Nel giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria, mi sembra doveroso ricordare fra le innumerevoli vittime immolate dalla follia umana, i tanti bambini che conobbero l'orrore e la morte nei campi di concentramento e sterminio.
Tratto da "I bambini di Terezin": ""... Fra i prigionieri del ghetto di Terezin ci furono all’incirca 15.000 bambini, compresi i neonati. Erano in prevalenza bambini degli ebrei cechi, deportati a Terezin insieme ai genitori, in un flusso continuo di trasporti fin dagli inizi dell’esistenza del ghetto. A maggior parte di essi morì nel corso del 1944 nelle camere a gas di Auschwitz....""
Tratto da "I bambini di Terezin": ""... Fra i prigionieri del ghetto di Terezin ci furono all’incirca 15.000 bambini, compresi i neonati. Erano in prevalenza bambini degli ebrei cechi, deportati a Terezin insieme ai genitori, in un flusso continuo di trasporti fin dagli inizi dell’esistenza del ghetto. A maggior parte di essi morì nel corso del 1944 nelle camere a gas di Auschwitz....""
LA FARFALLA
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
(Pavel Friedman)
Praga 1921 – Auschwitz 1944)
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
(Pavel Friedman)
Praga 1921 – Auschwitz 1944)
Ma purtroppo la coscienza degli uomini non si alimenta delle lezioni della storia...
E' terribile pensare ai bambini uccisi dopo atroci sofferenze...eppure le stragi continuano a succedere..
RispondiEliminaIl mio è un blog di craft e non ho fatto alcun post sull'argomento...ma non vuol dire che sia indifferente..
Un caro saluto
Carmen
Mai dimenticare!
RispondiEliminaSaluti a presto.
Viviamo per non dimenticare, l'orrore di un pazzo che trascinò la Germania in una folle pazzia...
RispondiEliminaPreghiamo che menti malate non ritornino mai più al potere.
Bella la poesia cara Krilù.
Tomaso
bella e delicata, pur nel suo contenuto drammatico..
RispondiEliminaAmo molto i bambini e la loro sofferenza è la mia. Abbiamo scelto la stessa poesia....
RispondiEliminaLa Storia non insegna più niente, purtroppo...
RispondiEliminaAbbraccio, Kry.
mai dimenticare questi orrori. Ciao
RispondiEliminaProprio così. Tutto si ripete ancora oggi, l'Armenia, la Cambogia, il Ruanda, solo per citarne alcuni. Doloroso scoprire che l'uomo è sostanzialmente un essere feroce e violento. La civiltà può spingere sul fondo queste "caratteristiche" ma basta un nulla perché ritornino a galla.
RispondiEliminaQuale orrore
RispondiEliminaBellissima la poesia
Ciao buona settimana !
Ai tempi d'oggi ogni giorno è dolore....
RispondiEliminaDrammaticamente attuale .
RispondiEliminaArrivo qui da un blog amico.
RispondiEliminaSento ancora di più quello che hai scritto perché ho due figli piccoli ..pazzesca quella follia omicida..non ci sono parole adatte per commentare..
Buona giornata
Francesca
Uno dei post più belli letti la settimana scorsa: http://haylin-robbyroby.blogspot.it/2016/02/top-of-post-01-febbraio-2016.html
RispondiEliminaMolto bella la poesia che non conoscevo ! Un saluto.
RispondiElimina