Vi piacciono le castagne? a me moltissimo! ed era un rito e un'avventura, la giornata che un tempo, con mio marito e i figli, dedicavamo all' "andare a castagne".
Si partiva all'alba, coi bambini ancora semi-addormentati, e attraverso la Statale Tosco-Romagnola si raggiungeva il Passo del Muraglione, per scendere in Toscana dove il proprietario di un grande castagneto ci permetteva di raccogliere tutte le castagne che volevamo, facendocene pagare la metà.
Si entrava nel bosco che faceva ancora buio ma già il castagneto era brulicante di figure chine, intente a cercare la posizione più ricca di castagne, magari aiutandosi con una pila.
A sera eravamo, oltre che carichi di castagne, ubriachi di ossigeno e di fatica, ma la giornata trascorsa all'aria aperta e il pic-nic nel bosco vestito dei colori autunnali, era vissuta dai miei bimbi, ma anche da noi, come una vera festa.
Si partiva all'alba, coi bambini ancora semi-addormentati, e attraverso la Statale Tosco-Romagnola si raggiungeva il Passo del Muraglione, per scendere in Toscana dove il proprietario di un grande castagneto ci permetteva di raccogliere tutte le castagne che volevamo, facendocene pagare la metà.
Si entrava nel bosco che faceva ancora buio ma già il castagneto era brulicante di figure chine, intente a cercare la posizione più ricca di castagne, magari aiutandosi con una pila.
A sera eravamo, oltre che carichi di castagne, ubriachi di ossigeno e di fatica, ma la giornata trascorsa all'aria aperta e il pic-nic nel bosco vestito dei colori autunnali, era vissuta dai miei bimbi, ma anche da noi, come una vera festa.
Il castagno (Castanea sativa) è una pianta di origine antichissima, essendo tra le latifoglie che fecero la loro comparsa sulla terra nel Cenozoico, popolando di foreste vastissime regioni.
La sua zona di diffusione originaria è molto estesa, comprende infatti l'intero bacino del Mediterraneo, i litorali atlantici dell'Europa meridionale e dell'Africa settentrionale, l'arco alpino, l'Asia Minore, spingendosi fino a lambire il Mar Caspio.
La sua zona di diffusione originaria è molto estesa, comprende infatti l'intero bacino del Mediterraneo, i litorali atlantici dell'Europa meridionale e dell'Africa settentrionale, l'arco alpino, l'Asia Minore, spingendosi fino a lambire il Mar Caspio.
Presente nella dieta dell'uomo fin dalla preistoria, ha rappresentato, per moltissimo tempo, la principale fonte di alimentazione delle popolazioni residenti nelle aree montane.
La definizione di "albero del pane" gli è stata attribuita poichè dai suoi frutti si ricava la farina di castagne, elemento base dei piatti poveri di un tempo.
La definizione di "albero del pane" gli è stata attribuita poichè dai suoi frutti si ricava la farina di castagne, elemento base dei piatti poveri di un tempo.
Prima della scoperta dell'America, quando in Europa non esistevano ancora nè le patate nè il mais, materia prima della polenta, la castagna era infatti l'alimento che più di ogni altro preservava dalla fame e permetteva di superare i periodi di carestia. Questo non soltanto grazie alla sua abbondanza e alla sua facilità di conservazione allo stato essiccato, ma anche alle sue virtù nutrienti e al senso di sazietà che dà il suo consumo.
Le castagne sono un tipico prodotto autunnale: cadono spontaneamente dall'albero e la loro raccolta avviene generalmente nel mese di ottobre. Deve essere effettuata giornalmente, perchè le castagne non possono rimanere sul terreno, dove possono essere intaccate da funghi e vermi.
I metodi tradizionali di conservazione delle castagne sono:
- la ricciaia: le castagne ancora avvolte nel loro riccio, vengono disposte in cumuli nel bosco e coperte di foglie, ricci e terra. Le pioggie, o in mancanza di esse le innaffiature, permettono di mantenere un'umidità costante e la loro conservazione per buona parte dell'inverno.
- la curatura, che consiste nell'immergere i frutti in acqua a 15°C per una settimana e successiva asciugatura. In questo modo le castagne possono essere conservate per alcuni mesi.
Volendo si possono anche surgelare, meglio se arrostite e già sgusciate, e durano in freezer circa 6 mesi.
Oltre che ad essere consumate semplicemente arrostite sul fuoco o nel forno (caldarroste) o bollite in pentola con alloro, le castagne secche sbucciate e la farina di castagne vengono utilizzate in cucina per la preparazione di minestre, pietanze e dolci.
I metodi tradizionali di conservazione delle castagne sono:
- la ricciaia: le castagne ancora avvolte nel loro riccio, vengono disposte in cumuli nel bosco e coperte di foglie, ricci e terra. Le pioggie, o in mancanza di esse le innaffiature, permettono di mantenere un'umidità costante e la loro conservazione per buona parte dell'inverno.
- la curatura, che consiste nell'immergere i frutti in acqua a 15°C per una settimana e successiva asciugatura. In questo modo le castagne possono essere conservate per alcuni mesi.
Volendo si possono anche surgelare, meglio se arrostite e già sgusciate, e durano in freezer circa 6 mesi.
Oltre che ad essere consumate semplicemente arrostite sul fuoco o nel forno (caldarroste) o bollite in pentola con alloro, le castagne secche sbucciate e la farina di castagne vengono utilizzate in cucina per la preparazione di minestre, pietanze e dolci.
Le castagne sono una miniera di risorse nutrizionali: sono infatti ricche di zuccheri, fibre, proteine, aminoacidi, lipidi, sali minerali (potassio, fosforo, zolfo, magnesio, calcio, ferro) e diverse vitamine del gruppo B (B1 e B2) ma anche C e PP.
Una curiosità: contengono più potassio delle banane.
Sono un frutto atipico, poichè ricche di carboidrati complessi (amido) come i cereali.
Inoltre, essendo ricche di fibre influiscono favorevolmente sulla motilità intestinale, sulla microflora batterica e sulla riduzione della colesterolemia.
Una curiosità: contengono più potassio delle banane.
Sono un frutto atipico, poichè ricche di carboidrati complessi (amido) come i cereali.
Inoltre, essendo ricche di fibre influiscono favorevolmente sulla motilità intestinale, sulla microflora batterica e sulla riduzione della colesterolemia.
Il contenuto di acqua è relativamente modesto, si aggira intorno al 50%.
Hanno un elevato contenuto calorico: 160 Kcal ogni 100 g. di prodotto edibile.
Queste caratteristiche, unite all'ottima digeribilità rendono la castagna un alimento ideale anche per gli sportivi.
Poichè durante la cottura buona parte dell'amido, presente nelle castagne, si riduce in zuccheri semplici, responsabili anche del tipico sapore dolciastro, sono sconsigliate per chi soffre di diabete.
La farina di castagne, che viene usata per la preparazione di creme, minestre, gnocchi e polenta, sopperisce ai fabbisogni di carboidrati anche nei soggetti che presentano intolleranza ai cereali.
In Italia esistono moltissime varietà di castagne. Tra le più pregiate quelle del Mugello, di Castel del Rio (Imola), di Marradi, di Cuneo.
Hanno un elevato contenuto calorico: 160 Kcal ogni 100 g. di prodotto edibile.
Queste caratteristiche, unite all'ottima digeribilità rendono la castagna un alimento ideale anche per gli sportivi.
Poichè durante la cottura buona parte dell'amido, presente nelle castagne, si riduce in zuccheri semplici, responsabili anche del tipico sapore dolciastro, sono sconsigliate per chi soffre di diabete.
La farina di castagne, che viene usata per la preparazione di creme, minestre, gnocchi e polenta, sopperisce ai fabbisogni di carboidrati anche nei soggetti che presentano intolleranza ai cereali.
In Italia esistono moltissime varietà di castagne. Tra le più pregiate quelle del Mugello, di Castel del Rio (Imola), di Marradi, di Cuneo.
La differenza fra castagne e marroni consiste in un innesto. Infatti le castagne sono il frutto dell'albero selvatico ed hanno forma, dimensione e sapore molto variabili, anche se prodotte dallo stesso albero, mentre i marroni sono prodotti dall'albero coltivato e selezionato ed hanno caratteristiche standardizzate. I marroni sono da sempre considerati più pregiati per le maggiori dimensioni, la pellicola interna più facilmente asportabile, il sapore più dolce e delicato. Vengono usati sorattutto in pasticceria per ricette come i marron glacé, confetture, gelati e altre prelibatezze.
Tutte le e immagini di questo post sono state tratte da Internet.
Post molto interessante krilù.
RispondiEliminaA me le castagne piacciono, ma non eccessivamente, soprattutto in questo periodo che sono in cura dal dentista.
Contengono più potassio delle banane?
Non lo sapevo.
Un bacio e buona serata.
Caspita che documentazione! Sono qui, oltre che per complimentarmi per questa minuziosa spiegazione sulle proprietà di questo prezioso alimento, per dirti (non ho altro modo per farlo) che ho ricevuto un messaggio di "inevasa mail"...quella che ti avevo scritto dal sito e che mi ha dato esito negativo. La bustina che dice "scrivi a Krilù" non mi ha portato a te......Un salutone.
RispondiEliminaMolto interessante!!!! bellissime anche le foto!!!
RispondiEliminaChe magnifico articolo, Carla. Anche noi, quando il bimbo era piccolo, andavamo "a castagne". Si tornava davvero come dici tu. In più anche con tante punture di riccio-di-castagne alle mani !
RispondiEliminaIo , con le castagne, divento irragionevole e ne mangio fino a scoppiare....come ho fatto ieri sera.
Buon San Martino...io son qui da sola...niente castagne stasera.Felice notte.
Mi hai fatto venire una voglia di caldarroste incredibile! Io sono golosissima di castagne, finché ce ne sono, ne mangio :) Ciaoo a presto!
RispondiEliminaCarlaaaaaaaaaa ma che buone le castagne, me le hai fatte desiderare. le adoro!
RispondiEliminami fa piacere tu segua il girotondo, io sono molto contenta di parteciparvi, è la festa che preferisco e mi ispira molto nella grafica. l'8 di dicembre avremmo tutti i links dei partecipanti, e cosi potrai divertirti a girare per i siti. a proposito ho rubato alcuni aforismi sul natale dal tuo forum, mi mancavano prorio....ehehehehe. un abbraccio affettuoso
Bel post! ...sai da noi qui nel Bellunese come si chiamano le castagne secche? ....straca ganase! le ganase sono le guance in dialetto.
RispondiEliminaBaci
Ciao
RispondiEliminache buone le castagne.
Articolo interessante.
Ma che bello questo post! E anche interessante..e dolcissimo il tuo ricordo d'inizio...
RispondiEliminaCiao,a presto...Sonia
Krilù..complimenti..questo post mi ha semplicemente affascinata.Bellissimo reportage fotografico a cui hai sapientemente allegato informazioni dettagliate,tra l'altro mi hai fatto venire una voglia matta di caldarroste!!! O.O' Buoneeeee!!!Grazie Krilù,bacione..buon fine settimana. :D
RispondiEliminaChe buon profumo di castagne in questo post e quante cose interessanti si possono leggere su questo dolcissimo frutto invernale.
RispondiEliminaMolto bello anche il racconto della raccolta di castagne con la tua famiglia.
Buon fine settimana Gabriella
Ciao Krilù,a me piacciono un sacco!
RispondiEliminaLe caldarroste mi fanno impazzire,quando abitavo a Milano, mio padre,in ottobre,ci portava il fine settimana nei boschi(non ricordo esattamente dove)a raccoglierle!
Bel post,mi sembra di sentirne il profumo.....
ciaooo,buona serata!
ciao..riesci a raccogliere tantissime informazioni in modo simpatico e divertente.. e soprattutto, incuriosisci con tutte queste notizie... ciao..luigina
RispondiEliminaGrazie Stella.
RispondiEliminaRiguardo al contenuto di potassio, ho scoperto che per 100 g di prodotto:
Banane = potassio 350 mg
Castagne fresche = potassio 500 mg.
Castagne secche = potassio 738 mg.
Ciao!
Grazie per il tuo gentile commento Silvia.
RispondiEliminaTi ho inviato una e-mail [spero che almeno questa giunga a destinazione :) .]
Grazie per l'apprezzamento, Marina.
RispondiEliminaMi fa piacere che ti sia piaciuto, Sandra.
RispondiEliminaVedo che abbiamo tante cose in comune: il ricordo dell' "andare a castagne", l'ingordigia nel mangiare caldarroste, e perfino la sera di San Martino senza castagne. Il bello è che io le avevo programmate per il dopo cena, ma poi c'erano a cena i miei ragazzi e ci siamo abbuffati d'altro, così me ne sono proprio scordata. Quando verso le 23,00 mi è tornato in mente che dovevo cuocere le caldarroste tutti si sono rifiutati di ingozzarsi ulteriormente. :))
Io, esattamente come te, Giada :)))
RispondiEliminaCiao Ketty!! Mi fa piacere la tua visita.
RispondiEliminaAspetterò con impazienza l'8 dicembre per ammirare tutte le vostre belle pagine di Natale.
Inutile dirti che puoi prendere tutti gli aforismi che vuoi.
Un bacione.
Grazie Elena! Straca ganase direi che rende molto bene l'idea :))))
RispondiEliminaGrazie Roby!
RispondiEliminaGrazie per aver apprezzato la mia ricerca, Sonia.
RispondiEliminaCiao Shiri. Grazie per il tuo commento. Questa è proprio la stagione giusta per noi golosone di castagne, quindi leviamocene la voglia. :)))
RispondiEliminaTi ringrazio molto Gabriella. Anche se sono io la prima a divertirmi, nella ricerca di notizie sugli argomenti dei miei post, mi sento poi molto gratificata se vengono apprezzati.
RispondiEliminaGrazie Franz. Ora, mentre sto rispondendo ai vostri commenti è venuta anche a me una gran voglia di caldarroste! :)))
RispondiEliminaGrazie Luigina, per me è un divertimento cercare le notizie e una gratificazione leggere i vostri commenti.
RispondiEliminaLeggo che molte di noi siamo divoratrici di castagne.
RispondiEliminaI miei figli sono nati entrambi in novembre e all'ottavo mese di gravidanza il ginecologo mi diceva di non mangiare castagne altrimenti la pancia aumentava troppo, ma per me è stato impossibile...e mi gondfiavo come una palla.
Io sono "cotta" per le castegne in tutti i modi. Ho raccolto castagne ad iosa, sia da piccola ero ma anche ora da vecchiarella.
Con i miei figli si andava a far castegne, ma spesso mi trovavo anche da sola, in un ritaglio di tempo ad andare nei boschi qui vicino e tornavo con dei sacchi pieni.
..ma veramente...e tutto da sola.
Ora nel nostro giardino abbiamo tre castani che producono tantissimo e quindi la raccolta mi è facilissima...pochi passi e sono sul posto.
Peccato che si sta dicendo che l'anno prossimo saranno da tagliare un poco perchè hanno preso una specie di malattia....vedremo.
Devo dire purtroppo che io esagero sempre e ne mangio troppe e per me non sono cosi digeribilissime...di solito la notte mi diventa pesante.
Ciaoo Kri..e ciao a tuttiiii
p.s. faccio fatica a lasciare i commenti. ho il pc molto rallentato.
Anch'io sto litigando col PC Carla, impiega una vita a pubblicare post e commenti e anche le e-mail mi stanno dando grossi problemi.
RispondiEliminaTornando alle castagne, sei ben fortunata ad avere i castagni in giardino, così non fai altra fatica che chinarti a raccoglierle. E a proposito di golosità per le castagne, ti dirò che ho apena finito di mangiare una grossa ciotola di caldarroste ... chissà che sonno agitato stanotte .... :))))
Ti auguro una buona domenica.
Finalmente oggi riesco a fare un giro nei miei blog preferiti e lasciare un commento, sì, perchè spesso seppur seguendovi, non riesco a scrvere; mannaggia al poco tempo libero e al pc o la linea che vanno sempre più lenti.
RispondiEliminaVedendo le castagne, non ho potuto fare a meno di leggere, la bellissima e sapiente descrizione di questo prodotto che ci offre la natura.
Sei riuscita a far rivivere in me tanti dolci ricordi e dato che ho le castagne, corro a fare le caldarroste! Buono Domenica
...ops..castagni o castani????
RispondiEliminaKri...sarà giusto senz'altro castagni..come hai scritto tu!?
Si Carletta è giusto così come ho scritto: castagni sono le piante e castagne sono i frutti.
RispondiEliminaForse hai leggermente confuso con il nome degli ippocastani, che sono alberi da viali e parchi che producono frutti simili alle castagne però non commestibili.
Bacio!
Ciao Louise! Mi ero persa il post delle castagne! Mi piacciono le caldarroste!Pero' da bambina mia nonna le faceva anche lesse! E soprattutto spesso quelle secche che nel dialetto padano la castagna secca si chiama
RispondiElimina" mundul"!
Un dolce con farina di castagne da noi è la pattona inoltre trovo molto buone le frittelline di farina di castagne ma è un dolce emiliano non lombardo! Baci tua Thelma!
Grazie per la tua visita Milù e anche per le belle (e buone) ricette che trovo sul tuo blog.
RispondiEliminaCiao Thelma, vedo che siamo decisamente in maggioranza, le golose di castagne.
RispondiEliminaAnche se preferisco le caldarroste non disdegno certo quelle lessate con la buccia insieme a foglie d'alloro, che qui da me vengono chiamate "balùs", solo che si sbucciano con maggior difficoltà.
Mi piacciono pure le castagne secche che, cotte in acqua, fanno un buon brodino un po' dolciastro.
Buonanotte e bacibaci.