Nei primi giorni di queste mie sofferte vacanze estive, quando ancora mi illudevo di poter ricavare dal mio soggiorno in montagna gli abituali benefici, ho azzardato qualche puntatina in alcune località dei dintorni, fra cui Sappada.
Già da tempo desideravo ritornare alle sorgenti del Piave, raggiungibili in auto attraverso una strettissima strada asfaltata che, lasciata la Statale nei pressi di Cima Sappada, risale la Val Sesis inerpicandosi fra boschi e prati fin sotto le pendici meridionali del Monte Peralba, luogo d’origine del “fiume caro alla Patria”. C'è da augurarsi però di non incrociare un altro automezzo (cosa pressoché impossibile in piena estate), perché allora bisogna impegnarsi in una serie di difficoltose manovre per cercare uno spazio sufficiente a consentire il contemporaneo passaggio di due veicoli.
Mentre scattavo qualche foto ho pensato a Tomaso, simpatico ed arzillo amico virtuale del blog Passato e presente ormai da moltissimi anni emigrato in Svizzera ma nato in una delle tante vallate attraversate dal fiume Piave.
.Già da tempo desideravo ritornare alle sorgenti del Piave, raggiungibili in auto attraverso una strettissima strada asfaltata che, lasciata la Statale nei pressi di Cima Sappada, risale la Val Sesis inerpicandosi fra boschi e prati fin sotto le pendici meridionali del Monte Peralba, luogo d’origine del “fiume caro alla Patria”. C'è da augurarsi però di non incrociare un altro automezzo (cosa pressoché impossibile in piena estate), perché allora bisogna impegnarsi in una serie di difficoltose manovre per cercare uno spazio sufficiente a consentire il contemporaneo passaggio di due veicoli.
Mentre scattavo qualche foto ho pensato a Tomaso, simpatico ed arzillo amico virtuale del blog Passato e presente ormai da moltissimi anni emigrato in Svizzera ma nato in una delle tante vallate attraversate dal fiume Piave.
Perciò, sperando di farti cosa gradita, mio caro “vecio alpin” Tomaso, è con grande affetto e simpatia che voglio regalarti questa immagine, che rappresenta il luogo da cui trae origine il tuo fiume.
Sulla via del ritorno, nel tratto terminale del percorso, dove la stretta stradina non è più a doppio senso di marcia ma diventa a senso unico prima di riallacciarsi alla Statale, si può ammirare questo pittoresco antico mulino, ormai in disuso, lambito dalle acque del Piave.
Le foto sono molto belle, e rispecchiano fedelmente la bellezza del luogo.
RispondiEliminaGrazie Krilù,per questo bellissimo reportage estivo.
La bellezza fiabesca del luogo avrà certamente alleviato la tua malattia,almeno per un momento.
eccoti qui...pimpante nei primi giorni di vacanza...(e doveva essere così)
RispondiEliminaOttimo reportage...e Tomaso sarà felicissimo di questo tuo pensiero.
ciaoo Krilu...anche a corrente alternata... sei sempre superissima.
Vedere dove sorgono i fiumi è sempre stato un mio pallino.
RispondiEliminane ho visti diversi ma il mio l'Elsa mi mancava, l'ho cercato ma anche se inizia da un posto meraviglioso ma non ha sorgenti, ho visto un rigagnolo tracciato dalla pioggia,meglio che niente.... poi ne ha delle sorgenti strada facendo.....
Località fantastiche e "rinfrescanti"...durante la calura estiva.
RispondiEliminaSplendide foto, Krilù.
Cara Krilù ora ho scoperto che eri anche tu tra le quali che in settembre in vacanza causa le pessima connessione mi era successo che avevo cancella to il blog rool.
RispondiEliminaAvevo subito provcaro a riscrivere tutti ma purtroppo è capitato che mi sono dimenticato qualche none, eravate così in tanti, ora ti ho subito rimesso e chiedo scusa se dopo le vacanze non tiavevo mai commentato.
Questo post mi a dato l'opportunità di accorgermi,
Gazie dunque del tuo commento mene sono accorto, ora prendo il mel ricordo e lo metterò nel mio blog dei premi.
Un abbraccio senza fine.
Tomaso
Gran belle fotografie, che mi fanno però tornare in mente racconti della Grande Guerra che ho fatto in tempo a raccogliere dalla viva voce di autentici testimoni.
RispondiEliminaGrazie Costantino. In effetti sono luoghi molto suggestivi, anche se le foto ritengo avrebbero potuto essere migliori. Ormai sai anche tu quanto io ami la montagna e quel giorno è stato uno dei pochi in cui mi sono sentita abbastanza bene per gustarmi appieno quegli splendidi panorami.
RispondiEliminaCiao Carla. Magari che anche i giorni successivi fossero stati piacevoli come quello della visita in Val Sesis!!!
RispondiEliminaGrazie per quel tuo definirmi "superissima", ma in realtà superissima lo sei tu, in tutto quello che fai.
Un bacione.
Ciao Maresco. Un tempo, quando condividevo con te il piacere delle camminate in montagna, di sorgenti ne ho raggiunte qualcuna, ma sempre di fiumicelli di poca importanza.
RispondiEliminaDi fiumi importanti ho visto solo la sorgente del Tevere e questa (dove però la volta precedente c'ero arrivata a piedi).
A proposito del Tevere, che nasce sul Monte Fumaiolo in Romagna, forse non tutti sanno che un tempo il Fumaiolo si trovava in Toscana. Fu Mussolini che volle spostato il confine regionale per far nascere nella sua terra il fiume di Roma.
Ciao Gianna, Grazie!
RispondiEliminaPoi passo a trovare anche te.
Intanto ti schiocco un bacio.
Caro Tomaso non devi scusarti se mi avevi momentaneamente persa; hai talmente tanti lettori che può succedere di dimenticarne qualcuno. Comunque sono contenta che mi hai recuperata, così come mi fa piacere che hai gradito il mio piccolo pensiero.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Grazie del tuo commento Adriano.
RispondiEliminaAnch'io, pur avendole solo lette le testimonianze sulla Grande Guerra, qui in questo luogo non ho potuto evitare di ricordare la grande ecatombe da essa provocata.
Cara Krilù, mi auguro di riuscire a farmi leggere... sono diversi giorni, che in paese abbiamo la linea adsl con problemi, e la Telecom non è ancora riuscita a risolverli, la connessione va e viene di continuo... Ero intenzionata a scriverti una lettera, dato che ho il tuo indirizzo, perchè iniziavo a preoccuparmi non leggendoti più.
RispondiEliminaVenerdì sono riuscita a leggere la presentazione del tuo lupetto, e subito ho cercato di risponderti ma la linea mi ha abbandonata di nuovo.Mi auguro che le nuove terapie ti aiutino a stare meglio, anche la mia salute mi crea un sacco di problemi ai muscoli, alle articolazioni, ed oltretutto non hanno ancora capito l'origine della malattia, ti sono vicina con tutto il cuore, e ti mando un grosso asbbraccio
Adoro la vostra montagna, i vostri fiumi, i vostri paesaggi.... Ciao Krilù.
RispondiEliminaCiao cara!!!
RispondiEliminaChe bello questo post.
Spero tu stia meglio! NI
Com'è carino il mulino! Peccato che non sia agevole andar fin lassù...ci si deve stare proprio bene! Ciao, Arianna
RispondiEliminaciao... che belle foto.... sembrano disegni....un sorriso..
RispondiEliminaciao..luigina
Eccomi finalmente di ritorno Krilù. Splendidi questi posti anche se, come dice Adriano, sono legati al ricordo della guerra.
RispondiEliminaIn ogni modo le foto sono molto belle.
Ciao carissima , bentornata! Non sono mai stata alle sorgenti del Piave; luogo incantato , da quello che vedo. Il mulino della seconda foto sembra una illustrazione dipinta per una fiaba!
RispondiEliminaSappada per me è un nome familiare, perchè lì ci ha trascorso un anno in collegio uno dei miei fratelli. Io ero molto piccola quando lo andavo a trovare, quindi non ricordo se con i miei sono andata a vedere questi luoghi...
RispondiEliminaChe bello rivedere nelle tue foto il torrente, i boschi, le montagne, sembra di respirare quell'aria leggera! Valeva certo la pena anche di percorrere una stradina stretta stretta per arrivare fino alla sorgente...se ti dico quante ne abbiamo fatte noi in Inghilterra! Bellissimo il mulino, mi piacciono proprio le costruzioni che si incontrano lassù e quel sole di legno poi contribuisce al paesaggio fiabesco!
Quel mulino è spettacolare!!
RispondiEliminaC'è davvero un'atmosfera incantata, mi ricorda una illustrazione di "Hansel e Gretel" su un libro che leggevo sempre da bambina.
Grazie per queste immagini!
Un abbraccio!
Ciao Milù carissima. Mi dispiace dei tuoi problemi di connessione, che certamente prima o poi cesseranno, ma soprattutto mi dispiace che continuino i tuoi problemi di salute che ti auguro di poter risolvere quanto prima e al meglio.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Ciao Erika. Ti confesso che questi luoghi li adoro anch'io. Ma questo forse l'avevi già capito, vero? eh eh
RispondiEliminaCiao Ni!! ho passato davvero un brutto periodo, ma ora spero di essermelo lasciato alle spalle. Grazie per aver apprezzato questo post.
RispondiEliminaCiao Arianna! E' vero, anch'io mi sono innamorata di quel mulino.
RispondiEliminaCiao Luigina, ti ringrazio e ricambio il sorriso.
RispondiEliminaGrazie Ambra. Sono davvero luoghi splendidi, anche se in quelle zone persistono tuttora tracce e ricordi della Grande Guerra.
RispondiEliminaGrazie cara Sandra! Vedo che quel mulino non ha incantato soltanto me.
RispondiEliminaPoi passo a leggere gli arretrati sui tuoi blog. A presto.
Ciao Ninfa carissima. Anch'io conosco da tantissimo tempo la zona di Sappada e la trovo molto bella. Ma del resto tutte le Dolomiti lo sono.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Grazie a te, cara Giada, per il tuo graditissimo commento.
RispondiEliminaUn bacione.