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martedì 4 gennaio 2011

Passatelli in brodo

I passatelli in brodo sono una tradizionale minestra della Romagna.

In passato era questo il piatto tipico delle feste e delle grandi occasioni come Pasqua, battesimi, cresime, matrimoni, mentre a Natale venivano invece previlegiati i cappelletti in brodo.



Io li faccio così, e perdonatemi se non vi dò pesi esatti ma, come la mia mamma, la mia nonna e la mia bisnonna, li ho sempre fatti "ad occhio".

Per ogni commensale calcolo:
una manciata abbondante di parmigiano grattugiato,
una manciata abbondante di pangrattato,
un uovo + 1 (ad esempio, per 4 persone le uova saranno 5, per 6 persone le uova saranno 7, perché i miei commensali sono abituati a porzioni abbondanti),
un cucchiaio di farina (un tempo, quando grattugiavo da me il pane raffermo comune non la mettevo, ma col pangrattato acquistato già pronto non si sa mai di che tipo di pane si tratti e si rischia che quando si tuffano i passatelli nel brodo non restino compatti),
un generoso pizzico di noce moscata grattugiata,
poca buccia grattugiata di limone,
sale e pepe q. b.


In una ciotola o sulla spianatoia amalgamare insieme con cura tutti gli ingredienti, ricavandone una palla piuttosto soda. Per ottenere la dovuta consistenza, visto che le uova possono essere di diverse pezzature, potrebbe rendersi necessario aggiungere ancora un po' di parmigiano e di pangrattato in egual misura.



Passare poi porzioni dell'impasto così ottenuto nell'apposito attrezzo (è uno schiacciapatate che però deve avere i fori di 4-5 millimetri), da cui usciranno i "passatelli".
Un tempo le nostre "azdore" romagnole usavano un attrezzo diverso, chiamato "e fer" (ferro da passatelli), consistente in un disco di metallo bucherellato e leggermente concavo, dotato di due manici di legno laterali, col quale si doveva schiacciare con forza l'impasto posto sulla spianatoia fino a farne uscire i passatelli.


Portare a bollore un buon brodo di carne e tuffarci dentro i passatelli che saranno cotti in pochissimi minuti, da quando saliranno in superficie.



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Aggiornamento del
12 settembre 2012


Con questo post partecipo al
Link Party # 26
by Topogina
Piccole Chef Sperimentano



26 commenti:

  1. Che buoni che sono! Anche a me ricordano le feste dell'infanzia. La mia ricetta è come la tua...noi qui mettiamo anche una grattatina di noce moscata. Sai che un'amica, romana ma originaria di Gubbio, poco tempo fa mi ha regalato "al fer" (che tu chiami similmente "e fer") . La mia nonna ha sempre usato lo schiacciapatate.

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  2. Sono molto buoni e ideali in questo periodo.Salutoni a presto

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  3. Belle da vedere e buonissimi da mangiare...
    Complimenti cara Krilù!
    Buona serata con un forte abbraccio,
    Tomaso

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  4. Che buoni!!.....A quest'ora poi..anticiperei volentieri l'ora di cena! Bravissima Krilù! Tanti auguri di buonissimo anno e un botto pazzesco di bacini! :D <3

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  5. Krilu caraaaaaaaaaa!!!

    Che BUONIIIIIIIIIIIIIIII...

    Io li adoro!!! ...ma che fame mi hai fatto venire???

    SLURP...posso rubarli? ;o)

    Smuak....NI

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  6. Ciao Louise che i buoni i passatelli! Mi sembrano un abbraccio:cald,morbidoni! Che buonii! Baci tua Thelma!

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  7. sembrano buonissimi, spero di assaggiarli presto!!!

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  8. ecco...Krilu...io non li conoscevo, fino al giorno di S.STEFANO perchè mia sorella li ha cucinati per cena.
    Non conoscevo questa ricetta e mia sorella l'ha appresa dalla tv....
    Che combinazione...oggi tu ne parli.
    Devo riuscire a trovare lo schiacciapatate che tu dici e poi mi cimento.
    Sono veramentebuoni, specialmente accompagnati da un buon brodo di bollito valido.
    A proposito....come sei andata col coniglio in salmi?

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  9. dopo le abbuffate delle feste,meglio non provarli,per ora terrò la ricetta da parte perchè sembrano proprio buoni,ciao Krilù

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  10. Quanti ricordi hai suscitato in me, la mia nonna, la mia mamma erano solite farli ed erano buonissimi.Mia mamma grattugiava sempre il pane raffermo, ed usava quello per tutte le ricette di cui ne aveva bisogno, non l'ho mai vista acquistare pangrattato, anzi ne dava anche a me già pronto. Penso che prestissimo li rifarò, me ne hai messo una gran voglia! Baci

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  11. Io ho uno schiacciapatate, ma forse i fori sono troppo piccoli... mi piacerebbe provare a farli, non li ho mai mangiati!
    Che bello il mosaico della tua intestazione, se non sbaglio si trova in S. Apollinare Nuovo?
    Baci!

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  12. E' vero confermo tutto! la mia nonna, emiliana sposata ad un romagnolo, li faceva e usava la grattugia speciale... e a Natale faceva i cappelletti in brodo rigorosamente di gallina... bei tempi quelli, quando le tradizioni erano osservate anno dopo anno!!! ancora mi sembra di sentire quei profumi particolari delle Feste trascorse in casa dei nonni.. Ciao cara Krilù, vengo per ricambiare i tuoi auguri, buon Epifania e che il 2011 sia un anno buono per tutti. Baci

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  13. ciao passo per caso. che bella atmosfera qui....
    un abbraccio
    isa

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  14. Visto il vostro entusiasmo, mi pare di capire che li conoscete e li avete già assaggiati, almeno una volta, Sandra, Stella, Cavaliere, Tomaso, Shiri, Ni, Thelma, Milù, Paola.

    Invece tu, Carla, pensa un po' che combinazione, averli conosciuti, appena pochi giorni prima che ne parlassi.
    Il coniglio in salmì, come da tua ricetta, era una vera leccornia ed ha avuto grande successo, nonostante facesse parte del menù già alquanto sostanzioso del pranzo di Natale. Mi hanno quindi chiesto di rifarlo in altra occasione, per poterlo gustare con maggiore appetito.

    Barchetta e Graziella, quando vi capita vi consiglio di provarli, perchè sono davvero un'ottima e golosa minestra.

    Stessa cosa consiglio a te, Giada, ma mi raccomando, i fori dello schiacciapatate normale sono troppo piccoli, devono essere di 4-5 millimetri.

    Benvenuta Isa, è stato il profumino del brodo bollente che ti ha fatto fermare qui? Scherzo, naturalmente. Ora vengo anch'io a farti visita.

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  15. Ottimi direi!!!! pr me , comei cappelletti, sono un piatto esotico, dato che quelli veri, fatti in casa, li ho assaggiati dopo i 30 anni!

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  16. @ Marina - Io invece i passatelli in brodo li ho sempre mangiati solo "fatti in casa" e devo dire che mi piacciono assai.
    L'unica volta che li ho mangiati al ristorante erano invece asciutti e conditi con una crema al tartufo e comunque erano -devo proprio ammetterlo- squisiti.

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  17. @ Roby - devo arguire che li conosci anche tu? O vai "sulla fiducia"? :)))

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  18. @ Stefania - mai trovato una romagnola (o un romagnolo) a cui non piacciano eheheh

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  19. Mmm... Sembrano veramente buoni, ma soprattutto veloci e semplici da fare. O sbaglio? Dimmi che e' così, perché ho voglia di provarli, prima o poi.
    Ciao,
    Paola

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  20. Scusami Paola se ti rispondo con mesi di ritardo ma solo oggi casualmente mi sono accorta di questo tuo commento.
    Ti confermo che i passatelli sono facilissimi e velocissimi da fare e buonissimi da mangiare, perciò provaci e buon appetito.

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  21. Grazie per questo post e per il link che hai lasciato al mio post così ho potuto leggere i suggerimenti per evitare che i passatelli si rompano cuocendo. La prossima volta provo ad aggiungere un pochino di farina o a grattugiare il pane secco e non usare quello comprato. Il sale io non lo metto, trovo che siano del giusto sapore perchè il parmigiano è molto saporito. Comunque immagino che i tuoi, a vedere le foto, siano davvero buonissimi!!!

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Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.