Il 25 aprile 1945 le truppe partigiane del CLN liberano le grandi città del Nord dall'occupazione dei nazi-fascisti.
Anche la popolazione civile insorge e vaste zone dell'Italia settentrionale vengono liberate prima dell'arrivo delle truppe anglo-americane che, dopo aver superato l'ultimo ostacolo della Linea Gotica in Toscana, incalzano le truppe tedesche in ritirata nella pianura Padana.
Anche la popolazione civile insorge e vaste zone dell'Italia settentrionale vengono liberate prima dell'arrivo delle truppe anglo-americane che, dopo aver superato l'ultimo ostacolo della Linea Gotica in Toscana, incalzano le truppe tedesche in ritirata nella pianura Padana.
Qualcuno ha detto che i poeti hanno un modo più icastico ed essenziale per rendere una situazione e uno stato d'animo, riuscendo a trasmettere significati, memorie ed emozioni, in modo più forte ed incisivo.
Cosa perfettamente riuscita a Pietro Calamandrei, con questa poesia:
Cosa perfettamente riuscita a Pietro Calamandrei, con questa poesia:
25 Aprile 1945
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.
(Pietro Calamandrei)
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.
(Pietro Calamandrei)
Pietro Calamandrei nato a Firenze il 21 aprile 1889, morto a Firenze il 27 settembre 1956, è stato giornalista, giurista, politico e docente universitario.
ciao...che bella la poesia di Pietro Calamandrei... soprattutto molto istruttiva...grazie per averla proposta... ciao..buona serata..luigina
RispondiEliminaBel risvolto di un giorno che non posso dimenticare per un'affinità di tipo onomastica...:-)
RispondiEliminaSaluti
Ora e sempre Resistenza!
RispondiEliminaCiao Krilù...bel post e bella poesia quella di Calamandrei.
RispondiEliminaBuongiorno Krilù, bel post per una giornata commemorativa.....Passata bene la Pasqua? :)
RispondiEliminaUna poesia commovente nel dolore e nella fierezza che si nascondono sotto di essa.
RispondiEliminaHo letto ancora questa poesia, ma non ne conoscevo l'autore! bella!
RispondiEliminaOra e sempre, Krilù. Ora e sempre.
RispondiEliminanon conoscevo neanch'io questa poesia.
RispondiEliminabella
a presto lu
La conosco questa poesia, molto suggestiva.
RispondiEliminaCiao
Grazie a te per averla apprezzata, Luigina.
RispondiEliminaMark, legame onomastico? ti chiami forse Libero?
Concordo Stella.
Si Laura, è veramente una bella poesia, ricca di pathos.
Si, grazie Rita.
Ambra la trovo anch'io molto commovente e significativa.
Alessandra anch'io conosco questa poesia da tantissimo tempo, ma solo un paio d'anni fa ho saputo chi ne era l'autore.
Sono con te Sandra.
Lieta di avertela fatta conoscere Lu.
Lo è davvero Elena.
Ciao, son passato per ringraziarti del garbato ed entusiastico commento che hai lasciato sull'Angolo del sorriso.
RispondiEliminaCordialità e complimenti per il tuo blog.
Grazie per la tua gradita visita Guardiano del Faro.
RispondiEliminaIo tornerò certamente a sorridere da te e se lo vorrai, qui sarai sempre benvenuto.
Non la conoscevo questa poesia Krilu...è stato emozionante leggerla.grazieeee molte. Un bacio
RispondiEliminaE' sempre emozionante rivisitare le nostre radici di libertà, di democrazia e di giustizia, soprattutto quando, come qui da te, sono ben salde e robuste.
RispondiEliminanon conoscevo questa poesia, è bello passare da te e scoprire sempre qualcosa di nuovo!
RispondiEliminaAllora Carletta sono contenta di avertela fatta conoscere.
RispondiEliminaBacione.
Dobbiamo mantenerle sempre ben salde, Adriano, queste nostre radici. E' un dovere cui non possiamo nè dobbiamo sottrarci.
RispondiEliminaCiao Monica, nei blog c'è un continuo e reciproco scambio di "sapere". Ciò che io so lo condivido con piacere ed attingo con altrettanto piacere dal sapere altrui.
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