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venerdì 26 ottobre 2012

Le poesie di Carla Colombo

Ieri sera, tornando a casa, ho trovato una grossa busta che fuoriusciva parzialmente dalla cassetta delle lettere. Proveniente da Imbersago indicava come mittente Carla Colombo,   cara e stimata amica di vecchia data.
Un po' emozionata, immaginandone già il contenuto, l'ho aperta con mani impazienti: ebbene era proprio ciò che presumevo, perché Carla, brava ed apprezzata pittrice lombarda,  non si dedica solo alla pittura ma scrive anche in versi, ed  ha appena pubblicato la sua prima silloge poetica dal titolo "La melodia del cuore".



Il volume che Carla mi ha gentilmente inviato,  porta in copertina la parziale riproduzione di un suo dipinto del 2009, "La dolce melodia del fiume" , ed è stato pubblicato dalle Edizioni Book Sprint, con la prefazione della sottoscritta e la postfazione del poeta romano Francesco Baldassi.

Cosa dire delle liriche di Carla Colombo?
Non potrei che ripetere ciò che ho già scritto nella prefazione, forse troppo sintetica (per problemi miei da cui ero assillata al momento della stesura), ma che mi auguro abbia  saputo ugualmente trasmettere all'autrice e ai suoi lettori tutto il mio apprezzamento per l'opera di questa artista che sa così ben esprimere il suo sentire con i colori e con le parole.



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Prefazione

  Quando un’artista adusa a palesare la visione del suo universo con spatola e pennello, avverte la necessità di ampliare il suo linguaggio comunicativo anche attraverso le parole, il risultato non può che essere una raccolta di poesie di grande pregnanza emotiva. 
  Con il suo verseggiare, espresso con la forza evocativa dei rimpianti, con la delicatezza dei sentimenti, con l’attenzione ai particolari cui il suo occhio d’artista è avvezzo sapendone cogliere ogni sfumatura, Carla Colombo ci apre le porte del suo mondo interiore, dove ci accoglie con la grazia e la generosità d’animo che da sempre la contraddistinguono. 
  Entriamo dunque in punta di piedi in questa dimensione parallela del suo universo espressivo, con il rispetto dovuto a chi con fiducia ci apre l’animo suo ed il coinvolgimento emotivo che i suoi versi non mancheranno di suscitare nel lettore.

Carla Castellani


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domenica 21 ottobre 2012

Quanto detersivo ?

Si deve ai ricercatori dell'Università degli Studi di Milano Bicocca il kit fai-da-te messo in commercio per fornire ai consumatori una strategia intelligente atta a ridurre l'uso di detersivi e ammorbidenti ed ottenere panni puliti senza residui di prodotti chimici che possono provocare allergie e irritazioni.

In sostanza i ricercatori hanno definito, partendo dalle caratteristiche delle diverse tipologie dell'acqua, che può essere dura, dolce, acida, basica, quanti tensioattivi (detersivi) è necessario aggiungere per ottenere i risultati migliori.
Dalle ricerche è scaturita una "ricetta" di base e delle linee guida su come ottimizzare i lavaggi. Questa ricetta è stata trasformata in un kit fai-da-te con due strisce indicatrici che sono in grado di misurare il "potere lavante" dell'acqua, il grado di acidità o basicità ed il potere incrostante.

Non è necessario essere chimici per usare il test; basta immergere le due strisce indicatrici nell'acqua che sgorga dai propri rubinetti e valutare la variazione di colore che assumono, grazie ad una scala colorimetrica fornita nel manuale d' istruzioni.
Una volta eseguito il test si potrà conoscere il potere lavante, l'acidità e il potere incrostante dell'acqua che viene usata in casa propria. Questo valore sarà valido per sempre; ciò che potrà cambiare sarà il tipo di detersivo; per questo i ricercatori hanno preparato una lista dei principali detersivi in commercio che viene costantemente aggiornata sul sito www.fem2ambiente.com

Il progetto è opera di FEM2ambiente, società che è una derivazione diretta dell'Università Milano Bicocca, nata per fornire ai consumatori servizi e prodotti per la tutela dell'ambiente e della salute.

Fonte:Consumatori N.8 ottobre/2012




Nel leggere questa notizia ho subito pensato allo  spreco di tensioattivi cui ci abbandoniamo quotidianamente nell'utilizzo di  lavatrici e lavastoviglie, con conseguente aumento dell'inquinamento di fiumi e mari, ed ho ritenuto opportuno condividere e pubblicizzare questa informazione che mi è sembrata molto interessante.
Quanto a me, nel corso del mio prossimo raid al supermercato vedrò di rifornirmi di questo provvidenziale kit fai-da-te.



martedì 16 ottobre 2012

Andar per funghi

Diciamolo pure: andar per funghi è un’arte. Piuttosto difficile, che non si improvvisa, ma che si può imparare.
Certamente è vero che, specialmente per i meno esperti, esistono dei rischi gravissimi e la prudenza non è mai troppa. Anche perché i funghi sono bravissimi a confondere le idee e, accanto a specie prelibate, non è raro trovarne altre simili per colore e forma, ma del tutto indigeste. Va però detto che quelli che contengono sostanze velenose mortali sono veramente un numero ridotto, rispetto alla grande quantità di specie esistenti.
Comunque, poiché subire le conseguenze della ingestione di funghi tossici o velenosi, anche se non mortali, non è certo gradevole, in tutte le città esiste un Servizio Micologico al cui controllo il raccoglitore inesperto o dubbioso potrà sottoporre il frutto delle sue ricerche. Dopodiché potrà tranquillamente abbandonarsi alla delizie gastronomiche che un buon piatto a base di funghi sa riservare anche ai palati più esigenti.



Cantharellus cibarius (finferlo o gallinaccio)


Mai affidarsi alle prove suggerite dalla tradizione popolare per riconoscere la commestibilità dei funghi. Queste le credenze più comuni, ma prive di qualsiasi validità:
- si dice che cucinando i funghi insieme ad un oggetto d’argento, questo, in presenza di sostanze velenose diventerà scuro;
- si dice che anche i funghi più squisiti diventino velenosi se cresciuti vicino a rottami di ferro;
- si dice che tutti i funghi cresciuti sul legno sono commestibili;
- si dice che tutti i funghi parzialmente mangiati dagli animali sono commestibili;
- si dice che un fungo velenoso che venga a contatto con funghi commestibili li farà automaticamente diventare velenosi. (Questo contatto può in effetti diventare pericoloso qualora frammenti o spore di un fungo velenoso rimangano fra i commestibili).




Amanita cesarea (ovolo buono)


Ma cosa sono esattamente questi misteriosi frutti della natura, volgarmente conosciuti come funghi?
Degli organismi delicatissimi che per crescere e moltiplicarsi hanno bisogno di condizioni propizie fatte di un giusto grado di umidità e calore, di zone protette e spesso addirittura nascoste, di un particolare tipo di terreno e della vicinanza di piante adatte da cui ricavano il loro nutrimento.
Evidente è infatti la preferenza esclusiva di certe specie per determinate associazioni biologiche, in quanto il loro micelio fruttifica solamente in simbiosi con le radici o il tronco di una data pianta.




Boletus pinicola (porcino)


Sono piante strane i funghi, prive di fiori e di clorofilla, che fin dai tempi più antichi sono stati oggetto di molta curiosità e interesse.
La pianta vera e propria è quella sotterranea (micelio) mentre il fungo non è in realtà che il carpoforo o corpo fruttifero, portatore dei semi (spore) destinati alla propagazione della specie. Il micelio è costituito da filamenti (ife) che si espandono in ogni direzione e che convogliano le sostanze organiche nutritive dal substrato (humus, legno, concime, ecc.) al frutto.
Insomma i funghi hanno bisogno di un habitat specifico che è il bosco e, grazie al loro ruolo di demolitori di alcune sostanze, il bosco ha bisogno di loro. Sono un anello di fondamentale importanza nella catena biologica e ogni bravo fungaiolo lo sa: per questo ha imparato a rispettare ed apprezzare la natura.




Boletus satanas (porcino malefico)


Il vero appassionato, sia esso spinto da interesse puramente scientifico o più prosaicamente gastronomico, parte la mattina di buon’ora, procede lentamente e non si lascia sfuggire il minimo particolare, come il tipo di vegetazione di cui ha bisogno un determinato fungo e l’esposizione più favorevole che varia da specie a specie. Sono i trucchi del mestiere che si acquisiscono con l’esperienza.
Al principiante non resta che cercare di aggregarsi a qualche esperto cercatore, oppure buttarsi allo sbaraglio, mettendo in conto di tornare a casa col cestino vuoto. Ma anche in questo caso non sarà stata comunque una giornata persa, perché l’andar per funghi può anche essere un pretesto per passare piacevolmente alcune ore all’aria aperta in mezzo a paesaggi splendidi, riprendendo contatto con la natura. Ovvero l’occasione giusta per rendersi conto dell’importanza di salvaguardare l’ambiente, messo ormai in serio pericolo dalle scorrette abitudine comportamentali dell’uomo moderno.




Armillaria mellea (chiodini)


Andar per funghi può rappresentare un modo poco dispendioso per passare qualche giorno di vacanza e l’autunno è proprio il periodo giusto per concedersi qualche rigenerante week-end lontano dallo stress quotidiano. Non occorre cercare località prestigiose: tutta l’Italia è ricca di zone boscose e non è necessaria alcuna attrezzatura particolare. Bastano indumenti comodi, che non diano appiglio ai cespugli; calzature abbastanza alte e pesanti; un bastone col quale battere il terreno nel caso di funghi particolarmente nascosti tra l’erba, tenendo presente la possibilità di incontrare vipere; un temperino per la pulizia sommaria in loco dei funghi raccolti. Naturalmente non può mancare un cestino di vimini o di plastica rigida e areata, possibilmente a due scomparti, nel quale riporre separatamente i funghi conosciuti e quelli della cui commestibilità non si sia proprio certi, in attesa di miglior verifica. Evitare assolutamente di porre i funghi in sportine di plastica o borse flosce e non areate che, oltre ad impedire lo spandimento al suolo delle spore, facilitano lo schiacciamento e l’imputridimento del raccolto.




Macrolepiota procera (Mazza di tamburo)


Andar per funghi può rivelarsi, anche per il neofita, un piacevole passatempo, che va però praticato rispettando ben precise regole. E non mi riferisco solo all’obbligo di munirsi dei prescritti permessi e di osservare giorni, orari e quantità, regolamentati in ogni Regione da apposite leggi, quanto al dovere di astenersi da ogni inconsulta distruzione, tenendo presente che tutti i funghi, siano essi commestibili o velenosi, assolvono un loro importante ruolo nell’equilibrio biologico dell’ecosistema in cui sono cresciuti.
Quante volte, purtroppo, avventurandosi all’interno di un bosco, si possono seguire le tracce di chi ci ha preceduti, avanzando lungo un vandalico itinerario fatto di funghi calpestati o distrutti a bastonate, di tappeti di muschio divelti dal terreno, di frasche sradicate.
Se si trovano funghi sconosciuti o che non si ha intenzione di raccogliere, perché distruggerli? La bellissima Amanita muscaria, che tutti, ma proprio tutti, conoscono come velenosa, che male può fare se viene lasciata integra al suo posto?




Amanita muscaria


Fortunatamente nell’eterogenea famiglia di cercatori di funghi, più o meno esperti, più o meno predaci, più o meno rispettosi dell’ambiente in cui si muovono, ma comunque sempre spinti da un interesse prettamente gastronomico, c’è anche il cercatore disinteressato spinto da un interesse di carattere scientifico o semplicemente ecologico, capace di camminare per ore per il solo piacere di osservare e studiare queste multiformi creature che spuntano nel bosco; capace di esaltarsi davanti a un bell’esemplare, non importa se velenoso; capace di rallegrarsi se gli avviene di scoprire un vecchio, grosso porcino già roso dalle lumache e brulicante di vermi, che ben nascosto fra l’erba, è miracolosamente sfuggito alla caccia spietata di un esercito di fungaioli.




Boletus edulis (porcino)





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Questo mio articolo è stato pubblicato su:
GAM Gruppo Amici della Montagna
Anno XV N. 3 del novembre 2000

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Tutte le e immagini di questo post sono state reperite nel Web.

domenica 14 ottobre 2012

Storie di insospettabili giardinieri

Mentre nel pieno dell'estate ero ospite di mia figlia che, da creatrice di giardini, possiede una ben fornita biblioteca di libri a tema, mi è capitato fra le mani questo volumetto ( 200 pagine) che mi ha subito catturata e che ho letto tutto d'un fiato e con molto interesse.



Titolo:
Storie di insospettabili giardinieri

Autore:
Delfina Rattazzi

Editore:
Cairoeditore

Anno:2008

Libro vincitore del Premio FiordiBarocco 2009


La giornalista e scrittrice Delfina Rattazzi, che ha curato su "Gardenia" una rubrica intitolata "Personaggi", così scrive: "Non mi sono mai occupata dei professionisti: architetti, paesaggisti, vivaisti o giardinieri, che hanno scelto il verde come mestiere. Non avrei la competenza necessaria. Li considero dei saggi, maestri che insegnano sorridendo. Gente che si è guadagnata i galloni sul campo: provando e riprovando, sperimentando, sbagliando. Mi sono interessata, invece, alle persone che hanno vissuto e vivono il giardinaggio come un'attività laterale, un'opportunità in più nelle occasioni che offre la vita." 

Ed ecco nascere una ghirlanda di 30 ritratti legata da un unico filo conduttore che è la forte personalità dei soggetti e la loro comune attrazione per la terra e per le piante. Attrazione che nulla ha a  che vedere con la loro principale occupazione.
Da Charles Darwin a Karen Blixen, da Catherine Deneuve a Joséphine de Beauharnais, da Sting al Dalai Lama, da Hermann Hesse a Emily Dickinson, ecco snodarsi una carrellata di "insospettabili giardinieri" che pur attraverso epoche e attività diverse, hanno condiviso la stessa passione per il giardinaggio.

Per me è stata una lettura interessante e molto piacevole, leggera come il petalo di un fiore portato dal vento.






giovedì 11 ottobre 2012

Proverbi e modi di dire in dialetto romagnolo sul bere

E' da diverso tempo che non vi "propino" proverbi e/o modi di dire nel mio dialetto e stavolta ve ne propongo una nutrita serie tutti dedicati al bere.
 Forse è il caso di sottolineare che in Romagna, quando si parla semplicemente del "bere" (e' be) è sottinteso che si parla di vino.


✿ Se t'vu stê ben, mâgna fôrt e bev de' ven.
Se vuoi star bene, mangia molto e bevi vino.

✿ Dop avé dbù ignon e' vô dí la sù.
Dopo aver bevuto ognuno vuol dire la sua.

✿ Un got e' fa ben, dù i n'fa mêl, u t' sagàta un buchêl.
Un gotto fa bene, due non nuocciono, ti rovina un boccale.

✿ Una bona dbuda la t' fa rómpar mej l'êria e la t' fa vdé e' mond pió bël.
Una buona bevuta ti fa romper meglio l'aria e ti fa vedere più bello il mondo.

✿ S't'vù gudé la sanitê e' ven t'é da dacvê.
Se vuoi godere salute dovrai innaffiare il vino.

✿ Se t' biv de' ven dla fôrza t' in ciaparé, ma se trop t'an biré la fôrza t' pirdaré.
Se bevi vino prenderai forza, ma se troppo ne berrai la forza perderai.

✿ Mej puzê 'd ven che 'd zera.
Meglio puzzare di vino che di cera.

✿ L'uva ad muntâgna chi n' la pêga u n' la mâgna.
L'uva di montagna chi non la paga non la mangia.

✿ Legna verda, pan cun la mofa e ven fôrt e pu l'è un mirêcul s'a n sò môrt.
Legna verde, pane con la muffa e vino forte (acido) e poi sarà un miracolo se non sono morto.

✿ La mela cruda la s' tira drì una dbuda, la mela cota la n' tira drì una ciòpa.
La mela cruda si tira dietro una bevuta, la mela cotta se ne tira dietro due.

✿ L'acva la fa mêl, e' ven e' fa cantê.
L'acqua fa male, il vino fa cantare.

✿ I pez fiur j è cvi de' ven.
I peggior fiori sono quelli del vino.

✿ E' ven l'è la tetta di vécc.
Il vino è la poppa dei vecchi.

✿ E' sugh dla vída l'arvena la vita, chi trop u n' birà la vita u s'arvinarà.
Il succo della vite rovina la vita, chi troppo ne berrà, la vita si rovinerà.

✿ E' ris e' nëss int l'acva e e' vô murì int e' ven.
Il riso nasce nell'acqua e vuol morire nel vino.

✿ E' cómar cvand che vèn e l'uva cvand ch'la va.
Il cocomero a sua stagione e l'uva a stagione tarda.

✿ De ven bon se t' biré e' tu sangv t'arnuvaré.
Se berrai vino buono, rinnoverai il tuo sangue.

✿ Contra i pinsìr un gran rimédi l'è e' bichìr.
Contro le preoccupazioni un gran rimedio è il bicchiere.

✿ Bev e' ven e lassa andê l'acva a e' mulen.
Bevi vino e lascia andare l'acqua al mulino.

✿ Par Sân Martèn u' s'imbariêga grend e znèn.
Per San Martino s'ubriacano grandi e piccini.




mercoledì 10 ottobre 2012

Premio "Cutie Pie"


Anche se arrivo con un certo ritardo, desidero rivolgere un sentito grazie al simpatico Enrico Zio del blog "Amici in allegria" per avere pensato a me assegnandomi questo gradito premio.


(Ma che delizioso visetto ha questo bimbo, da mangiarselo di baci.)


Ecco le regole cui attenersi per accedere al premio "Cutie Pie" .

- dire chi ha ideato il premio =
La creatività di Anna

- citare il blog da cui si è ricevuto il premio con il relativo link =
Amici in allegria

- assegnarlo ad altri 10 blog =
Ahi ahi ahi ... poiché non vorrei assegnarlo solo a 10 blogger ma a tutti i miei followers, farò come quasi sempre faccio, mettendolo a disposizione di tutti, con l'invito a prelevarlo.

- descrivere le 3 cose più carine del vostro blog o di voi blogger =
Di me o del mio blog non saprei proprio che dire di carino.
Dirò invece quello che più mi piace dei blog in generale:
- ci offrono l'occasione di fare tante nuove conoscenze e di poter interagire fra di noi;
- ci danno la possibilità di apprendere tante cose nuove attraverso un reciproco scambio di nozioni ed informazioni;
- rappresentano una finestra sempre aperta sul mondo.


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venerdì 5 ottobre 2012

L'autunno negli occhi e nel cuore

Dopo aver dedicato un post all'autunno, così come è stato celebrato da pittori e poeti affermati, oggi non andrò in cerca dei colori autunnali nei musei o fra le pagine di antologie poetiche.

Quello che desidero presentare in questo post è un florilegio di artisti d'oggi che, attraverso le loro opere ispirate all'autunno, ci rallegrano gli occhi ed il cuore.
Amici virtuali o non più solo virtuali, che ho avuto il piacere di conoscere ed apprezzare sul Web (qui presenti in ordine alfabetico), che hanno gentilmente accolto il mio invito a presentare anche qui le loro opere a tema autunnale.


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Le opere naif di
MARIARITA BRUNAZZI
Questo il suo blog: ...A BOZZOLO
e questo il suo sito: MARIARITA GALLERY


IL VOLO

Le foglie con il canto del vento
Par che danzino in ogni momento
Mentre seguon rapite l'assolo
Intrecciando quel magico volo.

Puoi vederle se guardi lassu'
Verdi, un di', si stagliavan nel blu
Or si lascian cader, mute, al suolo
Ma provando l'ebrezza del volo.

Rosse o gialle, dai caldi colori
In autunno riscaldano i cuori
Sembra dican:"Siam qui,non sei solo!"
E ti abbracciano, lievi, nel volo.



Illustrazione della filastrocca
Il volo
acquerello




Il suono della pioggia 
alla fermata dell'autobus
acrilico su tela




Autunno bozzolese
mail art ad acquerello e pastelli




Palloncini nella vigna
acrilico su tela




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Le poesie e i dipinti di
GRAZIELLA CARLETTI (Gabe)
Questo il suo blog: COLORI E PAROLE DI GABE


AUTUNNO

Un gelido vento
risale la valle brumosa
e scuote le foglie tremanti.

Le piccole, fragili,pallide
si arrendono subito
e lente si adagiano a terra
a fare più folto
il grande tappeto dorato.

Io sono la foglia brunita
che sugge caparbia la linfa
e resta aggrappata
vicino ad un cielo
che anche in autunno
sa essere pieno di luce.

E quando un soffio violento
verrà per spogliare il mio ramo
a lui lascerò la mia linfa
per verdi e più tenere foglie.

(2009)




Grappoli
matite acquarellabili - 2006



NOVEMBRE

Brandelli di nebbia
appesi ai rami gelati
di alberi nudi

la livida luce del giorno
che presto si arrende
alle brame del buio

il silenzio brumoso
mai rotto da canti d’uccelli
che a stormi stridendo
emigrano verso la luce.

Ma il profumo di mosto
e di legna bruciata
è un sussurro di vita
che prepara il mio cuore
a una trepida attesa.

(2010)



Autunno
olio su tavola 15x20 (2010)



NEBBIA

La nebbia ha coperto d’un velo
l’incerto mattino.
Sospese nel vuoto,
le cime dei pini
aspettano un raggio di sole.
Immagino, senza vederli,
i rovi, le pietre, i sentieri.
Non sono smarrita, ma trepida, aspetto
che apra il sipario alla luce
e renda alla valle,
gli ambrati colori d’autunno.

(2007)




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I dipinti e le poesie di
CARLA COLOMBO
Questo il suo blog: ARTE CARLA COLOMBO
e questo il suo sito: ARTECARLA di Carla Colombo


Fuoco d'autunno
olio su tavola 30x30 - 2007 



Luci e macchie d'autunno
 olio a spatola su mdf 49x25 -2009





Riverberi e sussurri delle foglie d'autunno
olio a spatola su tela 70x50 - 2008




Annuncio d'autunno
acquerello su carta Fabriano g.300 40x45 - 2012


Al vento d’autunno

Ho rovesciato il cielo
e scoperto le nuvole
per trovare fra le stelle dell'immenso
la mia stella, la più luminosa.

Ho navigato in mari tumultuosi
varcando confini,
per scorgere fra le isole della terra
la mia isola, la più accogliente.

Ho scavato aride zolle
piantandone i semi
tra fiori appassiti
per ammirare la mia corolla,
la più variopinta.

Ho supplicato il cuore fermo
deponendone le grida,
per regalarmi tra sogni d'amore
il mio sogno,
il più desiderato.

La mia stella ha spento la luce
offuscando l'isola accogliente,
il fiore dai petali variopinti
ha perso il colore
ed il sogno d’amore

… si spegne nella notte silente.




 


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Gli haiku di
ANNA MARIA FERRARI
Questo il suo blog: LE MIE IMMAGINI IN HAIKU


Cambia la luce
nelle ombre del giorno
Sento settembre

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Mostra le vene
disegnando l'autunno
Foglia dorata

--❀--

Settembre d'ambra
copre le foglie e l'erba
Verdi sbiaditi

--❀--

L'ala del vento
m'avvolge e poi gioca
Foglia d'autunno.

--❀--

Mani curiose
stropicciano le foglie
Gioco d'autunno

--❀--

Filari in festa
L'odore di vendemmia
resta nel cesto

--❀--

Sera d'autunno
S'apre la fiamma allegra
il ciocco aggiusto

--❀-

L'una sull'altra
Clessidra ingiallita
di foglie stanche

--❀--

Brucia il legno
Odorano d'autunno
le mie rose

--❀--

Uva preziosa
Ha rubato al tramonto
chicchi ametista



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Gli acquerelli di
TITO FORNASIERO
Questo il suo Blog: BLU OLTREMARE




Sera d'autunno
acquerello 28x40,5





Autunno 1
acquerello 50x70



Autunno 2
acquerello 44x60



Milano, autunno al Parco delle Cave
acquerello 22x30




Luce d'autunno
acquerello 34x49



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La grafica di
LUCIA
Questo il suo blog: LUFANTASYGIOIE



sfondo autunnale per blog
opera grafica



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La creatività di
MARSHALL
Questo il suo blog: FARE ...DISFARE ... RIFARE"









Una autunnale fiaba di vetro. 
La tecnica di lavorazione è mista: lavorazione al lume per gli animali, vetrofusione per l'erba e il mucchietto di legna, il tutto racchiuso in una piccola bacheca di vetro.



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Gli scatti fotografici di
NINFA
Questo il suo blog: DIARIO FIGURATO


Autunno in Trentino 1 


Autunno in Trentino 2


Autunno in Trentino  3


Autunno in Trentino  4



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I versi di
PINO PALUMBO
Questo il suo blog: VITA E POESIA


E' AUTUNNO

L’autunno che colora
il mondo
tutt’intorno.
L’autunno,
che con i suoi colori
caldi
sembra voglia
scaldare tutto
il mondo
intorno.
E’ autunno.
L’autunno contraddittorio
con i suoi colori
caldi
e con la sua aria
fredda
che presagisce
l’inverno.
E’ autunno.
Anticamera
dell’inverno.

--❀-- 

PARENTESI AUTUNNALE

In questo giorno d'autunno,
attutiti son i rumori
e in un silenzio quasi irreale
il mio spirito inala l'acre profumo
che sale come di bosco umido
al calpestio delle foglie sul viale
planate dopo un estenuante volteggiare
al primo soffio di brezza autunnale.

Il suo aspro profumo
insinuante si diffonde
e a memoria portando
il silenzio di gocce di pioggia fina
che tra gli alberi e i viali del parco
spruzza silenziosamente
e inumidendola bagnano
la vita e la stanca mente.

Mi fermo ... alzo gli occhi al cielo
trai rami variegati di verde, porpora e arancio
minuscoli diamanti luccicanti innaffiano
i miei pensieri nostalgici
di quei giorni d'autunno
ricordando ancora l'umido tepore
che dalla terra s'innalzava
ai primi raggi di sole
dopo la breve parentesi uggiosa
... parentesi autunnale



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I dipinti naif di
ALESSANDRA PLACUCCI
Questo il suo blog: DAL CIELO IN SU




Aquiloni d'autunno




Cielo d'autunno

 



L'albero dei funghi




L'albero di zucche




Ottobre



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Il disegno digitale di
MARINA SALOMONE
Questo il suo blog: OLISTICA E DINTORNI




Vento d'autunno
disegno digitale



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I dipinti di
TIZIANO SCARPEL
Questo il suo blog: NON TUTTO MA DI TUTTO




Autunno
olio su tela 40x60



Riflessi
olio su tavola 35x45



San Salvatore
olio 40x30



Verso Colagù
olio 70x60



Vecchio Casolare
acquerello 25x35



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I versi e gli scatti fotografici di
SIMO
Questo il suo blog: VALZER DI EMOZIONI






C A M M I N A N D O

Tra i gialli, i rossi e i marroni
dell'autunno,
mi ritrovo a fissare
l'orizzonte.......

Passo dopo passo,
i pensieri
volano leggeri.....

I profumi
si intrecciano.....
Nella solitudine
percorro chilometri
alla ricerca
del tempo perduto.

Di te non mi resta
che un amaro rimpianto
avvolto da un dolce ricordo.






IMPRONTE COLORATE

Qua e là
spiccano chiazze
di variopinti colori....

Una miriade
di rossi incontrano
il seducente sole di ottobre,
si lasciano elettrizzare
aggirandosi come mulinelli
senza meta.

Si cibano di aria...,
con tristezza
centellinando
gli infimi profumi
si dispongono
per l'ultimo
inchino augurale
e tanti cuori
fanno vibrare.








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Complimenti a tutti questi bravissimi artisti, che ringrazio di cuore per aver gentilmente contribuito con le loro creazioni alla stesura di questa pagina.

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