi vari, ero molto assente.. sono tanto felice di rileggerti, di ritrovare i tuoi post sui proverbi romagnoli, ma mi dispiace moltissimo per la vacanza che non è stata come avevi desiderato e per le tue serie difficoltà: so che questa malattia si può curare,e ti auguro che la cura possa darti giovamento e attutisca i disagi che ti procura questo compagno così poco piacevole. Nella vita ci vuole tanto coraggio e tu, anche per come affronti l'argomento in questo post, dimostri di essere una donna molto coraggiosa.
RispondiEliminaNon mi resta che augurarti un sollecito miglioramento e di lasciarti il mio abbraccio, con affetto
Buongiorno Krilù, le parole che hai dedicato a questo post sono un buon segno ....ci fai capire che sei una donna coraggiosa, combattiva e fiduciosa. Ti abbraccio, forza e coraggio ...vedrai che con la terapia giusta troverai come convivere
RispondiEliminasono felice di rincontrarti,sicura che con il coraggio che hai saprai tenere a bada la bestia.Ti auguro che la terapia ti permetta di vivere meglio,un grande augurio e un abbraccio,a risentirci presto
RispondiEliminaAnch'io sono contenta di rileggerti, Krilù. Immaginavo i motivi della tua assenza. Spero anch'io, con tutto il cuore, che grazie alla nuova terapia tu possa superare la fase acuta e che le tue giornate tornino ad essere vivibili.
RispondiEliminaGrazie per avere scritto questo aggiornamento per noi, ti abbraccio fortissimo, sei una persona coraggiosa e in gamba.
A presto
Giada
Mi aggiungo agli auguri e spero che la nuova terapia faccia il suo dovere,è bello rileggerti,sei una donna forte e noi ti stiamo vicini con il cuore.
RispondiEliminaUn forte abbraccio,a presto!
Sono passato di qua per consiglio di una mia amica.
RispondiEliminaKrilù, volevo semplicemente dirti che ammiro il tuo coraggio e la tua forza. Buona settimana.
Voglia tu gradire un mio modesto affettuoso pensiero!
RispondiEliminaGrazie per il coraggio che hai messo anche in questo post. Ti auguro di cuore che la terapia porti ottimi risultati. Un abbraccio.
RispondiEliminaCara Krilùti auguro finalmente di raggiungere condizioni accettabili e poi (magari) definitivamente ottime!!! lo so che non è un augurio scientifico, ma se uno punta a 200 può darsi che raggiunga 100;-)
RispondiEliminaSono contenta che sei tornata,intanto perchè è indice che stai meglio e poi ovviamente perchè le tue pagine ci arricchiscono!!!
Ciao Krilù, sono davvero felice di risentirti e spero che tutto possa andare per il meglio per le tua salute. Sei da ammirare per il tuo coraggio. Un abbraccio. Tito.
RispondiEliminaBen tornata tra noi cara!!
RispondiEliminaMi aggiungo agli amici per tutti gli auguri del caso!! Con tutto il cuore!
Un abbraccio!!
ciao cara Krilù.
RispondiEliminain effetti io ero una di quelle che mi son chiesta,quale fosse la causa delle tue assenze prolungate.
Sarà anche stato per il aftto di averti conosciuta personalmente...è vero,per pochissimo tempo,ma mi era bastato a capire che tipo di donna e persona tu fossi.
Inutile dirti che potrai contare su di noi,vedo che l'hai fatto in questo post.
Ti auguro con tutto il cuore,di continuare a combattere questa tua battaglia come hai sempre fatto,con tutta il coraggio e la forza ,con la determinazione e la speranza .
Ti abbraccio forte
lu
Grazie per il coraggio testimoniato, serve a tutti.
RispondiEliminaKrilù cara, ti conosco ora...Grazie! La tua testimonianza è un esempio di grande dignità e coraggio. Ti voglio conoscere meglio perciò corro a mettermi fra i tuoi follower, amiche? Magu.
RispondiEliminaCiao Krilù io arrivo da te solo oggi,
RispondiEliminaposso dirti che sei corraggiosa il mio augurio, è che tu possa ritornare a correre come un tempo, buona serata,
un caro saluto
Tiziano.
Ciao
RispondiEliminasono super contenta di rileggerti.
Un caro sulutone.
Ciao Krilù, sono venuta a ringraziarti della visita e del tuo commento e mi sono imbattuta in questo post. Ho avuto un tuffo al cuore, perché purteoppo so perfettamente quali siano le sembianze reali di quello che tu chiamavi il tuo lupetto. Mia nipote, quando aveva solo undici anni, dopo una banale malattia virale, ha sviluppato questa schifezza di malattia. Praticamente il suo sistema immunitario è impazzito. Forti diolori, cortisone a bizzeffe, abbandonate le attività che le davano gioia, come la danza ad esempio. Ha affrontato tutto come te, con grande coraggio e senza mai perdere il sorriso e la voglia di vivere. Oggi sta lottando contro la malattia e contro gli effetti collaterali dei farmaci, che sono davvero pesanti in una ragazza così giovane.
RispondiEliminaSpero che adesso tu stia un po' meglio e ti sono davvero tanto vicina.
Un forte abbraccio,
Rosa
Mi dispiace molto apprendere questa notizia e Ti ringrazio per averla condivisa. E' sicuramente una malattia molto impegnativa, ma curata a dovere si può controllare bene e condurre una vita abbastanza normale.
RispondiEliminaPurtroppo la vita è fatta anche di queste cose. Dalle Tue parole si capisce benissimo che hai imparato a convivere con il problema, e questo è sicuramente un atteggiamento positivo.
Pensa che nel febbraio 2011, sono svenuto improvvisamente , mi sono procurato un trauma cranico e rottura del setto nasale. Ricovero in ospedale , intervento chirurgico in anestesia generale. La diagnosi fu " sincope vasovagale".
8 mesi prima ero stato operato di poliposi nasale e settoplastica funzionale e visto le tribolazioni post operatorie, dissi a mia moglie " non mi farò mai più operare al naso finchè campo " Le ultime parole famose... Dopo 8 mesi mi hanno rioperato.
A Suo tempo pure io condivisi con dei post i miei guai fisici e devo confessarti che ho avuto molto sostegno psicologico da tutti gli Amici di blogger.
Come vedi sono un rottame, ma amo ancora troppo la vita per arrendermi.
Con forza e coraggio vinceremo sempre. Ciao Carla, un abbraccione enorme. Giovanni.