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giovedì 31 marzo 2016

E infine ancora un mio vecchio post: Violette in arte, musica e poesia

Un piccolo, timido fiore, la violetta, che non ha lasciato indifferente la sensibilità di tanti artisti, che l'hanno celebrata in dipinti, poesie e canzoni.

Eccovi un delicato acquerello che la cara amica Carla Colombo, pittrice di Imbersago (CO) mi ha gentilmente messo a disposizione: non pare anche a voi di sentirne il profumo?



Carla Colombo
"Profumo di violetta"
acquerello su carta Fabriano gr.300 grana grossa





Ma anche poeti di rilievo hanno citato nelle loro liriche questo modesto fiore che annuncia la primavera:

Da: "L'Aquilone" di Giovanni Pascoli

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole [...]

~ ° ~


Da: "Il sabato del villaggio" di Giacomo Leopardi

La donzelletta vien dalla campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio dell'erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine [...]

~ ° ~


"Le violette" di Ada Negri

Anche quest’anno andrai per violette
lungo le prode, nel febbraio acerbo.
Quelle pallide, sai: che han tanto freddo,
ma spuntano lo stesso, appena sciolte
l’ultime nevi; e fra uno scroscio e un raggio
ti dicono: «Domani è primavera.»
Ogni anno ti confidi al tuo tremante
cuore: «È finita», e pensi: «Non andrò
per violette, non andrò mai più
per violette – ché passò il mio tempo –
lungo le prode, nel febbraio acerbo.»
Invece (e donde ignori, e da qual bocca)
una voce ti chiama alla campagna:
e vai; e i piedi ti diventano ali,
sì alta è la promessa ch’è nell’aria.
E per amor dell’esili corolle
quasi senza fragranza, ma beate
d’esser le prime, avidamente schiacci
con gli steli la zolla entro le dita.
O sempre nuova, o non guarita mai
dell’inquieto mal di giovinezza,
a chi dunque darai le tue viole?
A nessuno: a te stessa: o, forse, ad una
fanciulla che ti passi, agile, accanto,
e ti domandi dove tu l’hai colte:
sola n’è degna, ella che fresca ride
come il febbraio; e non si sa qual sia
più felice, se ella, o primavera.

~ ° ~


"Filastrocca di primavera" di Gianni Rodari

Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno,
più dolce la sera.
Domani forse tra l’erbetta
spunterà la prima violetta.
O prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno
E ancora in inverno si crederanno:
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo




E non mancano le viole nelle canzoni, come per esempio, in questo tango di Padilla - Montesinos - Lombardo





La violetera

I.

La siepe di viole
e' rifiorita...
Chi mai da Carmencita
comprar le vuole?
Ne ho colmi i cesti.
Venite, siate lesti!
Orsu', signori,
comprate i fiori!

O señores, señoritas
le violette mi comprate,
che la man di Carmencita
ha raccolte ed intrecciate
per recarle alla città.
Adornatevi, signore,
del sereno fior gentile:
nel silenzio, al vostro cuore,
in un fascino sottile
dolci cose vi dirà.

II.

Voi, bella signorina
cosi' galante,
sareste piu' carina
ed elegante,
se sulla veste
a profusion metteste
i fiorellini
dei miei cestini

O mia bella señorita,
dalla man di Carmencita
accettate la violetta
col color della toeletta
assai ben si sposerà.
Dalle ceste ancora piene
un bouquet prendete almeno
e colui che vi vuol bene
poi, guardandole sul seno,
queste viole invidierà.

III.

Señor, voi siete triste
ed annoiato.
Cercate far conquiste?
Volete a lato
un cuore amante?
E' cosa assai seccante.
cosi soletto,
andare a letto

Señor senza señorita,
dalla man di Carmencita
accettate la violetta
nella vostra cameretta
tante cose vi dirà
In mancanza di signora,
alle viole un bacio date!
Pria che spunti in ciel l'aurora
forse mentre voi sognate,
donna il fior diventerà.

IV.

E voi, bel giovanotto
ben pettinato,
perche' così soletto?
Guardate a lato
c'è una signora
che vi sorride e implora
e chiede e vuole
delle viole

Bei señor e señoritas,
dalla man di Carmencita
ora vola in tutta fretta
fin quest'ultima violetta:
ben felice chi l'avrà.
Mi dovete perdonare,
non ho altro questa sera;
cosa mai vi potrei dare?
La piu bella violetera
può dar solo quel che ha.


lunedì 28 marzo 2016

Vi ripropongo un altro mio vecchio post: Violette in cucina




Fra i fiori eduli (cioè commestibili) la violetta è uno dei più apprezzati ed utilizzati.
Se ne possono utilizzare i fiori per fare canditi, confetture, gelati, liquori, insalate miste di erbe e fiori, per aromatizzare dolci.



Violette candite

Occorrente:
una tazza di violette di Parma (quelle piccole gialle e viola)
300 grammi di zucchero
colorante alimentare viola (facoltativo).

Lavate le violette e mettetele in una casseruola, coperte con lo zucchero.
Aggiungete un po' d' acqua, quella appena necessaria a scioglierlo e ottenere uno sciroppo molto denso.
Mettete la casseruola sul fornello, a fiamma bassissima per un'ora mescolando solo due volte. A fine cottura, se volete, potete aggiungere il colorante alimentare.
Con un mestolo forato sgocciolate le violette e lasciatele asciugare su carta oleata o carta da forno, tenendole ben distanziate perchè non si attacchino.
Quando sono ben asciutte ripassatele ancora una volta nello zucchero.
Si conservano in una scatola di metallo. Potete usarle per decorare dolci o gustarle come caramelle.



Confettura di viole mammole

Occorrente:
100 grammi di viole mammole (solo fiori privi di gambo)
1 tazza di acqua calda
350 grammi di zucchero

Mettete 75 dei 100 grammi di fiori nell'acqua calda e lasciate riposare tutta la notte; il giorno seguente unite lo zucchero e gli altri 25 grammi di fiori e fate bollire; passate al setaccio e invasate.
Si può variare la quantità di zucchero secondo il proprio gusto, per avere una confettura più o meno dolce.


Liquore di violette

Occorrente:
150 grammi di viole mammole (solo fiori privi di gambo)
350 grammi di zucchero
500 grammi di acqua
250 grammi di alcool a 90°

Fare uno sciroppo portando ad ebollizione l'acqua con lo zucchero.
Versarlo sulle violette e lasciare in infusione per 24 ore.
Unire l'alcool, filtrare e imbottigliare, lasciando riposare per un mese prima di consumarlo.


Zucchero profumato alla violetta


Per  preparare lo zucchero profumato alla violetta si procede in questo modo:
  
Raccogliere i capolini dei fiori nelle prime ore del mattino e  dopo averli puliti e ben asciugati mescolarli con lo zucchero semolato in una ciotola di vetro che poi si terrà al sole per una settimana o una decina di giorni,  rimescolando ogni tanto, finché i fiori risulteranno totalmente secchi, rimpiccioliti, sfarinati, e avranno rilasciato il loro profumo allo zucchero.
Lo zucchero così ottenuto potrà essere conservato a lungo in barattoli di vetro chiusi e potrà essere utilizzato nella preparazione di  dolci e biscotti  a cui conferirà un particolare profumo di viole.
 

sabato 26 marzo 2016

Buona Pasqua



A tutti gli Amici Bloggers e alle loro Famiglie i miei auguri più affettuosi di BUONA PASQUA.


Che sia una festa di gioia, di serenità, di speranza, di rinascita, di armonia, di buona salute per tutti.


mercoledì 23 marzo 2016

Vi ripropongo un mio vecchio post: Violette, fiori di primavera

Quando sei anni fa decisi di dare vita a questo mio blog ero una perfetta sconosciuta nella blogsfera e non avevo ancora nessun follower, così i miei primi post finirono miserevolmente e tristemente ignorati. La profusione di violette che ho visto sbocciare nei giardini e nei prati in questo inizio di primavera, mi ha fatto ricordare che tre dei miei primi post di allora, che nessuno -o quasi- ha mai letto e commentato, erano dedicati proprio alle violette.
Che ne direste se li riproponessi? Sono sicura che almeno qualcuno di voi, miei cari amici, avrà la compiacenza di leggerli e magari di apprezzarli.




Umile, tenera, deliziosa, profumatissima, la viola mammola è fra i primi fiori a segnalarci l'arrivo della primavera.
Quanti mazzolini di violette, raccolti lungo le prode dei fossi, quand'ero bambina !!!
Ancora ne risento il profumo...
Ma quanti tipi di viole spontanee esistono? Davvero tante!

Iniziamo col dire che le viole appartengono alla Famiglia delle Violacee e al Genere Viola, quanto alle Specie, potrei riportarne almeno un centinaio, senza contare gli ibridi (incroci), comunque le differenze di specie sono irrilevanti all'occhio del profano e di solito per la gente esistono solo due tipi di violetta: quella profumata e quella inodore.




Viola mammola (nome botanico: Viola odorata)

E' la specie più riconoscibile fra tutte le viole spontanee perchè è l'unica viola che ha i fiori intensamente profumati.
E' una specie diffusa in tutta l'Italia e cresce sotto le siepi e nei prati.

~ ° ~




Viola canina (nome botanico: Viola riviniana)

Questa viola assomiglia molto anche alla Viola reichenbachiana, pure lei popolarmente nota come Viola canina).
Anche questa specie è diffusa in tutta Italia, particolarmente nei boschi collinari e montani.
Il nome botanico Viola canina, invece designa oggi una specie diversa che cresce nei boschi montani.

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Viola del pensiero (nome botanico: Viola tricolor)

Il termine latino tricolor riferito alla specie, allude al fatto che questi fiori possono essere gialli, blu-viola o, più raramente, rosa. Molto spesso queste combinazioni di colore compaiono nello stesso fiore.
Le grandi viole del pensiero da giardino, sono nate ibridando le specie spontanee.
E' una specie diffusa in tutta Italia, ai margini delle strade, dei boschi e dei campi.

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Viola campestre: (nome botanico Viola arvensis)

E' simile alla Viola tricolor, però con fiori più piccoli, per lo più bianchi o crema.

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La viola nel linguaggio dei fiori

Probabilmente il linguaggio dei fiori è sempre esistito ma raggiunse il massimo del suo successo in Inghilterra, in epoca vittoriana.
Infatti a quel periodo risalgono quasi tutti i manuali che riportano il significato dei fiori, guide indispensabili per l'invio di veri e propri messaggi pieni di malizia e di sottintesi.

Viola del pensiero: Riflessività e Ricordo d'amore

Viola mammola: Pudore e Modestia

Volete dire a una persona: "Il tuo ricordo mi sarà sempre prezioso." ?
Regalatele un mazzo composto con questi tre fiori:
Camelia ( talento modesto)
Viola del Pensiero (ricordo)
Viola Mammola ( modestia, prudenza)

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Le violette in profumeria


Maria Luisa d'Austria, seconda moglie di Napoleone Buonaparte e Imperatrice dei francesi dal 1810 al 1814, e poi Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1815 al 1847, amava molto le violette.
Ed è proprio al suo amore per questo fiore che si deve l'esistenza del profumo "Violetta di Parma".
Infatti fu lei ad incoraggiare e a sostenere le ricerche dei frati del Convento dell'Annunciata che, dopo un lungo e paziente lavoro, riuscirono ad ottenere un'essenza del tutto uguale a quella del fiore, destinata unicamente all'uso personale della Duchessa Maria Luigia.

Fu verso il 1870 che, ottenuta dai frati la formula segreta, Ludovico Borsari ebbe l'idea di produrre questo profumo per un più vasto pubblico, dando vita alla prima grande industria italiana di profumi, che divenne nota in tutto il mondo.

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Le violette in erboristeria

Anche le violette fanno parte della vasta gamma di piante dotate di proprietà curative.


Campi di applicazione della viola mammola (Viola odorata):
pelle, vie respiratorie, stomaco, reni, articolazioni.
Uso esterno: una miscela formata con fiori di viola mammola , e foglie di rosmarino e di rosa, il tutto posto a nacerare in acquavite di grano, prima di aggiungervi alcune gocce di essenza di lavanda, viene utilizzata con notevole successo per impacchi e soluzioni per lavaggi o risciacqui in caso di lussazioni, slogature, contusioni, dolori dovuti a reumatismi o a gotta.
Uso interno: l'infuso ottenuto con i fiori e le foglie agisce come valido rimedio espettorante: viene quindi somministrato come bevanda per combattere tosse, raffreddore e catarro brionchiale.
L'infuso preparato solo con i fiori della viola mammola viene spesso consigliato come leggero diuretico.
Il rizoma da solo, invece, un tempo veniva utilizzato come emetico.


Campi di applicazione della viola del pensiero (Viola tricolor):
pelle, vie respiratorie, vescica.
Uso esterno: L'estratto pressato della viola viene utilizzato in caso di eruzioni cutanee e crosta lattea.
Uso interno: il succo dell'erba viene utilizzato, grazie alle sue proprietà espettoranti, per curare le varie malattie delle vie respiratorie.
Le sue caratteristiche diuretiche e sudorifere engono sfruttate in caso di malattie alla vescica.
E' inoltre uno dei componenti principali di molti infusi per purificare il sangue.


Paracelso, alla domanda su quale farmaco fosse da preferire affermò : "Tutti i campi e i prati, tutte le montagne e le colline, sono famacie".
Meglio però non cedere alla tentazione di diagnosticare e curare da sè i propri mali e ricorrere invece all'esperienza del medico e dell'erborista.

~ ° ~

domenica 20 marzo 2016

Benvenuta Primavera




Perfino  in un piccolo pertugio

fra il muro e il marciapiede

la primavera sa farsi strada in città,

perché nulla può fermarla

e ... quando arriva, arriva.


 ✿ ✿ ✿

A Voi tutti, amiche e amici miei,  

Buona Domenica delle Palme 

e Buona Settimana Santa. 



domenica 13 marzo 2016

Sinfonia in giallo

Nonostante un tempo indeciso che alterna le prime tiepide giornate di sole a pioggia battente, vento gelido e perfino qualche spruzzata di neve, la primavera sta facendosi strada in campi, parchi e giardini, con pennellate di colore fra cui il giallo spicca gioioso.


Primula



Hamamelis



Uva dell'Oregon 
(Mahonia aquifolium)



Sedum palmeri


Mimosa
(Acacia dealbata)



Gazania



Ginestrino



Favagello
 (Ranunculus ficaria)



Rosa del Giappone
(Kerria japonica)



Salicone
(Salix caprea)


venerdì 11 marzo 2016

Comunicazione: Pulizie di primavera nel blog

Quando, dopo un considerevole periodo di assenza, interrotto solo a tratti da qualche mio raro post, ho finalmente ripreso in mano con più attenzione questo mio spazio, ho dovuto purtroppo prendere atto che una buona parte dei blog che seguivo e che sono tuttora in evidenza nel mio blogroll non erano più raggiungibili: alcuni blogger hanno chiuso definitivamente il loro blog, altri lo hanno blindato permettendone l'accesso solo agli invitati, altri ancora pur avendolo lasciato in essere sulla piattaforma Blogger non pubblicano post da mesi o addirittura da anni.
Con alcune delle mie vecchie conoscenze che hanno optato per emigrare su Facebook sono comunque rimasta in contatto su quel social netwok, anche se converrete con me che FB non è la stessa cosa di un blog. Poi, com'era prevedibile quando un'assenza si prolunga, ho perso di vista anche molti dei miei vecchi lettori, evidentemente non più interessati a seguirmi.
Con tutto ciò, nulla da recriminare, ma approfittando del fatto che questo è il tempo delle "pulizie di primavera" ho deciso di effettuare una drastica pulizia nel mio blogroll, eliminando i rami secchi ormai inutili e lasciando così spazio ai nuovi followers che recentemente hanno iniziato a seguirmi e che anch'io sto seguendo, ai quali va il mio sincero benvenuto.

martedì 8 marzo 2016

Otto marzo



Ricorre quest'anno il 70° anniversario della conquista del  diritto di voto per le donne italiane (10 marzo 1946).

In questa Giornata Internazionale della Donna che, non manco mai di sottolineare, non è una "festa" ma una "celebrazione" per riflettere e ricordare le rivendicazioni sostenute dalle donne in oltre un secolo di lotte per conquistare il riconoscimento della dignità e dell’identità femminile, ritengo doveroso commemorare anche le innocenti vittime di un inarrestabile femminicidio che sembra voler punire le donne per la loro ricerca di indipendenza e di pari dignità.

mercoledì 2 marzo 2016

Mostra: La seduzione dell'antico. Da Picasso a Duchamp da De Chirico a Pistoletto - Ravenna

LA SEDUZIONE DELL'ANTICO
da Picasso a Duchamp
da De Chirico a Pistoletto

Sede: Museo d'Arte della Città di Ravenna (M.A.R.)
Via di Roma, 13 - Ravenna


Periodo: dal 21 febbraio al 26 giugno 2016



Composta di otto sezioni, questa rassegna allestita al M.A.R. di Ravenna vuol documentare quell’insopprimibile richiamo che l’antico esercitò sugli artisti del Novecento, il secolo che all'insegna del nuovo ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le neoavanguardie del secondo dopoguerra, protagoniste della scena artistica internazionale.

Michelangelo Pistoletto - "Venere degli stracci"

Sono tantissimi gli artisti in mostra che testimoniano il loro interesse verso l'antico, sia tra coloro che non sono stati partecipi delle ricerche e delle trasgressioni delle avanguardie, ma anche molti di quelli che, per quanto protagonisti di movimenti, gruppi, tendenze innovative, si sono richiamati nei modi più diversi alla memoria storica.

Gino Severini - "Maternità" (1916)


Una memoria ripresa talora come restituzione moderna di modelli dell'antico, magari fino all'esplicita citazione; oppure in forma evocativa o come pretesto per una rilettura inedita o uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato per contestualizzarle in una contemporaneità all'apparenza quanto più lontana dal solco della tradizione. Dalle contaminazioni con una modernità anche di mezzi espressivi, alle operazioni più disincantate e perfino dissacratorie.

Marcel Duchamp
"L'envers de la peinture" (1955)






Ne rendono una chiara testimonianza le opere esposte dei grandi maestri, protagonisti del secolo scorso fra i quali De Chirico, Morandi, Carrà, Martini, Casorati, Sarfatti, Sironi, Fontana, Guttuso, Schifano, Festa, Angeli, Pistoletto, Ontani, Paladino, Bacon, Dalì, Fautrier, Klein, Warhol, in un percorso espositivo che si presenta suddiviso in sezioni tra le quali troviamo: I generi della tradizione (Ritratto, Natura morta, Paesaggio), il Barocco, Icone pop, L'antico e il post moderno.

Yves Klein "Venere blu"