Mentre nel pieno dell'estate ero ospite di mia figlia che, da creatrice di giardini, possiede una ben fornita biblioteca di libri a tema, mi è capitato fra le mani questo volumetto ( 200 pagine) che mi ha subito catturata e che ho letto tutto d'un fiato e con molto interesse.
Titolo:
Storie di insospettabili giardinieri
Autore:
Delfina Rattazzi
Editore:
Cairoeditore
Anno:2008
Libro vincitore del Premio FiordiBarocco 2009
La giornalista e scrittrice Delfina Rattazzi, che ha curato su "Gardenia" una rubrica intitolata "Personaggi", così scrive:
"Non mi sono mai occupata dei professionisti: architetti, paesaggisti, vivaisti o giardinieri, che hanno scelto il verde come mestiere. Non avrei la competenza necessaria. Li considero dei saggi, maestri che insegnano sorridendo. Gente che si è guadagnata i galloni sul campo: provando e riprovando, sperimentando, sbagliando.
Mi sono interessata, invece, alle persone che hanno vissuto e vivono il giardinaggio come un'attività laterale, un'opportunità in più nelle occasioni che offre la vita."
Ed ecco nascere una ghirlanda di 30 ritratti legata da un unico filo conduttore che è la forte personalità dei soggetti e la loro comune attrazione per la terra e per le piante. Attrazione che nulla ha a che vedere con la loro principale occupazione.
Da Charles Darwin a Karen Blixen, da Catherine Deneuve a Joséphine de Beauharnais, da Sting al Dalai Lama, da Hermann Hesse a Emily Dickinson, ecco snodarsi una carrellata di "insospettabili giardinieri" che pur attraverso epoche e attività diverse, hanno condiviso la stessa passione per il giardinaggio.
Per me è stata una lettura interessante e molto piacevole, leggera come il petalo di un fiore portato dal vento.
Ed ecco nascere una ghirlanda di 30 ritratti legata da un unico filo conduttore che è la forte personalità dei soggetti e la loro comune attrazione per la terra e per le piante. Attrazione che nulla ha a che vedere con la loro principale occupazione.
Da Charles Darwin a Karen Blixen, da Catherine Deneuve a Joséphine de Beauharnais, da Sting al Dalai Lama, da Hermann Hesse a Emily Dickinson, ecco snodarsi una carrellata di "insospettabili giardinieri" che pur attraverso epoche e attività diverse, hanno condiviso la stessa passione per il giardinaggio.
Per me è stata una lettura interessante e molto piacevole, leggera come il petalo di un fiore portato dal vento.
Ciao Krilù, libro molto interessante, prendo nota.
RispondiEliminaalla prossima "infornata" in biblioteca lo richiederò (ne ho appena preso alcuni)..a presto!
Carmen
Io l'ho apprezzato, spero piaccia anche a te Carmen.
RispondiEliminaBuon resto di domenica.
io non leggo,o molto raramente e non ho neanche il pollice verde,ma sarò felice di segnalarlo a Gianni
RispondiEliminabaci
mi piacerebbe leggerlo,grazie per avercelo proposto.)
RispondiEliminaBuongiorno Krilù! Mi è piaciuta molto "Li considero dei saggi, maestri che insegnano sorridendo. " Insegnare con umiltà e con un sorriso sempre in prima linea trasmette alle persone una sensazione di casa.
RispondiEliminap.s. su quel libro ci sono istruzioni per come far rifiorire le orchidee? se sì dovrò andare ad acquistarlo per mamma
Un abbraccio
interessantissimo!!!!!
RispondiEliminaLibri sempre ricercati, complimenti. Hai letto la mia proposta?
RispondiEliminaTu hai tantissime altre invidiabili qualità, mia cara Lu.
RispondiEliminaTina, grazie a te per l'attenzione.
RispondiEliminaNo Simo, qui purtroppo non ci sono istruzioni per la coltivazione né delle orchidee né di altre piante.
RispondiEliminaPer quello forse ci vuole il pollice verde o un po' di fortuna? La mia bellissima phalenopsis, con mia grande soddisfazione due mesi fa è rifiorita e adesso, sugli steli nudi, sono spuntate due piantine nuove che a tempo debito andrò a staccare e piantare.
Ti auguro una buona settimana.
Ciao Marina. Dato che l'argomento piante e giardini mi appassiona, io l'ho trovato interessante. Mi auguro che lo sia altrettanto per chi seguirà il mio consiglio.
RispondiEliminaKrilù ho letto che sei riuscita a far fiorire l'orchidea...quale tipo di concime usi, dov'è esposta, l'innaffiatura come la esegui? Ti faccio i miei complimenti e se mi puoi dare dei consigli sono ben accetti.
RispondiEliminaSi Stefania ho letto la tua interessante proposta, che però ancora non ho avuto il tempo di commentare.
RispondiEliminaPoi arrivo...
Che interessanti scoperte sulla vita di personaggi che conosciamo per altre loro peculiarità! Li rende ancor più reali e veri, non credi?
RispondiEliminaInteressante...prendo nota. ciaooo Krilu.
RispondiEliminaVedrò di trovare questo libro molto interessante...anche perchè tua sai quanto io sia appassionata di giardinaggio e fiori.
RispondiEliminaUn baciotto
Bruna
Ciao Sofia, rispondo con piacere alle tue domande sulla mia orchidea rifiorita.
RispondiEliminaPoiché le orchidee sono piante che in natura vivono aggrappate ai rami degli alberi, non necessitano di un eccessivo nutrimento, che gli giunge soprattutto attraverso l'acqua. Per le piante coltivate in casa esistono in commercio appositi concimi specifici per orchidee che vanno spruzzati sulle foglie e sulle radici aeree.
Tuttavia questa mia phalenopsis, che ho ricevuto in dono nell'ottobre dell'anno scorso, non è mai stata concimata (evidentemente ha trovato nell'acqua di innaffiatura i nutrienti che le servivano), vista la stupenda rifioritura che mi ha regalato.
Ti assicuro che è stata un'emozione spiare giorno dopo giorno l'aprirsi di un nuovo fiore su ciascuno dei suoi tre steli.
Per le innaffiature io mi regolo così: con uno spruzzino, a giorni alterni, bagno le foglie e le radici aeree e ogni 7/8 giorni verso un po' d'acqua (poca) nel vaso alla base delle foglie.
Per innaffiare uso acqua di rubinetto che però lascio decantare per qualche giorno per eliminare l'eventuale cloro.
Quanto alla collocazione, da quando è arrivata in casa mia è sempre stata su un mobiletto nell'ingresso, in posizione luminosa e lontana da fonti dirette di calore.
Ora ha di nuovo perso tutti i fiori ma su due dei tre steli nudi sono spuntate due nuove piantine che appena avranno emesso le loro radici aeree autonome provvederò a collocare a dimora.
Credo che sia inutile ricordarti che anche quando sono spogli gli steli non vanno mai tagliati, altrimenti non potrebbe rifiorire.
Spero di essere stata esauriente, ma se hai altre domande, per quel che posso sono a tua disposizione.
Un abbraccio e buon "pollice verde".
Concordo con te Sandra. Infatti chi potrebbe immaginare certi illustri personaggi, cinti d'alloro o artefici della Storia, con gli stivali infangati e la terra sotto le unghie?
RispondiEliminaBacioni.
Carla, non so come potrai trovare il tempo anche per leggere, con le tue mille attività artistiche.
RispondiEliminaKiss.
Ciao Bruna, so che coltiviamo la stessa passione, perciò penso che anche tu possa, come me, trovarlo interessante.
RispondiEliminaBuona lettura!
mi piace molto anche il titolo di questo libro
RispondiEliminaCiao Pupottina, e a me piace anche la copertina :))
RispondiEliminaSembra interessante...
RispondiEliminaSweet, per chi si appassiona all'argomento 'piante e giardini', lo è.
RispondiElimina