Ricorre quest'anno il 70° anniversario della conquista del diritto di voto per le donne italiane (10 marzo 1946).
In questa Giornata Internazionale della Donna che, non manco mai di sottolineare, non è una "festa" ma una "celebrazione" per riflettere e ricordare le rivendicazioni sostenute dalle donne in oltre un secolo di lotte per conquistare il riconoscimento della dignità e dell’identità femminile, ritengo doveroso commemorare anche le innocenti vittime di un inarrestabile femminicidio che sembra voler punire le donne per la loro ricerca di indipendenza e di pari dignità.
Tanti auguri cara Krilù, buona Festa della donna!!
RispondiEliminaCarmen
Auguri a te Carla ...
RispondiEliminae come hai detto tu , non è una "festa" ma una celebrazione e il pensiero va ancora ... purtroppo , a tutta la violenza , che ancora le donne subiscono
un abbraccione
il mio pensiero è per tutte le donne innocenti vittime di uomini stolti e malvagi.
RispondiEliminaUn abbraccio
Hai ragione, non è una festa, ma una giornata su cui riflettere…
RispondiEliminaGrazie Carla, un abbraccio
Tanti e tanti auguri, cara Krilù.
RispondiEliminaQuesti auguri vengono direttamente dal mio cuore.
Ciao e buona serata cara amica.
Tomaso
Buona serata, cara Krilù e tanti auguri a tutte noi donne!
RispondiEliminaUn abbraccio di vero cuore ed un sorriso:)
Luci@
Non basta un mazzolino di mimose per trasformare in festa la celebrazione di tante battaglie combattute dalle donne. Diciamo che l’8 marzo è anche un riconoscimento tardivo di quanto sia importante la Donna (purtroppo però esistono ancora troppe discriminazioni nei loro confronti).
RispondiEliminaFelice 8 marzo
Un abbraccio
enrico
Ciao Krilù, io credo che la giornata internazionale della Donna ci dovrebbe essere SEMPRE, è purtroppo altrettanto vero che non è così.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Ciao Louise un abbraccio,ieri non ho fatto in tempo: la giornata della donna la scegliamo quando ce pare, "la festa" la faremo agli uomini eventualmente, se è il caso,una bella festa!
RispondiEliminaBaci tua Thelma!
Hai ragione, Krilù! Ricorrenze come questa dovrebbero servire soprattutto a ricordare che i diritti che per noi sono scontati, rappresentano un miraggio per le donne di tante parti del Pianeta.
RispondiEliminaIl riconoscimento del diritto di voto "concesso" alle donne è stato una conquista etica e sociale, ma siamo rimasti troppo tempo a dirci brevo, bene.
RispondiEliminaA prescindere dal femminicidio, che ha radici lontane e multiple, ma il lavoro della donne è ancora troppo sottovalutato e poco pagato. Pensate al doppio lavoro di una moglie che torna dal suo ufficio o fabbrica che sia e deve appena incomincire a pulire il sudiciume che suo marito e i suoi figli hanno fatto mentre lei era assente, a preparare il pasto perché sono tutti lì morenti di fame ma nessuno mette una pentola sul fuoco con un mezzo litro d'acqua. Questo secondo, e terzo lavoro, nessuno glielo paga alla donna, eppure si vede benissimo quando la moglie non c#è per un tempo più o meno lungo -vacanza, ospedalizzazione- quello che trova al suo ritorno.
Madri, smettetela di coccolarvi gli ometti -i vostri ometti- che vi siete messi al mondo. Pensate alle donne che sti ometti sposeranno, abbiatene pietà e preparate gli ometti alla vita coniugale.
Arrivo in ritardo, ma in tempo per concordare con te che chiamare "Festa" la Giornata della donna vuol dire non conoscere il suo significato o, peggio, sminuirlo.
RispondiEliminaNel tempo questa giornata è stata "svilita" dalle stesse donne che ne hanno fatto una bandiera di divertimento e di consumismo.
RispondiEliminaBisognerà ritornare alle origini, a celebrare questa giornata come conquista di diritti che, nel frattempo, si stanno assottigliando di nuovo. Bel post, grazie!