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giovedì 27 gennaio 2011

27 Gennaio: Giornata della Memoria

Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria, istituita dal Parlamento italiano con la Legge 20 luglio 2000, n. 211, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000.





Legge 20 luglio 2000, n. 211 "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000,

Art. 1.

1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma, addì 20 luglio 2000





Il 27 gennaio 1945 veniva liberato dalle truppe sovietiche, il campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz, situato nei pressi della cittadina polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) che si trova a circa 60 chilometri ad ovest di Cracovia.
La prima armata che entrò nel lager fu la LX Armata del Primo Fronte Ucraino.
Vennero trovati circa 7.000 prigionieri ancora in vita. Inoltre, vennero trovati migliaia di indumenti abbandonati, oggetti vari che possedevano i prigionieri prima di entrare nel lager e 8 tonnellate di capelli umani imballati e pronti per il trasporto.

Il complesso dei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz svolse un ruolo fondamentale nei progetti di "soluzione finale della questione ebraica" - eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio del popolo ebraico (anche se nel campo trovarono la morte anche molte altre categorie di internati) - divenendo rapidamente il più grande ed efficiente centro di sterminio del Reich.
Oggi quel che resta di quel luogo è stato proclamato "patrimonio dell'umanità".



Così Eliezer Wiesel (nato a Sighet, Romania, il 30 settembre 1928) scrittore rumeno ebreo naturalizzato statunitense, sopravvissuto all'Olocausto, che ha scritto le sue memorie e le sue esperienze in numerosi libri ed ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1986, descrive il suo arrivo nel lager di Auschwitz:

Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.

(tratto da "La notte" di Elie Wiezer)

11 commenti:

  1. E' giusto sottolineare l'importanza della memoria.
    Certe verita' sono scomode e il tempo contribuisce a seppellirle.
    Le giornate della Memoria dovrebbero contribuire ad evitare che si ripetano simili atrocita', anche se purtroppo non è così, e numerose barbarie sono ancora sotto i nostri occhi al giorno d'oggi...
    Un abbraccio Krilu'!
    Dony

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  2. Davvero questi "MAI" pesano come enormi macigni.

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  3. bellissimo pezzo. Non ho letto questo libro. Fa venire i brividi...

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  4. Gli anni passano,e si affievolisce la certezza che queste nefandezze non si ripeteranno mai più.
    Ricordare vuol dire prevenire nuove terribili violenze.

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  5. Le iniziative cui ho partecipato ieri mi hanno confermato che occorre contribuire a ricordare ogni giorno che gli orrori nazi-fascisti sono il vergognoso simbolo di ogni qualsiasi sopraffazione sugli uomini in qualsiais parte del mondo avvengano.

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  6. MAI DIMENTICARE!!! Bellisssimo il brano di Elia Wiesel! Grazie Krilù per questo post! Un abbraccio.

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  7. Mai dimenticare... mai!!! Lo spero di cuore che non si dimentichi l'orrore che esseri umani hanno fatto provare ad altri esseri umani...e spero che oggi si aprano gli occhi su orrori che esseri viventi subiscono ancora

    Bello il brano che hai postato ^^

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  8. Mio Dio, come sono struggenti le parole di Wiezer. Non credo che noi che non abbiamo vissuto né la vita nel lager né la visione di chi per primo entrava nel '45 e si trovava davanti i sopravvissuti, i capelli, i corpi dei morti, non credo che riusciremo mai a immaginarci fino in fondo che cosa terribile e orribile è stata. NON DIMENTICHIAMO.

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  9. NON SI DEVE MAI DIMENTICARE... GIà ASSISTIAMO A TROPPE ATROCITà E SI RISCHIA DI RIPETERE LE TRAGEDIE

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Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.