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giovedì 28 giugno 2012

Poesia visiva: Castelli di sabbia



© Carla Castellani (Krilù)



Opera 1ª classificata pari merito
3° Concorso d'Arte Forum di Al-bo
anno 2005

venerdì 22 giugno 2012

La bambola


Era solo una vecchia bambola con il corpo di stoffa imbottito di segatura e il visetto di cartapesta. Misera bambolina di una bambina povera, consumata dal tempo e dalle troppe carezze.

Già malandata, l’aveva trovata nel pacco dei vestiti smessi che di tanto in tanto arrivavano da parte di una zia benestante, a rimpinguare lo scarso guardaroba della famiglia. E quella bambola sciupata, ripudiata dalla sua cuginetta che certamente aveva di meglio con cui giocare, era apparsa ai suoi occhi come un tesoro prezioso.

Sua madre, dopo averla ripulita, le aveva sostituito lo sbrindellato abito di seta rosa, confezionandole un grazioso abitino di cotone a fiori con gli avanzi di un vecchio vestito, e aveva nascosto in una cuffietta celeste i pochi ciuffi di stoppa biondastra residuati dell’originaria capigliatura a boccoli. Poco o nulla invece aveva potuto fare per sistemare il naso irrimediabilmente schiacciato, su un visetto su cui spiccavano immobili occhioni blu dalle lunghe ciglia disegnate. Ma che importava? A lei, che l’aveva amata fin dal primo sguardo, appariva bellissima.

Non ricordava di averle mai dato un nome, che un nome sarebbe forse servito a distinguerla fra altre bambole, ma lei non aveva altre bambole con cui confonderla.
Sua amatissima compagna di giochi, era secondo i casi la figlioletta per la quale preparava la pappa con intrugli di acqua, erbe e terra, la scolaretta a cui, fungendo da maestra, ripeteva le nozioni imparate a scuola, ma soprattutto era la sorellina che lei, figlia unica, avrebbe tanto desiderato avere. Era stata la muta confidente di tutti i crucci e di tutti i sogni della sua infanzia, e per tutta l’infanzia l’aveva accompagnata, consumandosi e sciupandosi sempre più.

E un giorno scomparve, insieme alla scatola che conteneva i suoi pochi balocchi.
Suo padre aveva deciso che era ormai troppo grande per giocare e aveva gettato tutto nella scarpata che in paese fungeva da discarica.

Ma lei … lei aveva soltanto undici anni!

© Carla Castellani (Krilù)




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°


E' stato l'ultimo post della carissima dolce Nives del blog Teddy Bears House a farmi ritornare in mente questo racconto, che avevo scritto alcuni anni fa e che era già stato pubblicato da Carla Colombo nella vetrina a me dedicata sul suo blog La vostra arte .
In questo post Ni propone un tuffo nel passato, presentando alcune bellissime bambole "vintage" prodotte dalla "Furga" negli anni '60, così diverse dalla miserrima bambola del mio racconto.
Se già non lo conoscete, vi invito a fare un giro nel suo blog, vi perderete in un magico mondo di dolcezza.

mercoledì 20 giugno 2012

I proverbi dell'estate

Stanotte, giovedì 21 giugno alle ore 1:09:6,7, si verifica il solstizio d'estate che dà inizio all'estate astrologica.
Comunque il caldo è già arrivato, con punte di 40°, per la gioia degli operatori turistici e degli amanti del caldo ad oltranza, che temevano non arrivasse più. Un po' meno entusiasmo ha suscitato in chi, come me, non lo tollera e stava benissimo con una temperatura più mite.
Ma tant'è ... se, come suol dirsi, non ci sono più le mezze stagioni, l'estate e l'inverno si dimostrano invece ben agguerrite.
E tanto per restare in tema estivo, ecco un po' di proverbi.





✿ D'inverno gran freddura, d'estate gran calura.

✿ D'inverno fornaio, d'estate tavernaio.

✿ Chi vuol provar le pene dell'inferno: d'estate il fabbro e l'ortolan d'inverno.

✿ All'inverno piovoso, l'estate abbondante.

✿ Chi d'estate non lavora, nell'inverno perde la coda.

✿ D'estate ogni buco fa latte, d'inverno nemmen le buone vacche.

✿ L' estate è la madre dei poveri.

✿ La cicala sulla pianta in estate canta e non pensa a conservare cibo per l'inverno.

✿ Non viene mai estate senza mosche.

✿ Quando il gallo beve d'estate, tosto piove.

✿ Quando l'estate passa piovosa, la biada smoggia.

✿ Se piove con solleone le castagne son tutte guscioni.

✿ Seren d'inverno e pioggia d'estate, e vecchia prosperitate, non durano tre giornate.

✿ L'inverno mangia la primavera e l'estate l'autunno.


lunedì 18 giugno 2012

Ciliegie: una tira l'altra


Tipico frutto della tarda primavera/inizio estate la ciliegia nasce sia dal Prunus avium sia dal Prunus cerasus, due alberi che appartengono alla famiglia delle Rosaceae ed hanno origine nei territori occidentali dell'Asia.
Dal Prunus avium nascono le ciliegie dolci, sia quelle a polpa tenera (tenerine) che quelle a polpa dura (duracine).
Dal Prunus cerasus nascono invece le amarene e le marasche che, per il loro sapore asprigno, sono poco consumate come frutta fresca e vengono soprattutto usate nella produzione di liquori, sciroppi, marmellate, kirsch (è la grappa di ciliegie).

Tra le principali varietà di ciliegie ci sono la Bigarreau, una delle prime a comparire sul mercato (si trovano in commercio tra il 15 maggio e il 5 giugno). In giugno invece compaiono le ciliegie del gruppo "Nero", che sono quelle tipiche della zona di Vignola (MO), quelle del gruppo "Anella" croccanti e succose, "Ferrovia" diffuse in Puglia, "Marca" le più indicate da mettere sotto spirito.



Oltre che buona, la ciliegia è anche un frutto con non poche proprietà benefiche: è infatti ricca di flavonoidi, utili a combattere i radicali liberi; è diuretica e antiurica, particolarmente indicata nella cura di disturbi ai reni, artriti e gotta.
Il decotto di peduncoli viene usato nella preparazione di lozioni lenitive per pelli screpolate.
Contiene sali minerali, soprattutto potassio, calcio e fosforo, e Vitamina A e C.

Molti sono i simboli legati a questo frutto:
In Giappone l'albero di ciliegio rappresenta la futura beatitudine, i suoi rossi frutti alludono al samurai pronto a sacrificarsi, mentre i fiori sono simbolo di cortesia, di integrità morale e di modestia.
Nel Nord Europa (Germania e Danimarca) invece i ciliegi, soprattutto quelli vecchi, sono considerati rifugio di demoni e quindi piante malefiche da cui tenersi alla larga.
Anche per gli inglesi, sognare un ciliegio è ritenuto presagio di sfortuna.


Valori nutrizionali per 100 g. di ciliegie:

Parte edibile............................86%
Proteine...............................0,8 g.
Lipidi.................................0,1 g.
Acqua.................................86,2 g.
Glucidi disponibili......................9 g.
Fibra alimentare.......................1,3 g.
Calorie..............................38 Kcal
Sodio...................................3 mg.
Potassio..............................229 mg.
Ferro.................................0,6 mg.
Calcio.................................30 mg.
Fosforo................................18 mg.
Vitamina C.............................11 mg.
Fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione




Oltre che come frutto da consumarsi fresco, goloso e invitante (non per nulla c'è il detto "una ciliegia tira l'altra" a significare che non si smetterebbe mai di mangiarne) con le ciliegie si possono fare confetture o si possono conservare sotto spirito o in sciroppo.

In cucina, vengono utilizzate soprattutto per dolci e dessert, ma possono essere usate anche in maniera più insolita, per preparazioni a base di carne.

sabato 16 giugno 2012

Ancora due premi


La dolce Pixia del blog
Pixia Blog,
la cara Gianna del blog
Il bene in noi
ed il simpatico Enrico del blog
Amici in allegria


mi hanno invitata a ritirare questo coloratissimo premio.
Inutile dire che l'ho fatto con grande piacere, tanto più che la nostra vita, specialmente in questi tempi grigi, ha un assoluto bisogno di essere colorata.

Ed eccomi ad assolvere alle tre regolette previste dal premio:

Primo punto: dire tre lavori che mi sarebbe piaciuto fare:

1) Quando frequentavo le Elementari adoravo la mia maestra ed avevo deciso che da grande anch'io avrei fatto la maestra, tanto che già mi "allenavo" coinvolgendo i miei cuginetti più piccoli in veste di scolari.

2) Da adolescente sognavo invece di diventare una scrittrice e, tanto per cominciare, scrivevo i testi di insulse commediole che poi, insieme alle mie amiche, recitavamo nella cantina di una di loro.

3) Da grande, abbandonando il ruolo di "colei che scrive", mi sono limitata ad assumere il ruolo di "colei che legge" e cosa potrebbe esserci di meglio per una persona innamorata dei libri sognare di lavorare in una biblioteca o in una libreria?


Secondo punto: Dire il titolo di una canzone che mi piace:

Al di là del fatto che ho sempre amato molto tutto il repertorio di Fabrizio De André, rammento con particolare tenerezza "La canzone di Marinella" che è legata a ricordi dolcissimi perché, negli anni '70, è stata la ninna-nanna di entrambi i miei figlioletti.
Gliela sussurravo per farli addormentare, come se gli raccontassi una fiaba e, benché piccolissimi, quando piangevano bastava che iniziassi a canticchiarla perché si mettessero in ascolto.
Forse sono stati i suoi più minuscoli, inconsapevoli fans.





Terzo punto: Nominare 12 blog a cui passare il premio:
E qui ritorno alla mia abituale consuetudine di mettere il premio a disposizione di tutti i miei lettori con l'augurio che la loro vita sia sempre coloratissima e gioiosa.



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Direttamente da parte del suo ideatore, Enrico del blog Amici in allegria ho ricevuto anche l'invito a prelevare questo simpatico premio (non per nulla l'ha chiamato "Premio Simpatia")

Chi vuole il premio lo può liberamente prelevare, ma vi sono due regole simpatiche ma tassative da rispettare:

1° Chi lo ritira è tenuto a farne ciò che vuole.
2° Può assegnarlo a sua volta a chi gli pare.




¸,•´¯)¸.•**•.,¸¸,ø¤º°`*`°``



E adesso, armandomi di santa pazienza, dovrò occuparmi di recuperare e riposizionare nella barra laterale tutti i premi ricevuti in questi due anni e mezzo di vita del mio blog, che sono inspiegabilmente spariti nelle profonde pieghe della piattaforma Blogger.
Purtroppo insieme ai premi c'erano anche diversi regali ricevuti da tante amiche e di quelli purtroppo non sono in grado di ricostruire la cronologia. Mi perdoneranno coloro che me li avevano donati.

giovedì 14 giugno 2012

Premio dell'Undici


Ringrazio molto Lella del blog L'agenda di Lella per avermi assegnato questo premio.
Un premio alquanto impegnativo, perché per meritarselo occorre ottemperare a una lunga serie di adempimenti, ma sono proprio questi i premi che prediligo, perché richiedendo di parlare di noi stessi ci aiutano scambievolmente a conoscerci meglio.

L'iter del Premio dell'Undici prevede:
1) di raccontare 11 cose di se stessi;
2) di rispondere alle 11 domande poste da chi ci ha assegnato il premio;
3) di predisporre 11 domande da sottoporre ad altri 11 blog;
4) di nominare appunto 11 blog.

Scusandomi con Lella per il ritardo con cui mi accingo ad adempiere alle modalità previste, eccomi finalmente pronta a farlo.


1) Vi dico 11 cose di me:

1 - Sono in genere molto comprensiva e disponibile nei confronti del mio prossimo, ma ciò che proprio non tollero sono l'ipocrisia e la maleducazione.

2 - Non sono pentita delle scelte che ho fatto nella vita, giuste o sbagliate che si siano poi rivelate, tranne di una: potendo ritornare indietro nel tempo eviterei di abbandonare gli studi.

3 - A scuola la mia materia preferita era l'italiano, mentre la matematica la detestavo, finché uno studente universitario che un'estate mi diede lezioni, non me la fece finalmente comprendere.

4 - Apprezzo la buona tavola ma ciò di cui sono vergognosamente golosa sono i dolci, di qualsiasi genere.

5 - Soffro il caldo in maniera davvero abnorme ed ogni anno vado nel panico all'arrivo dell'estate.

6 - Fin dall'adolescenza l'auto dei miei sogni è stata una Cadillac scoperta, tutta rosa. Inutile dire che non l'ho mai posseduta.

7 - Sono una collezionista "pentita", nel senso che ho iniziato ed abbandonato strada facendo collezioni di ogni genere (cartoline illustrate viaggiate, francobolli, bottigliette mignon di liquori, bottigliette mignon di profumi, immaginette sacre, bustine di zucchero, sottobicchieri da birra, etc. etc.)

8 - Sono nata sotto il segno del Capricorno e mi riconosco in tutte le caratteristiche di questo segno.

9 - Sono poco loquace ma sono una buona ascoltatrice.

10 - Amo la natura, la montagna, i boschi e tutte le piante in generale.

11 - Sognavo, arrivata alla pensione, di trasferirmi in un paesino di montagna, ma il mio precario stato di salute mi ha costretta a continuare a vivere in città, a portata di strutture sanitarie idonee.


2) Rispondo alle 11 domande di Lella:

1 -sei sposata/o?
Si e da ben 42 anni.

2 -la tua città o il tuo paese dove si trova? (collina, pianura, mare, montagna...)
La città dove vivo si trova in pianura, però dista dalla spiaggia solo una decina di chilometri.

3 -vorresti essere un uccello o un pesce?
Sicuramente un uccello, magari un'aquila che vola alta e possente sopra le rupi.

4 -qual è il tuo sport preferito?
Non pratico né seguo alcun tipo di sport.

5 -in quale altra epoca avresti voluto vivere?
E qui non ho dubbi, avrei voluto vivere in epoca rinascimentale.

6 -se potessi recitare, preferiresti farlo in un film o a teatro?
Poiché ho preso parte numerose volte a recite pubbliche di mie poesie, recitare in pubblico non mi spaventa, quindi dico: a teatro.

7 -eri (o sei) più legata/o alla mamma o al papà?
Ero legatissima ad entrambi, forse perché da figlia unica tutte le loro attenzioni erano solo per me, ma anche le mie attenzioni erano le sole che come genitori potevano ricevere e non gliele facevo certo mancare.

8 -torneresti al periodo dell'adolescenza?
Giammai! Credo che sia un periodo piuttosto difficile per tutti, quello dell'adolescenza.
Molto meglio la piena giovinezza.

9 -vai a letto presto o tardi?
Mai prima di mezzanotte.

10 -sai cucinare bene?
A me piace molto cucinare e poiché i miei commensali se ne dichiarano sempre molto soddisfatti e sollecitano altri inviti, presumo di saper cucinare bene.

11 -ti dà più fastidio la pioggia o il vento?
Sono sempre stata meteoropatica. Quando dura per giorni e giorni la pioggia è alquanto noiosa, ma il vento mi uccide.



3) Queste le mie 11 domande per chi vorrà accettare il Premio dell'Undici

1 - Se potessi/dovessi trasferirti in un altro luogo, dove ti piacerebbe vivere?

2 - Quale animale domestico preferisci?

3 - Sei una persona espansiva od introversa?

4 - Da grande cosa avresti voluto fare?

5 - Ti sta a cuore la salvaguardia dell'ambiente e, se sì, cosa fai concretamente per la sua difesa?

6 - Ricevi un invito ad un importante banchetto. Scegli fra questi personaggi chi vorresti fosse seduto vicino a te a tavola: un attore che ti piace tanto, il tuo cantante preferito, un manager di successo, un uomo politico sulla cresta dell'onda, un alto prelato, un tuo ex, e motiva la tua scelta.

7 - Qual'è la città italiana o straniera, fra quelle che hai visitato finora, che ti è piaciuta di più?

8 -Qual'è l'ultimo libro che hai letto e quanti libri leggi nel corso di un anno?

9 - Quali sono gli oggetti più significativi della nostra epoca che metteresti nella "scatola del tempo" destinata ai posteri?

10 - Predisponi un menù completo (dall'antipasto al dessert) con i tuoi cibi preferiti.

11 - Ti occupi di volontariato e, se si, in quale campo?


4) E adesso le nomination

Chi mi segue sa che io di solito non assegno i premi ma li lascio alla libera disponibilità di chi mi legge e vuole raccoglierli, ma stavolta ho deciso che proverò a nominare gli 11 blog previsti, anche perché mi piacerebbe conoscere meglio queste amiche/amici:

1 - Rita Baccaro del blog E-citazioni
2 - Lara del blog Estate incantata
3 - Grimilde del blog GrimildeNera
4 - Alessandra del blog Dal cielo in su...
5 - Claudia del blog Mamma Claudia e le avventure del Topastro
6 - Ninfa del blog Diario figurato
7 - Simo del blog Valzer di emozioni
8 - Sara del blog Tutto il resto è vita
9 - Gianna del blog Il bene in noi
10 - Enrico zio del blog Amici-in-allegria
11 - Costantino del blog Mostre libri luoghi

E ora tocca a voi: buon lavoro a chi vorrà accettare.

martedì 12 giugno 2012

Dizionario delle cose perdute

Un libro che si legge tutto d'un fiato, mentre la mente torna indietro in un viaggio a ritroso nei ricordi.
Con un po' di nostalgia, ma soprattutto con la poesia e l'ironia della sua prosa, Francesco Guccini posa il suo sguardo sornione su oggetti, situazioni, emozioni di un passato che è di ciascuno di noi che abbiamo una certa età, ma che rischia di andare perduto, sepolto nella soffitta del tempo, insieme al telefono a muro in bachelite nera e alla pompetta del Flit.
Un libro che ci sa divertire e commuovere, che ci parla di come eravamo e di come siamo diventati. Un libro da conservare perché, come tutti i dizionari, può essere utile ogni tanto andare a consultarlo.



Titolo: Dizionario delle cose perdute



Autore: Francesco Guccini


Editore: Mondadori


Collana: Libellule


Anno: 2012


L'autore:

Francesco Guccini nasce a Modena il 14 giugno 1940, ma a causa della guerra trascorre l’infanzia e parte dell’adolescenza nel paese dei nonni paterni, Pàvana, località dell’Appennino Pistoiese, al confine con il territorio bolognese. Frequenta l’Istituto magistrale a Modena e la Facoltà di Magistero Lettere a Bologna, città nella quale si trasferisce nel 1960. Fa per due anni il cronista alla Gazzetta di Modena ed insegna per vent’anni lingua italiana al Dickinson College, scuola off-campus, con sede a Bologna, dell’Università della Pennsylvania.
La sua carriera musicale ha inizio alla fine degli anni cinquanta. Autore di testi dall'indiscusso valore letterario che gli sono anche valsi il Premio Montale, è uno dei capisaldi della canzone d'autore italiana.
Ma Francesco Guccini, non è solo un apprezzato cantautore "impegnato" ma anche uno scrittore di successo. Al suo primo libro “Croniche Epafaniche” (1989) fanno seguito “Vacca d'un cane” (1993) e, scritti con Loriano Macchiavelli, “Lo spirito e altri briganti” (2002) “Tango e gli altri” (2007). Escono inoltre: nel 1993 “Racconti d'inverno”edito da Mondadori, nel 1996 “La legge del bar e altre comiche” edito da Comix, nel 1998 il “Vocabolario del dialetto pavanese” edito da Nuèter. Esce nel novembre 2000 edito da Einaudi il cofanetto libro e video “Parole e canzoni" con i testi dell’intera produzione discografica dell’artista. Nel 2001 il racconto “La Cena” di Francesco Guccini viene inserito nell’antologia “Racconti Italiani del Novecento” edizione i Meridiani di Mondadori. Nel 2003 viene pubblicato “Cittanova blues” edito da Mondadori, nel 2005 “L’uomo che reggeva il cielo” racconti di montagna dalla libreria Dell’Orsa di Pistoia. Nel 2008 esce “Icaro”, una raccolta di sette racconti, edito da Mondadori. Nel 2010 esce per Mondadori la biografia “Non so che viso avesse” .



sabato 9 giugno 2012

Ogni età ha la sua bellezza

Non sempre il tempo la beltà cancella,
o la sfioran le lacrime e gli affanni;
mia madre ha sessant'anni
e più la guardo e più mi sembra bella...
(Edmondo De Amicis)


La bellezza non è prerogativa solo della giovane età; anche le rughe possono esprimere un certo fascino, quando si sanno portare con grazia e disinvoltura.

Si dice che la mitica attrice Anna Magnani raccomandasse a chi la truccava:
Le rughe non me le coprire
che ci ho messo una vita a farmele venire


Ciò che conta è sapersi accettare e non lasciarsi trasformare dalla chirurgia estetica in una patetica e talvolta ridicola maschera carnascialesca.



Shirley Temple
bimba leziosetta ma tanto graziosa




Elisabeth Taylor
adolescenza in boccio



Marylin Monroe
bellezza nel pieno del suo fulgore




Stefania Sandrelli
la consapevole bellezza della maturità




Virna Lisi
icona d'eleganza e di buon gusto
con oltre 50 anni di carriera alle spalle




Rita Levi Montalcini
elegante e raffinata ultracentenaria



Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

(Madre Teresa di Calcutta)


La bellezza non è nel viso.
La bellezza è nella luce nel cuore.

(Kahlil Gibran)

venerdì 8 giugno 2012

Solidarietà per l'Emilia

Si moltiplicano in tutta Italia, anche nel mondo della musica, le iniziative di solidarietà in favore della popolazione emiliana colpita dal terremoto.

Eccone un esempio:



La locandina dell'evento


Riporto integralmente dal blog di Adriana Riccomagno:

L’Associazione Milleunanota è capofila dell’iniziativa albese volta a raccogliere fondi e materiale utile da destinare alle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna. A tale scopo organizza un concerto benefico fissato per mercoledì 13 giugno dalle 20.30 in piazza Pertinace cui prenderanno parte numerosi artisti che si esibiranno gratuitamente per la causa: Beppe Giampà, Filippo Cosentino accompagnato da Max Molino e Carlo Gaia, oltre a giovani band albesi.
Due sono le modalità per contribuire: la prima, portare direttamente i generi di prima necessità quali: acqua, pannolini per bambini, pannolini per adulti, salviette per pulizia, creme per arrossamenti, giocattoli, latte in polvere, latte a lunga conservazione, piatti e bicchieri di carta, alimenti a lunga conservazione, indumenti intimi (SOLO NUOVI), indumenti per adulti (SOLO NUOVI), indumenti per bambini (ANCHE USATI), pasta, cibi in scatola, cibi per animali, coperte e materassini.
La seconda, effettuare una donazione che sarà consegnata insieme ai beni di prima necessità direttamente da Filippo Cosentino, presidente dell’Associazione Milleunanota, all’organizzazione Orgoglio emiliano (http://www.orgoglioemiliano.org).
Numerose attività albesi, oltre all’Assessorato alla Cultura del Comune di Alba, come sempre sensibile alle buone cause, hanno immediatamente aderito all’iniziativa e contribuiranno alla buona riuscita dell’evento; i giornali La Stampa, Gazzetta d’Alba e +eventi si sono impegnati a dare risalto all’iniziativa.Gli hashtag per seguire l’evento su Twitter sono #musicaperemilia e #orgoglioemiliano



Ma anche questo:




"Emilia: Live", così si chiamerà il live benefico che vedrà il 25 giugno sul palco dello Stadio Dall'Ara di Bologna le performances di numerosi artisti emiliano-romagnoli.
Oltre alla provenienza geografica e al forte legame con la zona colpita dal terremoto, i cantanti sono accomunati dal desiderio di aiutare la loro terra e di sostenere le persone che stanno vivendo la paura e il disagio, nonché il danno economico. Un aiuto concreto che verrà interamente devoluto a quanti hanno visto crollare case e posti di lavoro.
Il concerto sarà trasmesso anche su Rai Uno con Fabrizio Frizzi alla conduzione.

giovedì 7 giugno 2012

La terra trema ancora

Riprendo a scrivere sul blog dopo un volontario silenzio, durato una decina di giorni; il mio ultimo post risale infatti al 28 maggio.
In questo momento tanto difficile per i miei conterranei mi è mancata la volontà di pubblicare nuovi post, (che pure avevo già pronti in bozza e sarebbe bastato solo un click per inserirli), perché mi sembravano del tutto inadeguati.
A frenarmi, il disagio che permane anche in noi che pure non abbiamo subito danni materiali ma solo paura, la preoccupazione per le amiche e gli amici blogger residenti nelle zone interessate dal sisma che vivono in condizioni stressanti questa situazione di continue scosse sismiche, la pena per chi è stato duramente colpito negli affetti e nei beni.
E questo interminabile sciame sismico che non accenna a fermarsi...



Per fortuna gli emiliani-romagnoli sono gente tosta che non si piange addosso, si rimboccherà le maniche e si rimetterà in piedi con determinazione, non appena la terra smetterà di tremare.
Aiutiamoli a farlo!





Ieri alle 6,08 la terra ha di nuovo tremato con violenza.
Ho creduto fosse un'altra delle solite forti scosse che stanno martirizzando l'Emilia e che spesso avvertiamo anche a Ravenna, invece si trattava di un nuovo sisma, stavolta con epicentro in mare a 25 Km. di profondità, a soli 3-4 Km. dalla costa ravennate (da notare che io abito a una decina di chilometri dalla spiaggia) e pur se non sono stati segnalati danni, la paura è aumentata a dismisura.
Ora, che sto prestando orecchio ad ogni trillare di vetri, ad ogni rumore sospetto e l'occhio corre continuamente ai lampadari a spiare ogni minimo movimento, comprendo se possibile ancora di più, la situazione di stress cui è sottoposta da così tanti giorni la popolazione emiliana, alla quale va tutta la mia solidarietà.