Scaturiti dall' osservazione e dall'esperienza di vita nel mondo contadino di una volta, i proverbi rispecchiano una realtà al giorno d'oggi non sempre pertinente, specialmente per quando attiene al clima, che vediamo in continua (e aggiungerei preoccupante) mutazione.
✿ Abrìl, tot i de un barìl.
Aprile, tutti i giorni un barile.
✿ Abrìl, quând ch' e' piânz e quând ch' e' rid.
Aprile, quando piange e quando ride.
In questi proverbi si evidenzia l'instabilità che caratterizza il meteo di aprile.
✿ Abrìl un' a trenta, e se e' piuves par trenton, u n' fareb mêl a incion.
Aprile ne ha trenta (di giorni), e se piovesse per trentuno, non farebbe male a nessuno.
✿ L'acva d'abrìl l' e ôr zintìl.
L'acqua di aprile è oro gentile.
✿ L'acva d'abrìl arlusent l' e tot ôr e arzent.
L'acqua di aprile rilucente è tutto oro e argento.
✿ Abrìl, piov, piov, ch' e' vegna gros i cov.
Aprile, piovi, piovi, che vengano grossi i covoni.
✿ S' e' tona in abrìl, l'e bon segn par e' barìl.
Se tuona in aprile, è buon segno per il barile (perché ci sarà tanta uva).
✿ Abrìl, ogni goza un barìl.
Aprile, ogni goccia un barile.
✿ Abrìl, acva e sol, dà fura al spunziôl.
Aprile, acqua e sole, escono le spugnole (specie di fungo).
In questi proverbi viene sottolineata la necessità della pioggia di aprile, che è preziosa per la campagna.
✿ D'abrìl tot j animel i s' met in zir; nec la besa cun e' zambêlgh i dà fura parché l' e' chêld.
In aprile tutti gli animali si mettono in giro; anche la biscia con il rospo escono perché fa caldo.
✿ Abrìl e' pôrta tot j animel cativ.
Aprile porta tutti gli animali cattivi.
Con l'arrivo della bella stagione gli animali escono dal letargo e arrivano anche mosche, zanzare e altri insetti fastidiosi.
✿ A i du o a i tri d'abrìl e' coch l' a da vnir; se e' coch u n' ven tra i set e j ot, o ch' l' e môrt o ch' l' e cot.
Al due o al tre di aprile il cuculo deve venire; se il cuculo non viene tra il sette e l'otto o è morto o è cotto.
✿ Int e' mes che e' cânta e' coch la sera l'e bagnê, la matena l'e sot.
Nel mese che canta il cuculo la sera è bagnato, la mattina è asciutto.
✿ Coch, cuchin da e' bel cantê, quânt en oja da campê?
Cuculo, cuculino dal bel cantare, quanti anni ho da vivere?
✿ Coch, coch aragalê, quânt en oja da campê?
Cuculo, cuculo rauco, quanti anni ho da vivere?
✿ Coch, bël coch d'abrìl, quand oja da murì?
Cuculo, bel cuculo d'aprile, quando dovrò morire?
In aprile ritorna il cuculo e si ricomincia ad udire il suo canto. Quando lo si udiva cantare gli si rivolgevano ad alta voce alcune formule interrogative: il numero dei canti che il cuculo emetteva prima di fare una pausa più lunga rappresentava la risposta. E visto il tenore della domanda, era auspicabile che le pause fossero molto rare!
✿ Abrìl e' fa e' fjor e maz u j dà e' culor.
Aprile fa il fiore e maggio lo colora.
✿ Mêrz di vent, abrìl di fjur.
Marzo dei venti, aprile dei fiori.
✿ La nëbia d'abrìl la fa cade i fjur zintìl.
La nebbia d'aprile fa cadere i fiori gentili.
✿ Mêrz l' e pin ad dulur, abrìl l' e' pin ad fjur.
Marzo è pieno di dolori, aprile è pieno di fiori.
In aprile la natura esplode nel pieno della fioritura, ma c'è ancora il rischio di intemperie che possono danneggiare i delicati fiori degli alberi da frutto.
Aprile, tutti i giorni un barile.
✿ Abrìl, quând ch' e' piânz e quând ch' e' rid.
Aprile, quando piange e quando ride.
In questi proverbi si evidenzia l'instabilità che caratterizza il meteo di aprile.
✿ Abrìl un' a trenta, e se e' piuves par trenton, u n' fareb mêl a incion.
Aprile ne ha trenta (di giorni), e se piovesse per trentuno, non farebbe male a nessuno.
✿ L'acva d'abrìl l' e ôr zintìl.
L'acqua di aprile è oro gentile.
✿ L'acva d'abrìl arlusent l' e tot ôr e arzent.
L'acqua di aprile rilucente è tutto oro e argento.
✿ Abrìl, piov, piov, ch' e' vegna gros i cov.
Aprile, piovi, piovi, che vengano grossi i covoni.
✿ S' e' tona in abrìl, l'e bon segn par e' barìl.
Se tuona in aprile, è buon segno per il barile (perché ci sarà tanta uva).
✿ Abrìl, ogni goza un barìl.
Aprile, ogni goccia un barile.
✿ Abrìl, acva e sol, dà fura al spunziôl.
Aprile, acqua e sole, escono le spugnole (specie di fungo).
In questi proverbi viene sottolineata la necessità della pioggia di aprile, che è preziosa per la campagna.
✿ D'abrìl tot j animel i s' met in zir; nec la besa cun e' zambêlgh i dà fura parché l' e' chêld.
In aprile tutti gli animali si mettono in giro; anche la biscia con il rospo escono perché fa caldo.
✿ Abrìl e' pôrta tot j animel cativ.
Aprile porta tutti gli animali cattivi.
Con l'arrivo della bella stagione gli animali escono dal letargo e arrivano anche mosche, zanzare e altri insetti fastidiosi.
✿ A i du o a i tri d'abrìl e' coch l' a da vnir; se e' coch u n' ven tra i set e j ot, o ch' l' e môrt o ch' l' e cot.
Al due o al tre di aprile il cuculo deve venire; se il cuculo non viene tra il sette e l'otto o è morto o è cotto.
✿ Int e' mes che e' cânta e' coch la sera l'e bagnê, la matena l'e sot.
Nel mese che canta il cuculo la sera è bagnato, la mattina è asciutto.
✿ Coch, cuchin da e' bel cantê, quânt en oja da campê?
Cuculo, cuculino dal bel cantare, quanti anni ho da vivere?
✿ Coch, coch aragalê, quânt en oja da campê?
Cuculo, cuculo rauco, quanti anni ho da vivere?
✿ Coch, bël coch d'abrìl, quand oja da murì?
Cuculo, bel cuculo d'aprile, quando dovrò morire?
In aprile ritorna il cuculo e si ricomincia ad udire il suo canto. Quando lo si udiva cantare gli si rivolgevano ad alta voce alcune formule interrogative: il numero dei canti che il cuculo emetteva prima di fare una pausa più lunga rappresentava la risposta. E visto il tenore della domanda, era auspicabile che le pause fossero molto rare!
✿ Abrìl e' fa e' fjor e maz u j dà e' culor.
Aprile fa il fiore e maggio lo colora.
✿ Mêrz di vent, abrìl di fjur.
Marzo dei venti, aprile dei fiori.
✿ La nëbia d'abrìl la fa cade i fjur zintìl.
La nebbia d'aprile fa cadere i fiori gentili.
✿ Mêrz l' e pin ad dulur, abrìl l' e' pin ad fjur.
Marzo è pieno di dolori, aprile è pieno di fiori.
In aprile la natura esplode nel pieno della fioritura, ma c'è ancora il rischio di intemperie che possono danneggiare i delicati fiori degli alberi da frutto.
L'unico proverbio che conosco io a questo proposito è: " Aprile, dolce dormire."
RispondiEliminaPero' non mi rispecchia.
E' vero che le stagioni sono molto cambiate rispetto a qualche decennio fa', ma aprile rimane e forse sara' sempre il mio mese preferito, quello in cui le giornate diventano piacevolmente piu' lunghe, ed io finalmente mi risveglio dal letargo.
Grazie per questa bella " acculturata" che ci hai donato!
Un abbraccio.
Dony
Ma quante ne sai!!! Bellissimi.. peccato che qua ha piovuto poco!!
RispondiEliminaCiao Krilù, interessante il tuo post...e ti dirò: teniamoci stretti i nostri dialetti e le nostre tradizioni che si stanno perdendo tra ...la folla, per sapere chi siamo. Buona serata
RispondiEliminaPuntiliassima come sempre con una tua perla...unica.
RispondiEliminaciaoooo buona serata Kri
Bellissimi i proverbi romagnoli e bello anche il nostro dialetto. Amo ascoltare gli anziani che lo parlano, ma è un peccato che si stia perdendo...
RispondiElimina:)
Quant'è bello il dialetto romagnolo! E' un piacere leggerlo e ascoltarlo, tra i dialetti italiani è quello che mi piace di più.
RispondiEliminaProfonde e poetiche radici popolari contadine!
RispondiEliminaciao..che belli i proverbi..in dialetto rendono ancora di più....ciao...luigina
RispondiEliminainteressanti proverbi, ti sei scordata il mio preferito.....aprile dolce dormire!!! ciao e buona pasqua
RispondiEliminaChe meravilgia Krilù. Ogni mese li leggo tanto volentieri...sono molto vicini, come sai, al mio sentire.
RispondiEliminaRiflettevo che "legandoli" tra loro ne esce la poetica narrazione della vita dei nonni, del loro legame profondo con la terra ricca di gioie e preoccupazioni.
Che belli che sono i tuoi proverbi! Non sapevo della storia del cuculo, pensa che proprio due tre giorni fa è tornato a cantare da queste parti.
RispondiEliminaEcco i miei:
Chi al voj na buna galeta, per San Marcu (25/4) i bugatt al meta.
(per arrotondare gli scarsi redditi agricoli si allevavano i bachi da seta che dovevano essere acquistati o fatti nascere entro la ricorrenza di San Marco)
Se i bugatt i in ben matui, per Santa Caterina (29/4) devu vess nassui
(Per risparmiare, ottenevano le uova, dai bozzoli dell'anno precedente. Per accelerare la nascita entro aprile, raccomanda il proverbio, la scatola delle scarpe contenente queste piccolissime uova era messa sotto il piumino del letto).
I nostri nonni hanno lasciato molti proverbi che ancora oggi ci insegnano tante cose giuste.
RispondiEliminaBuon fine settimana cara Krilù.
Tomaso
Saggezza popolare!
RispondiEliminaChi a l'ha fàit ij proverbi a l'ha fàje giust.. Letteralm.
Chi ha fatto i proverbi li ha fatti giusti.. Spassionato omaggio alla saggezza popolare.
Non è di aprile...ma va bene lo stesso!
Bellissimi questi proverbi, e ancora più belli in dialetto, l'unico che conosco è "Abrìl, tot i de un barìl". Buon fine settimana Krilù, un abbraccio
RispondiEliminaCiao Louise alcuni sono simili a quelli bozzolesi ma il tuo dialetto per me è difficilotto sebbene alcune parole le capisca, la pronuncia mi trova"impedita" assai!:)))Comunque ho sempre trovato molto bello conoscere proverbi dialetto e tradizioni della propria terra! Un bacio! Tua Thelma!
RispondiEliminabuona domenica carissima
RispondiEliminaLu
E' sempre piacevole leggere questi post che tu dedichi ai proverbi del mese. Che aprile sia un mese dal tempo instabile lo si è visto...dalle temperature africane siamo ricaduti in quelle polari. Ho scoperto anche, da cittadina quale sono, che la pioggia di aprile è davvero una manna per i contadini. Mi è piaciuto molto il proverbio "Merz di vent, abrìl di fjur", poetico. Buona domenica, Krilù!
RispondiEliminaKrilù, grazie per questi vecchi saggi proverbi. E' stato un grande piacere leggerli. Ciao!
RispondiEliminaLa saggezza popolare va riservata...
RispondiEliminaciao
RispondiEliminagrande la saggezza popolare.
Sai mi hai fatto ricordare mia nonna...lei diceva spesso i proverbi.
Ad Aprile diceva anche: Aprile Apriletto tutti i giorni un goccetto.
Grazie a tutti voi che dimostrate di apprezzare queste piccole perle di saggezza popolare e che, con i vostri graditi commenti, mi incentivate a continuare questa mia ricerca nella memoria di un mondo che, mi rendo conto, non è più lo stesso.
RispondiEliminaGrazie davvero!