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domenica 27 aprile 2014

Mostra: "L'incanto dell'affresco" - Ravenna

L'incanto dell'affresco
Capolavori strappati
da Pompei a Giotto, da Correggio a Tiepolo

Sede: MAR Museo d'Arte della Città di Ravenna
Via di Roma, 13 - Ravenna

Periodo: dal 16 febbraio al 15 giugno 2014




Sono 110 i capolavori esposti nella nuova mostra allestita presso il MAR di Ravenna, fra cui Giotto, Correggio, Luca Signorelli, Moretto, Tiepolo, Romanino, Bernardino Luini, Melozzo da Forlì, per celebrare l'affresco e la sua conservazione.


Giotto
Gioacchino tra i pastori (1315-1325)

Veronese
Putto alato

La mostra posta Sotto l’Alto Patronato della Repubblica Italiana attraversa la storia dell'arte italiana da Ercolano e Pompei a Tiepolo in un continuo confronto e rimando con la storia del gusto, del restauro, del collezionismo e della conservazione.
110 affreschi che un tempo decoravano chiese, cappelle e palazzi, in seguito staccati dalle pareti per consentire una loro migliore conservazione.
110 capolavori per un racconto inedito, ricco di spunti originali, ancora completamente ignorato dal grande pubblico, presentato dettagliatamente nei suoi momenti principali.


Melozzo da Forlì
Gruppo di angioletti, (1480 c.)


La mostra, divisa in sei sezioni secondo un indirizzo storico-cronologico, attraverso un percorso che va dai primi masselli cinque-seicenteschi, ai trasporti settecenteschi, compresi quelli provenienti da Pompei ed Ercolano, agli strappi ottocenteschi, fino alle sinopie staccate negli anni Settanta del '900, fa luce sulla tradizione italiana del restauro e quella parte fondamentale dell'antico patrimonio pittorico italiano salvato.


Giulio Campi
Putto decorativo (XVI sec.)


Ludovico Carracci
Caduta di Fetonte

domenica 20 aprile 2014

Buona Pasqua 2014

Con tutti gli auguri di Buona Pasqua fatti e ricevuti in questi giorni, fra facebook, blog, e-mail e sms, ho perso un poco la tramontana e non ricordo più a chi li ho già fatti e a chi no.
Sicuramente ci sarà qualcuno che li ha ricevuti doppi-tripli-quadrupli e qualcuno che non li ha ricevuti affatto.
Per farmi perdonare, ripeto qui
il mio augurio
di una serena e luminosa Pasqua
di pace e amore a tutti voi


sabato 19 aprile 2014

Nozze di turchese


Quel giorno era il 19 aprile 1970 e in un soffio sono già passati 44 anni. (Secondo Wikipedia queste sono le nozze di turchese).
44 anni passati fra gli inevitabili crucci di ogni menage familiare, ma anche pieni d'amore, rispetto e buona armonia. E allora che volere di più?



Una cosa però vorrei tanto: potere continuare a percorrere questa nostra strada sempre insieme, mano nella mano, compagni di tutta una vita, per tutto il tempo che ancora la sorte ci vorrà concedere.

domenica 13 aprile 2014

Buona Domenica delle Palme


Buona Domenica delle Palme
e tanta pace nel cuore di tutti.

Giotto di Bondone
"Ingresso a Gerusalemme"
Cappella degli Scrovegni - Padova

giovedì 10 aprile 2014

Proverbi e modi di dire in dialetto romagnolo

La lingua italiana è ricca di modi di dire e frasi fatte, tali da mettere in notevole difficoltà lo straniero che si affidi ad una traduzione letterale.
Anche il dialetto romagnolo però non è da meno: eccovene alcuni esempi con la doverosa traduzione letterale e con il relativo significato.





✿ Un bajòch da par lo un sona brisa.
(Una moneta (baiocco) da sola non suona.)

Significa che per litigare bisogna essere almeno in due.


✿ I bajoch j e coma i dulur, chi ch' j a u' si ten.
(I soldi sono come i malanni, chi li ha se li tiene.)

Nessuno è disposto a cedere il proprio denaro così come nessuno è disposto ad accollarsi i malanni altrui.


✿ I su bajoch e la mi testa.
(I suoi soldi e la mia testa.)

Si dice di qualcuno della cui intelligenza non si ha grande considerazione.


✿ Cvi i liga i cân cun la zuzèza.
(Quelli legano i cani con la salsiccia.)

Si dice di sbruffoni,  di  persone con tendenza ad esagerare.


✿ Piotòst che gnit l'e mej piotòst.
(Piuttosto che niente è meglio piuttosto.)

Praticamente vuol dire che chi si contenta gode.


✿ E pu stêtr' ân e' sarà pez.
(E poi l'anno prossimo sarà peggio.)

Risposta che si da a chi si lamenta dei propri acciacchi, in riferimento all'avanzare dell'età.


✿ L'éra acse purèt che i sorgh i scapeva da ca su cun i guzlon a j oc.
(Era così povero che i topi fuggivano da casa sua con i goccioloni agli occhi. )

Iperbole per indicare il massimo grado di povertà.


✿ L'e coma e' strolgh de Mzân che se u' ni ciapa incu uj ciapa dmân.
(E' come l'astrologo di Mezzano (frazione del Comune di Ravenna) che se non ci prende oggi ci prende domani.)

Si  dice di qualcuno che fa previsioni tirando ad indovinare.


✿ Un ved un prit int la nev.
(Non vede un prete nella neve.) 

Si dice di persona che ci vede poco o niente. 


✿ A fasè coma cvi d'Fenza che cvand ch'in n'a i sta senza.
(Facciamo come quelli di Faenza (cittadina della Romagna) che quando non ne hanno stanno senza.

E un'esortazione a rassegnarsi alla mancanza di qualcosa.


venerdì 4 aprile 2014

Se avessi un giardino

In questo traboccante rifiorire della natura un rimpianto ricorrente mi sfiora: "Ah, se avessi un giardino..."
Perché se io avessi un giardino, anzi un grande giardino, ho ben chiaro nella mente quali essenze arboree e arbustive non dovrebbero mancare oltre, naturalmente a tutti i fiori possibili e a tante, tantissime rose, che erano il fiore preferito dal mio papà.

Sicuramente le prime piante che metterei a dimora nel mio ipotetico grande giardino sono l'ippocastano, il tiglio, l' albero di Giuda, il glicine e tanti oleandri.


Ippocastano (Aesculus hippocastanum)
detto anche castagno d'India


con grandi foglie palmate


e grandi fiori bianchi a pannocchia
di forma conica


I suoi frutti, racchiusi in un riccio, sono simili
alle castagne ma non commestibili.
Secondo una credenza popolare,
se tenuti in tasca,
preservano dal raffreddore.


Però dell'ippocastano mi piace molto anche
la varietà a fiori rosa
Ippocastano rosa (Aesculus x carnea)


✿ ✿ ✿


Tiglio (Tilia cordata)
è un albero che nel tempo può raggiungere
ragguardevoli dimensioni


con foglie cuoriformi


e profumatissimi fiori dalle proprietà medicamentose.


✿ ✿ ✿


Albero di Giuda (Cercis siliquastrum)
detto anche siliquastro


Ha rotondeggianti foglie cuoriformi
ed essendo una Leguminosa
i suoi semi sono racchiusi in baccelli.


I suoi fiori, rosa o violacei,
che compaiono prima delle foglie,
possono essere usati in cucina
per frittelle o insalate


ed hanno la curiosa caratteristica
di poter comparire anche sulla
corteccia del legno vecchio.


✿ ✿ ✿


Glicine ( Wisteria sinensis)
bellissima pianta ornamentale rampicante
dalla vistosa e profumata fioritura primaverile


con caratteristici fiori raccolti
in grappoli penduli lunghi circa 30 cm.
solitamente di colore lilla-violaceo o blu-violetto


anche se ne sono state selezionate varietà dai colori diversi,
ad esempio bianchi e rosacei.


✿ ✿ ✿


Oleandro ( Nerium oleander)
arbusto sempreverde di ambiente mediterraneo
noto per l'elevata tossicità di tutte le sue parti
ma così bello a vedersi


con grandi e vistosi fiori
che si sviluppano in cima agli steli
e foglie lanceolate.


A seconda della varietà i fiori possono essere
di colori diversi
(bianco, giallo, arancio, lilla, rosa, rosso).


✿ ✿ ✿


Ma siccome un giardino non ce l'ho,
né grande né piccolo, e nemmeno un balcone,
non mi resta che continuare a sognarlo
accontentandomi del mio giardino sul muro.


✿ ✿ ✿


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