Un poeta da ricordare:
Marino Moretti
Cesenatico, 18 luglio 1885
Cesenatico, 6 luglio 1979
Cesenatico, 6 luglio 1979
Una poesia da non dimenticare:
Giardino di casa tua
Giardino di casa tua
Prima che scenda tacita la sera
nel salottino piccolo e discreto
fa che il tuo piano celi un suo segreto .
al mezzo lutto della sua tastiera,
e noi accorti come fidanzati
che cercan di sfuggire a un guardo attento
corriamo nel giardino sonnolento
che seppe i nostri amori e i tuoi bucati.
Uno, due, tre... Chi arriva prima: là!
(Ma guarda chi ci viene dietro... Il gatto!)
Prima tu, brava!... Ma la corsa ha fatto
palpitare la tua gracilità.
Di là dal muro suona la ghironda
un' aria malinconica. Non pare
che queste note facciano tremare
quei rari fili d'erba sulla gronda?
Or non cercar con lunghi sguardi voli
d'allodole, di fuchi, di farfalle:
vieni con me tra le giorgine gialle,
vieni tra i fiori rossi dei fagiuoli;
vieni a veder s'è asciutto il fazzoletto
spiegato sul convolvolo fiorito,
fermati lieve all'odoroso invito
che sul pozzo ti fa l'umil vasetto;
e vieni dove il gelsomino tenta
di far coi lunghi rami una capanna,
e là ti canterò la ninna-nanna
per il tuo cuore che non s'addormenta!
Una tristezza tacita e profonda
ti scende già sugli occhi e sulla gota,
e gira gira ancora la sua ruota
di là dal muro la vecchia ghironda.
Sospiri e piangi, ti treman le spalle
e non sai nemmen tu di che ti duoli...
Vieni con me tra le giorgine gialle,
vieni tra i fiori rossi dei fagiuoli!
(da: Poesie di tutti i giorni)
nel salottino piccolo e discreto
fa che il tuo piano celi un suo segreto .
al mezzo lutto della sua tastiera,
e noi accorti come fidanzati
che cercan di sfuggire a un guardo attento
corriamo nel giardino sonnolento
che seppe i nostri amori e i tuoi bucati.
Uno, due, tre... Chi arriva prima: là!
(Ma guarda chi ci viene dietro... Il gatto!)
Prima tu, brava!... Ma la corsa ha fatto
palpitare la tua gracilità.
Di là dal muro suona la ghironda
un' aria malinconica. Non pare
che queste note facciano tremare
quei rari fili d'erba sulla gronda?
Or non cercar con lunghi sguardi voli
d'allodole, di fuchi, di farfalle:
vieni con me tra le giorgine gialle,
vieni tra i fiori rossi dei fagiuoli;
vieni a veder s'è asciutto il fazzoletto
spiegato sul convolvolo fiorito,
fermati lieve all'odoroso invito
che sul pozzo ti fa l'umil vasetto;
e vieni dove il gelsomino tenta
di far coi lunghi rami una capanna,
e là ti canterò la ninna-nanna
per il tuo cuore che non s'addormenta!
Una tristezza tacita e profonda
ti scende già sugli occhi e sulla gota,
e gira gira ancora la sua ruota
di là dal muro la vecchia ghironda.
Sospiri e piangi, ti treman le spalle
e non sai nemmen tu di che ti duoli...
Vieni con me tra le giorgine gialle,
vieni tra i fiori rossi dei fagiuoli!
(da: Poesie di tutti i giorni)
Gustave Caillebotte
"Il giardino" 1878
"Il giardino" 1878