Festa del Papà

La Festa del Papà è una ricorrenza civile diffusa in alcune aree del mondo. In generale la data di questa festa varia da Paese a Paese.

Nei Paesi di tradizione cattolica viene festeggiata il giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù, il 19 marzo. Nei Paesi che seguono la tradizione statunitense, ossia quasi tutti quelli del continente americano, la festa si tiene la terza domenica di giugno. In altri paesi la data della Festa del Papà segue invece tradizioni locali.

AUGURI A TUTTI  I  PAPA' 

 a quelli che  accompagnano i loro figli

 sulla strada della vita

 e a quelli che li proteggono dal cielo. 

Carissimo Papà, non posso farti gli auguri perché non  sei più accanto a me,  ma voglio ricordarti con  tutto il mio amore facendo mie le parole della poesia  che il poeta Alfonso Gatto ha  dedicato a suo padre.

A MIO PADRE

Se mi tornassi questa sera accanto

lungo la via dove scende l’ombra

azzurra già che sembra primavera,

per dirti quanto è buio il mondo e come

ai nostri sogni in libertà s’accenda

di speranze di poveri di cielo

io troverei un pianto da bambino

e gli occhi aperti di sorriso, neri

neri come le rondini del mare.

Mi basterebbe che tu fossi vivo,

un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.

Ora alla terra è un’ombra la memoria

della tua voce che diceva ai figli:

– Com’è bella notte e com’è buona

ad amarci così con l’aria in piena

fin dentro al sonno – Tu vedevi il mondo

nel plenilunio sporgere a quel cielo,

gli uomini incamminati verso l’alba.

(Alfonso Gatto)

8 marzo: W le donne

Per me, da sempre, la mimosa è il fiore simbolo della "Giornata Internazionale della Donna".

E, come non manco mai di sottolineare, anche se abitualmente viene definita Festa della donna, non di un festa si tratta, (che proprio non si capisce cosa abbiano da festeggiare le donne, ancora oggi vessate e vilipese da questa società maschilsta), ma di una giornata di lotta e rivendicazione dei nostri sacrosanti diritti.

Perciò, cari uomini, regalateci pure un fiore in questa ricorrenza ma, soprattutto, assicurateci per tutto l'anno il vostro rispetto.

E sempre W LE DONNE
madri, sorelle, mogli e figlie:
 l'altra metà del cielo.

E quindi?

Dopo un lungo periodo di assenza rieccomi qui a sfogliare, con una certa emozione, le pagine di questo mio blog che ancora una volta ho dovuto temporaneamente abbandonare per cause di forza maggiore.

Bello ritrovare ricordi e riflessioni dipanati nel corso degli anni "Nel Mondo di Krilù" ma soprattutto emozionante rileggere fra i commenti quelli lasciati da amici blogger che la mala sorte ci ha portato via per sempre.

Negli 8 anni di vita del blog mi è già accaduto diverse volte di dovermene allontanare per lunghi periodi, sempre per i miei soliti insormontabili problemi di salute, che purtroppo nel tempo vanno sempre più peggiorando.

Oltre a tutti i guai che il Lupus mi elargisce doviziosamente, ora mi ritrovo anche con una vasta, profonda e dolorosissima ulcerazione ad una gamba che richiede una medicazione a giorni alterni ed anche le medicazioni sono molto dolorose.

Davvero un annus horribilis questo 2017 appena terminato, che è culminato con un mese di ricovero in ospedale. E il 2018, a quel che vedo, non è che si presenti molto meglio...

Anche se ora non sono più in ospedale, consumo le mie giornate fra letto, sedia a rotelle, poltrona e viceversa, perchè le mie gambe non sono più in grado di sostenermi. Fra l'altro il medico mi ha proibito di stare seduta davanti al PC perchè dovrei tenere le gambe in scarico, ma il PC rappresenta il solo modo che ho per distrarmi un po' e staccare la mente dalle mie tante sofferenze.

E quindi?

E quindi ho deciso di riprendere i contatti con i miei amici blogger, andandoli a visitare sui loro blog e vorrei anche riprovare a rianimare il mio blog, pur consapevole che forse scriverò solo per me stessa, visto che ad ogni pausa ho perso un considerevole numero di followers ed è improbabile un loro ritorno.

Comunque io ci proverò e vi aspetto qui. Sempre se vi va, naturalmente.

A spasso con Emily

Il mio segreto è grande ma bendato -
Lo porterò con me fino a quel giorno
in cui la sua stanca custode lo conduca
attraverso la tomba a te.

Che 'amore sia la sola cosa,
è la sola cosa che sappiamo dell'amore;
tanto basta, il carico dev' essere
proporzionato al solco.

La fama è un'ape.
Ha un canto -
ha un pungiglione -
ah - è anche alata.

Chi ama non conosce morte,
perché l'amore fa rinascere
la vita nella divinità.

Invidio la luce che lo sveglia -
e le campane che
gli annunciano con forti
rintocchi il mezzogiorno.
Fossi io per lui il mezzogiorno

Non posso vivere con te -
sarebbe vita -
e la vita è là -
dietro lo scaffale.

Fuga è una parola tanto grata
che spesso nella notte
la rivolgo fra me
quando null'altro è in vista.

Il più dolce,
il più sconsolato suono
il suono più sfrenato -
sono gli uccelli a farlo
in primavera al delizioso
finire della notte -

Bevvi un sorso di vita -
vi dico quanto lo pagai -
precisamente un'esistenza -
dissero: questo è il prezzo di mercato.

Quando sorrido, una luce
cordiale risplende sulla valle,
come se un viso vulcanico
d'un tratto esprimesse
tutta la sua gioia.