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L'Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra
dai Macchiaioli ai Futuristi
Sede: Museo d'Arte della città di Ravenna
Via di Roma n. 13 - Ravenna
Periodo: dal 22 febbraio al 14 giugno 2015
dai Macchiaioli ai Futuristi
Sede: Museo d'Arte della città di Ravenna
Via di Roma n. 13 - Ravenna
Periodo: dal 22 febbraio al 14 giugno 2015
Il Museo d’Arte della Città di Ravenna presenta una nuova mostra, finalizzata a documentare, attraverso più di 100 capolavori, il nostro Paese e le sue bellezze, in quel tratto di tempo, davvero cruciale, che va dall’epopea risorgimentale alla Grande Guerra.
"Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi", come recita il titolo dell’esposizione, intende restituire, infatti, attraverso diverse sezioni tematiche, la rappresentazione del ’paesaggio’ italiano inteso in tutti i suoi aspetti, offrendo anche un palinsesto della società e della cultura dalle premesse dell’Unità alla partecipazione al primo conflitto mondiale, di cui proprio quest'anno cade il centenario.
George Housman Thomas
Garibaldi all'assedio di Roma (part.) - 1854
Garibaldi all'assedio di Roma (part.) - 1854
La mostra offre dunque una sequenza di documenti pittorici delle straordinarie bellezze paesaggistiche italiane, e insieme spaccati di vita quotidiana come specchio di diverse condizioni sociali, in un tempo di grandi trasformazioni -politiche, economiche, culturali- rappresentate dai maggiori artisti italiani, ma anche nella prospettiva eccentrica degli artisti stranieri calati nel nostro Paese per ammirarne e dipingerne le bellezze.
La mostra apre con un’ampia sezione introduttiva con la presenza di alcuni dei più noti dipinti di Induno, Fattori, Lega, Guaccimanni, dedicati all’epopea risorgimentale.
Ippolito Caffi
La girandola a Castel Sant'Angelo (part.) - s.d.
La girandola a Castel Sant'Angelo (part.) - s.d.
Si succederanno poi diversi altri capitoli di questo viaggio nel tempo lungo la nostra penisola, ma anche in sequenza di modelli espressivi, con dipinti dei maggiori artisti del tempo, come Fontanesi, Caffi, Lega, Costa, Induno, Bianchi, Palizzi, Previati, Segantini: vette alpine, vedute lacustri, i più ammirati paesaggi marini, e scorci tra i più pittoreschi delle città mete celebrate del Grand Tour, come Venezia, Firenze, Roma, Napoli, nelle diverse declinazioni degli interpreti di punta del secondo Ottocento italiano, nonché di diversi artisti stranieri.
Franz Richard Unterbergher
Una giornata di sole a Venezia (part.) - s.d.
Una giornata di sole a Venezia (part.) - s.d.
Il Bel Paese sarà poi raccontato, oltre che per l’intrinseco fascino degli scorci naturali, nella straordinaria, inconfondibile compenetrazione di natura e sedimento culturale, memorie storiche, anche attraverso immagini suggestive di tradizioni e costumi, grazie ad opere di figure come Michetti, Signorini, Lega, Morbelli, con rappresentazioni della vita quotidiana di una società ancora rurale ma che lentamente si avvia all’industrializzazione, con artisti quali Fattori, Cannicci, Cammarano, Boccioni, per citare solo pochi nomi. A dar lustro ai molteplici aspetti del nostro Paese non mancherà la caratterizzazione di personaggi di diversa condizione sociale offerta da Lega, Cremona, De Nittis, Boldini, Zandomeneghi. Quasi un album di famiglia di oltre un secolo fa a memoria di ’come eravamo’.
Umberto Bocccioni
Donna in giardino (part.) - 1910
Donna in giardino (part.) - 1910
In questo anche la ricca sezione dedicata alla fotografia, praticamente dagli esordi alla sua progressiva affermazione, avrà una parte molto importante, con alcuni dei suoi storici pionieri.
La parte conclusiva sarà poi una sintesi di queste diverse sezioni, con opere realizzate tra il primo e il secondo decennio del ’900, che documentano le premesse divisioniste chiaramente innestate in un clima europeo, e l’avvento del Futurismo, l’avanguardia guidata da Filippo Tommaso Marinetti, con artisti quali Boccioni, Balla, Depero, Carrà, Russolo, decisi a spazzare via ogni residuo della cultura e della sensibilità ottocentesche, prima della Grande Guerra, vero spartiacque tra i due secoli.
Mosè Bianchi
Invito alla danza (part.)- 1870
Invito alla danza (part.)- 1870