Rose dipinte, rose cantate in versi: le rose da sempre sono state muse ispiratrici per artisti della parola e dell'immagine.
Come già nello scorso mese di maggio, anche quest' anno ho voluto dedicare un omaggio alla rosa, con una selezione di poeti e pittori che si sono ispirati alla regina dei giardini.
Come già nello scorso mese di maggio, anche quest' anno ho voluto dedicare un omaggio alla rosa, con una selezione di poeti e pittori che si sono ispirati alla regina dei giardini.
"Rosa nel vaso" - 1937
Filippo De Pisis (1896 - 1956)
Filippo De Pisis (1896 - 1956)
ELOGIO DI UNA ROSA
Rosa della grammatica latina
che forse odori ancor nel mio pensiero
tu sei come l’immagine del vero
alterata dal vetro che s’incrina.
Fosti la prima tu che al mio furtivo
tempo insegnasti la tua lingua morta
e mi fioristi gracile e contorta
per un dativo od un accusativo.
Eri un principio tu: ma che ti valse
lungo il cammino il tuo mesto richiamo?
Or ti rivedo e ti ricordo e t’amo
perché hai la grazia delle cose false.
Anche un fior falso odora, anche il bel fiore
di seta o cera o di carta velina,
rosa della grammatica latina:
odora d’ombra, di fede, d’amore.
Tu sei più vecchia e sei più falsa, e odori
d’adolescenza e sembri viva e fresca,
tanto che dotta e quasi pedantesca
sai perché t’amo e non mi sprezzi o fori.
Passaron gli anni: un tempo di mia vita.
Avvizzirono i fior del mio giardino.
Ma tu, sempre fedele al tuo latino,
tu sola, o rosa, non sei più sfiorita.
Nel libro la tua pagina e' strappata,
strappato il libro e chiusa la mia scuola,
ma tu rivivi nella mia parola
come nel giorno in cui t’ho “declinata”.
E vedo e ascolto: il precettore in posa,
la vecchia Europa appesa alla parete
e la mia stessa voce che ripete
sul desiderio di non so che cosa:
Rosa, la rosa
Rosae, della rosa…
da "Poesie" (1919)
(Marino Moretti)
Rosa della grammatica latina
che forse odori ancor nel mio pensiero
tu sei come l’immagine del vero
alterata dal vetro che s’incrina.
Fosti la prima tu che al mio furtivo
tempo insegnasti la tua lingua morta
e mi fioristi gracile e contorta
per un dativo od un accusativo.
Eri un principio tu: ma che ti valse
lungo il cammino il tuo mesto richiamo?
Or ti rivedo e ti ricordo e t’amo
perché hai la grazia delle cose false.
Anche un fior falso odora, anche il bel fiore
di seta o cera o di carta velina,
rosa della grammatica latina:
odora d’ombra, di fede, d’amore.
Tu sei più vecchia e sei più falsa, e odori
d’adolescenza e sembri viva e fresca,
tanto che dotta e quasi pedantesca
sai perché t’amo e non mi sprezzi o fori.
Passaron gli anni: un tempo di mia vita.
Avvizzirono i fior del mio giardino.
Ma tu, sempre fedele al tuo latino,
tu sola, o rosa, non sei più sfiorita.
Nel libro la tua pagina e' strappata,
strappato il libro e chiusa la mia scuola,
ma tu rivivi nella mia parola
come nel giorno in cui t’ho “declinata”.
E vedo e ascolto: il precettore in posa,
la vecchia Europa appesa alla parete
e la mia stessa voce che ripete
sul desiderio di non so che cosa:
Rosa, la rosa
Rosae, della rosa…
da "Poesie" (1919)
(Marino Moretti)
"Beatrice Susanne Henriette van Bylandt" - 1901
Giovanni Boldini (1842 - 1931)
Giovanni Boldini (1842 - 1931)
ROSA PURPUREA
Ti avevo cantato una canzone.
Tu tacevi. La tua destra tendeva
con dita stanche una grande,
rossa, matura rosa purpurea.
E sopra di noi con estraneo fulgore
si alzò la mite notte d'estate,
aperta nel suo meraviglioso splendore,
la prima notte che noi godemmo.
Salì e piegò il braccio oscuro
intorno a noi ed era così calma e calda.
E dal tuo grembo silenziosa scrollasti
i petali di una rosa purpurea.
(Hermann Hesse)
Ti avevo cantato una canzone.
Tu tacevi. La tua destra tendeva
con dita stanche una grande,
rossa, matura rosa purpurea.
E sopra di noi con estraneo fulgore
si alzò la mite notte d'estate,
aperta nel suo meraviglioso splendore,
la prima notte che noi godemmo.
Salì e piegò il braccio oscuro
intorno a noi ed era così calma e calda.
E dal tuo grembo silenziosa scrollasti
i petali di una rosa purpurea.
(Hermann Hesse)
"My sweet rose" - 1908
John William Waterhouse (1849 - 1917)
John William Waterhouse (1849 - 1917)
IN UN MOMENTO
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perchè io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Con il nostro sangue e con le nostre lacrime facevamo le rose
Che brillavano un momento con il sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
P.S. E così dimenticammo le rose.
da "Taccuino" (1949)
(Dino Campana)
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perchè io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Con il nostro sangue e con le nostre lacrime facevamo le rose
Che brillavano un momento con il sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
P.S. E così dimenticammo le rose.
da "Taccuino" (1949)
(Dino Campana)
"Vaso di rose" - 1872
Henri Fantin-Latour (1836 - 1904)
Henri Fantin-Latour (1836 - 1904)
FINE
La rosa bianca, sola in una coppa
di vetro, nel silenzio si disfoglia
e non sa di morire e ch'io la guardo
morire. Un dopo l'altro si distaccano
i petali; ma intatti, immacolati,
un presso l'altro con un tocco lieve
posano, e stanno: attenti, se un prodigio
li risollevi o li ridoni, ancora
vivi, candidi ancora, al gambo spoglio.
Tal mi sento cadere sul cuore i giorni
del mio tempo fugace: intatti, e il cuore
vorrebbe, ma non può, comporli in una
rosa novella, su più alto stelo.
(Ada Negri)
La rosa bianca, sola in una coppa
di vetro, nel silenzio si disfoglia
e non sa di morire e ch'io la guardo
morire. Un dopo l'altro si distaccano
i petali; ma intatti, immacolati,
un presso l'altro con un tocco lieve
posano, e stanno: attenti, se un prodigio
li risollevi o li ridoni, ancora
vivi, candidi ancora, al gambo spoglio.
Tal mi sento cadere sul cuore i giorni
del mio tempo fugace: intatti, e il cuore
vorrebbe, ma non può, comporli in una
rosa novella, su più alto stelo.
(Ada Negri)
"Rose selvatiche" - 1890
Vincent Van Gogh (1853 - 1890)
Vincent Van Gogh (1853 - 1890)
ROSA DI MACCHIA
Rosa di macchia, che dall'irta rama
ridi non vista a quella montanina,
che stornellando passa e che ti chiama
rosa canina;
se sottil mano i fiori tuoi non coglie,
non ti dolere della tua fortuna:
le invidïate rose centofoglie
colgano a una
a una: al freddo sibilar del vento
che l'arse foglie a una a una stacca,
irto il rosaio dondolerà lento
senza una bacca;
ma tu di bacche brillerai nel lutto
del grigio inverno; al rifiorir dell'anno
i fiori nuovi a qualche vizzo frutto
sorrideranno:
e te, col tempo, stupirà cresciuta
quella che all'alba svolta già leggiera
col suo stornello, e risalirà muta,
forse, una sera.
da "Myricae"
(Giovanni Pascoli)
Rosa di macchia, che dall'irta rama
ridi non vista a quella montanina,
che stornellando passa e che ti chiama
rosa canina;
se sottil mano i fiori tuoi non coglie,
non ti dolere della tua fortuna:
le invidïate rose centofoglie
colgano a una
a una: al freddo sibilar del vento
che l'arse foglie a una a una stacca,
irto il rosaio dondolerà lento
senza una bacca;
ma tu di bacche brillerai nel lutto
del grigio inverno; al rifiorir dell'anno
i fiori nuovi a qualche vizzo frutto
sorrideranno:
e te, col tempo, stupirà cresciuta
quella che all'alba svolta già leggiera
col suo stornello, e risalirà muta,
forse, una sera.
da "Myricae"
(Giovanni Pascoli)
"Rose ardenti" - 1938
Giacomo Balla (1871 - 1958)
Giacomo Balla (1871 - 1958)
ROSE AI PILASTRI
Rose ai pilastri, rose lungo i muri
e dentro i vasi, da per tutto rose
che sbocciano fiammanti e sanguinose
come ferite sopra i seni impuri.
Rose thee dai bei labbri immaturi
dalle fini ceramiche untuose,
rose di siepe, rose rugiadose
avvinghiate ai cancelli e ai vecchi muri.
Eruzione di rose nei giardini,
di rive sanguinose ed odorose,
vive e rampanti per la mia ringhiera.
Rose e rose ne i miei vasi murrini
rose odorose, rose sanguinose
rosee bocche della primavera!
(Andrea Zanzotto)
Rose ai pilastri, rose lungo i muri
e dentro i vasi, da per tutto rose
che sbocciano fiammanti e sanguinose
come ferite sopra i seni impuri.
Rose thee dai bei labbri immaturi
dalle fini ceramiche untuose,
rose di siepe, rose rugiadose
avvinghiate ai cancelli e ai vecchi muri.
Eruzione di rose nei giardini,
di rive sanguinose ed odorose,
vive e rampanti per la mia ringhiera.
Rose e rose ne i miei vasi murrini
rose odorose, rose sanguinose
rosee bocche della primavera!
(Andrea Zanzotto)
"Rose in un bicchiere da Champagne" - 1882
Edouard Manet (1832 - 1883)
Edouard Manet (1832 - 1883)
Per chi desiderasse "curiosare", questi i post dello scorso maggio 2010 dedicati a:
Le rose dei poeti
Le rose degli artisti
Tutte le immagini presenti in questo post sono state reperite nel Web.
TESOROOOOOOO...
RispondiEliminaQui è tutta un'emozione!
ADORO le rose...se poi passare da te è come entrare in una serra con un libro di poesie in mano che dire??? EWWWWWWIWA Krilù e questo tipudio di inni!
Baci tantissimi! ;D NI
Che post fantastico, mi manca il respiro...
RispondiEliminaUna carrellata di poesie... grazie di averle condivise con tutti noi, un abbraccio forte cara Krilù.
Tomaso
ciao..che bello.... poesie e dipinti bellissimi.... brava...ciao..luigina
RispondiEliminaCosa vedono i miei occhi...queste si che sono "rose" pittoriche! belle, luminose, spontanee ed interpretate.
RispondiEliminaGrandi maestri per bellissime opere.
lE poesie sono tutte dense di tante emozioni...ma lo sai che il colore mi arriva prima.
Ciaoo Kri.
Non posso che donarti un mazzo di Rose virtuali per ricambiare...:-)
RispondiEliminaQueste poesie con questi dipinti sono una gioia per me che amo molto le rose, grazie Krilù.
RispondiEliminaQuando passi da me ho un pensierino per te, un abbraccio
Il dipinto "Rose Ardenti" mi ha particolarmente colpita: sembra una fotografia, BELLISSIMO.
RispondiElimina:)
Che belle Louise! Belle le poesie belli i dipinti,stesso soggetto cantato in modi diversi e molto personali ma tutti molto emozionanti! Baci, viva le rose! Tua Thelma!
RispondiElimina...non ho letto tutto...ma davvero belle le immagini....se ho bisogno di poesie sulle rose sò dove venire.:))
RispondiEliminaciaooo Vania
Questo non é un semplice post, bensì un unico grande poema epico sulla magnifica rosa!
RispondiEliminaE' bello pensare che un semplice fiore racchiuda tutto questo, e abbia ispirato poeti e pittori di tutte le epoche, che hanno avuto la capacità di meravigliarsi, di vederne la bellezza e a loro modo, di rendere immortale ciò che è effimero.
RispondiEliminaMolto bello tutto, con un'ammirazione particolare per Balla...
Un abbraccio, buon fine settimana
Ciao Krilù, hai creato - come scrive Adriano - un grande poema sulla rosa.
RispondiEliminaI dipinti sono tutti meravigliosi, anche se ho una predilezione per Waterhouse.
Tra le poesie, scelgo quella di Ada Negri, anche se è molto triste.
Grazie di cuore e un abbraccio.
Buona domenica!
Lara
È stata una gran gioia conoscerti nella festa dei bloggers! Gli amici sono i regali piu belli del mondo! Adoro le rose!!!
RispondiEliminaTutte bellissime; un apprezzamento particolare
RispondiEliminaper Marino Moretti,che mi fa tornare indietro
fino agli anni dello studio dei primi erudimenti latini.
ciao Krilù
RispondiEliminache piacere anche per me,averti incontrata!
E' stata un'esperienza unica che spero ,in futuro si possa riavverare!
un abbraccio
lu
bellissimo collage...adoro questo post più di tutti i precedenti!!! perchè coglie tutte le sfaccettature ed associazioni di idee ed emozioni...me lo sono proprio goduto!!!
RispondiEliminaCiao Krilù
RispondiEliminaBellissimo post, come sempre!
Grazie per aver trascorso insieme una bellissima giornata a Bologna. Saluti anche al marito.
Alla Prossima!!! Stefano di Semplici Conversazioni
Ciao dolcissima e romantica Krilù,
RispondiEliminaè vero quello che dice la cara Ni...
sembra di entrare in una serra con un libro
di poesie in mano.....
Grazie......e grazie per il bel commento
che hai lasciato su " Turista di mestiere"
Un abbraccio
Susy x
....anche tu le roseeeee, beh le poesie che hai messo tu....io non le trovo...quindi, grazieeee!!!!
RispondiEliminaCiao Krilù,grazie per tutte queste emozioni,il mio cuore è leggero ora,grazie.
RispondiEliminaBuona serata.
Un bacino.
che meraviglia. Un binomio perfetto. Rose e poesie.
RispondiEliminaLa rosa è il "correlativo oggettivo" della donna, e della sua fantastica fragilità e bellezza. Ecco perchè ,secondo me, si decantano tanto.
RispondiEliminaUn saluto
@ Ni =
RispondiEliminaGrazie Ni. Lieta di aver potuto emozionarti con questa raccolta di rose altrui. Emozione che tu mi offri ad ogni tuo post con le tue creazioni.
@ Tomaso =
Grazie mille Tomaso ed un forte abbraccio al profumo di rose.
@ Lui =
Grazie di aver apprezzato, Luigina, come sempre anch'io apprezzo le tue ottime scelte poetiche.
@ Carla =
Sono indubbiamente bellissime opere di grandi artisti famosi, ma anche la carrellata di rose che lo scorso anno avevo dedicato alle opere degli artisti blogger (fra cui c'eri anche tu) mi era piaciuta moltissimo.
@ mark =
Le accetto con gioia Mark: sei molto gentile.
@ Milù =
RispondiEliminaGrazie Milù, anch'io amo molto le rose e quindi per me è stato un piacere.
@ Stefania =
Anch'io sono rimasta molto colpita dalle rose ardenti di Balla.
@ Thelma =
Mi unisco a te al grido di "viva le rose" e te ne offro un fascio virtuale con un bacione. Tua Louise.
@ Vania =
metto ben volentieri a tua disposizione il "mio" giardino di rose poetiche: e nel mio sito ce ne sono molte altre.
@ Adriano =
Grazie per il tuo commento, poetico come lo stesso post.
@ Giada =
RispondiEliminaGiusto Giada. La rosa nel tempo è stata sovente musa ispiratrice di coloro che, come te, hanno anima e occhio d'artista, ed è stata interpretata in versi o in immagine secondo la particolare sensibilità di ognuno di essi.
Condivido il tuo apprezzamento per le rose di Balla.
@ Lara =
Grazie per il tuo commento Lara.
Fra le correnti pittoriche che io prediligo ci sono proprio i Preraffaelliti, perciò ho volutamente cercato ed inserito questo dipinto di Waterhouse. Mi fa piacere questa identità di vedute.
@ Mirta =
Grazie Mirta. E' stato davvero bello.
@ Costantino =
Grazie per la tua attenta presenza.
E' stato un piacere anche per me trovare questa poesia, che non conoscevo, del mio conterraneo Marino Moretti.
@ Lu =
Un grande piacere anche per me Lucia, constatare che sei dolce come appari dal blog.
@ Marina Salomone =
RispondiEliminaGrazie Marina, mi fa tanto pacere.
@ Stefano =
La tua visita qui mi fa tanto piacere.
Grazie anche per la piacevole compagnia durante il pranzo a Bologna.
@ Susy =
Grazie per la tua visita e per il commento Susy. Torna quando vuoi; quanto a me è un piacere seguire il tuo bel blog.
@ Laura =
Grazie Laura, ma io ho solo raccolto splendide rose create da altri, mentre le tue splendide rose sono davvero tue!
@ achab =
Sei sempre molto gentile e poetico Achab. Grazie!
@ TuristadiMestiere =
RispondiEliminaGrazie! Lieta che ti sia piaciuto.
@ Marcello Affuso =
E' giusto ciò che dici. Infatti nel linguaggio dei fiori, tanto in uso nell'800 la rosa era simbolo della grazia e bellezza femminile.
Grazie per la tua visita e per il gradito commento.
ho regalato una rosa accompagnata da un messaggio:
RispondiEliminahttp://pi-francesco-cozzo.blogspot.it/2012/11/non-e-un-bacio.html
Benvenuto nel mio blog, Francesco.
RispondiEliminaSono andata a leggere il tuo post e penso che il tuo dono sia stato molto gradita alla destinataria.
Spero di vederti ancora.
Era da tanto che non leggevo Saffo e Archiloco, grazie :)
RispondiEliminaRipasso dopo tanto tempo su questo vecchio post dedicato alle rose, dove trovo altri due commenti.
RispondiEliminaScusandomi per il ritardo della mia risposta ringrazio Miyu e Lux per l'attenzione.