La bellissima Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima o Poinsettia pulcherrima), che è una delle piante più caratteristiche e rappresentative delle festività natalizie, appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae e al genere Euphorbia ed è originaria del Messico, dove cresce spontanea sotto forma di grande arbusto o piccolo albero.
Poiché è una pianta brevidiurna, la sua fioritura avviene in pieno inverno quando, essendo le giornate più corte, gode di poche ore di luce.
I grandi "petali" rossi della Stella di Natale sono in realtà delle brattee (foglie modificate), mentre i veri fiori sono le piccole infiorescenze giallastre al centro.
Attualmente vengono coltivate anche varietà con brattee di colore diverso dal rosso originario.
Come molte Euphoriacee, anche questa pianta una volta incisa, emette un lattice bianco irritante per l'uomo e tossico per gli animali.
In caso se ne sia venuti in contatto con le mani meglio non toccare la bocca o gli occhi.
Come molte Euphoriacee, anche questa pianta una volta incisa, emette un lattice bianco irritante per l'uomo e tossico per gli animali.
In caso se ne sia venuti in contatto con le mani meglio non toccare la bocca o gli occhi.
Quella che oggi è a noi nota come "Stella di Natale" era stata scoperta fin dal 1520 dagli spagnoli di Cortés che, giunti a Tenochtitlan, la videro fra i doni che i sudditi portavano a Montezuma.
Gli Aztechi la chiamavano cuetlaxochitl (fiore mortale che perisce e inaridisce come tutto ciò che è puro).
Gli Aztechi la chiamavano cuetlaxochitl (fiore mortale che perisce e inaridisce come tutto ciò che è puro).
Fu il botanico tedesco Karl Willdenow (1765-1812) che alla fine del 18° secolo le attribuì il nome di Euphorbia pulcherrima (cioè Euphorbia bellissima).
Ma fu soltanto nel 1825 che Joël Robert Poinsett (primo ambasciatore degli Stati Uniti in Messico), colpito dalla sua bellezza, ne portò alcuni esemplari presso la sua residenza in South Carolina, diffondendone così la conoscenza, ed in suo onore la pianta fu poi ribattezzata dai botanici Poinsettia pulcherrima.
Ma fu soltanto nel 1825 che Joël Robert Poinsett (primo ambasciatore degli Stati Uniti in Messico), colpito dalla sua bellezza, ne portò alcuni esemplari presso la sua residenza in South Carolina, diffondendone così la conoscenza, ed in suo onore la pianta fu poi ribattezzata dai botanici Poinsettia pulcherrima.
Joël Robert Poinsett
Nel XX secolo è invalsa in America l'usanza di regalarla per Natale insieme con il vischio e l'agrifoglio e, come tutte le mode provenienti da Oltreoceano, anche da noi questa consuetudine si è ben presto affermata.
Questo business si deve all'intuizione di Paul Ecke, un produttore di Encinitas (California), che nel 1920 pensò di sfruttare la rossa "fioritura" di questi arbusti coincidente con il periodo natalizio, vendendone i "fiori" recisi.
In seguito ne furono create cultivar in vaso, che rappresentano la produzione oggi commercializzata durante le Festività natalizie.
Questo business si deve all'intuizione di Paul Ecke, un produttore di Encinitas (California), che nel 1920 pensò di sfruttare la rossa "fioritura" di questi arbusti coincidente con il periodo natalizio, vendendone i "fiori" recisi.
In seguito ne furono create cultivar in vaso, che rappresentano la produzione oggi commercializzata durante le Festività natalizie.
Tutte le immagini di questo post sono state tratte da Internet
Meraviglioso post....grazie cara per queste immagine divine ma anche per le parole spese a decantare
RispondiEliminaHo appena dato il via al mio concorso natalizio...che fai vieni?ciao cara
ciao krilu' non conoscevo la storia di questa pianta!! che belle le foto in particolare la seconda.. non l'avevo mai vista!!! grazie di avermi fatto conoscere questa storia interessante.
RispondiEliminaciao e buona giornata!! :)
Ciao Louise! Interessanti le tue notizie sui fiori e sulle piante,che sempre ci fornisci!
RispondiEliminaLa stella ormai è un simbolo natalizio,mi ricorda quando i miei avevano il negozio di fiori, un bel ricordo! Grazie Louise! Un bacioner grosso dalla tua Thelma!
Che meraviglia questa pianta. Grazie per le informazioni che in gran parte non conoscevo. Ricordo la meraviglia quando l0 scorso anno, in Messico , ho visto ALBERI di Stelle di Natale!!!Non riuscivo a crederci.
RispondiEliminaUn post davvero interessante!!Tutti gli anni compro la Stella di Natale ,però dopo la fioritura mi muore sempre...forse sono negata per questo tipo di pianta!!!Mia mamma era in grado di mantenerla... però non è mai riuscita a farla rifiorire.Comunque è una pianta molto bella ed allegra per festeggiare il Natale!!!Ciao cara Krilù,Bacioneeeeee!!!!
RispondiEliminaUn post istruttivo,non conoscevo la storia della Stella di Natale.
RispondiEliminaBrava Krilù e buona serata!
Mi piace molto, anche se non riesco a mantenerla! Ho avuto la fortuna di vedere un albero di stelle di Natale, a Cuba...splendido!
RispondiEliminaCome Alessandra, per questa pianta non ho il pollice verde!
RispondiElimina:(
Grazie per il commento cara Graziella.
RispondiEliminaSono venuta di corsa ed ho linkato il tuo concorso qui nel mio blog.
Kiss.
Sono io che ringrazio te, Nanussa, per l'attenzione a ciò che ho scritto.
RispondiEliminaCiaoooo!
Ciao Thelma, tu sai bene quanto io sia appassionata di tutte le piante, in generale.
RispondiEliminaChe meraviglia avere un negozio di fiori! A te sarebbe piaciuto continuare la loro attività?
Bacione fiorito a te.
Anche a me questa pianta piace molto, Sandra.
RispondiEliminaChissà che spettacolo poter vedere gli alberi di Poinsettia nel loro habitat naturale.
Mi fa piacere che tu abbia trovato interessanti queste notizie, cara Liza. Non crucciarti se non riesci a mantenere in vita questa pianta oltre la sua fioritura: in gran parte si tratta di esemplari forzati in serra ed è inevitabile che ne soffrano. Neanch'io ci riesco sempre, ed inoltre, nonostante ne conosca le regole, non sono mai riuscita a farla rifiorire.
RispondiEliminaTi lascio un bacione.
Grazie Franz, mi fa piacere di avertela fatta conoscere.
RispondiEliminaBuonanotte.
Ciao Alessandra, quanto piacerebbe anche a me poterla vedere nella sua forma originale ad albero; ma ritengo mooooolto improbabile di poter andare in Messico o a Cuba. :)))
RispondiEliminaCiao Stefania, come ho detto a Liza non è solo colpa del "pollice" :)))
RispondiEliminaComunque un accorgimento per non farla schiattare immediatamente sarebbe di non farla affogare, ma di aspettare che il terriccio sia asciutto, fra una innaffiatura e l'altra.
Ma tu pensa l'antico Messico quanti preziosi e bei doni ha fatto al resto del mondo!
RispondiEliminaciao..anche questa volta ci lasci senza parole per la precisione ... bellissimo tutto..foto e spiegazioni...ciao..luigina
RispondiEliminaMolto interessanti le informazioni di questo post e le fotografie sono molto belle. Mi piace tantissimo la stella bianca perchè la trovo molto delicata....ma ahimè....non piace ai miei cani che ogni anno la distruggono! Un abbraccio a te!
RispondiEliminaBuongiorno Krilu'
RispondiEliminaquasi mi stava sfuggendo questo Tuo post molto interessante....
Adoro la Stella di Natale e non passa Natale senza stella..peccato che non riesca a conservarla.
ciaoooo e buona giornata.
Ci hai dato davvero tutte le informazioni che si possono desiderare, Krilù, da quelle botaniche a quelle storiche. Molte cose non le sapevo, alcune invece le avevo dimenticate, come quella sui "petali" che in realtà sono brattee. Belle anche le immagini, quale pianta migliore di questa da regalare per Natale?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaVero Adriano, ci sono giunte molte cose dall'antico Messico, ma più che di doni ricevuti temo si sia trattato di ... rapine perpetrate a suo danno.
RispondiEliminaGrazie Luigina, è sempre un piacere per me condividere le cose che conosco e documentarmi sulle cose che non so.
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento Antonella.
RispondiEliminaAnche a me la Stella di Natale piace tanto, sia rossa fiammante che nelle tenui colorazioni delle nuove cultivar.
Per i tuoi cani attenta al lattice tossico che la pianta emette.
Ti abbraccio.
Carla, come ho detto sopra, spesso non è colpa nostra se la pianta non dura a lungo, ma dello stress ormonale cui viene sottoposta per farla "fiorire" al momento giusto.
RispondiEliminaE allora godiamocela, come fosse un mazzo di fiori recisi, finché dura nel suo massimo splendore e poi pazienza ...
Ciaoooo!
Ciao Ninfa. La botanica è una delle mie grandi passioni e documentarmi su qualunque tipo di vegetale è per me un vero piacere.
RispondiEliminaUna Stella di Natale rende più allegra la casa delle Feste.
che notizie flash interessanti...le foto sono fantastiche!
RispondiEliminaGrazie per l'apprezzamento Marina. Ciaoooo!
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