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domenica 11 ottobre 2015

La guerra di Mariulì - bambina negli anni Quaranta

Ho desiderato parlarvi di questo libro, fin dal momento stesso in cui ho terminato di leggerlo; fin da quando  l'ho ricevuto in dono, fresco di stampa, proprio dalle mani della mia carissima amica Maria Lasi, la Mariulì protagonista di questa storia.
Ma come ben sanno i miei amici blogger che da tempo mi seguono, la salute non sempre mi asssite e spesso, mio malgrado, mi tiene lontana da queste pagine, e in questi ultimi anni ciò è accaduto assai di frequente.
Ora mi sono imposta di riprendere i fili del mio blog e di parlarvi finalmente di questo libro, emozionante e interessante. Emozionante per i ricordi di vita di una piccola bambina travolta dalla guerra, ed interessante per la disamina del periodo storico che ne fa l'autrice.



Titolo:
LA GUERRA DI MARIULI'
bambina negli anni Quaranta

Autore:
Anna Paola Moretti (con la testimonianza di Maria Lasi)

Editore:
Società Editrice "Il Ponte Vecchio" Cesena - 2012

L'autrice, Anna Paola Moretti, ricercatrice di memorie storiche femminili specialmente legate al periodo della  guerra, ha raccolto la testimonianza di Maria Lasi, inserendola con la competenza della storica in un contesto storiografico-geografico e socio-politico.

Maria Lasi racconta con occhi ed emozioni di bambina gli anni difficili della sua infanzia in guerra e quelli del primo dopoguerra, nelle campagne romgnole, nei territori tagliati dalla Linea Gotica, sulla riva del fiume Senio.
Il suo racconto, pensato inizialmente per la ristretta cerchia familiare dei figli e dei nipoti, ha in realtà una valenza più generale. La sua vita di bambina e di donna che non vuole rinunciare a sé, pur in mezzo a grandi difficoltà, è una lente per accostarci alla storia, che è sempre fatta di vite di gente comune; la sua memoria è un ponte per pensare anche al nostro presente. Testimone che ha attraversato la guerra armata, ma anche quella più sottile e altrettanto micidiale che attenta alla libertà di una donna.

L'Autrice:
Anna Paola Moretti è nata e vive a Pesaro, con radici familiari nel Montefeltro. Laureata in filosofia, é tra le fondatrici dell’associazione Casa delle donne di Pesaro, dove ha curato l'organizzazione di seminari e corsi di aggiornamento per docenti. Collabora con l’Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP), in particolare sulle memorie della deportazione femminile.
E' co-autrice con Maria Grazia Battistoni, Rita Giomprini e Mirella Moretti, del libro "La deportazione femminile. Incontro con Irene Kriwcenko. Da Kharkov a Pesaro una storia in relazione", edito nel 2010 dal Consiglio Regionale delle Marche.

La protagonista:
Maria Lasi è nata nel 1939 a Castel Bolognese (RA) e dal 1957 vive a Ravenna. Tutta la vita ha lavorato come operaia ed è all'università della vita che ha parzialmente soddisfatto la sua inesauribile sete di sapere. Raggiunta la pensione ha frequentato corsi di scrittura poetica presso l'Università per Adulti "Bosi Maramotti" di Ravenna. Ha partecipato a letture poetiche di suoi testi ed è stata invitata nelle scuole per parlare agli alunni delle sue esperienze di vita nell'infanzia, nel periodo cruciale della guerra, indicando ai giovani l'imprescindibile necessità di un cammino di pace.
E' co-autrice insieme alle altre otto poetesse facenti parte della "Società Poetica Arte della lingua materna" di Ravenna dell'antologia poetica "La lingua che ci accade", pubblicata nel 2010 per i tipi della Casa Editrice Il Ponte Vecchio di Cesena.


7 commenti:

  1. Ciao Carla, libro interessante.....lo cercherò nelle mie visite in libreria :)) Spero che tu stia un pò meglio cara amica. Anche se sono molto assente....ti seguo e ti penso.
    Un abbraccio Rita

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  2. ciao
    grazie per avermi fatto conoscere questo libro.

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  3. Cara Krilù, non ricordo di averlo non letta ma nemmeno visto, tu la causa credo che la immagini.
    Leggendo un po credo che sia un libro molto interessante.
    Ciao e buon inizio delle settimana cara mica.
    Tomaso

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  4. Un libro interessante che sicuramente leggerò!
    Ti auguro con tutto il cuore di riprenderti in buona salute e di non mollare mai, la vita nonostante le sue miserie, i dolori e le sofferenze è meravigliosa!
    Un forte abbraccio e buona giornata da Beatris

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  5. Se era stato "pensato inizialmente per la ristretta cerchia familiare" non può che essere interessante per tutti: siamo tutti gente comune, quindi è un po' come se un nostro caro ci raccontasse si se.
    Grazie per l'ennesimo spunto interessante, un bacio!

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  6. E' sempre interessante conoscere persone e i loro pensieri-emozioni

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  7. Ciao Louise! Concordo con Anna che essendo stato pensato per l'ambito famigliare deve essere bellissimo perche' chi di noi non ha seguito con interesse ed emozione i racconti di qualche nostro parente vissuto nel periodo della guerra?!

    Baci tua Thelma!

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Vi prego di scusarmi se non sempre riuscirò a rispondervi e Vi ringrazio fin d'ora per la gradita visita e per i commenti che vorrete eventualmente lasciarmi.