Boldini. Lo spettacolo della modernità.
Sede: Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro - Forlì
Periodo: dal 1 febbraio al 14 giugno 2015
Sede: Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro - Forlì
Periodo: dal 1 febbraio al 14 giugno 2015
La dame de Biarritz (1912)
olio su tela
La rassegna vuole essere una rivisitazione dell’opera di Giovanni Boldini ( Ferrara 1842- Parigi 1931), pittore ferrarese assai noto che visse a Parigi per 50 anni.
"Ritratto di M.me Charles Max" (circa 1896)
olio su tela
olio su tela
La scelta delle opere – circa 200 – spazia dal ciclo di dipinti murali realizzati per la Villa “Falconiera” di Collegigliato, raffiguranti marine e scene di vita agreste, fino ai ritratti, soprattutto femminili, e le scene di vita mondana, tipici della capitale francese. Tra questi, 20 inediti cui si affiancheranno opere degli artisti con cui l'artista venne a contatto, come Francisco Goya.
"Giovani donne sedute" (1904)
olio su tavola
Le prime sezioni, nelle sequenza delle sale al piano terra, saranno dedicate all'immagine dell’artista rievocata attraverso autoritratti e ritratti; alla biografia per immagini (persone e luoghi frequentati); all’atelier; alla grafica; così rivelatrice della sua incessante creatività.
"Autoritratto a Montorsoli (1892)
olio su tela
Le sezioni successive, al primo piano, dopo il ciclo della “Falconiera”, ripercorreranno attraverso i ritratti di amici e collezionisti la grande stagione macchiaiola.
Seguirà la prima fase successiva al definitivo trasferimento a Parigi, caratterizzata dalla produzione degli splendidi paesaggi e di dipinti di piccolo formato con scene di genere, legata al rapporto privilegiato con il celebre e potente mercante Goupil.
Seguirà la prima fase successiva al definitivo trasferimento a Parigi, caratterizzata dalla produzione degli splendidi paesaggi e di dipinti di piccolo formato con scene di genere, legata al rapporto privilegiato con il celebre e potente mercante Goupil.
"Ritratto di Marthe Regnier" (1905)
olio su tela
Avranno subito dopo un grande rilievo, anche per la possibilità di proporre confronti con gli altri italiani attivi a Parigi, come De Nittis, Corcos, De Tivoli e Zandomenenghi, le scene di vita moderna, esterni ed interni, dove Boldini si afferma come uno dei maggiori interpreti della metropoli francese negli anni della sua inarrestabile ascesa come capitale mondiale dell’ arte, della cultura e della mondanità.
"Ritratto di Diego Martelli" (1865 ca.)
olio su tela
Seguono infine le sezioni dedicate alla grande ritrattistica che lo vedono diventare il protagonista in un genere, quello del ritratto mondano, destinato ad una straordinaria fortuna internazionale. A questo proposito costituisce una novità la possibilità di accostare per la
prima volta ai suoi dipinti le sculture di Paolo Troubetzkoy in un confronto interessante sia sul piano iconografico che formale.
"Conversazione al caffè" (circa 1879)
olio su tavola
"Ritratto di Elisabeth Drexel Lehr" (1905)
olio su tela