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martedì 13 maggio 2014

Ferrara: il mio terzo incontro Blogger

Foto di Stefano

Benché questo di Ferrara sia stato il 9° degli incontri Blogger organizzati in giro per l'Italia dalle "3 donzelle del Web" Ambra-Erika-Sandra, per me è stata solamente la terza occasione che ho avuto di aggregarmi a queste simpatiche iniziative conviviali, dopo Bologna e Sant'Arcangelo di Romagna.

Purtroppo le mie condizioni di salute non mi consentono di sobbarcarmi la fatica di spostamenti a lunga distanza, ma Ferrara dista solo 70/80 Km. dalla mia città, perciò ho accolto con entusiasmo l'opportunità di poter rivedere alcune conoscenze di vecchia data (Ambra, Annamaria, Erika, Mirta, Ninfa, Sandra) e di conoscere ex novo alcuni simpatici blogger (Cristina, Luigi, Stefano).

Mi resta solo il rimpianto di non essermi potuta aggregare al gruppo dei blogger e relativi consorti durante la viisita alla città, le cui bellezze architettoniche peraltro avevo già ammirato in precedenti occasioni, quando ancora ero in grado di camminare agevolmente, ma ho preferito attenderli al Ristorante, così da non affaticarmi troppo, anche se questo mi ha privata di un paio d'ore in più in loro compagnia.

 Ristorante Ca' di Frara (Foto dal Web)

Comunque le poche ore trascorse insieme a tavola, fra chiacchiere, consegna di gadget/ricordo, risate, fotografie e piatti di specialità ferraresi, sono davvero volate e troppo presto è arrivato il tempo di separarci.
Una gradita sorpresa è stato anche il saluto telefonico di Aldo da Roma.

Foto di Erika

Mentre scrivo questa breve nota mi chiedo se ci sarà anche per me una nuova occasione d'incontro, ma se anche così non fosse sono comunque felice di aver potuto ancora una volta godere dello spirito di amichevole aggregazione che questi incontri sempre riservano.

Foto di Sandra



A mia futura memoria, come ho fatto anche per i precedenti incontri cui ho partecipato, ho voluto elencare qui di seguito tutti i partecipanti al meeting:

Ambra
Tra sogni e realtà

Annamaria
Gioire in musica

Cristina con Alfredo
Cri

Erika con Giacomo
Viaggiare?... è la mia più grande passione!


Krilù con Sergio
Nel mondo di Krilù

Luigi
Luce sepolta

Mirta con Mauro
Luce nel cuore

Ninfa con Maurizio
Diario figurato

Sandra con Franco
lasandramacca

Stefano
Stefanodav's Shot-Blog


oltre ai link di tutti i blog dove si è parlato dell'incontro, elencati in ordine di data cominciando dai primi post organizzativi delle tre donzelle del Web:


Ambra - Tra sogni e realtà
Appuntamento a Ferrara - 2 aprile 2014
Cento passi a Ferrara - 14 aprile 2014
Incontri d'autore - 6 maggio 2014


Sandra - la sandramacca
Appuntamento a Ferrara - 2 aprile 2014
Cento passi a Ferrara - 14 aprile 2014
Quando virtuale e reale si intrecciano - 5 maggio 2014


Erika - Viaggiare?... E' la mia più grande passione
Appuntamento a Ferrara - 3 aprile 2014
Cento passi a Ferrara - 14 aprile 2014
Cronaca del nono incontro Blogger tenutosi a Ferrara - 5 maggio 2014


Ninfa - Diario Figurato
Ci vediamo a Ferrara? - 7 aprile 2014
Cento passi e non sentirli - 18 maggio 2014


Annamaria - Gioire in musica
A spasso per Ferrara - 5 maggio 2014


Krilù - Nel mondo di Krilù
Il mio terzo incontro Blogger - 13 maggio 2014

lunedì 5 maggio 2014

Aemilia Ars: preziosi merletti


In questo post che ho dedicato alla mostra di Forlì sul Liberty, fra le varie espressioni artistiche che vi si possono ammirare, ho accennato velocemente anche alla presenza dei ricami Aemilia Ars, un'antica tecnica bolognese di merletto ad ago, su cui credo proprio valga la pena soffermarsi, sia per la delicata bellezza dei ricami, che sono vere opere d'arte, anche se arte definita minore, sia per l'importanza che ebbe tale tipo di merletto nella vita sociale ed economica della Bologna d'inizio '900.

L' Aemilia Ars, costituita da “un piccolo gruppo di gente scelta, artisti e signori dell’aristocrazia e della finanza”, con il proposito di operare un rinnovamento nel campo delle arti applicate, fu istituita a Bologna nel 1898 per iniziativa dell'architetto e restauratore Alfonso Rubbiani e del conte Francesco Cavazza e si prefiggeva di educare gli artigiani a trarre nuovi spunti dall’osservazione della natura, dalle forme vegetali e floreali; un'attività che copriva tutti i settori delle arti applicate, dai mobili alla ceramica, dalle vetrate ai ferri battuti, dai gioielli ai ricami.
Scioltasi la Società nel 1903, rimarrà in esercizio solo il settore merletti e ricami, promosso dalle nobildonne Lina Bianconcini Cavazza e Carmelita Zucchini, con lo scopo di procurare una "industria sussidiaria" alle lavoratrici precarie "senza distoglierle dalla famiglia". Infatti la ricamatrice doveva prima adempire ai suoi compiti di moglie e madre poi pensare al lavoro, ricamando tra le mura domestiche, avendo così la possibilità di guadagnare senza rendere pubblica la sua necessita di un'occupazione retribuita.

L'attività di questa società continuò fino al 1936 e il suo fondo di disegni e campionari di pizzi e ricami passò al Comune di Bologna andando a formare il fondo Aemilia Ars dei Musei Civici d'Arte Antica.

Il testimone di questo tipo di lavorazione, ancora oggi praticata, anche se ormai poco conosciuta, è stata affidata ad alcune scuole a Bologna che portano avanti questa tradizione. Tra queste scuole va ricordata quella de: “I Merletti di Antonilla Cantelli”, scuola che prende il suo nome dall’ultima grande merlettaia di Aemilia Ars.

La varietà di prodotti dell’azienda Aemilia Ars sono molteplici, sia per l’arredo che per l’abbigliamento: coperte da letto, couvre-pieds, cuscini, sovracuscini, federe, lenzuola, camicie da notte, intimo, tovaglie con tovaglioli, centri da tavola, cuffie, guarnizioni da camicetta, colli per donna e bambino, vesti, polsini, corredi da neonato, fazzoletti, scarpe, ombrellini, agende, paraventi scatole da lavoro, ventagli, paralumi.


Tra le maggiori opere va ricordato il vestito ad ago realizzato per la Signora Marsaglia Balduino del valore di 10.000 lire che documenta una realtà di bellezza e sontuosità inestimabile. Disegnato da Achille Casanova, su schizzo di Alfonso Rubbiani, fu realizzato da cinquantanove merlettaie ( di cui rimangono ancora i cognomi) e da un imprecisato numero di altre, appartenenti agli Istituti delle Suore della Misericordia, a brani, congiunti alla fine in una specie di gigantesco puzzle.

" La passeggiata dei pavoni"
era la tovaglia più importante fatta ad Aemilia Ars, merletto ad ago, e Francesca Bencivenni ne ha ricostruito, proprio in occasione di questa mostra, il particolare centrale.

Poichè fra le lettrici di questo mio blog ci sono molte brave creative, forse saranno interessate a conoscere il tipo di esecuzione che questo complesso merletto richiede. Vi riporto quindi la descrizione fornitami da Francesca Bencivenni che alla Mostra di Forlì conduce un laboratorio di merletto ad ago Aemilia Ars:

""La tecnica del merletto ad ago Aemilia Ars è piuttosto complessa e richiede molti anni di scuola non tanto perché siano complicati i punti, in realtà solo tre: punto smerlo, punto chiaro, cordoncino quanto per la quantità di logica da utilizzare, infatti le regole per poterlo eseguire sono tante a tal punto da essere impossibili da ricordare tutte, va quindi capito e studiato il percorso da eseguire per ottenere il merletto. Tutto inizia con uno o al massimo due cartoncini sovrapposti e ben flessibili in modo da permettere il movimento di questi tra le dita, il disegno su fotocopia che si vuole eseguire ed infine un foglio di carta da lucido che permette all’ago di scivolare e di non rovinare il disegno stesso, si imbastisce a mano tutto, prima sul perimetro poi in punti prestabiliti che permettano all’ago di eseguire il primo scheletro del merletto. L’imbastitura viene fatta con un punteruolo e con il refe. Con il filo da ricamo si passa dentro ai punti di appoggio dati col refe e si crea un primo scheletro di fili lanciati che andranno ricoperti coi punti precedentemente menzionati.
Finito il lavoro vengono tagliati i fili d’imbastitura da dietro e si stacca il lavoro. Il cartoncino da una parte, il merletto dall’altra. Con l’utilizzo delle pinzette da ciglia si ripulisce il lavoro dai punti d’imbastitura, o di appoggio, e il merletto è pronto.
Quando parliamo di merletto ad Aemilia Ars dobbiamo ricordare che si inizia a lavorare prima di ricamare, preparazione del cartone, e si finisce dopo aver ricamato, pulizia del lavoro.
Non troveremo mai un merletto ad Aemilia Ars con dei nodi infatti il cambio filo viene fatto in maniera nascosta e ben saldo al lavoro.
Il lavoro viene eseguito sul davanti e la parte retrostante è pressoché identica all’altra se non per la cordonatura mancante o per qualche tipo di passaggio che permette l’esecuzione di alcuni lavori.
Essendo un merletto bolognese i disegni più tipici sono quelli della nostra campagna: la rosa selvatica, il mughetto, il nontiscordardime, il garofano ecc. ecc. Tra i frutti: le ciliegie, la ghianda, la fragola , la melagrana, l’uva ed altri di disegno più recente. Importante da ricordare è che ogni fiore ed ogni frutto viene sempre rappresentato con la sua foglia che differisce da altre e nella maniera in come si trova in natura, ad esempio: il mazzetto di ciliegie che molte volte vede una di queste stare a cavallo del ramo, nel disegno sarà così, appoggiata su di un ramo ritorto. ""

sabato 3 maggio 2014

Grazie Vania


Anche se con un deplorevole ritardo, di cui mi scuso, desidero qui ringraziare la gentilissima Vania del blog Semplicidee, per il graditissimo premio che mi ha inviato (e che, con perfetto tempismo, il postino mi ha recapitato proprio la vigilia di Pasqua), accompagnato da un grazioso biglietto di auguri hand made.


Grazie Vania!