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venerdì 31 maggio 2013

Le rose in cucina




Già, proprio così: perché anche in cucina le rose trovano un adeguato utilizzo. A scopo alimentare, si possono usare sia i petali che i frutti (cinorrodi).
Mondati del calice e dei numerosi semi, i frutti della rosa canina si prestano per confezionare ottime marmellate e conserve, assai ricche di Vitamina C e sali minerali.
Posti a macerare in acquavite e zucchero danno un eccellente liquore, mentre essiccati e tritati possono essere impiegati in infusione come bevanda.
Poiché i cinorrodi sono ricchi di peli interni, prima di usarli è bene aprirli e pulirli accuratamente, ed in caso vengano utilizzati per preparare infusi si consiglia di filtrare con cura i liquidi.





Marmellata di petali di rosa


Occorrente:
g. 200 di petali di rosa
g. 500 di zucchero
6 dl. di acqua
mezzo limone.

Lavate i petali e tritateli con la mezzaluna, non troppo fini per evitare la dispersione del succo), mescolateli con 200 g. di zucchero e con il limone (impastandoli con le mani e mescolandoli a lungo).
Fate scaldare l'acqua con il resto dello zucchero, unite l'impasto, fate bollire fino ad ottenere uno sciroppo denso.
Quando diventa vischiosa la marmellata è pronta.



Marmellata di bacche di rosa


Occorrente:
1 Kg. di bacche di rosa
acqua
zucchero

Lavate e asciugate 1 kg. di cinorrodi (bacche) di rosa.
Tagliateli in due per il lungo ed eliminate i filamenti e i semi.
Metteteli in una pentola e coprite con poca acqua.
Fate cuocere per 20 minuti circa, quindi pesateli: unite circa 400 g. di zucchero per ogni 500 g. di frutti.
Proseguite la cottura finché la marmellata sarà pronta.



Gelatina di rose


Occorrente:
5 succose arance non trattate
4 mele renette
una manciata di petali di rosa selvatica
acqua
zucchero

Sbucciate le arance e tagliate tutta la polpa a pezzettini, dopo averla liberata delle pellicine bianche. Tritate finemente anche la scorza di 2 delle arance (solo la parte gialla, raschiando via la parte bianca perché è amara).
Sbucciate le mele, liberatele dei semi e tagliatele a pezzettini.
Mettete al fuoco la polpa delle arance insieme alle mele e a circa 3/4 di litro d'acqua.
Fate cuocere a fiamma moderata finché le mele non si saranno completamente disfatte, quindi filtrate, attraverso una garza, il succo emesso con la cottura.
Rimettete al fuoco, unendo circa 500 g. di zucchero per ogni litro di succo e mescolando portate a bollore. Unite anche la scorza tritata d'arancia e i petali di rosa che avrete prima pulito con un panno umido.
Cuocete fino a raggiungere la giusta consistenza, quindi invasate in vasi a chiusura ermetica ben puliti. Chiudete e lasciate i vasi capovolti fino a completo raffreddamento.



Liquore di rose


Occorrente
600 g. di alcool a 90°
60 g. di petali di rose
650 g. di zucchero
1 g. di cannella
500 g. di acqua

Mescolate i petali di rose con 200 g. di zucchero e un po' di alcool.
Versate l'infuso in un vaso di vetro a chiusura ermetica aggiungendo il resto dell'alcool. Lasciate macerare per 10 giorni.
Preparate uno sciroppo con lo zucchero e l'acqua e quando si sarà raffreddato unitelo al contenuto del vaso.
Fate riposare per altri 10 giorni.
Trascorso questo tempo, filtrate il liquore e imbottigliatelo.
Prima si utilizzarlo conservatelo in un luogo fresco per circa tre mesi.

martedì 28 maggio 2013

Le donne nelle barzellette

Come avevo messo in evidenza in alcuni vecchi post, sia nei proverbi che nelle citazioni, le donne nel corso del tempo sono sempre state vittime e bersaglio del più bieco maschilismo.
Per fortuna a gratificarci ci sono barzellette "dalla parte delle donne", in cui l'intelligenza femminile viene esaltata, a discapito dei poveri maschietti che finiscono regolarmente con l'essere "infinocchiati".

E allora, vogliamo riderci un po' su?



Un carabiniere ferma un'auto che viaggia a 120 Km/h dove vige il limite di 50! Si avvicina alla macchina e dice: «Patente e libretto prego.»
La bella donna al volante risponde: «La patente non ce l'ho più. Me l'hanno ritirata 10 giorni fa quando per la quarta volta mi hanno fermata ubriaca!»
«Posso vedere almeno il libretto di circolazione?»
«La macchina non è mia. L'ho rubata!»
«Rubata???»
«Sì, però penso che i documenti siano nel cassetto del cruscotto. Mi sembra di averli visti quando ci ho nascosto la pistola...»
«Lei ha una pistola nel portaoggetti?!? »
«Certo, l'ho nascosta dopo aver sparato all'uomo che guidava. Poi ho messo il suo cadavere nel bagagliaio!»
«Cosa??? Lei ha un cadavere nel bagagliaio???»
«Sì!»
Il carabiniere estrae la pistola d'ordinanza e chiama i rinforzi via radio.
Immediatamente arrivano altre due pattuglie. Da una scende un graduato che chiede alla donna: «Posso vedere la sua patente?»
«Certo, eccola!» E gli porge la patente che è regolare e validissima.
«Di chi è quest'auto?»
«Mia. Ecco il libretto.» Anche il libretto è in ordine.
«Potrebbe aprire il portaoggetti? Voglio controllare se ha nascosto una pistola...»
«Subito. Comunque le garantisco che non c'è nessuna pistola!»
La donna apre il cassetto portaoggetti, che è vuoto.
«Le dispiace se perquisiamo il bagagliaio? Ci hanno avvisato per radio dicendo che ci sarebbe un cadavere!»
«Ma certamente.» La donna apre il cofano che è perfettamente vuoto.
L'ufficiale è perplesso: «Ma... non capisco. Il carabiniere che l'ha fermata mi ha detto che lei non aveva la patente, che gliel'avevano ritirata per guida in stato di ebbrezza, che la macchina era stata rubata a un uomo che lei ha ucciso e di cui ha occultato il cadavere nel bagagliaio e che la pistola era nel portaoggetti!»
La donna lo guarda e dice: «Fantastico! E scommetto che le ha detto pure che andavo troppo forte...»





Un uomo e una donna si scontrano in auto.
Benché le due automobili siano distrutte, nessuno dei due conducenti ha riportato ferite.
Riescono a strisciare fuori dalle loro macchine sfasciate e la donna fa all'uomo:
«Non posso crederci: tu sei un uomo... io una donna. E ora guarda le nostre macchine: sono completamente distrutte eppure noi siamo illesi. Questo è un segno Dio: voleva che ci incontrassimo e che divenissimo amici e che vivessimo insieme in pace per il resto dei nostri giorni...»
E lui: «Sono d'accordo: deve essere un segno del cielo!»
La donna prosegue: «E guarda quest'altro miracolo... Nonostante la mia auto sia completamente distrutta la bottiglia di vino che avevo appena acquistato non si é rotta. Di certo Dio voleva che noi bevessimo questo vino per celebrare il nostro fortunato incontro...»
La donna gli passa la bottiglia, lui la apre, se ne beve praticamente metà e la passa a lei. Ma la donna richiude la bottiglia senza berne neppure una goccia.
Stupito l'uomo le chiede: «Ma tu non bevi?»
E lei risponde: «No... io aspetterò che arrivi la polizia stradale...»







Una coppia andò in vacanza su un lago in cui si poteva pescare.
Lui amava pescare all'alba e lei adorava la lettura.
Una mattina lui tornò dopo alcune ore di pesca e decise di schiacciare un pisolino.
Benché il lago non le fosse familiare, lei decise di uscire con la barca.
Remò un po' poi ancorò la barca e ricominciò a leggere il suo libro.
Dopo un po' le si avvicinò una guardia nella sua barca e le disse: «Buongiorno, signora... cosa sta facendo?» «Leggo!» rispose lei stupita, pensando che fosse evidente.
«Si trova in un'area di divieto di pesca!»
«Ma non sto pescando! Non lo vede? »
«Sì, però ha con sé tutto l'occorrente. Dovrà seguirmi e la dovrò multare!»
 «Se lo fa, la denuncio per violenza carnale! » disse la donna indignata.
«Ma... ma se non l'ho neanche toccata!»
«Sì... però ha con sé tutto l'occorrente...»

venerdì 24 maggio 2013

Un poeta da ricordare: Carlo Betocchi

Un poeta da ricordare:





Carlo Betocchi
Torino 23 gennaio 1899
Bordighera (Imperia) 25 maggio 1986


Una poesia da non dimenticare:


Un dolce pomeriggio d'inverno, dolce
perché la luce non era più che una cosa
immutabile, non alba né tramonto,
i miei pensieri svanirono come molte
farfalle, nei giardini pieni di rose
che vivono di là, fuori del mondo.

Come povere farfalle, come quelle
semplici di primavera che sugli orti
volano innumerevoli gialle e bianche,
ecco se ne andavan via leggiere e belle,
ecco inseguivano i miei occhi assorti,
sempre più in alto volavano mai stanche.

Tutte le forme diventavan farfalle
intanto, non c'era più una cosa ferma
intorno a me, una tremolante luce
d'un altro mondo invadeva quella valle
dove io fuggivo, e con la sua voce eterna cantava l'angelo che a Te mi conduce.

(da Altre poesie)





giovedì 23 maggio 2013

Mail art da ... Giada Ottone

Una gradevolissima sorpresa mi ha riservato alcuni giorni fa la mia cassetta della posta, abituata ad accogliere nient'altro che bollette da pagare, estratti conto bancari e opuscoli pubblicitari.
Si sarà infatti emozionata pure lei, essendosi trovata ad ospitare questa bellissima mail art inviatami dall'artista Giada Ottone.


Titolo: Non il solito fiore
Autrice: Giada Ottone
Tecnica: matite acquarellabili + china


Purtroppo la trasposizione fotografica qui pubblicata non esprime appieno tutta la bellezza e i colori reali dell' opera.

Giada, che è anche appassionata di piante oltre che brava artista, mi ha sottoposto un piccolo quiz: "Che fiore è?"
Indovinello che giro anche a voi, se vi va di spremervi un po' le meningi.


Questa invece è la mail art che le ho inviato io, che artista non sono...e quindi sono ricorsa alla tecnica del collage.


Nel Blu 1
Autrice: Carla Castellani
Tecnica: collage

mercoledì 22 maggio 2013

Bandiera blu nei lidi ravennati


Anche quest'anno nei lidi ravennati sventoleranno le "bandiere blu" della FEE (Fondazione per l'educazione ambientale Italia) che ha assegnato i riconoscimenti per la ventisettesima volta.
La "bandiera blu" è stata riconfermata per la qualità delle acque e dei servizi delle spiagge ravennati, che figurano fra le 248 selezionate in Italia (due in più dell'anno scorso).
La "BANDIERA BLU" è il riconoscimento internazionale istituito nel 1987, che viene assegnato ogni anno in oltre 40 Paesi sparsi tra Europa, Africa, Oceania, Asia, Nord-America e Sud-America.
I criteri necessari per guadagnare il riconoscimento si dividono in 12 sezioni, che spaziano dalla qualità delle acque di balneazione alla depurazione delle acque reflue, passando per le attività di informazione ed educazione ambientale, la raccolta differenziata di rifiuti e la cura dell'arredo e del decoro urbano.
In particolare, per quanto riguarda la qualità delle acque, in tutte le località "bandiera blu" è garantita la conformità con i valori previsti dalla Direttiva europea sulle acque di balneazione e sugli scarichi, oltre all'assenza di discariche urbane o industriali in prossimità delle spiagge.
Fonte: Settesere N.17 - 17 maggio 2013 


   

Queste le spiagge insignite della "Bandiera Blu" nella mia Regione: 

Prov. di Ferrara
Comacchio- Lidi comacchiesi

Prov. di Forlì-Cesena
San Mauro Pascoli- San Mauro Mare Cesenatico

Prov. di Ravenna
Cervia- Milano Marittima, Pinarella, Cervia,
Ravenna- Lidi ravennati

Prov. di Rimini
Bellaria Igea Marina
Cattolica
Misano Adriatico

venerdì 17 maggio 2013

Filastrocche e acquerelli: Le rose

Il quinto dei dodici acquerelli di Mariarita Brunazzi, che mese per mese, da gennaio a dicembre, mi sono ripromessa QUI di presentarvi insieme alle mie filastrocche, riguarda il fiore tipico del mese di MAGGIO:


LE ROSE

Gioiose, dal muro del giardino
aulenti rose fanno capolino:
rose purpuree, rose color salmone,
sembran vezzose dame affacciate al verone.
Gravida è l’aria di profumi densi
che accendono d’amor il cuore e i sensi.
Esplodon di colori i roseti di maggio
e delle rose ogni amante sa il linguaggio
rosa vermiglia: acceso son d’amore …
rosa bianca: amo il tuo virginal candore …
rosa gialla: la gelosia mi strugge …
perché alle pene d’amor nessuno sfugge.


© Castellani Carla
(Krilù)



LE ROSE

Acquerello della pittrice naif
Mariarita Brunazzi

lunedì 13 maggio 2013

L'amore che mi davi

Dopo la sua dipartita, ho scritto molte poesie dedicate alla mia mamma. Pensieri in versi che ho definito "del dolore e del ricordo", scritti nel tentativo di esorcizzare con le parole una angoscia profonda, che per lunghi anni non sono riuscita a superare.
Alcune le avrete lette, in quanto già pubblicate in questo blog, qualcuna ha ottenuto riconoscimenti in concorsi poetici o pubblicazione in raccolte collettanee, ma la maggior parte sta ancora "decantando" in un cassetto.
Penso che se la mia mamma avesse avuto la possibilità di leggerle, avrebbe avuto conferma dell'immenso amore che mi legava a lei.
Troppo spesso il pudore dei sentimenti ci limita nell'esternazione del nostro sentire, e ormai ... non è più tempo.

Però, sfogliando fra le sue carte, ho casualmente ritrovato l'unica poesia che avevo scritto per lei quando era ancora in vita: versi scritti a penna su un foglio di quaderno, datati 1988, che - ricordo - lesse fra lacrime di commozione e sempre conservò gelosamente.
E mi consola che, di tutte le mie vane parole, almeno queste abbiano potuto adagiarsi sul suo cuore.


Maternità
di Pablo Picasso



L'AMORE CHE MI DAVI

L’amore che mi davi
era la tua giovinezza consumata
nella dura fatica quotidiana
la schiena rotta sulla tinozza
dei panni da lavare
ore rubate al sonno a rammendare.

Era il sudore che sulle zolle versavi
era il gelo che ti screpolava le mani
era non esser più giovane a vent’anni
e la tua mal saziata fame
perché a me non mancasse mai il pane.

L’amore ch’io volevo
era il tocco leggero di una tua carezza,
era un abbraccio per sentirmi protetta
era il canto sommesso di una ninna-nanna
e addormentarmi al calor della tua fiamma.

Bambina non capivo e mi struggevo
vagheggiando un amor che non avevo.
Ora solo comprendo, e ti sono grata o Madre,
che ciò che tu mi davi era un amore grande.


19/11/1988

© Carla Castellani
(Krilù)


sabato 11 maggio 2013

Festa della Mamma



Auguri e sorrisi
a tutte le mamme del mondo.

Alla mia mamma che fisicamente non è più accanto a me, ma è sempre dentro di me, va il mio quotidiano ed accorato pensiero.


♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥   
Pensavo di avere una vita intera per poterti dimostrare riconoscenza per l'amore che mi hai dato, ed ora ho capito che non si deve mai aspettare tanto.
♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥  ♥ 

Non so chi sia l'autore di questa bella frase, ma penso che tutti i figli dovrebbero rifletterci sopra, memorizzarla e metterla in pratica finché sono ancora in tempo.


sabato 4 maggio 2013

Hanno detto: sul denaro

Crisi ... recessione ... nuovi poveri ... e  la  situazione economica finanziaria continua ad andare di male in peggio.
Si ha un bel dire che il denaro non è tutto però ... quando manca la faccenda si fa davvero seria!

Ecco l'opinione di alcuni illustri personaggi, sul denaro:




✿ Le banconote asciugano le lacrime meglio del fazzoletto.
(Antonio Fogazzaro)


✿ Il denaro è come l'aria. Finché c'è non te n'accorgi.
(Alessandro Morandotti)


✿ Nessuno accetta consigli, ma tutti sono pronti ad accettare denaro; dunque il denaro vale più dei consigli.
(Jonathan Swift)


✿ Oggigiorno i giovani credono che il denaro sia tutto, e quando sono grandi ne hanno la certezza.
(Oscar Wilde)


✿ Se vuoi renderti conto del valore del denaro, prova a chiedere un prestito.
(Benjamin Franklin)


✿ Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.
(Ettore Petrolini)


✿ Non è certamente bello avere degli avari in famiglia, però come antenati sono davvero eccellenti.
(Tom Snyder)


✿ L'avaro risparmia solo per arricchire i parenti.
(La Fontaine)


✿ Naturalmente nella vita ci sono un mucchio di cose più importanti del denaro: ma costano un mucchio di soldi!
(Groucho Marx)


✿ Nella vita il denaro non è tutto, ma può procurarlo.
(Dino Verde)





mercoledì 1 maggio 2013

1° maggio 1947: L'eccidio di Portella della Ginestra


E' questo il fatto più clamoroso addebitato al bandito siciliano Salvatore Giuliano.
L'eccidio di Portella della Ginestra avvenne il 1° maggio 1947, tra le montagne dell'entroterra palermitano, nella zona di Piana degli Albanesi, quando migliaia di contadini e lavoratori là si riunirono per celebrare la Festa del Lavoro, un'antica tradizione che solo il regime fascista aveva interrotto.
D'improvviso la folla inerme venne investita da raffiche di mitra, moschetti e fucili automatici. Una sparatoria che durò una ventina di minuti lasciando sul terreno 11 morti, fra cui 2 bambini, e 27 feriti. Le autorità non ebbero dubbi nell' attribuire la responsabilità dell'agguato agli uomini della banda di Salvatore Giuliano, ma i mandanti di quella insensata strage non furono mai individuati.



"Portella della Ginestra"
olio su carta intelata,105x200
Renato Guttuso, 1953
(Museo Guttuso di Bagheria - Palermo)

L'eccidio di Portella della Ginestra, secondo l'allora Ministro dell'Interno, Mario Scelba, chiamato a rispondere davanti all'Assemblea Costituente, non fu un delitto politico.
Ma nel 1949 il bandito Giuliano scrisse una lettera ai giornali e alla polizia per rivendicare lo scopo politico della strage.
Il 5 luglio 1950 Salvatore Giuliano fu ucciso,  sembra a tradimento,  dal suo luogotenente Gaspare Pisciotta il quale a sua volta fu avvelenato nel carcere dell'Ucciardone di Palermo il 9 febbraio 1954, dopo aver preannunciato clamorose rivelazioni sui mandanti della strage di Portella della Ginestra.

Il Memoriale posto sul pianoro sassoso di 
Portella della Ginestra
 
intervento di land art realizzato nel 1979 
dall'artista Ettore de Conciliis

1° MAGGIO, FESTA DEI LAVORATORI

Come recita l'art. 1 della Costituzione italiana:
 ""L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.""



Anche se, mai come quest'anno, la Festa dei Lavoratori ha perso il suo sapore di festa ...

Buon 1° maggio