Si è appena celebrata la Giornata della Memoria, per ricordare la tragedia della Shoah, vale a dire le persecuzioni, la deportazione e lo sterminio di cui furono vittima gli Ebrei durante la seconda guerra mondiale, perché tutte le Nazioni coinvolte hanno l'obbligo morale di mantenere viva la memoria di quel barbaro genocidio, che non può e non deve essere dimenticato, affinchè le giovani generazioni comprendano che razzismo e intolleranza a danno di chi è diverso da noi, per etnia, religione o cultura sono sempre forieri di guerre e dolore.
Tempo fa mi è capitato fra le mani l' opuscolo di una Biblioteca che segnalava come, sul drammatico argomento dell'Olocausto, esista anche una vasta letteratura dedicata espressamente ai ragazzi.
Possiamo chiamarle ... letture per non dimenticare?
Tempo fa mi è capitato fra le mani l' opuscolo di una Biblioteca che segnalava come, sul drammatico argomento dell'Olocausto, esista anche una vasta letteratura dedicata espressamente ai ragazzi.
Possiamo chiamarle ... letture per non dimenticare?
Autore: Anna Frank
Titolo: "Diario" (ll diario di Anna Frank)
Nel giorno del suo 13° compleanno, il 12 giugno 1942, Annalies Marie Frank inizia il suo "Diario" con queste parole:
"Spero che ti potrò confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che sarai per me un gran sostegno."
E' il diario di una adolescente ebrea diventata, attraverso la sua testimonianza, il simbolo delle vittime delle persecuzioni naziste contro gli ebrei.
Scritto nei due anni di segregazione forzata nell'alloggio clandestino in cui, insieme alla sua famiglia, era riparata per sfuggire alla cattura da parte dei nazisti, è forse la più conosciuta e la più importante fra le testimonianze del periodo più fosco della storia del Novecento.
Titolo: "Diario" (ll diario di Anna Frank)
Nel giorno del suo 13° compleanno, il 12 giugno 1942, Annalies Marie Frank inizia il suo "Diario" con queste parole:
"Spero che ti potrò confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che sarai per me un gran sostegno."
E' il diario di una adolescente ebrea diventata, attraverso la sua testimonianza, il simbolo delle vittime delle persecuzioni naziste contro gli ebrei.
Scritto nei due anni di segregazione forzata nell'alloggio clandestino in cui, insieme alla sua famiglia, era riparata per sfuggire alla cattura da parte dei nazisti, è forse la più conosciuta e la più importante fra le testimonianze del periodo più fosco della storia del Novecento.
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Autore: Lia Levi
Titolo: "Il segreto della casa sul cortile"
La vita di Piera e della sua famiglia non è più la stessa da quando Roma è occupata ed è iniziata la caccia all'ebreo, e l'unica soluzione è nascondersi, cambiando nome e inventandosi una vita diversa da quella che si è sempre vissuta.
Tra paura e bombardamenti, non resta che fingere, sperando di non essere scoperti.
Ma riuscirà Piera a continuare a mentire a Carlo, che è diventato il suo migliore amico?
Titolo: "Il segreto della casa sul cortile"
La vita di Piera e della sua famiglia non è più la stessa da quando Roma è occupata ed è iniziata la caccia all'ebreo, e l'unica soluzione è nascondersi, cambiando nome e inventandosi una vita diversa da quella che si è sempre vissuta.
Tra paura e bombardamenti, non resta che fingere, sperando di non essere scoperti.
Ma riuscirà Piera a continuare a mentire a Carlo, che è diventato il suo migliore amico?
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Autore: Myron Levoy
Titolo: "Alan e Naomi"
Alan vive in un quartiere popolare di New York con la sua famiglia, va a scuola e gioca con gli amici.
La sua è una vita normale, fino a quando nel suo palazzo va ad abitare Naomi, ebrea come lui, sfuggita per miracolo agli agenti della Gestapo nella Francia travolta dalla seconda guerra mondiale.
Naomi non parla più e si rifiuta di comunicare col mondo esterno; riuscirà Alan con pazienza e dedizione a rompere il suo drammatico isolamento?
"Facevo sempre picnic coi miei amici. Tanto tempo fa.
Giocavamo al picnic in cortile ... I miei amici ... ora sono tutti morti, vero?"
Titolo: "Alan e Naomi"
Alan vive in un quartiere popolare di New York con la sua famiglia, va a scuola e gioca con gli amici.
La sua è una vita normale, fino a quando nel suo palazzo va ad abitare Naomi, ebrea come lui, sfuggita per miracolo agli agenti della Gestapo nella Francia travolta dalla seconda guerra mondiale.
Naomi non parla più e si rifiuta di comunicare col mondo esterno; riuscirà Alan con pazienza e dedizione a rompere il suo drammatico isolamento?
"Facevo sempre picnic coi miei amici. Tanto tempo fa.
Giocavamo al picnic in cortile ... I miei amici ... ora sono tutti morti, vero?"
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Autore: Carlo Lucarelli
Titolo: "Il trillo del diavolo"
28 agosto 1939: Viktor, Reinhard e Hana sono giovani, felici, sorrridenti e soprattutto amici.
28 agosto 1940: Viktor e Hana, di origini ebree, sono lontani anni luce da Reinhard che sogna di entrare nelle SS, ma il destino ha per loro in serbo una difficile prova.
Titolo: "Il trillo del diavolo"
28 agosto 1939: Viktor, Reinhard e Hana sono giovani, felici, sorrridenti e soprattutto amici.
28 agosto 1940: Viktor e Hana, di origini ebree, sono lontani anni luce da Reinhard che sogna di entrare nelle SS, ma il destino ha per loro in serbo una difficile prova.
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Autore: Rose Lagercrantz
Titolo: "La ragazza che non voleva baciare"
E' la vera storia di Orge, il padre dell'autrice, un ebreo tedesco forte e passionale, attaccabrighe e, da sempre, insofferente ai soprusi.
Arrestato più volte ed inviato ai massacranti campi di lavoro, riesce a fuggire a Praga, dove incontra Anna, la ragazza che non voleva baciare, e con lei vive un'intensa storia d'amicizia, fino a quando ...
Titolo: "La ragazza che non voleva baciare"
E' la vera storia di Orge, il padre dell'autrice, un ebreo tedesco forte e passionale, attaccabrighe e, da sempre, insofferente ai soprusi.
Arrestato più volte ed inviato ai massacranti campi di lavoro, riesce a fuggire a Praga, dove incontra Anna, la ragazza che non voleva baciare, e con lei vive un'intensa storia d'amicizia, fino a quando ...
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Autore: Fred Uhlman
Titolo:"L'amico ritrovato"
Hans è un ebreo tedesco che vive ormai da trent'anni in America, dove i suoi genitori lo hanno fatto riparare a soli diciassette anni, per sfuggire alla shoa.
E' un affermato avvocato, è sposato e ha un figlio ormai adulto, ma non ha dimenticato gli anni vissuti in Germania e soprattutto la sua amicizia con Konradin, un coetaneo con il quale aveva instaurato un'amicizia speciale e che con l'avvento del nazismo si era schierato dalla parte di Hitler.
"Ho cercato di dimenticare.
Le mie ferite non sono ancora rimarginate e, ogni volta che ripenso alla Germania, è come se venissero sfregate col sale."
Titolo:"L'amico ritrovato"
Hans è un ebreo tedesco che vive ormai da trent'anni in America, dove i suoi genitori lo hanno fatto riparare a soli diciassette anni, per sfuggire alla shoa.
E' un affermato avvocato, è sposato e ha un figlio ormai adulto, ma non ha dimenticato gli anni vissuti in Germania e soprattutto la sua amicizia con Konradin, un coetaneo con il quale aveva instaurato un'amicizia speciale e che con l'avvento del nazismo si era schierato dalla parte di Hitler.
"Ho cercato di dimenticare.
Le mie ferite non sono ancora rimarginate e, ogni volta che ripenso alla Germania, è come se venissero sfregate col sale."
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Autore: Lia Levi
Titolo: "Una valle piena di stelle"
Brunisa ha 13 anni ed è convinta che il destino si voglia prendere gioco di lei: innanzitutto le ha rifilato un nome stravagante, poi le leggi marziali di Mussolini e adesso la guerra che travolge l'Europa e rinchiude gli ebrei come lei nei campi di sterminio.
La famiglia di Brunisa però non è una di quelle che si arrende, così inizia un viaggio clandestino verso le montagne per oltrepassare il confine svizzero, dove li attende una valle piena di stelle.
Il viaggio però si rivela più lungo e tortuoso del previsto e ...
Titolo: "Una valle piena di stelle"
Brunisa ha 13 anni ed è convinta che il destino si voglia prendere gioco di lei: innanzitutto le ha rifilato un nome stravagante, poi le leggi marziali di Mussolini e adesso la guerra che travolge l'Europa e rinchiude gli ebrei come lei nei campi di sterminio.
La famiglia di Brunisa però non è una di quelle che si arrende, così inizia un viaggio clandestino verso le montagne per oltrepassare il confine svizzero, dove li attende una valle piena di stelle.
Il viaggio però si rivela più lungo e tortuoso del previsto e ...
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Autore: Alison Lesile Gold
Titolo: "Mi ricordo Anna Frank"
Hannah e Anna Frank sono amiche inseparabili fin dall'asilo, ragazzine entrambe, ed entrambe ebree.
Quando le persecuzioni razziali contro gli ebrei arrivano ad Amsterdam, la famiglia Frank sparisce, facendo sapere a vicini e amici di aver trovato rifugio in Svizzera.
Hananah nell'affrontare con i suoi cari l'orrore dei campi di concentramento è certa che all'amica Anna sia toccato un destino migliore, ma ... le due amiche d'infanzia sono destinare ad incontrarsi ancora una volta.
"-Che fortuna che hai ad avere ancora la famiglia. Io, i genitori non li ho più, Hanneli. Non ho più nessuno. Anche Margot è molto malata.-
Scoppiarono di nuovo a piangere.
-Mi hanno rasata a zero.-
Che cosa terribile, pensò Hannah ... la sua amica era sempre stata tanto fiera dei suoi capelli folti e neri."
Titolo: "Mi ricordo Anna Frank"
Hannah e Anna Frank sono amiche inseparabili fin dall'asilo, ragazzine entrambe, ed entrambe ebree.
Quando le persecuzioni razziali contro gli ebrei arrivano ad Amsterdam, la famiglia Frank sparisce, facendo sapere a vicini e amici di aver trovato rifugio in Svizzera.
Hananah nell'affrontare con i suoi cari l'orrore dei campi di concentramento è certa che all'amica Anna sia toccato un destino migliore, ma ... le due amiche d'infanzia sono destinare ad incontrarsi ancora una volta.
"-Che fortuna che hai ad avere ancora la famiglia. Io, i genitori non li ho più, Hanneli. Non ho più nessuno. Anche Margot è molto malata.-
Scoppiarono di nuovo a piangere.
-Mi hanno rasata a zero.-
Che cosa terribile, pensò Hannah ... la sua amica era sempre stata tanto fiera dei suoi capelli folti e neri."
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Autore: Hans Peter Richter
Titolo: "Si chiamava Friedrich"
Ambientato in Germania, è la storia di due amici tra il 1925 e il 1942.
I due ragazzi e le loro famiglie sono molto legati, ma l'avvento del nazismo cambia la loro vita, nelle piccole e nelle grandi cose: Friedrich infatti è ebreo, mentre chi racconta è un ragazzo che marcia con la Gioventù Hitleriana, e il cui padre si è iscritto al Partito Nazionalsocialista, anche se solo perchè "lo fanno tutti".
La storia dei due ragazzi e delle loro famiglie si intreccia così a quella della persecuzione nazista, fino alla drammatica conclusione.
Titolo: "Si chiamava Friedrich"
Ambientato in Germania, è la storia di due amici tra il 1925 e il 1942.
I due ragazzi e le loro famiglie sono molto legati, ma l'avvento del nazismo cambia la loro vita, nelle piccole e nelle grandi cose: Friedrich infatti è ebreo, mentre chi racconta è un ragazzo che marcia con la Gioventù Hitleriana, e il cui padre si è iscritto al Partito Nazionalsocialista, anche se solo perchè "lo fanno tutti".
La storia dei due ragazzi e delle loro famiglie si intreccia così a quella della persecuzione nazista, fino alla drammatica conclusione.
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Autore: Uri Orlev
Titolo: "L'isola in via degli uccelli"
Nella Polonia sconvolta dalla guerra e dall'occupazione nazista, la vita per gli ebrei è divenuta drammatica.
Alex vede prelevare dalle SS suo padre, sua madre scompare nel nulla e lui resta solo, nel rifugio che si è trovato in un edificio abbandonato nel Ghetto di Varsavia, da dove esce solo per procurarsi il cibo per sopravvivere.
Ma riuscirà un ragazzo di undici anni, da solo, a difendersi dalla violenza e dalla crudeltà dei nazisti?
Titolo: "L'isola in via degli uccelli"
Nella Polonia sconvolta dalla guerra e dall'occupazione nazista, la vita per gli ebrei è divenuta drammatica.
Alex vede prelevare dalle SS suo padre, sua madre scompare nel nulla e lui resta solo, nel rifugio che si è trovato in un edificio abbandonato nel Ghetto di Varsavia, da dove esce solo per procurarsi il cibo per sopravvivere.
Ma riuscirà un ragazzo di undici anni, da solo, a difendersi dalla violenza e dalla crudeltà dei nazisti?
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Autore: Steven Schnur
Titolo: "Il segreto di Mont Brulant"
Etienne ha sempre trascorso le vacanze estive nella fattoria del nonno, e sono sempre state vacanze di sogno e di libertà. Ma improvvisamente qualcosa è cambiato: compaiono bambini laceri e scalzi intorno al paese, risuona il fischio di un treno che non esiste, si ritrovano strani oggetti del passato, e il nonno va in collera ogni volta che Etienne prova a parlarne per scoprire la verità. Nessuno vuole raccontare, tutti vogliono dimenticare quello che è avvenuto a Mont Brulant: ma Etienne li costringerà a rendersi conto che il passato non si cancella, e che la memoria è più forte del tempo e della morte.
Titolo: "Il segreto di Mont Brulant"
Etienne ha sempre trascorso le vacanze estive nella fattoria del nonno, e sono sempre state vacanze di sogno e di libertà. Ma improvvisamente qualcosa è cambiato: compaiono bambini laceri e scalzi intorno al paese, risuona il fischio di un treno che non esiste, si ritrovano strani oggetti del passato, e il nonno va in collera ogni volta che Etienne prova a parlarne per scoprire la verità. Nessuno vuole raccontare, tutti vogliono dimenticare quello che è avvenuto a Mont Brulant: ma Etienne li costringerà a rendersi conto che il passato non si cancella, e che la memoria è più forte del tempo e della morte.
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Autore: Judith Kerr
Titolo: "Quando Hitler rubò il coniglio rosa"
Nella Germania di Hitler essere ebreo può significare solo paura, violenza, deportazione, morte.
Anna e Max con i loro genitori riescono a fuggire prima che tutto ciò accada loro, ma non per questo non si rendono conto del dramma che altri ebrei stanno vivendo.
La perdita del suo giocattolo preferito, un coniglio rosa, è per Anna il simbolo della crudeltà e della violenza che anche i bambini subiscono in queste situazioni.
Titolo: "Quando Hitler rubò il coniglio rosa"
Nella Germania di Hitler essere ebreo può significare solo paura, violenza, deportazione, morte.
Anna e Max con i loro genitori riescono a fuggire prima che tutto ciò accada loro, ma non per questo non si rendono conto del dramma che altri ebrei stanno vivendo.
La perdita del suo giocattolo preferito, un coniglio rosa, è per Anna il simbolo della crudeltà e della violenza che anche i bambini subiscono in queste situazioni.
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Autore: Joseph Joffo
Titolo: "Un sacchetto di biglie"
Nel 1941 Parigi è occupata dai nazisti. Un mattino Joseph e Maurice Joffo - due ragazzini di dieci e dodici anni - devono andare a scuola con una stella gialla cucita sul cappotto, il distintivo che gli ebrei, ormai privati di alcuni diritti fondamentali, sono costretti a portare. La sera stessa dovranno abbandonare i genitori e il pittoresco quartiere parigino dove il padre ha un negozio di barbiere, per raggiungere i fratelli più grandi che sono già in salvo a Mentone, nella Francia ancora libera.
Ha inizio così la straordinaria avventura dei due fratellini ebrei, che per sfuggire alle retate della Gestapo dovranno nascondersi, arrangiarsi, escogitare mille stratagemmi, muovendosi in un mondo lacerato dalla guerra, dove non c'è più posto per l'innocenza infantile, ma soltanto per un odio cieco e assurdo.
Pur scrivendo questo resoconto più di trent'anni dopo, Joseph Joffo è riuscito a restituire intatte tutta la vivacità e la freschezza della sua gioventù.
"-Bene, adesso tocca a te Jo-
Mi avvicino alla tavola con la giacca in mano. Sono le otto del mattino e fuori è ancora buio pesto. La mamma è seduta accanto al tavolo. Ha ago e filo e le mani le tremano. Sotto il paralume, Maurice liscia qualcosa attaccato al risvolto sinistro: una stella gialla sopra la quale è ricamata la parola JUIF (ebreo).
Maurice mi guarda. -Non piangere. Avrai anche tu la tua.-
Si, nel quartiere ne avranno tutti una e, una volta che la si ha, non si può più fare molto: non si può andare al cinema o prendere il treno; può darsi che non si abbia più nemmeno il diritto di giocare a biglie. Può darsi che non si abbia più nemmeno il diritto di andare a scuola. Come legge razziale quella non sarebbe tanto male.
Mamma taglia il filo ed è fatta. Sono marchiato."
Titolo: "Un sacchetto di biglie"
Nel 1941 Parigi è occupata dai nazisti. Un mattino Joseph e Maurice Joffo - due ragazzini di dieci e dodici anni - devono andare a scuola con una stella gialla cucita sul cappotto, il distintivo che gli ebrei, ormai privati di alcuni diritti fondamentali, sono costretti a portare. La sera stessa dovranno abbandonare i genitori e il pittoresco quartiere parigino dove il padre ha un negozio di barbiere, per raggiungere i fratelli più grandi che sono già in salvo a Mentone, nella Francia ancora libera.
Ha inizio così la straordinaria avventura dei due fratellini ebrei, che per sfuggire alle retate della Gestapo dovranno nascondersi, arrangiarsi, escogitare mille stratagemmi, muovendosi in un mondo lacerato dalla guerra, dove non c'è più posto per l'innocenza infantile, ma soltanto per un odio cieco e assurdo.
Pur scrivendo questo resoconto più di trent'anni dopo, Joseph Joffo è riuscito a restituire intatte tutta la vivacità e la freschezza della sua gioventù.
"-Bene, adesso tocca a te Jo-
Mi avvicino alla tavola con la giacca in mano. Sono le otto del mattino e fuori è ancora buio pesto. La mamma è seduta accanto al tavolo. Ha ago e filo e le mani le tremano. Sotto il paralume, Maurice liscia qualcosa attaccato al risvolto sinistro: una stella gialla sopra la quale è ricamata la parola JUIF (ebreo).
Maurice mi guarda. -Non piangere. Avrai anche tu la tua.-
Si, nel quartiere ne avranno tutti una e, una volta che la si ha, non si può più fare molto: non si può andare al cinema o prendere il treno; può darsi che non si abbia più nemmeno il diritto di giocare a biglie. Può darsi che non si abbia più nemmeno il diritto di andare a scuola. Come legge razziale quella non sarebbe tanto male.
Mamma taglia il filo ed è fatta. Sono marchiato."
Stavo giusto pensando al regalo di compleanno da fare alla figlia della mia migliore amica, adolescente amante delle buone letture, e queste lo sono tutte quante!
RispondiEliminaOra ho solo l'imbarazzo della scelta.
Grazie, mi sei stata utilissima, e anche se non sono piu' una ragazza, qualcosa leggero' anch'io, tra queste proposte!
Un abbraccio.
Dony
Molti di questi libri gli ho letti anni fa,bisognerebbe trovare il modo di fargli conoscere ai nostri ragazzi,cosa non facile.
RispondiEliminaCiao Krilù,i tuoi post sono sempre interessanti!
Ciao cara Krilù questi libri non li ho mai letti, sicuramente era perché il tempo era molto tiranno com me. spero che capirai a cosa mi riferisco la vita è stata dura e le mie energie erano solo nel lavoro e famiglia. credo che le scuole debbano fare di più per far conoscere tutto questo.
RispondiEliminaBuona serata cara amica.
Tomaso
Grazie di questi preziosi consigli, Krilù.
RispondiEliminaBuona domenica
Erika
Sono tutte molto interessanti come letture... davvero vale la pena di leggerle!^_^
RispondiEliminaè incredibile, di ben 13 libri io ne ho letti solo 2....
RispondiEliminaè anche vero che purtroppo il tempo a disposizione è sempre troppo poco
chissà che un domani,non possa riprendere a leggere una una volta!
grazie della preziosa lista
notte Lu
Una vasta gamma di letture a tema....una scelta molto difficile
RispondiEliminaGrazie del tuo contributo
Ciao KRILU'!
RispondiEliminaAdoro passare da te!!!
Leggere i tuoi post...pensare,...rifletterci su...
GRAZIE!!!
Un abbraccio e buonissima domenica! KISSES. NI
Le classi diogni ordine e grado dovrebbero avere IN AULA libri a disposizione. E adulti lettori e non solo "assegnatori-di compiti-scolastici-e-controllori-del-profitto".
RispondiEliminaVengono i brividi:speriamo che i nostri figli,i nostri nipoti,i nostri pronipoti ricordina e
RispondiEliminacontribuiscano a sconfiggere chi volesse mai
tornare agli orrori passati.
Davvero una letteratura vastissima. Alcuni autori e i loro libri li conoscevo, altri no. Hai fatto bene a citarli. Mi sono segnata i titoli e la prossima volta che vado in libreria li compero. Non compero mai solo un libro, ma almeno 5 o 6 per volta. E questi li presterò in giro. Aiutano a ricordare.
RispondiEliminaciao...grazie per aver inserito moltissimi libri sull'argomento, per me alcuni letti, altri no... c'è sempre modo di poterli leggere...grazie..ciao...luigina
RispondiEliminaMolto interessanti i libri di cui parli, ne ho letti alcuni....chi non conosce il diario di Anna Frank o Una valle piena di stelle della Levi? Cercherò di trovarne altri perchè non si debba mai dimenticare.
RispondiEliminaIl mio babbo è stato internato per nove mesi nel campo di concentramento di Bochenwald...
Ciao carissima, un abbraccio
Bruna
belle segnalazioni, mi permetto di aggiungere "In nome dei miei" di Martin Gray (al secolo Mietek Grayewski), una straziante autobiografia. In una recente intervista ha detto "io non scrivo, grido". Un saluto.
RispondiEliminaCiao Krilù. Hai visto? La località maggiormente votata per la festa tra blogger del 22 maggio è Bologna. Sei dei nostri?
RispondiEliminaQuanta sensibilità nella tua testimonianza e nelle tue scelte! Ed anche tanta cultura intensamente vissuta.
RispondiEliminaSono racconti struggenti ma inevitabilmente da leggere per non dimenticare quello che è accaduto.
RispondiEliminaUna nota positiva la riscontro nella scuola frequentata dai miei figli che ha dato molto spazio per far conoscere loro questo passato atroce.
Ciao
Kri...??????????????
RispondiElimina"L'amici ritrovato" è una lettura imperdibile, secondo forse solo a "La notte" di Wiesel, nel tema.
RispondiEliminaciao cara Krilù, è da un po di giorni che non ti trovo in casa e non ti incontro....spero vada tutto bene. Un abbraccio e a presto. ciao
RispondiEliminaCiao cara Krilù!!!Proprio ieri sera ho visto con i miei figli il film "Il bambino con il pigiama a righe ",Bellissimo ...estremamente dolce e crudele allo stesso tempo !!! Non bisogna mai dimenticare questi crimini all'UMANITA'...MAI !!!Sicuramente i libri offrono un grandissimo contributo alla conoscenza !!!
RispondiEliminaBuon We con bacione,Liza.
Il mio punto interrogativo di qualche giorno fa non ha ancora risposta...e questo è segnale che qualcosa non va.
RispondiEliminaCome ben sai Kri, io non oso "mai" disturbare telefonicamente, (sono sempre in punta di piedi)con tutti, il tuo silenzio non mi lascia tranquilla.
....Se riesci fammi (facci) un cenno.....
ciaooo Krilu' un bacione (ti sono vicina e ti penso).ciaoooo